Comunicati Stampa

13/01/2025 CISL Marche: "Necessario un incontro urgente sulla questione dei nuovi corsi di Medicina a Fano, Ascoli e Macerata"
La CISL Marche esprime la necessità di aprire con urgenza un tavolo di confronto con la Regione Marche, l'Università Politecnica delle Marche e successivamente con la Link University in merito ai nuovi corsi di laurea in Medicina e chirurgia che l'Ateneo privato di Roma intende attivare a Fano, Ascoli Piceno e Macerata. «La proposta di espandere l’offerta formativa attraverso la creazione di nuovi corsi rappresenta senza dubbio un'importante opportunità per il territorio e per i giovani marchigiani e di tutto il centro Italia. Tuttavia è indispensabile un approfondimento sulla questione - sottolineano Marco Ferracuti, Segretario Generale della CISL Marche e Selena Soleggiati, Segretaria regionale CISL Marche - in quanto emergono diverse criticità che non possono essere trascurate, come ad esempio il rischio di costi elevati e disparità oltre a generare conseguenze rilevanti sull’offerta formativa delle università pubbliche. È fondamentale verificare che l’apertura di questi corsi avvenga nel rispetto di standard qualitativi adeguati e senza compromettere l’equilibrio del sistema universitario regionale.» Per queste ragioni, la CISL Marche richiede un confronto immediato e approfondito con tutti i soggetti coinvolti per chiarire i termini del progetto, valutarne gli impatti economici, sociali e formativi, e garantire che ogni scelta sia orientata al bene comune e al futuro dei giovani marchigiani.
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13/01/2025 Sciopero metalmeccanici Fim Fiom Uilm presidi in tutte le Marche
Oltre l'80% l'adesione allo sciopero generale dei metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm di otto ore che si è svolto nella giornata di oggi. Nelle Marche, ci sono stati vari presidi in tutte le province: ad Ancona, davanti a Fincantieri, dalle ore 9,00 fino alle 10,30, a Melano, davanti alla Beko, dalle ore 5,30 alle ore 11,00 a Pesaro, davanti alla Rivacold (Vallefoglia) dalle ore 9,30 alle ore 12,00 a Macerata, davanti alla sede di Confindustria, dalle ore 10,00 fino alle ore 12,00 per Fermo e Ascoli Piceno il presidio si terrà davanti alla sede della Beko di Comunanza, dalle ore 9,30 alle ore 11,30. Inoltre, in tutti gli stabilimenti metalmeccanici della regione ci sono stati  volantinaggi, con momenti di sensibilizzazione. Lo sciopero è stato proclamato da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil per la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro. Dopo sei mesi di confronto, Federmeccanica ha rigettato la piattaforma presentata dai sindacati; rifiutata, tra l’altro, la richiesta di aumento salariale di 280 euro e la riduzione di orario di lavoro. Inoltre, nessuna disponibilità a regolare l’utilizzo dei contratti precari e nessuna garanzia economica e occupazionale per i lavoratori nel caso di cambio di appalto. Si tratta di uno sciopero molto importante per le Marche dove i metalmeccanici sono numerosi: i dipendenti privati in meccanica/metallurgia sono 64.697. «Qualora le trattative non si riapriranno – dichiarano i tre segretari regionali di Fim, Fiom e Uilm, Masci, Galassi e Gentilucci - le iniziative di lotta proseguiranno ad oltranza fino alla riconquista del tavolo di trattativa al fine di rinnovare un giusto ed equo contratto nazionale». I lavoratori della Beko di Fabriano, con presidio davanti allo stabilimento di Melano,  hanno manifestato per dare ancora più risonanza alla propria vertenza, che ad oggi non vede la convocazione al Mimit preannunciata nell’ultimo incontro di dicembre. Una partita che preoccupa circa 400 famiglie con i due siti che vivono nell’incertezza destata dalle intenzioni manifestate dall’azienda. Un periodo decisamente nero per l’industria fabrianese appena segnata dalla vicenda della Cartiera Giano ed una ulteriore perdita porterebbe ad una irreversibile e definitiva desertificazione di un intero territorio, già martoriato da anni di crisi.        
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07/01/2025 Elezioni RSU pubblico impiego 2025 circa 38.000 lavoratori pubblici marchigiani al voto dal 14 al 16 aprile 2025. Al via le assemblee CISL FP in tutti i luoghi di lavoro
Dal 14 al 16 aprile 2025 in tutti i luoghi pubblici di lavoro si rinnoveranno le Rsu (Rappresentanze Sindacali Unitarie) . Al voto circa 38.000 lavoratori pubblici marchigiani: la metà dei quali operanti nella sanità pubblica, oltre 12.000 dalle funzioni locali, 2800 circa dagli uffici ministeriali, quasi 1400  dalle agenzie fiscali ed intorno ai  1200 dagli enti pubblici non economici . Obiettivo della Cisl Fp superare i mille candidati della Elezione Rsu 2022 che contribuirono in maniera incisiva   alla forte affermazione regionale della Cisl Fp Marche. Si vota infatti con sistema proporzionale con preferenza. Nelle Elezioni Rsu 2022 votò circa l'80% degli aventi diritto al voto ed oltre il 75% dei consensi andò alle liste dei sindacati confederali. Obiettivo della Cisl mantenere una elevata partecipazione al voto in una ottica di massimo coinvolgimento dei lavoratori alla elezione di coloro che dovranno elaborare i contratti decentrati in ogni ente. Dall'8 gennaio si terranno in tutti i luoghi di lavoro assemblee per coinvolgere i lavoratori nella fase preparatoria delle liste al fine di avere la massima rappresentanza di tutte le professionalità presenti all'interno dei luoghi pubblici di lavoro. Particolarmente coinvolti saranno i quasi 7400 iscritti della Cisl Fp Marche, in aumento del 2% rispetto al 2023 e di quasi il 4% rispetto al 2022. Tra le azioni che saranno condivise con i lavoratori la richiesta del rapido avvio in ogni realtà del Servizio Sanitario Regionale del confronto con i sindacati sugli Atti di Organizzazione, elemento imprescindibile per la effettiva operatività delle Ast ed Aziende Ospedaliere, in una vera ottica di trasparenza e partecipazione. Al centro dell'azione sindacale il tema delle dotazioni organiche ed assunzioni di infermieri, oos, operatori tecnici oltre che la definizione dei percorsi di stabilizzazione in una ottica di superamento del precariato. Contestualmente proseguirà l'azione della Cisl Fp per il rinnovo  del CCNL Sanita e Funzioni Locali 2022/2024 e l'illustrazione ed attuazione in ogni realtà dei recenti contenuti del nuovo CCNL Funzioni Centrali. Obiettivo:  il massimo confronto con le parti datoriali per la definizione di contratti aziendali in grado di valorizzare il lavoro quotidianamente espletato a favore dei cittadini
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30/12/2024 Dimensionamento scolastico CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola all’Assessore Regionale Biondi:"A pagarne le conseguenze le scuole dei comuni più disagiati. Si poteva e si doveva fare diversamente"
CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola all’Assessore Regionale Biondi: «Il dimensionamento scolastico non riguarda solo la presenza dei Dirigenti Scolastici. Significa tagliare intere istituzioni scolastiche e, anche quest’anno, a pagarne le conseguenze le scuole dei comuni più disagiati. Si poteva e si doveva fare diversamente.» «Respingiamo con forza le dichiarazioni dell’Assessore Regionale Biondi sul dimensionamento scolastico per l’anno 2025/26. Il dimensionamento scolastico era previsto dagli accordi tra il governo Draghi e l’Unione Europea, eppure l’attuale governo avrebbe potuto evitare i tagli investendo più risorse nella scuola pubblica, invece, ha deciso di fare cassa sull’istruzione.  - sottolineano CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola - Ricordiamo però che gli indirizzi nazionali non fissano più come predittivo il criterio numerico dei 900 alunni indicando la quota complessiva delle autonomie scolastiche per ogni regione, che quindi si assume la responsabilità delle scelte sugli accorpamenti.» «Il dimensionamento scolastico non riguarda solo i dirigenti scolastici. Sebbene accorpare istituti non significhi sopprimere plessi, si vengono a unire più istituti, quindi in ultima analisi si parla di tagli di intere istituzioni scolastiche. Giustificare gli accorpamenti dicendo che non si chiudono i plessi è inaccettabile: chi conosce la scuola, sa bene che ci saranno ricadute sul personale, ma soprattutto che gestire Istituti comprensivi con decine di plessi sparsi in aree interne, come previsto nella provincia di Pesaro,  equivale a pregiudicare la loro funzionalità e quindi il servizio alla comunità.  - proseguono i sindacati - Le Province si sono mosse sulla base delle linee guida emanate dalla Regione Marche di cui più volte abbiamo denunciato la genericità e per il secondo anno la Regione affronta il dimensionamento in maniera tardiva e in modo non condiviso al tavolo interistituzionale come più volte ribadito. » Ma su una cosa le Linee guida davano indicazioni precise, peraltro su indicazione delle stesse organizzazioni sindacali: tutelare gli Istituti delle aree interne e valutare la costituzione di poli d’istruzione superiore in relazione a una coerente offerta formativa, che nelle aree urbane può essere razionalizzata. «Quindi l’Assessore all’Istruzione sa bene che i Sindacati hanno sempre sollecitato un’analisi condivisa del territorio su scala regionale insieme alle stesse Province. Istanza appunto disattesa. - affermano CGIL CISL UIL -  Quando l’Assessore annovera l’IC Caldarola tra le scuole a reggenza, occorre sottolineare che ciò non è avvenuto per carenza di alunni. Allora quali i criteri in base ai quali alcune scuole sono “salve” ed altre no? E’ evidente che la Regione non abbia mai tenuto conto delle richieste poste dalle organizzazioni sindacali, visto che la proposta non risponde a quella programmazione di respiro auspicata. » «Questo dimensionamento scolastico, così come ipotizzato, è sbagliato. Non è stata colta l’opportunità di una riorganizzazione del sistema dell’istruzione (questo era l’obiettivo del PNRR), non produce una riduzione degli alunni per classe ma si traduce in un mero taglio a spese del personale delle scuole nonché delle studentesse e degli studenti, senza una programmazione efficace dell’offerta formativa.  - denunciano i sindacati - Abbiamo ampiamente motivato nei vari incontri la necessità di salvaguardare e rilanciare le aree interne, facendo crescere un sistema culturale e socio-economico aperto senza produrre ulteriormente chiusura e isolamento di territori già in sofferenza. Ecco perché ribadiamo ancora una volta la nostra contrarietà a questo dimensionamento scolastico e alla modalità con cui continua ad essere affrontato questo tema da parte della Regione ai danni proprio di quei territori con il più altro grado di complessità dei bisogni. - concludono -  La valorizzazione delle aree interne dovrebbe partire dal non tagliare e penalizzare uno degli elementi di maggiore aggregazione comunitaria e sociale, quale è la scuola.»
