Presidio dei lavoratori organizzato da Filcams Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs durante l'incontro, che si è tenuto nel pomeriggio del6 febbraio, su vertenza Auchan - Conad, convocato della Regione Marche, alla presenza dell’Assessora al Lavoro i rappresentanti di Margherita Distribuzione S.p.A. per proseguire il confronto in ordine alla situazione aziendale come da indicazione del Ministero del Lavoro. Presenti anche una rappresentanza delle cooperative CIA e Conad Adriatica.
Nell’incontro, « a carattere prettamente interlocutorio è stato fatto un aggiornamento della situazione marchigiana: 29 punti vendita complessivi della rete vendita Sma/Auchan dei quali solo 21 entreranno a far parte del perimetro Conad, mentre 8 punti vendita che occupano complessivamente 221 dipendenti, saranno ceduti a soggetti terzi e di cui ad oggi non sono noti dettagli alcuni. Delle decine e decine di punti vendita in franchising nessuna menzione. - spiegano in una nota i sindacati di categoria - Pesa inoltre sull’intera rete vendita il responso dell’anti trust che ha evidenziato nel territorio marchigiano 24 sovrapposizioni e del quale si attende per fine febbraio l’esito definitivo che potrebbe condizionare, se confermato, l’operazione complessiva.»
In merito ai 76 esuberi dichiarati tra il personale amministrativo impiegato negli uffici delle sedi di Osimo e Offagna ricompresi nella procedura di mobilità avviata a livello nazionale per 817 esuberi complessivi, l’avv.Baroni, per conto dell'azienda, ha precisato che «si tratterà di esodi volontari incentivati in alternativa a non meglio precisati percorsi di ricollocazione del personale interessato, supportati dalla richiesta di ammortizzatori sociali a copertura dell’intero anno e finalizzati al completamento del percorso di chiusura delle sedi.»
L’Assessora al Lavoro della Regione Marche ha dichiarato «la disponibilità per conto della regione Marche, di mettere in campo politiche attive volte alla salva guardia dei posti di lavoro.»
«Sulla logistica, ovvero sul destino degli oltre 100 lavoratori occupati nel deposito di Osimo l’orizzonte è alquanto incerto e comunque condizionato e successivo al passaggio complessivo della rete vendita. Nessuna garanzia, nessuna prospettiva, nessuna risposta all’oggi; solo l’ennesimo rimando del problema che pesa per i lavoratori che lo vivono giorno dopo giorno, da mesi, come un macigno. - sottolineano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil - Pur registrando i propositi espressi dalla controparte continuiamo a ritenere insufficienti le risposte fornite, ancora troppo generiche, parziali e non risolutive. A tal proposito sollecitiamo la Regione a mantenere alta l’attenzione su una vertenza ancora non correttamente percepita in tutta la sua gravità e complessità per l’impatto che rischia di determinare a svantaggio di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie. - concludono - In attesa di ulteriori sviluppi auspicando di proseguire in modo più proficuo il confronto sia a livello nazionale che, nel breve, anche nel suo prosieguo in sede regionale ci riserviamo di valutare, se necessarie, la messa in campo di iniziative rivendicative e di lotta a sostegno e a tutela dei lavoratori.»