La vicenda Tecnowind è giunta ad una situazione per la quale è irrimandabile un intervento deciso da parte di tutte le parti coinvolte. La mancanza di liquidità e le difficoltà finanziarie dell'azienda non hanno permesso l'erogazione dei salari ai lavoratori che allo stato attuale rivendicano circa l'80% dello stipendio di gennaio e la mensilità di febbraio. A fronte di questo è indispensabile un intervento del sistema bancario che si limiterebbe in prima battuta ad un anticipo di alcune fatture che Tecnowind vanta da parte di alcuni clienti, per un ammontare di circa 1.800.000 euro: sarebbe altrettanto utile ed auspicabile una ricapitalizzazione da parte dei soci. Queste azioni permetterebbero il saldo delle mensilità ai lavoratori, dando quindi respiro alle famiglie coinvolte che stanno vivendo un dramma che sta assumendo un carattere davvero preoccupante, ed il pagamento di alcuni fornitori.
Attualmente ci si trova nella condizione di non poter produrre ed evadere ordini proprio per mancanza di materiali da lavorare e questo sta portando ad un fermo produttivo in presenza di ordini significativi. Risulta poi indispensabile intervenire per capire definitivamente il perché si è giunti a questa situazione da cui si evince un conflitto tra Cda e alcuni azionisti, così come appreso dai mezzi di stampa, chiarendo la concretezza della nuova proposta di acquisizione da parte di un fondo europeo che si era già interessato all'acquisizione di Tecnowind: questo deve essere propedeutico alla presentazione di un piano industriale che garantisca continuità lavorativa e produttiva per un tempo che vada oltre il breve periodo e che salvaguardi i livelli occupazionali.
Nella giornata di martedì 14 marzo 2017 è previsto un incontro a Milano tra il Cda di Tecnowind, la cordata di banche e il nuovo fondo che ha manifestato interesse con una proposta acquisto ad oggi non vincolante. Le organizzazioni sindacali ritengono quindi doveroso un intervento di monitoraggio e controllo da parte di tutti i livelli Istituzionali. quindi sia regionale che governativo, per verificare l'effettiva veridicità e realizzabilità della nuova proposta di acquisto da parte del fondo area Euro sopracitato, che già aveva manifestato per ben due volte interesse all'acquisto di Tecnowind, ritenendo anche che potrebbe risultare utile per il futuro capire come mai importanti trattative per la cessione dell'azienda che hanno visto coinvolti fondi o players imponenti come Electrolux siano improvvisamente saltate quando sembravano essere prossime alla conclusione.