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23/12/2024 Montemarciano: aumentano le tariffe senza nessun coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali
«Come sindacati confederali territoriali dobbiamo evidenziare che nonostante diverse richieste di incontro sul bilancio di previsione 2025 inviate al  comune di Montemarciano, non vi è stato alcun cenno di riscontro da parte dell’ ente. - scrivono in una nota CGIL CISL UIL  - A fronte di questa  mancata attenzione al confronto, dobbiamo porre in evidenza l’aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale, in particolare quelli relativi all’ asilo nido, alla refezione scolastica e alla casa di riposo,  di cui abbiamo avuto notizia solo a mezzo stampa, e su cui avremmo voluto e potuto confrontarci per valutare le soluzioni più idonee, sempre nella logica di garantire la massima equità sociale come in genere avviene con gli altri comuni dell’ Ambito Sociale 12.» «Chiediamo alla nuova amministrazione di Montemarciano di  riprendere e consolidare la pratica del confronto con le parti sociali - rilanciano e concludono - che in tale territorio ha sempre costituito un elemento di coesione della comunità, e che rappresenta un valore aggiunto nell’ amministrazione delle risorse pubbliche.»
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23/12/2024 Aggressioni a medici ed infermieri: CISL FP Marche:” Serve un tavolo regionale urgente con assessore, dirigenti servizio salute marche a tutela dei professionisti della salute”
Il persistere anche nelle Marche di aggressioni a personale medico, infermieristico ed oos, impone soluzioni condivise e capillari all'interno di ogni Azienda del SSR al fine di far operare in sicurezza i professionisti della salute. Necessita l'apertura urgente di un tavolo regionale tra sindacati, Assessore alla Salute, Dirigenti Dipartimento Salute Marche per avere contezza in ogni realtà del SSR della drammaticità del fenomeno, che coinvolge non solo  i Pronto Soccorso, per   trovare soluzioni condivise atte a fornire risposte efficaci  e capillari a chi opera quotidianamente in prima linea per assistere  alle necessità sanitarie primarie  dei cittadini.  Ogni soluzione ipotizzata da sindacati ed ordini professionali in questi giorni (maggiore cultura sul tema , vigilanza H24 , sportelli ecc.. ) devono essere affrontate in una ottica omogenea tale da avere linee comuni valide in ogni realtà del SSR . «Un tema di questa rilevanza deve vedere la Regione protagonista di azioni concrete da portare quanto prima alla attenzione dei sindacati, che da tempo ascoltano le sempre maggiori segnalazioni dei lavoratori. - sottolina Luca Talevi, Reggente CISL FP Marche -  Si è purtroppo passati dal periodo in cui i professionisti della Salute venivano considerati "eroi" ad un periodo in cui accadono episodi vergognosi da parte di chi "sfoga" sul lavoratore inefficienze del sistema.» Per la  Cisl Fp Marche l'apertura di un tavolo regionale sulla sicurezza operatori sanitari è la risposta migliore per condividere azioni di prevenzione a tutela dei lavoratori
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20/12/2024 Crisi Fabriano, Sindacati : “Servono strategie per il rilancio di occupazione, infrastrutture e welfare
«La grave crisi occupazionale e produttiva nel territorio di Fabriano continua a indebolire il sistema manifatturiero della zona montana e appenninica » è quanto sostengono  Cgil Cisl Uil insieme alle rispettive categorie dei pensionati Fabriano.  «L'ennesima ondata di annunciati licenziamenti si inserisce in un contesto dai dati allarmanti: calano le opportunità per i giovani, con un aumento del fenomeno migratorio verso altre aree. L'occupazione femminile resta segnata da una forte precarietà, con contratti frammentati e part-time spesso involontari. - proseguono -  Tuttavia, è necessario trasformare questo difficile momento in un'opportunità per avviare un rilancio economico, occupazionale e sociale per Fabriano. È fondamentale sfruttare al meglio tutti gli strumenti legislativi disponibili e lavorare a una strategia che metta al centro un'occupazione di qualità, sostenuta da innovazione tecnologica e formazione.» Si attende un deciso intervento della Regione Marche, accompagnato da un nuovo disegno strategico che coinvolga il Governo e il sistema delle imprese. Le organizzazioni sindacali chiedono di condividere un modello di sviluppo che integri la tutela del manifatturiero con innovazione tecnologica, turismo qualificato e filiere del terziario avanzato. Le priorità infrastrutturali includono: Completamento della copertura della fibra ottica nei comuni dell'ATS 10, ancora in parte scoperti. Raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara, estendendolo oltre Albacina fino a Fossato di Vico-Foligno. Completamento della Pedemontana nel tratto Fabriano-Sassoferrato-Cagli. Riqualificazione del plesso ospedaliero "Profili," danneggiato dal terremoto e tuttora chiuso senza prospettive chiare per il suo utilizzo. Potenziamento del trasporto pubblico locale, garantendo copertura anche nei giorni festivi. WelfareLe organizzazioni sindacali hanno promosso un dialogo costruttivo con enti locali, ATS 10, azienda sanitaria e distretto territoriale. Incontri con i sindaci dei comuni dell'AST 10 hanno portato alla condivisione di strategie su welfare, sviluppo e investimenti. Nel settore sanitario, è stata avviata una collaborazione per il potenziamento della sanità territoriale, l'integrazione socio-sanitaria e il miglioramento dei servizi per gli anziani. Tuttavia, rimangono criticità, come le lunghe liste d'attesa e la carenza di medici di medicina generale.   Sono stati costituiti due tavoli di programmazione sociale per rispondere ai bisogni di giovani e anziani, con l'obiettivo di implementare un nuovo modello di welfare che integri servizi sociali e sanitari. Questo impegno è essenziale per sostenere le fasce più fragili della popolazione, considerando il peggioramento dei dati demografici e reddituali.
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20/12/2024 Crisi BEKO a Fabriano: lavoratori e sindacati in piazza per salvare il Made in Italy
Fabriano si mobilita contro le politiche industriali di BEKO, accusata di agire come un "conquistatore sterile" del Made in Italy, avviando un processo di deindustrializzazione che minaccia il tessuto economico e sociale locale. La multinazionale, dopo aver acquisito storici marchi italiani, avrebbe deciso di abbandonare la produzione e le competenze tecniche maturate in oltre 70 anni, mantenendo solo i marchi per sfruttare i consumi senza creare valore occupazionale in Italia. I lavoratori degli stabilimenti di Fabriano, affiancati dalle sigle sindacali FIM, FIOM e UILM, hanno dichiarato il loro dissenso, chiedendo l’intervento delle istituzioni per indurre BEKO a rivedere il piano industriale «in ogni iniziativa industriale, non c'è valore del successo economico se non c'è anche l'impegno nel progresso sociale» hanno sottolineanto i sindacati citando Aristide Merloni, pioniere dell’industria locale. «La speculazione finanziaria -RSU Fim Fiom Uilm sedi Impiegati Beko Fabriano -  è miope e rischia di danneggiare anche BEKO, poiché non si può chiedere agli italiani di acquistare prodotti senza offrire lavoro nel Paese.» Per sostenere la vertenza,  sindacati e  lavoratori invitano la cittadinanza a partecipare a una manifestazione prevista per sabato 21 dicembre alle ore 11:30 in Piazza del Comune a Fabriano. Durante l’evento sarà affisso uno striscione simbolico, con il coinvolgimento delle autorità cittadine. La mobilitazione proseguirà durante tutto il periodo natalizio, mantenendo alta l’attenzione fino al prossimo incontro al MIMIT, fissato per la seconda metà di gennaio 2025.    
