Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil delle Marche, considerate le perduranti difficoltà economiche e sociali della regione, fra le più colpite dalla crisi, aggravate dal recente evento sismico, ritengono necessaria una maggiore incisività nelle iniziative per sostenere la ripresa economica ed occupazionale, la salvaguardia della coesione sociale, la realizzazione di importanti riforme e investimenti infrastrutturali.
Queste esigenze chiamano in causa la responsabilità di tutte le componenti della nostra comunità, a tutti i livelli, a partire dalla Regione Marche che rappresenta la principale Istituzione di governo territoriale.
Le organizzazioni sindacali, senza sottovalutare l’importanza di alcune scelte già realizzate, intendono dare un impulso al confronto per superare i ritardi, le incoerenze e alcune decisioni discutibili che hanno caratterizzato questa fase.
In particolare Cgil, Cisl e Uil hanno deciso l’avvio di una serie di iniziative articolate, incentrate sui principali problemi della nostra comunità con l’obiettivo di sollecitare risposte positive e fornire ulteriori elementi di proposta, anche in vista delle prossime manovre di bilancio. In tal modo, intendono anche dare voce ad un disagio diffuso fra i lavoratori dipendenti, i pensionati, i giovani e i disoccupati.
Le azioni di sensibilizzazione riguarderanno i temi del diritto allo studio, le politiche sociali e della salute, il trasporto pubblico locale, gli appalti, l’integrazione, le politiche di sviluppo e del lavoro. Sono già stati programmati i primi due appuntamenti, riguardanti il diritto allo studio con un presidio presso la Giunta regionale programmato per il 4 ottobre ed una manifestazione sui temi della sanità e delle politiche sociali per il 26 ottobre.
Cgil, Cisl e Uil auspicano che la Giunta regionale sappia cogliere questa sfida propositiva superando gli innegabili limiti della sua azione manifestati in questa prima fase della legislatura, dando, invece, risposte concrete, a partire dall’attuazione degli impegni sottoscritti con le organizzazioni sindacali. In ogni caso Cgil, Cisl e Uil daranno continuità alla loro iniziativa, senza escludere anche momenti di mobilitazione più ampia e generale.