Si trasmette, di seguito, la nota stampa della Segreteria Territoriale CISL FP Ascoli-Fermo inerente la Sanità con preghiera di pubblicazione e diffusione.
La grande e pomposa Assemblea che la Regione Marche ha organizzato per domani ad Ancona al solo fine di fare l’ennesima passerella di rito e tentare di autoassolversi per gli errori madornali messi in atto negli ultimi due anni dall’ASUR e dall’Assessorato, presumiamo non fornirà alcuna risposta alla grande crisi che la sanità sta vivendo in tutte le Marche e soprattutto al sud.
La Cisl Fp ritiene che nel fermano vi dovrebbe essere una maggiore presa di coscienza da parte di coloro che hanno compiti e funzioni politiche ed istituzionali della realtà quotidiana che affrontano operatori sanitari e utenti all’interno delle strutture sanitarie dell’Area Vasta 4.
In questi giorni ad esempio, il Direttore di Area Vasta 4 è stato più volte in Ancona per concordare il piano assunzioni del prossimo quadrimestre. Chi, però, dei Sindaci del territorio, conosce le ricadute drammatiche che le decisioni dell’ASUR avranno sui servizi e reparti da maggio in poi?
Come CISL FP, esprimiamo ancora una volta le grandissima preoccupazione sul prossimo futuro della sanità fermana a partire dalla gestione delle ferie estive che si presenterà drammatica. Pensare che da maggio a dicembre 2013 scadranno circa 126 contratti a tempo determinato di cui circa 20 d’infermieri e circa 10 OSS. I rinnovi dei tempi determinati saranno difficilissimi perché i limiti imposti dalla finanziaria di restare all’interno del tetto della spesa del 30% dell’anno precedente e il mancato scorporo della spesa per le proroghe al 31 luglio, effettuate grazie alla Legge di Stabilità, impediranno di fatto la possibilità di coprire i posti vacanti se non in numero limitatissimo.
Rispetto alla dotazione organica vigente dell’Area Vasta 4 e della documentazione risalente a settembre 2012, dati evidentemente non aggiornati, su 1632 posti da coprire, sono vacanti 231 posti di tutte le figure professionali, temporaneamente e parzialmente coperti con 94 tempi determinati o contratti flessibili che sono in scadenza.
In particolare sono vacanti a tempo indeterminato:
La CISL FP Regionale ha già incontrato il Presidente dell’AIOP per aprire un confronto che possa evitare l’ennesima crisi aziendale nelle Marche.
Ma l’ormai cronica carenza di personale e le decisioni operative che tardano a venire, rischiano di mettere in serio pericolo la qualità assistenziale che viene fornita con enorme abnegazione dagli operatori sanitari.
La situazione dell’INRCA di Fermo, che nell’assoluto silenzio di tutti, sta per essere trasformata in una grande Lungodegenza, perdendo quindi la sua funzione riabilitativa dell’anziano in primis quella cardiologica con il rischio di perdere anche servizi diagnostici importanti, è l’immagine di una classe politica di questo territorio, ormai assente ed arresa a tutto.
L’esempio che fotografa la realtà odierna e dà il senso dell’assillo di fare cassa rispetto ai diritti di salute dei malati, viene da quanto sta succedendo in Stroke Unit di Fermo. Un servizio di assistenza semintensiva per pazienti colpiti da ictus o emorragia cerebrale, inserito all’interno della UOC di Medicina. Alla legittima denuncia che la CISL FP e gli stessi infermieri hanno avanzato alla Direzione Medica di essere impossibilitati a sorvegliare in modo idoneo e continuativo questi malati, collegati, non a caso, a monitor di sorveglianza elettrocardiografica 24 ore su 24, la risposta è stata sorprendente. Essendo lo Stroke Unita di Fermo di primo livello, non necessità di assistenza particolare e diretta. Evidentemente, quindi, i monitor collegati ai pazienti e la centralina unica sono stati attivati per fare un po’ di scena e se qualche parente,in caso di contenzioso legale, chiamasse l’infermiere a rispondere della mancata sorveglianza, basterà mostrare la lettera della dott.ssa Padovani che parla di classifiche e di Quaderni dell’Agenzia. Di sicuro il Giudice ne terrà conto ….
Altre questioni aperte riguardano il cattivo ed improprio utilizzo degli Educatori Professionali nel Servizio Residenziale e Riabilitativo di Salute Mentale, costretti per volere di tecnici “ rampanti” a coprire turni assistenziali rigidi invece di occuparsi di progetti riabilitativi oppure al progressivo e lento smantellamento in favore di privati del servizio dietetico e di prevenzione delle disfunzioni dell’alimentazione. Il pubblico sta progressivamente indirizzando questi malati, spesso giovani, ai privati con costi aggiuntivi importanti.
L’ASUR e l’AREA VASTA 4 hanno toccato il fondo e si devono arrampicare sugli specchi per giustificare l’ingiustificabile. Intanto chi rischia è il malato !!! Rispetto a tanta rigidità ed incomprensibile leggerezza, resta difficile comprendere come per altre questioni invece si spendano soldi a iosa. Pensiamo al gettone di circa 900 euro lordi che l’anestesista dell’Area Vasta 5 di Ascoli percepisce il lunedì per recarsi ad Amandola ad assistere alle colonscopie in anestesia. Ai locali in affitto della RSA di Petritoli, ai costi di gestione dell’appartamento a P.S.Elpidio per la Casa famiglia mai attivata, alle convenzioni, alle consulenze, all’enorme mobilità passiva… però dove si deve TAGLIARE E’ SUL PERSONALE E QUINDI SUI SERVIZI.
Non parliamo poi dei disservizi arrecati ai cittadini per le esenzioni, causati ancora una volta dalla disorganizzazione e dall’eccessiva burocratizzazione voluta dalla Regione. Nell’era dell’informatica e della rete, dover pensare di costringere utenti per lo più anziani a partire dai paesi limitrofi per recarsi tutti a Fermo solo per espletare una pratica per un’esenzione, è la prova della sconfitta di un sistema che ha perso su tutti i fronti. La gestione dei sistemi informativi regionali, dal CUP UNICO alla semplice distribuzione dei CUD ai dipendenti, ha accumulato una serie di fallimenti e di sperpero di denaro pubblico, di cui purtroppo nessuno risponderà.
Per tutte queste questioni ma soprattutto per fare chiarezza sullo stato dell’arte della sanità fermana, sui rischi di forte penalizzazione in materia di posti letto e servizi, sul bluff delle Case della Salute che non vedranno mai la luce ed in generale sull’impoverimento del sistema sociosanitario del fermano, la CISL FP organizzerà VENERDI’ 10 MAGGIO un incontro con tutti i Sindaci del Fermano e le Associazioni dei malati per capire quale strategia possa essere messa in atto verso la Regione per salvare il salvabile. Vedremo chi sarà veramente interessato a sapere e capire e chi invece no.
Il Segretario Generale
Giuseppe Donati