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20/12/2024 Lavoro, cultura e partecipazione: CISL Marche lancia un nuovo modello di sviluppo per affrontare le transizioni
«Siamo in una regione in cui i salari sono di circa il 10% più bassi della media nazionale, nelle Marche stanno crescendo contratti fino ad alcuni anni fa sconosciuti come quelli ad intermittenza. Dobbiamo invece pensare ai salari e al benessere nei luoghi di lavoro, il lavoro è dignità ma bisogna anche valorizzare la persona alimentando la cultura della partecipazione» le parole del Segretario generale di CISL Marche, Marco Ferracuti, al convegno sul tema “Cultura, lavoro, partecipazione nell’epoca delle transizioni”, promosso dalla CISL Marche, ieri pomeriggio nella sala “Adele Bei” della Provincia di Pesaro e Urbino. All’ iniziativa, inserita tra le attività di “Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura”, ha portato i saluti il Sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, e il Responsabile della CISL di Pesaro e Urbino, Maurizio Andreolini, ha introdotto i lavori e coordinato gli interventi. Prima relazione a cura di Emmanuele Massagli, professore della Lumsa di Roma e Presidente della Fondazione Tarantelli. «Una visione e una proposta culturalmente radicata come la partecipazione dei lavoratori alle scelte deve riflettersi anche sul piano pratico: la proposta di legge della Cisl è una testimonianza. Se la dimensione politica non è in grado di esprimere una proposta operativa, bene ha fatto la Cisl ad agire partendo da un tentativo di lettura della realtà. Viviamo in un’epoca di cambiamenti, di transizioni in serie, le tre più rilevanti sono quella demografica, quella tecnologica e quella ecologica-ambientale. In Italia non abbiamo un problema di quantità di lavoro ma di qualità, di livelli salariali. Tre sono state finora le proposte di legge di iniziativa popolare poi approvate, ma tutte e tre basate su azioni di partito, quella della Cisl sarebbe una novità assoluta per il mercato del lavoro e per la società.» Di grande spessore anche la seconda relazione in cartellone a cura di Mauro Magatti professore della Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: «Anche Gaber cantava “libertà è partecipazione”, la democrazia è essere parte attiva di una comunità che si muove verso il futuro. Questo enorme salto storico fatto con la globalizzazione ha prodotto una enorme disgregazione, siamo dentro una grande crisi entropica, non siamo d’accordo su nulla, per andare avanti dobbiamo capire che più vita non è la somma di possibilità individuali ma del lavoro di ricomposizione. In Italia nessuno ha più voglia di investire, bisogna muoversi, altrimenti andiamo a fondo. Eppoi c’è il rapporto intergenerazionale: bisogna trasferire risorse ai più giovani, diversamente il Paese non ce la fa. L’economia sostenibile è un modo di fare le cose, non regole distruttive. Non c’è solo la tecnologia, ci sono modi di vivere che vanno realizzati iniziando dalla partecipazione».  A chiudere l’incontro è stato il Segretario generale di CISL Marche, Marco Ferracuti: «Occorre avere una visione, bisogna mettere in campo progetti concreti e per questo teorizziamo un nuovo modello di sviluppo. Dobbiamo intercettare le transizioni senza essere sopraffatti dalle incertezze e dalle paure, uno sviluppo che mantenga un’anima sociale, la persona per noi resta centrale.   Una cultura del lavoro che sappia valorizzare le competenze delle persone conciliando vocazioni e aspirazioni con quello che serve al territorio partendo dai giovani che hanno una visione del lavoro diversa da quella delle nostre generazioni. – rilancia e conclude Ferracuti - Sostenere solo le imprese che investono nella qualità del lavoro, nell’innovazione, nella responsabilità sociale. Diciamo no agli imprenditori predatori e si agli amministratori che investono sui cittadini»
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19/12/2024 Femminicidio nell'ascolano Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno: "Un’altra donna uccisa per mano di un uomo. Servono azioni immediate per fermare il massacro"
Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno esprimono la propria indignazione per il femminicidio della giovane donna uccisa a coltellate questa mattina dal marito a Ripaberarda (Castignano) Arrestato il marito. Un massacro che non si ferma ai danni delle donne con i figli in casa, si impone un cambio di paradigma. Cgil, Cisl e Uil di Ascoli Piceno «Servono azioni immediate per cambiare una cultura che fa sì che molti uomini  considerino le donne una proprietà di cui disporre. Sono i dati a dirlo, considerato che nel nostro Paese una donna ogni 3 giorni viene uccisa e, nella maggior parte dei casi, da chi sostiene di amarle.  Servono azioni che prevedano un approccio integrato, a partire dall’educazione alla affettività, al rispetto e alle differenze in tutti i cicli di istruzione. Occorrono finanziamenti adeguati per i centri antiviolenza e più posti nelle case rifugio. Il ruolo del lavoro per contrastare tutte le forme di violenza di genere è  fondamentale. Il lavoro stabile e di qualità è lo strumento essenziale che permette alle donne di autodeterminarsi, è ciò che aiuta anche a liberarsi da relazioni violente. Nella nostra regione come nel resto del Paese, le donne sono quelle che trovano occupazione precaria,  con qualifiche più basse, spesso in part time involontario, e di conseguenza con retribuzioni più basse. Senza lavoro e salari adeguati le donne non saranno mai libere.»
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18/12/2024 Rinnovata la convenzione tra CISL Marche e Astea Energia: vantaggi esclusivi per gli iscritti
CISL Marche e Astea Energia  rinnovano la convenzione dopo un anno di sperimentazione, registrando risultati positivi tra gli iscritti CISL Marche, con quasi 500 contratti stipulati in pochi mesi e una tendenza  in continua crescita.  L'accordo, migliorato rispetto alla fase iniziale sia dal punto di vista economico che della qualità ed ampiezza del servizio, prevede condizioni vantaggiose per i lavoratori e i pensionati iscritti al sindacato e agli associati degli enti e associazioni promossi da CISL Marche. La nuova convenzione offre sconti significativi sia per i nuovi clienti che effettuano lo switching da altri operatori, sia per chi è già cliente e decide di sottoscrivere un cambio prodotto. Tra le opportunità riservate agli iscritti, l'offerta "CISL PER TE LUCE” che prevede uno sconto di 168 euro, ripartito nei due anni di validità dell'offerta e accreditato in bolletta mensilmente. Allo stesso modo, l'offerta "CISL PER TE GAS" garantisce uno sconto di 168 euro, sempre ripartito nei due anni di validità e accreditato in bolletta in 24 quote mensili. Inoltre, per i prodotti di efficienza energetica, come impianti fotovoltaici, pompe di calore, caldaie, condizionatori, colonnine di ricarica per veicoli elettrici, depuratori di acqua e addolcitori, è previsto uno sconto del 10% sul totale imponibile del preventivo. «Abbiamo ritenuto importante rinnovare la convenzione con  Astea Energia per continuare ad  offrire, su scala regionale ai nostri iscritti, una concreta e seria opportunità per orientarsi in un contesto problematico come quello del mercato libero su cui c'è bisogno di acquisire informazioni corrette e fare valutazioni adeguate sui costi.» ha sottolineato il Segretario generale della CISL Marche Marco Ferracuti . «Astea Energia ha piacere di impegnarsi per il territorio e tra gli obiettivi c'è quello di collaborare con le Associazioni e gli organismi intermedi che rappresentano una parte importante della società marchigiana.  – ha  evidenziato l’avv. Federico Riccardi Consigliere Delegato di Astea Energia  -- Dopo un anno di sperimentazione abbiamo rinnovato  questa convenzione  con ulteriori agevolazioni  per gli associati della CISL Marche, prevedendo sconti molto vantaggiosi per  tariffe luce e gas. Siamo sempre disponibili a guidare e supportare i consumatori anche con la nostra rete e con le strutture che sono presenti sul territorio.» «Questo accordo rappresenta un esempio concreto di sinergia e affidabilità, finalizzato a rispondere alle esigenze dei lavoratori, dei pensionati e delle loro famiglie »hanno concluso Marco Ferracuti, Segretario Generale CISL Marche, e l'avv. Federico Riccardi, Consigliere Delegato di Astea Energia.   Gli interessati possono rivolgersi per ulteriori informazioni presso le sedi territoriali CISL di Urbino, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Jesi, Fabriano, Macerata, Tolentino, Civitanova Marche, Fermo, San Benedetto, Ascoli Piceno e in tutti gli sportelli di Adiconsum Marche presenti sul territorio regionale.  
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18/12/2024 Aggressione al Pronto Soccorso di Macerata CISL FP Marche: "Subito misure di prevenzione e protezione degli operatori"
 La scorsa notte, il personale del Pronto Soccorso dell’ospedale di Macerata è stato vittima di una grave aggressione da parte di un uomo in evidente stato di alterazione psichica, successivamente fermato dalle forze dell’ordine. Due infermieri e una guardia giurata sono stati coinvolti nell’episodio, che ha scatenato indignazione e preoccupazione nel mondo sindacale e nell’opinione pubblica. Paola Ticani, rappresentante del Comitato di Reggenza CISL FP Marche, ha espresso «massima solidarietà alle vittime e sdegno per l’accaduto - a nome del sindacato - Non è purtroppo il primo episodio di violenza in ambito sanitario – ha dichiarato – ribadiamo la nostra vicinanza ai professionisti colpiti. È inaccettabile che i luoghi deputati alla cura e all’assistenza si trasformino in scenari di violenza.» La CISL FP Marche ha sottolineato come l’aggressione di Macerata sia solo l’ultimo di una serie di episodi preoccupanti che evidenziano la pericolosità dei Pronto Soccorso come luoghi di lavoro. Il sindacato ha ribadito la necessità di interventi concreti da parte della Regione Marche e della Direzione di AST, a partire dall’istituzione di un presidio permanente di sicurezza presso il Pronto Soccorso. «Apprezziamo le recenti misure del Governo per inasprire le pene contro gli aggressori degli operatori sanitari – ha aggiunto Ticani – ma servono ulteriori investimenti per garantire la sicurezza sul lavoro. Inoltre, è fondamentale adottare strategie che riducano l’esasperazione degli utenti, spesso causata da carenze strutturali e di personale.» La rappresentante della CISL FP ha anche denunciato una crescente assuefazione dell’opinione pubblica a episodi di violenza in ambito sanitario, che rischiano di essere percepiti come inevitabili. «È insopportabile che l’emergenza-urgenza diventi una ‘zona franca’, priva di controlli adeguati. Il degrado, l’inciviltà e la violenza alimentati da alcool e droghe sono in aumento, e i continui tagli alla sanità e alla sicurezza aggravano ulteriormente la situazione.» La CISL FP Marche invita dunque le istituzioni a intervenire con urgenza per garantire condizioni di lavoro sicure per tutti gli operatori sanitari, affinché episodi come quello di Macerata non si ripetano più.
