La Fit Cisl Marche ritiene urgente un confronto con la Regione Marche sul futuro dell’aeroporto Raffaello Sanzio. La situazione dello scalo e dei suoi lavoratori è drammatica: non basta la cassa integrazione, né sono sufficienti gli accordi sindacali di gestione degli esuberi e di uscita dalla crisi. Necessitano aiuti concreti e straordinari per far sopravvivere un aeroporto regionale ma strategico come il “Raffaello Sanzio”.
«Nel cinquecentesimo anno della morte del “Divin Pittore “, non vorremmo veder spirare definitivamente questa infrastruttura – dichiara Roberto Ascani, Segretario generale della Fit Cisl Marche -. Considerato come aeroporto strategico, si trova oggi con traffico passeggeri azzerato e quello merci ridotto, quindi con un fatturato ridimensionato in maniera rilevante. Non si tratta qui di sostenere una società di gestione privata (minimamente partecipata dalla Regione) come Aerdorica, ma se si svolgono servizi essenziali per la collettività (servizi per Protezione Civile, necessità sanitarie, emergenze varie) si deve necessariamente valutare se sostenere temporaneamente questa infrastruttura, oltretutto dopo che si è realizzato un percorso di risanamento sfiancante ed impegnativo».
«Due sono le priorità – prosegue Ascani - superare questo periodo di emergenza sanitaria e poi rilanciare l’aeroporto. E in questo momento urge una iniziativa non più procrastinabile: un sostegno economico temporaneo per la sopravvivenza dell’infrastruttura per far fronte all’emergenza Coronavirus, e il rilancio con un Bando mirato (già oltretutto interiorizzato e in fase di programmazione, ma fermo in qualche cassetto) per trovarci pronti alla ripresa, ovvero alla fase 2 e 3 di uscita dall’emergenza. La Fit Cisl Marche è pronta a sedersi ad un tavolo e sollecita la Regione, il Presidente, la Giunta ed il Consiglio a riprendere l’iniziativa per completare il percorso di risanamento e sviluppo dell’aeroporto».