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  • WHIRLPOOL, FIM CISL " NON SERVONO INUTILI FORZATURE"

La direzione aziendale ha comunicato l’intenzione di riprendere le attività produttive prima della scadenza del 3 maggio, facendo ricorso alla richiesta di autorizzazione al Prefetto poiché ritiene di rientrare nella filiera collegata al commercio di elettrodomestici.

« Riteniamo tale richiesta una forzatura e ci attiveremo presso il prefetto e la regione per segnalare la nostra contrarietà. - scrive Fim Cisl,  in una nota stampa -   In ogni caso la ripresa dell’attività lavorativa non può essere messa in primo piano rispetto alla condivisione ed individuazione dei protocolli necessari a mettere in sicurezza gli stabilimenti, che devono essere previsti e decisi in previsione della ripresa sia essa prima o dopo il 3 maggio.»

 

Per  la Fim Cisl, «la salute e la sicurezza dei lavoratori non sono legate ad un codice Ateco, ma a procedure ben precise che sono ancora in fase di attuazione e di individuazione anche da parte della comunità scientifica.»

 

 «È pertanto importante avviare sin da subito nei siti di Whirlpool un confronto che costruisca un protocollo affidabile, che rafforzi quanto previsto da quello attuale, implementando ed inserendo nuove ed efficaci azioni di prevenzione e di verifica delle condizioni di salute dei dipendenti Whirlpool, mutuando quanto già sottoscritto nei giorni scorsi con importanti gruppi industriali del nostro paese. - concludono -   Solo con tale processo avviato sarà possibile riprendere l’attività lavorativa, in caso contrario metteremo in atto tutte le azioni disponibili e necessarie per tutelare la salute dei lavoratori.»