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16/12/2024 CGIL, CISL e UIL Marche e le Federazioni di categoria della scuola su dimensionamento scolastico: “No agli accorpamenti proposti. Intollerabile colpire ancora le aree interne già provate da tanti problemi”
«Ben sei  le istituzioni scolastiche che verranno tagliate nel 2025 e ancora una volta a farne le spese gli istituti comprensivi delle aree interne, che avevamo chiesto di salvaguardare, come peraltro indicato anche nelle Linee guida regionali, che la Regione stessa pare non voler seguire. La proposta che arriva dalla Regione prevede accorpamenti o fusioni estemporanee dettate solo dai numeri delle singole istituzioni scolastiche, senza una visione complessiva del territorio e con il rischio, di rimettere mano a istituzioni scolastiche appena costituite. - scrivono in una nota stampa CGIL CISL UIL Marche  insieme alle relative Federazioni di categoria della scuola - E’ stata proposta la creazione di istituzioni scolastiche di dimensioni abnormi, con 15-20 plessi su comuni molto distanti tra loro, con conseguente difficoltà di gestione.» «Il Governo assegna il compito del dimensionamento scolastico perseguendo il fine del risparmio economico e la Regione lo svolge attenendosi alla traccia, senza un reale confronto con le amministrazioni locali e con le parti sociali e senza perseguire l’obiettivo previsto dal PNRR di riorganizzare il sistema dell’istruzione, con l’opportunità di una riduzione degli alunni per classe e di un miglioramento dell’offerta formativa. A farne le spese saranno ancora una volta il personale delle scuole nonché le studentesse e gli studenti, le famiglie e le stesse comunità su cui il dimensionamento interviene.  - proseguono - E’ la seconda parte di un processo già avviato lo scorso anno e che continuerà anche per il prossimo e su cui siamo intervenuti, già dal Luglio 2023, chiedendo un’analisi condivisa e lungimirante tale da consentire una programmazione efficace della rete scolastica, in coerenza con i bisogni formativi dei territori.   » Dalle proposte illustrate è evidente che «la Regione non ha tenuto conto delle richieste poste dalle Organizzazioni Sindacali. Anche quest’anno, come il precedente, la Regione ha mancato i tempi e ha trascinato la situazione, convocando il tavolo solo il 13 dicembre, pur nella consapevolezza che entro la fine dell’anno occorre la delibera di Giunta. - denunciano - La persistente applicazione di presunti criteri numerici e la mancanza di ulteriori criteri di riparto tra le province ha prodotto confusione e ritardi e non ha contribuito a definire una programmazione di respiro. Questo dimensionamento scolastico così come prospettato è sbagliato, non porta ad una riorganizzazione efficace del sistema dell’istruzione regionale, soprattutto in una fase così delicata dal punto di vista economico e sociale. Le Marche hanno bisogno di salvaguardare e rilanciare le aree interne, facendo crescere un sistema di istruzione e formazione aperto e dinamico senza produrre ulteriore chiusura e isolamento di territori già in sofferenza.» «Abbiamo sempre evidenziato il nesso che lega il sistema dell’istruzione e l’offerta formativa allo sviluppo del territorio. La strutturazione della rete scolastica deve guardare al presente e al futuro delle Marche favorendone, appunto, lo sviluppo equo e sostenibile, attraverso un innalzamento delle competenze, il contrasto alla dispersione scolastica e il potenziamento dell’istruzione tecnico-professionale in un’ottica di sistema. Anche la presa d’atto del problema demografico che riguarda la nostra regione non può diventare l’alibi dietro cui nascondere politiche di mero risparmio a danno di aree interne, che, aldilà della retorica, non vengono poi realmente salvaguardate. La demografia ci invita ad una seria riflessione per semmai investire sulla scuola e non depotenziarla proprio lì dove ce n’è più bisogno. Ecco perché ribadiamo ancora una volta la nostra contrarietà alla modalità con cui continua ad essere affrontato questo tema da parte della Regione.  - rilanciano  e concludono - E’ ormai il tempo di scelte lungimiranti: una offerta formativa più razionale, più tempo pieno, meno alunni per classe per una didattica più efficace e personalizzata rispetto ai bisogni educativi, più orientamento davvero efficace, insomma con più e non con meno scuola.»
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13/12/2024 C'è la crisi abitativa ma Regione e Comune di Ancona vendono alloggi, l'allarme dei sindacati: "Graduatorie lente, cantieri fermi e risorse non sfruttate"
Circa 1000 alloggi pubblici di proprietà del Comune di Ancona in vendita, più altri 9mila della Regione Marche e graduatorie ferme mentre cresce il disagio sociale dovuto alla situazione economica e aggravato dal caro vita. Sunia, Sicet e Uniat Marche, le organizzazioni sindacali degli inquilini, esprimono forte preoccupazione. «Sollecitiamo da tempo – dicono i rispettivi segretari Stefano Falcionelli (Sunia), Antonio Angelini (Sicet) e Andrea Catalani (Uniat) - l’adozione di importanti provvedimenti a sostegno soprattutto delle famiglie più deboli. I costi dell’abitare hanno contribuito in modo particolare al progressivo impoverimento di queste famiglie, che di conseguenza hanno sempre più difficoltà a sostenere il peso di un canone di locazione di mercato, mentre di riscontro, il Governo e la Regione hanno interrotto da un paio d’anni il finanziamento del fondo per il sostegno all’affitto e di quello per la morosità incolpevole, necessari e indispensabili a tali famiglie per evitare lo sfratto, con le gravi problematiche sociali che ne derivano, lasciando soli i Comuni ad affrontarle e sostenerne l’onere.» I soldi ci sarebbero pure ma «la Regione avrebbe a disposizione 900mila euro che potrebbe utilizzare, in via emergenziale cambiando posta di bilancio, al fondo ‘contributo per affitto’ dando, attraverso i Comuni, sollievo a circa 2000 famiglie. Purtroppo siamo passati dalla inconcludente attività della passata Amministrazione Regionale, all’assenza totale di quella attuale, che in tutti questi anni non ha mai messo fondi a bilancio per le politiche abitative, né previsto l’adozione del Piano triennale di edilizia residenziale per la programmazione degli interventi necessari, purtroppo fermo a quello del 2013/16.» L’unico intervento adottato per finanziare con il ricavato le politiche abitative, è stata l’adozione di un mega piano vendita (o svendita), di c/a 9.000 alloggi di e.r.p. di proprietà regionale, a fronte di un patrimonio di 14.000 in tutta la Regione, con l’obiettivo di venderne il 30% per non mettere a rischio la sostenibilità gestionale dell’ERAP e che sta dando peraltro risultati modesti ed inferiori rispetto alle aspettative. Il Piano vendita inoltre è stato il terzo emesso negli ultimi anni, con il risultato d’impoverire il patrimonio regionale di alloggi di edilizia residenziale pubblica, a fronte di una crescita sempre maggiore del numero di famiglie bisognose presenti nelle graduatorie comunali. Piano regionale dal quale sono esclusi, tra l’altro, gli alloggi di proprietà comunale, analogamente gestiti dall’Erap ai sensi della L.R. 36/05. «E così il Comune di Ancona – dicono i sindacati – per non essere da meno della Regione, ha approvato a sua volta un programma di vendita, diviso in sette fasi, di tutto il suo patrimonio di edilizia residenziale pubblica, che è pari a circa un migliaio di alloggi e ovviamente, con le stesse finalità di utilizzo dei proventi. Non ci prolunghiamo su alcune contraddizioni attuative e le tempistiche del programma anconetano, in quanto siamo da sempre decisamente contrarie ai piani vendita (o meglio svendita del patrimonio residenziale pubblico perché il risultato è comunque quello della sua riduzione. Va anche tenuto conto, tenendo presente che in generale, con la vendita di tre alloggi in media se ne ricostruisce uno solo. Per non parlare della tempistica, altra evidente criticità. Nel Comune di Ancona, ad esempio, la durata delle costruzioni di nuovi alloggi Erp è pari in media a 10 anni o addirittura trentennale, come nei casi di Via Maestri del Lavoro, Via Mingazzini, Via Petrarca e Piazza Aldo Moro. Si spera che queste realizzazioni siano di prossima conclusione e che almeno questi non vengano inseriti nel mega piano vendita del Comune. Noi riteniamo necessario invece che tale patrimonio debba essere incrementato, ben mantenuto e utilizzato unicamente per l’assegnazione agli aventi diritto delle graduatorie comunali e in tempi ragionevoli.» La domanda di alloggi di edilizia residenziale pubblica è sempre più pressante. Nella sola città di Ancona esiste da tempo una graduatoria formata da circa 900 famiglie e quasi ferma nelle assegnazioni. Una lentezza estrema quella del Comune dorico nell’assegnazione agli aventi diritto da anni in attesa, a fronte dei circa 200 alloggi messi a disposizione dall’ ERAP e altri 400 che sarebbero pronti all’uso da trasferire. «Oltre a non soddisfare l’esigenza abitativa delle famiglie, si determina anche una mancanza di entrata degli affitti, sia pur sociali, utili per l’Erap per la manutenzione e messa a disposizione di altri alloggi attualmente inutilizzati – concludono Sunia, Sicet e Uniat Marche - Risulta pertanto oltremodo necessario che l’Amministrazione comunale ponga rimedio a tale grave situazione e ricerchi soluzioni anche di potenziamento della struttura comunale incaricata e semplificazioni normative, per accelerare le procedure di assegnazione che allo stato attuale sono decisamente inappropriate rispetto alla gravità della situazione alloggiativa.»  
