«Non ci sono le condizioni per poter proseguire e chiudere positivamente la procedura di raffreddamento tra noi e Aerdorica» è quanto dichiarato da Fit Cisl, Filt Cgil, e Uiltrasporti Marche al termine dell’incontro in Prefettura di martedì 28 novembre per evitare lo sciopero dei lavoratori Aerdorica e che ha prodotto un mancato accordo tra le parti.
«Ringraziamo per il contributo prezioso della Prefettura e del Prefetto che con grande sensibilità si è speso in prima persona per ricomporre un quadro molto difficile - proseguono i sindacati in una nota -. Nonostante lo sforzo fatto, allo scopo di trovare una soluzione alla crisi Aerdorica, che potesse scongiurare i trenta esuberi e che potesse allontanare lo spettro del fallimento, così come chiesto dalla Procura della Repubblica di Ancona, purtroppo le distanze tra le posizioni sindacali e aziendali permangono tutte».
Fit Cisl, Filt Cgil, e Uiltrasporti Marche ritengono infatti che il costo della crisi Aerdorica non si possa scaricare esclusivamente sui lavoratori, soluzione questa troppo facile ma al tempo stesso non condivisibile proprio perché individua il lavoro come l’elemento su cui intervenire.
Il sindacato ritiene pertanto che vadano fatti tutti gli sforzi necessari nella ricerca di ulteriori soluzioni alternative che evitino scenari drammatici per la società Aerdorica e al tempo stesso per i dipendenti: le soluzioni ancora si possono trovare, ma occorre che tutti i soggetti in gioco facciano la loro parte, azienda, sindacato, istituzioni.
Ed è proprio per spronare tutti i soggetti coinvolti, e alla luce della chiusura negativa delle procedure di raffredamento, le organizzazioni sindacali stanno individuando la data per effettuare le prime 4 ore di sciopero.