«L’Assemblea dei lavoratori del deposito di Osimo, riunitasi il 15 giugno, considerato il perdurare della interruzione di ogni confronto con la società titolare dei rapporti di lavoro e con Margherita, che ha deciso l’esclusione del deposito dalla logistica Conad e la chiusura del sito marchigiano dal 30 giugno, ritiene indispensabile proseguire la mobilitazione proclamando una ulteriore giornata di sciopero per domani mercoledì 17 giugno intero turno di lavoro» scrivono in una nota sindacale i rappresentanti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltuc Uil.
«La decisione di utilizzare gli ammortizzatori sociali solo per il tempo necessario a superare il divieto ai licenziamenti imposto dalle misure di legge recentemente varate, implica nei fatti l’esclusione del sito produttivo anche dal piano di ricollocazioni annunciato da Conad per limitare gli impatti occupazionali della operazione di acquisizione del gruppo francese frazionato e svenduto nel giro di pochi mesi. - preseguono C.Cotichelli,FILCAMS CGIL - S.Soleggiati, FISASCAT CISL - F.Bontà,UILTUC UIL -Dopo un anno dalla sottoscrizione del contratto con il quale Conad attraverso BDC, società partecipata dall’ormai noto finanziere italiano, ha acquisito l’intero pacchetto azionario di Auchan, chiudono i battenti il deposito e la sede amministrativa, mentre dei 29 punti di vendita della rete marchigiana solo 21 guadagnano l’insegna Conad.L’intesa raggiunta con Xpo logistics, titolare dei rapporti di lavoro, risolve economicamente l’anticipata rescissione del contratto commerciale che affidava la logistica di regione alla multinazionale sino al 2021, spostando il costo della decisione sui lavoratori per i quali anche la riconversione negli altri siti produttivi di Xpo costituirebbe una via non percorribile, nonostante la società gestisca, a soli due km di distanza, un altro magazzino dove il ricorso ai contratti di lavoro a termine in via continuativa lascia presupporre un fabbisogno occupazionale strutturale capace di riassorbire, almeno in parte , l’esubero di Osimo.Il ricorso alla cassa integrazione per cessazione di attività per almeno un anno, l’incentivazione all’esodo e la ricollocazione nella rete di vendita Conad e nei depositi delle cooperative di Cia e Conad Adriatico, costituiscono l’unica soluzione possibile ad una vertenza che per le Marche significherà comunque la destrutturazione di importanti siti produttivi.»
A supporto di tale proposta il 17 giugno i lavoratori di Osimo hanno manifestato in piazza del Plebiscito ad Ancona «confidando sul sostegno fattivo di tutte le Istituzioni - concludono i rappresentanti sindacali di categoria - che a partire dalla Regione Marche possono e debbono spingere le aziende protagoniste a ricercare soluzioni che vanno oltre l’attivazione di politiche attive che rischiano di essere in tempo di emergenza sanitaria, solo uno slogan pubblicitario.»