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13/12/2024 Tragedia in mare Fai Cisl Marche: "Solidarietà e aiuto alla famiglia "
Un nuovo incidente mortale in mare scuote la comunità marchigiana. A perdere la vita è stato un pescatore di Ancona, vittima di un tragico infortunio avvenuto nelle acque della regione. La Segretaria Regionale  FAI CISL Marche, esprime profondo cordoglio per quanto accaduto. «Siamo ancora una volta a dover registrare un nuovo infortunio mortale in mare nelle acque marchigiane che ha visto coinvolto un pescatore di Ancona. Esprimiamo in primo luogo tutta la nostra vicinanza e cordoglio alla famiglia ed a tutto il mondo della pesca marchigiana» afferma il Segretario generale della FAI CISL Marche, Danilo Santini. Il sindacato si rimette all’azione delle autorità competenti, chiamate a far luce sulle dinamiche dell’incidente e sulle eventuali responsabilità. Tuttavia, il segretario Danilo Santini coglie l’occasione per ribadire con forza un messaggio chiaro: «la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta. Il mestiere del pescatore è tra i più pericolosi al mondo. Un incidente in mare nel settore pesca, purtroppo, si traduce troppo spesso in perdite di vite umane». Secondo il sindacato, il semplice rispetto delle normative vigenti non è sufficiente. È necessario potenziare la formazione e la consapevolezza tra i lavoratori del settore, aumentare gli investimenti in strumenti di prevenzione e dispositivi di protezione individuale, oltre che modernizzare i pescherecci per adeguarli ai crescenti rischi. A fronte del tragico evento, la Fai Cisl Marche ha deciso di intraprendere un’iniziativa di solidarietà concreta. «Stiamo provvedendo a promuovere una colletta con in primis la Marineria di Ancona, per chiunque voglia esprimere solidarietà ed aiuto alla famiglia del pescatore deceduto - prosegue Santini- L’impegno del sindacato non si fermerà qui: continuerà l’azione di sensibilizzazione presso le istituzioni e la collettività per prevenire ulteriori tragedie.» Questo nuovo incidente solleva nuovamente l’urgenza di affrontare in maniera sistematica il tema della sicurezza nel settore della pesca, un ambito lavorativo che troppo spesso paga un prezzo altissimo in termini di vite umane.
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12/12/2024 Cultura, lavoro e partecipazione: convegno CISL Marche a Pesaro capitale della cultura 2024
“Cultura, lavoro e partecipazione: nell’epoca delle transizioni” è il tema del convegno promosso dalla Cisl Marche, con il patrocinio del Comune di Pesaro, in programma giovedì 19 dicembre ore 16.00 presso la sala “Adele Bei” della Provincia di Pesaro e Urbino, in viale Gramsci, 4 – edificio (B) Palazzina Uffici tecnici primo piano. L’iniziativa, che si inserisce tra le attività di “Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura”, mette al centro il legame tra cultura, lavoro e partecipazione, un tema cruciale per lo sviluppo economico e sociale del territorio. L’obiettivo è quello di favorire il dialogo su come cultura, lavoro e partecipazione possano diventare strumenti concreti per generare opportunità, garantire diritti e migliorare la qualità della vita dei territori. La Cisl Marche propone una riflessione, con l’aiuto di esperti, su come questo rapporto possa contribuire a uno sviluppo sostenibile e inclusivo, valorizzando il ruolo di chi lavora nel settore culturale e di chi ne beneficia. Ad introdurre i lavori Maurizio Andreolini, Responsabile della Cisl di Pesaro, seguito dai saluti istituzionali del Sindaco di Pesaro Andrea Biancani. Gli interventi in programma vedranno la partecipazione di: Emmanuele Massagli, Presidente della Fondazione Tarantelli e docente presso Lumsa Roma, approfondirà le sfide ancora aperte nel rapporto tra cultura, lavoro e partecipazione; Mauro Magatti, sociologo ed economista dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, esplorerà le possibilità di integrazione generativa tra cultura, natura e tecnologia nell’era delle grandi transizioni. Le conclusioni sono affidate a Marco Ferracuti, Segretario generale della Cisl Marche, con una riflessione sull’importanza di un rapporto virtuoso tra cultura, lavoro e partecipazione per il benessere delle persone e lo sviluppo delle comunità marchigiane.
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06/12/2024 Aperitivi Culturali ANTEAS Insieme per stare bene:“Il Cielo” appuntamento conclusivo ad Ancona
Si conclude venerdì 13 dicembre alle ore 17:00, nei locali della Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, in via Russi 2, Quartiere Ponterosso di Ancona, il ciclo di "Aperitivi culturali: Insieme per stare bene" promossi da Anteas Ancona ODV. L’ultimo incontro, intitolato “Il Cielo”, sarà dedicato agli ideali e alle aspirazioni che popolano l’orizzonte di ciascuno di noi, un momento di riflessione e condivisione per guardare oltre e immaginare nuove prospettive per il futuro. Guidato dal formatore Giancarlo Cartechini, questo appuntamento rappresenta la tappa finale di un percorso che, iniziato nel mese di Settembre, attraverso cinque incontri ha accompagnato i partecipanti in un viaggio simbolico e culturale, esplorando luoghi di vita e dell’anima come La Città, Il Giardino, Il Bosco e Il Deserto. Ogni tappa è stata occasione per stimolare il dialogo, valorizzare ricordi e radici, esprimere bisogni e desideri, trovando nuove dimensioni interiori e di condivisione collettiva.L’obiettivo degli Aperitivi Culturali, promossi da Anteas Ancona con il patrocinio del Comune di Ancona e in collaborazione con la Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, è stato quello di favorire la socializzazione e il benessere della comunità nell’ambito del progetto Anteas “Ben-essere comunità con te”. «Partecipanti di ogni età hanno trovato in questi incontri un’occasione preziosa per rigenerare energie intellettuali e rafforzare legami sociali, combattendo il senso di isolamento e inadeguatezza che spesso caratterizza i nostri tempi - sottolineano gli organizzatori - L’ultimo incontro rappresenterà un momento speciale per ritrovarsi, riflettere e salutarsi, portando con sé gli spunti preziosi raccolti durante questo viaggio culturale.» «Questo percorso ci ha regalato momenti di riflessione profonda e condivisione autentica. – ha commentato una partecipante - Ogni incontro è stato come un tassello di un mosaico che ci ha aiutato a riscoprire il valore della comunità e delle nostre aspirazioni.» L’ingresso è gratuito, necessaria la prenotazione al numero Anteas 3342886204 o via email a anteasan.odv@gmail.com. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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04/12/2024 Vertenze Beko e Cartiera Fedrigoni: CISL MARCHE in prima linea per la salvaguardia del lavoro Ferracuti: “Serve un impegno collettivo ”
Fabriano, in provincia di Ancona, si trova ad affrontare una fase industriale delicatissima, con due vertenze che mettono a rischio il futuro occupazionale del territorio: quelle legate alla Beko e alla Cartiera Fedrigoni. Ma c’è anche il territorio di Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno, dove la Beko ha annunciato la chiusura del sito produttivo. Un altro “terremoto” per il territorio piceno che rischia di scatenare un effetto a cascata nel tessuto socio economico di tutta l’area montana. A manifestare forte preoccupazione è Marco Ferracuti, Segretario generale della CISL Marche, che evidenzia l’impegno continuo del sindacato per tutelare i posti di lavoro. «Siamo molto preoccupati – afferma Ferracuti - Da mesi siamo impegnati a trovare tutte le soluzioni possibili per la salvaguardia del lavoro. È un percorso lungo e complesso, fatto di confronti tra le parti e di un coordinamento continuo con il livello nazionale. Si tratta di un lavoro sindacale quotidiano, spesso scomodo e faticoso, ma siamo in prima linea al fianco dei lavoratori perché il lavoro non lasci Fabriano e Comunanza”. La crisi, che interessa i siti produttivi di Comunanza e Fabriano della Beko, nel settore degli elettrodomestici, e della Cartiera Fedrigoni, storica azienda della carta, rischia di colpire duramente non solo i lavoratori direttamente coinvolti, ma l’intero tessuto economico delle aree coinvolte.  «Nei momenti difficili, la CISL lavora con tutte le sue forze. Non arretriamo di un passo davanti alle sfide che ci troviamo ad affrontare. Il nostro obiettivo rimane salvaguardare ogni singolo posto di lavoro e garantire un futuro produttivo a Fabriano come a Comunanza.- ha aggiunto Ferracuti - Siamo consapevoli che il lavoro non rappresenta solo reddito, ma anche dignità e stabilità per le famiglie.» La CISL Marche con la Fim  CISL e la Fistel CISL, insieme ai rispettivi livelli nazionali e alle istituzioni , continua a lavorare per individuare soluzioni condivise e praticabili. «In  territori già provati, è fondamentale che tutti gli attori coinvolti, dalle aziende alle amministrazioni – conclude Ferracuti - collaborino per non lasciare indietro nessuno. Serve un impegno collettivo per mantenere viva la vocazione produttiva e industriale nelle aree colpite della nostra regione.» Il sindacato ribadisce che le vertenze in corso sono trattate con la massima attenzione. I tavoli di confronto proseguono e la CISL tutta è determinata a rappresentare, con fermezza e competenza, gli interessi dei lavoratori. La sfida è grande e l’impegno del sindacato non viene meno, soprattutto nei momenti più complessi, quando è in gioco il futuro di intere comunità.   Rassegna stampa: https://www.cronachemaceratesi.it/2024/12/04/vertenze-beko-e-cartiera-fedrigoni-cisl-marche-in-prima-linea-per-la-salvaguardia-del-lavoro/1914819/ https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-marche/vertenze-beko-e-cartiera-fedrigoni-ferracuti-cisl-marche-in-prima-linea-per-la-salvaguardia-del-lavoro-nei-momenti-difficili-la-cisl-lavora-con-tutte-le-sue-forze/ https://www.qdmnotizie.it/fabriano-beko-e-fedrigoni-cisl-in-prima-linea-con-i-lavoratori/ https://www.cronacheancona.it/2024/12/04/vertenze-beko-e-fedrigoni-giano-cisl-marche-a-fianco-dei-lavoratori/529756/ https://www.virgilio.it/italia/fabriano/notizielocali/_vertenze_beko_e_cartiera_fedrigoni_cisl_marche_in_prima_linea_per_la_salvaguardia_del_lavoro_-74390398.html https://www.cronachepicene.it/2024/12/04/vertenza-beko-cisl-marche-in-prima-linea-per-la-salvaguardia-del-lavoro/500192/ https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/su-beko-non-escludo-il-65228783 https://www.radiogold.tv/2024/12/05/beko-e-cartiere-convocazione-in-regione-e-incontro-con-i-sindacati/
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02/12/2024 "FRAGILITA' LAVORO Creare ponti per un futuro sostenibile" Convegno ad Ascoli piceno
All’interno della settimana della disabilità organizzata dal Comune di Ascoli Piceno dal 01 all’8 dicembre 2024 attraverso la propria consulta per le persone in condizione di disabilità, CGIL CISL UIL hanno programmato una tavola rotonda dal titolo “Fragilità – Lavoro: creare ponti per un futuro sostenibile” per il  5 dicembre 2024 a partire dalle ore 9,30 presso la Bottega del Terzo Settore . L’idea della tavola rotonda è nata all’interno della consulta dove da un confronto tra le diverse esperienze dei partecipanti si è condiviso il bisogno di accompagnare le persone con disabilità nel percorso dell’inserimento lavorativo, cercando di costruire strade e ponti che le stesse possano percorrere da sole o in compagnia per raggiungere le mete prefissate. Ogni percorso però deve essere supportato dall’informazione e dalla conoscenza, per questo motivo l’evento sarà caratterizzato da due momenti: il primo rivolto alla parte normativa relativa all’inserimento lavorativo con un focus sul nuovo dlgs.62/2024 e una attenzione particolare agli “accomodamenti ragionevoli”. La seconda parte invece darà voce al territorio attraverso le esperienze. La parte di conoscenza della normativa sarà a carico del Centro per l’Impiego con l’intervento della responsabile Maria Teresa Ciccanti che parlerà dei compiti del CPI sulla materia con un focus particolare sulla valutazione della persona disabile per l’inserimento lavorativo che sarà affidato a Mirella Ranieri della Medicina Legale della AST 5. L’ultimo intervento per la parte normativa sarà dedicato ad un approfondimento sugli “accomodamenti ragionevoli” che sono presenti in modo più marcato nella nuova normativa del dlgs 62/24, dove il rifiuto della loro introduzione è una forma di discriminazione; l’illustrazione sarà effettuata da Eleonora Fontana segretaria regionale CGIL Marche La seconda parte sarà improntata sulle esperienze in atto mettendo in evidenza criticità ed opportunità, a partire dal mondo della Scuola con la prof.ssa Claudia Angelini referente inclusione IIS “ULPIANI” a seguire l’UMEA della AST 5 e l’Ambito Territoriale Sociale 22 con la dott.ssa Mitia Battistini e il dott. Domenico Fanesi ci parleranno dei Tirocini di Inclusione Sociale come primo strumento a disposizione per l’inserimento lavorativo. In conclusione l’associazione Amici Disparati con Albarosa Clerici e Centimetro Zero con Emidio Mandozzi chiuderanno gli interventi per la parte relativa all’esperienza lavorativa. I lavori saranno introdotti da EdeTalanga responsabile territoriale UIL San Benedetto del Tronto, coordinati da Maria Calvaresi segretaria CGIL Ascoli Piceno e le conclusioni saranno di Maria Teresa Ferretti responsabile territoriale CISL.
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02/12/2024 TPL a favore del personale della Polizia Locale della Regione Marche: CISL FP “ Serve un incontro”
Il Coordinamento Regionale per la Polizia Locale della Fp Cisl Marche, con  il Reggente Luca Talevi, i responsabili delle Funzioni Locali dei Territori di Ancona, Fermo, Ascoli e Macerata Giovanni Cavezza, Pierluigi Persichini ed Alessandro Moretti, componente CISL del Comitato Tecnico Regionale  insieme ad  Alessandro Ferrucci, chiede  agli assessori regionale alla Polizia Locale, Filippo Saltamartini e ai Trasporti regionali, Goffredo Brandoni un incontro per prevedere  l’utilizzo del Trasporto Pubblico Locale all’interno della Regione Marche, riservato al personale della Polizia locale,  come già previsto da altre regioni. Tale possibilità rappresenterebbe un importante provvedimento di welfare che, oltre al  miglioramento ambientale dovuto all'utilizzo di mezzi pubblici in alternativa alle autovetture, favorirebbe  agli Agenti e Ufficiali di Polizia Locale anche la valutazione di opportunità lavorative più distanti dalla propria residenza e dimora abituale. Senza trascurare che gli operatori, oltre ad assicurare il proprio intervento nei casi di necessità, garantirebbero un rafforzamento della sicurezza percepita dai cittadini che utilizzano il trasporto pubblico. La  CISL Fp Marche crede nello sviluppo di strumenti di welfare, previsti dal CCNL Funzioni Locali, tramite il confronto con i comuni e province al fine di dare importanti risposte ai professionisti delle Autonomie Locali  che quotidianamente erogano fondamentali servizi ai cittadini.
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26/11/2024 Beko Fabriano, a rischio altri 400 posti di lavoro, l’ennesimo dramma sociale
Fim Fiom e Uilm Provinciali di Ancona e le Rsu Impiegati in concomitanza allo sciopero indetto 28 novembre nelle sedi impiegati della Beko di Fabriano, indicono un’assemblea con presidio alle ore 11,00 presso la Sede Centrale Viale Aristide Merloni, 47. La Beko nell’incontro tenutosi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha presentato un piano industriale “brutale”, che prevede chiusure, licenziamenti e delocalizzazioni e che va ritirato. La multinazionale turca ha difatti dichiarato la chiusura degli stabilimenti di Comunanza e di Siena, il ridimensionamento della fabbrica frigoriferi di Cassinetta, la ristrutturazione dello stabilimento di Melano, la chiusura della ricerca e sviluppo di Fabriano e più in generale tagli in tutti i siti e gli uffici italiani, per un totale di 1.935 esuberi su 4.440 occupati. Fim Fiom e Uilm territoriali e le Rsu degli Impiegati ritengono grave e inaccettabile la decisione della multinazionale turca, che dopo l’acquisizione del gruppo Whirlpool con l’obbiettivo annunciato di diventare un colosso industriale in Europa, nel giro di poco tempo ha manifestato la sua vera intenzione, ovvero di fare una mera operazione commerciale per l’acquisizione di quote di mercato e marchi storici nel panorama del bianco. Il piano industriale della Beko prevede nello specifico, il licenziamento di718 impiegati tra gli enti di: ricerca e sviluppo, commerciale Italia, commerciale Medio Oriente e Africa e nelle funzioni regionali. Nella sede impiegatizie di Fabriano avverrà il piu importante taglio, di fatto sono previste le chiusure di enti e il depotenziando di funzioni, si immagina che dei circa 550 impiegati a Fabriano sono a rischio posto di lavoro oltre 350 posti di lavoro. Da anni le sedi Impiegatizie sono continuamente smantellate dalle continue “ristrutturazioni” attraverso licenziamenti operati prima da Indesit, poi da Whirlpool e oggi da Beko, con la perdita di eccellenze professionali e innovazioni che per riflesso indeboliscono il territorio regionale e nazionale.   Il 28 novembre alle 11,00 gli impiegati in sciopero presidieranno in assemblea la sede centrale Beko per manifestare tutto il loro dissenso contro il piano scellerato della multinazionale e per chiedere alle istituzioni, ai sindaci del territorio, alla regione Marche e Governo di mettere in campo tutte le azioni necessarie, compresa l’annunciata “Golden Power” per evitare quest’ennesimo disastro industriale italiano. All’assemblea sono invitati a partecipare tutte le istituzioni e forze politiche, per dire tutti insieme NO all’ennesima “catastrofe del territorio” gia duramente colpito da anni di crisi del settore dell’elettrodomestico.
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26/11/2024 CISL FP Marche: “C’è chi sciopera e chi contratta”Sciopero generale 29 novembre 2024
«La  CISL FP Marche non parteciperà allo sciopero generale del 29 novembre previsto anche per i lavoratori degli enti pubblici. - scrive in una nota stampa il Comitato Esecutivo CISL FP Marche - La CISL infatti continua il percorso con il Governo per migliorare il testo rimanendo nei tavoli di confronto e senza chiedere sacrifici economici ai lavoratori con lo sciopero.   La legge di Bilancio sostiene i redditi da lavoro dipendente con un taglio strutturale del cuneo fiscale, accorpamento di due aliquote Irpef, e la indicizzazione delle pensioni liberando nuove risorse per rinnovare i contratti pubblici.  Contestualmente si lavora per implementare le risorse per la Sanita e cancellare il parziale blocco del turn -over. Il tutto in un' ottica di costante e fattiva presenza ai tavoli di confronto non ideologica ma basata su fatti concreti Per quanto concerne i rinnovi dei contratti pubblici 2022/2024 è stato recentemente sottoscritto, purtroppo senza Cgil e Uil, il CCNL Funzioni Centrali e si sta lavorando per definire anche il CCNL Sanita e Funzioni Locali, permettendo così l'avvio dei negoziati per il triennio 2025/2027 con le risorse previste nella Manovra. L'incremento percentuale del rinnovo 2022/2024 del CCNL Funzioni Centrali consente un incremento del 6%, superiore ai rinnovi unitari del CCNL 2019/2021 del 4,07% e del triennio 2016/2018 del 3,48%. Esiste un problema inflattivo che ha colpito i lavoratori nel 2022 che si intende recuperare con lo sviluppo della parte normativa dei contratti, una maggiore e libera contrattazione decentrata e nuove risorse presenti nella Manovra per i prossimi rinnovi Considerati i limiti della finanza pubblica e gli impegni europei la Fp Cisl ritiene positiva la firma di contratti nazionali particolarmente innovativi nella parte normativa su temi come la settimana corta ed il lavoro agile. Per questo, pur nel massimo rispetto per chi sciopera, continuiamo a lavorare quotidianamente per ottenere i migliori contratti possibili, nelle migliori condizioni possibili sia a livello nazionale che aziendale. I lavoratori hanno bisogno di risposte concrete che la piazza non aiuta a raggiungere»
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22/11/2024 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Nel 2024 nelle Marche 5 le donne vittime di femminicidio, 96 in Italia. Preoccupa il dato relativo ai tentati femminicidi, almeno 44 nel Paese. Non si tratta solo di numeri, ma di vite spezzate, di famiglie distrutte, di tessuto sociale lacerato da una violenza che si insinua in ogni ambito, dalla sfera privata a quella pubblica. È un problema complesso che richiede una comprensione profonda delle sue radici culturali e sociali, nonché una risposta coordinata e determinata per prevenirlo e contrastarlo. Le cause della violenza contro le donne sono molteplici e complesse, ma affondano le loro radici in una cultura patriarcale che continua a permeare la nostra società.     «Servono azioni immediate per cambiare una cultura che fa sì che molti uomini considerano le donne una proprietà di cui disporre. Sono i dati a dirlo: In Italia una donna ogni 3 giorni viene uccisa, spesso proprio per mano di chi dice di amarle – dichiarano le segretarie regionali confederali Eleonora Fontana, Cgil Marche, Selena Soleggiati, Cisl Marche e Claudia Mazzucchelli, Uil Marche - È necessario un approccio integrato, a partire dall’educazione alla affettività, al rispetto e alle differenze, in tutti i cicli di istruzione; finanziamenti adeguati per i centri antiviolenza e più posti nelle case rifugio. Il ruolo del lavoro per contrastare tutte le forme di violenza di genere è fondamentale Il lavoro stabile e di qualità è lo strumento essenziale che permette alle donne di autodeterminarsi, è ciò che aiuta anche a liberarsi da relazioni violente. - rilanciano Fontana, Soleggiati e Mazzucchelli - Nella nostra regione come nel resto del Paese, le donne sono quelle che trovano per lo più occupazione precaria, con qualifiche più basse rispetto agli uomini. Pesa sul lavoro delle donne il part time involontario, che determina retribuzioni più basse, difficoltà a percorsi di carriera. Senza lavoro e salari adeguati le donne non saranno mai libere.»   Non si può trascurare nemmeno il dato sulle molestie in ambito lavorativo e negli altri contesti di vita che emerge dal rapporto Istat del 1 luglio 2024: le vittime, in aumento rispetto alla precedente rilevazione, sono soprattutto donne. Nel 2022-23 si stima che il 13,5% delle donne di 15-70 anni, che lavorano o hanno lavorato, abbia subìto molestie sul lavoro a sfondo sessuale nel corso dell’intera vita. Il fenomeno riguarda soprattutto le donne più giovani tra i 15 e i 24 anni, tra le quali la percentuale si alza a 21,2%. Tra gli uomini, il fenomeno riguarda il 2,4% tra coloro che hanno un’età compresa tra i 15 e i 70 anni. Fuori dai contesti lavorativi, sono ancora le donne a subire maggiormente molestie, il 6,4% contro il 2,7% degli uomini. Le Marche la quinta regione per molestie in contesti non lavorativi, con il 7,2% contro il 6,4% della media nazionale. Più della metà di queste violenze avviene tramite l’uso della tecnologia: email, chat e social media. Le segretarie regionali di Cgil, Cisl e Uil delle Marche, denunciano il fenomeno e rilanciano la campagna di sensibilizzazione e informazione avviata nel marzo scorso per diffondere una maggiore consapevolezza sul problema della violenza di genere e incoraggiare le vittime a chiedere aiuto.    « Una campagna informativa, tradotta in tutte le lingue,  partirà dalle nostre sedi sindacali territoriali e arriverà nei luoghi di lavoro attraverso i nostri delegati e le nostre delegate,  con lo scopo  di far conoscere a tutte le donne il numero antiviolenza e stalking 15.22 a cui possono rivolgersi mantenendo anonimato e riservatezza. Vogliamo veicolare buone pratiche per la prevenzione e il contrasto alla violenza e alle molestie promuovendo una cultura del rispetto e dell’uguaglianza di genere – sottolineano e concludono Fontana, Soleggiati e  Mazzucchelli – I dati ci dicono che nella nostra regione le violenze e le molestie rappresentano un problema di dimensione importante. Ruolo determinante hanno i centri antiviolenza ed è fondamentale che le donne sappiano che si può chiedere aiuto contattando il numero di telefono 1522 contro la violenza di genere. Il 25 novembre rappresenta un momento di riflessione e azione, ma la lotta contro la violenza di genere deve proseguire ogni giorno dell’anno.»
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22/11/2024 Bilancio 2025 Comune di Falconara: le richieste di CGIL CISL UIL
CGIL CISL UIL confederali e dei pensionati hanno incontrato il 21 novembre 2024 l’assessore al bilancio del comune di Falconara in previsione della stesura del bilancio preventivo 2025. L’attenzione dei sindacati si è concentrata sulla spesa che ha un impatto  sociale. In particolare le questioni urgenti e concrete che sono state  poste all’Amministrazione Comunale hanno  riguardato: l’incremento delle agevolazioni TARI al fine di prevedere una riduzione della tariffa anche per la fascia ISEE da 14.000€ a 20.000€  (oggi le agevolazioni si fermano infatti a 14.000€ di isee); interventi sulle tariffe degli asili nido, prevedendo una  riduzione della retta in caso di assenze per malattia dei bambini e per le chiusure delle strutture relative al calendario scolastico. Si è chiesto inoltre di prevedere una riduzione delle attuali tariffe per la fascia ISEE tra 25.000 € e 40.000€  e oltre 40.000 € perché per queste fasce di reddito il bonus statale è notevolmente ridotto . La richiesta dell’istituzione di un fondo affitti comunale per affrontare l’ emergenza abitativa che nel territorio diventa sempre più grave. L’Amministrazione comunale si è riservata di esaminare le richieste delle organizzazioni sindacali per valutarne la possibile realizzazione.
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20/11/2024 Spesa sociale in calo per una popolazione marchigiana sempre più vecchia CISL Marche - Fnp CISL: “Un quadro demografico critico che richiede interventi urgenti e strutturati”
Gli ultimi dati demografici (fonte Anziani.stat) restituiscono un quadro preoccupante per la regione Marche, dove il progressivo invecchiamento della popolazione si accompagna a una contrazione della natalità e a una riduzione della spesa sociale destinata agli anziani. L’analisi dei numeri evidenzia non solo un peggioramento rispetto alla media nazionale, ma anche un trend che rischia di compromettere la sostenibilità del welfare regionale nei prossimi decenni.  Nel 2023, il tasso di natalità nelle Marche è sceso a 5,9 nascite per 1.000 abitanti, al di sotto della media nazionale di 6,4 e ben lontano dal valore del 2008, quando si registravano 9,4 nascite. Parallelamente, l’età media della popolazione marchigiana è aumentata costantemente, passando dai 43,8 anni del 2002 ai 47,7 anni del 2023, superiore alla media nazionale di 46,6 anni.  Gli over 65 rappresentano ad oggi il 25,9% della popolazione regionale, contro il 24% della media italiana.  Questa situazione è aggravata da una spesa sociale comunale in calo: nel 2021, le Marche hanno destinato solo 54 euro pro capite agli anziani, rispetto ai 90 euro della media nazionale e ai 103 euro dell’Emilia Romagna. Il numero di utenti dei servizi domiciliari è diminuito del 14% tra il 2011 e il 2021, mentre la spesa complessiva per tali servizi è scesa di quasi il 10%, nonostante l’aumento dei costi orari dei contratti di assistenza.  «Non possiamo ignorare l’allarme lanciato da questi dati. La diminuzione della natalità e l’aumento della popolazione anziana richiedono politiche strutturali e una revisione delle priorità di spesa. - afferma Marco Ferracuti, Segretario generale della CISL Marche -  È necessario investire nella natalità, ma anche rafforzare i servizi assistenziali per gli over 65.La Regione Marche è chiamata a una doppia sfida: promuovere la natalità attraverso incentivi alle famiglie e migliorare la qualità della vita degli anziani potenziando la spesa sociale e i servizi domiciliari. Solo un approccio integrato e sostenibile potrà rispondere efficacemente al cambiamento demografico e assicurare un futuro solido per il territorio.» Questi numeri sottolineano una duplice crisi: demografica e sociale. Da un lato, il calo delle nascite e l’aumento dell’età media mettono in difficoltà il sistema pensionistico e riducono la base di contribuzione fiscale necessaria per sostenere il welfare. Dall’altro, la diminuzione della spesa sociale e dei servizi per gli anziani evidenzia una disconnessione tra il crescente bisogno di protezione e le risorse messe a disposizione.  Il Segretario generale della FNP CISL Marche, Silvano Giangiacomi, rilancia e conclude: «La contrazione della spesa sociale a fronte di una domanda crescente è una tendenza insostenibile.  Nella nostra regione, nonostante l’incremento della popolazione over 65, tra il 2019 e il 2024, di 10.500 unità, assistiamo ad una riduzione dei servizi domiciliari, che passa da 2.480 utenti nel 2011 ai 2.199 nel 2021. Questo dimostra quanto sia urgente ripensare le politiche di assistenza agli anziani, garantendo equità e continuità nelle cure. Se non agiamo ora, rischiamo di trovarci di fronte a un’emergenza sociale irreversibile.»
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20/11/2024 Senigallia, spostamento del Po.T.E.S 118: i sindacati chiedono chiarezza e confronto sul futuro dell'Ospedale di Comunità
«CGIL CISL UIL di Senigallia apprendono dalla stampa locale che si sta valutando lo spostamento del personale del Po.T.E.S 118 con i relativi strumenti e mezzi di soccorso, alla Torre sud della palazzina (ex ERAB) della Fondazione Città di Senigallia. - scivono in una nota stampa i sindacati conferderali territoriali - Fermo restando le innegabili ragioni di dotare il Po.T.E.S 118 di una struttura adeguata, sia per il personale che per le ambulanze, le scriventi hanno bisogno di comprendere meglio ciò di cui si sta parlando. Se è urgente e necessario assicurare una sistemazione logistica idonea e sicura per dipendenti e mezzi del 118 è altrettanto urgente analizzare le possibili interferenze e conflitti con il progetto Ospedale di Comunità.» «Esiste infatti da tempo un progetto redatto dal Distretto Sanitario, Ambito Sociale ATS n. 8, Referente dell'ambito sanitario, Opera Pia Mastai Ferretti e Fondazione Città di Senigallia, condiviso da tutti i sindaci e dalle organizzazioni sindacali del territorio, che utilizzerebbe quella struttura già pronta e attesa da anni, per dotare il territorio del Distretto e Ambito di una Casa di Comunità e di un Ospedale di Comunità per complessivi 40 posti letto. - proseguono  e concludono -  E' di pochi giorni fa infatti, l'ultimo sollecito sull'Ospedale di Comunità, che peraltro ha visto già la presentazione di un ordine del giorno da parte del Presidente del Consiglio Regionale, affinché tale struttura fosse destinata all'ospedale di comunità di Senigallia. CGIL CISL UIL di Senigallia pertanto chiedono alla dirigenza dell’AST e alle autorità, un immediato confronto sulla questione.»
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14/11/2024 Vertenza Fedrigoni: sindacati e azienda sui 195 posti di lavoro a rischio chiedono garanzie
  «Oggi, 14 novembre a Verona, si è svolta una importante plenaria dedicata all’esame congiunto della procedura di licenziamento collettivo riguardante 195 lavoratori presso Giano srl del Gruppo Fedrigoni. Questa decisione non interessa solo la produzione di carta per ufficio, ma coinvolge anche i settori della manutenzione, della gestione dei materiali e delle spedizioni presso lo stabilimento di Fabriano, insieme alla chiusura del vicino sito di Rocchetta.La riunione ha visto la partecipazione delle Segreterie Nazionali e territoriali di SLC CGIL, Fistel CISL, UILCOM UIL, UGL Carta e Stampa, nonché della Rappresentanza Sindacale Unitaria dell'area Marche. Durante l'incontro, l'azienda ha confermato i dati e le proposte fornite precedentemente, illustrando le misure adottate per ammortizzare i licenziamenti. Tuttavia, ha ribadito la decisione di chiudere la macchina F3 e di interrompere definitivamente il business della carta da ufficio. - scrivono in una nota stampa i sindacati di categoria -  L'azienda ha anche chiarito di non poter fornire ulteriori informazioni al momento, attribuendo questa incertezza alla presenza di altri tavoli di discussione aperti, tra cui uno con il Ministero, che potrebbero influenzare le dinamiche della trattativa sindacale. Le organizzazioni sindacali hanno espresso una chiara opposizione alla chiusura della macchina F3, sottolineando che, malgrado la decisione dell’azienda, quella macchina avrebbe potuto essere riconvertita per la produzione di altre tipologie di prodotti, capaci di apportare valore aggiunto al Gruppo Fedrigoni. In tal senso, hanno ribadito l’insostenibilità del progetto industriale così come attualmente concepito, evidenziando il fatto che potrebbe rappresentare un problema non solo per l’azienda stessa, ma anche per il territorio e per i lavoratori in generale.» «In chiusura, le organizzazioni hanno richiesto maggiori garanzie a tutela del perimetro e dell’occupazione nell’area Marche, evidenziando l'importanza di preservare i posti di lavoro e le competenze locali, alla luce delle gravi implicazioni che questa chiusura del ramo "office" potrebbe comportare non solo a livello aziendale, ma anche per l'ecosistema economico e sociale della regione. - concludono -  La procedura di licenziamento collettivo avviata in data 3 ottobre 2024, si concluderà, dopo il percorso amministrativo il 18 dicembre. Il clima di incertezza e preoccupazione rimane palpabile tra i lavoratori e i sindacati, non vedendo attualmente soluzioni adeguate alla situazione.»    
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14/11/2024 Attivo regionale CISL Marche oltre 200 delegati su Finanziaria 2025 e priorità sociali e del lavoro
Oltre duecento delegati hanno partecipato questa mattina ad Ancona, nella sala convegni della FIGC, all’attivo regionale della CISL Marche, convocato per discutere i contenuti della Finanziaria 2025. A dare il calcio d’inizio al dibattito è stato il segretario generale della CISL Marche, Marco Ferracuti: «Al di là dei desideri, la Finanziaria ha una finitezza di risorse, 28,5 miliardi di euro. C’è un patto di stabilità europeo che pone dei limiti alla possibilità di fare debito e ci sono da gestire scelte precedenti che hanno un costo, come il superbonus 110%, che peserà 15 miliardi nel 2025 solo per onorare gli impegni assunti. Alla voce entrate troviamo 9 miliardi in deficit (poca cosa rispetto agli anni precedenti), 5,6 miliardi dalla riforma fiscale e 3,8 miliardi da banche e assicurazioni. Le principali uscite sono: 17,4 miliardi per il cuneo fiscale, 3 miliardi di incentivi alle imprese, 1,8 miliardi alle famiglie e 0,7 miliardi per il rinnovo dei contratti dei dipendenti. La misura di cui siamo orgogliosi è il taglio del cuneo fiscale, che comporterà aumenti fino a 1.200 euro annui per i dipendenti. Con risorse limitate, abbiamo dovuto scegliere le priorità, e la priorità è dare respiro ai redditi bassi: quindi, taglio del cuneo fiscale e accorpamento delle aliquote fiscali. Certo, i risparmi sono limitati, ma anche quel poco è importante per sostenere chi ha bisogno. Per le pensioni c’è il recupero totale dell’indicizzazione. Altre misure importanti per noi della CISL sono la defiscalizzazione al 5% per la contrattazione di secondo livello e il welfare contrattato, la detassazione dei fringe benefit e il rafforzamento degli incentivi per le assunzioni di giovani e donne. Da sottolineare l’incremento del Fondo sanitario nazionale per sostenere, tra l’altro, la medicina territoriale e il taglio delle liste d’attesa. Diamo un giudizio positivo all’impostazione di questa Finanziaria. Ci sono luci e ombre, ad oggi siamo soddisfatti, ma la partita della Finanziaria è lunga e siamo impegnati per ottenere più fondi per le pensioni minime e la non autosufficienza, per ripristinare i fondi per l’automotive, per eliminare il taglio degli organici nella scuola e per il rafforzamento degli sgravi alle fasce medie di reddito. Come CISL, abbiamo lanciato l’idea di una tassa sugli extraprofitti: l’idea è passata, anche se sono cambiate le parole, da “tassa” a “contributo,” sia pure ridotto. Noi cerchiamo di parlare alla testa delle persone, non alla pancia come fanno altri. Noi chiamiamo al Patto sociale, non alla rivolta sociale». Sul fronte del bilancio della Regione Marche, conclude Marco Ferracuti: «Due le priorità dell’azione CISL: 7 milioni per abbattere le rette delle persone fragili ospiti delle strutture sociosanitarie e due milioni per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro». Il lavoro svolto da Cisl in ambito nazionale sul fronte della legge di stabilità è stato presentato dal segretario confederale nazionale Ignazio Ganga: «CISL Marche è un presidio importante di progettualità sociale e sta svolgendo un bel lavoro in un momento complicato. È in gioco una partita decisiva rispetto alla quale Cisl ha indicato le sue priorità. La parola d’ordine è partecipazione, ci siamo confrontati in ambito nazionale su temi di estrema delicatezza legati al documento di programmazione di medio termine e sulla manovra di bilancio ricca di contenuti che rimandano al protagonismo della CISL che presuppongono un grande contratto sociale per far tornare a competere il nostro Paese. Noi approviamo questa legge Finanziaria perché contiene il rafforzamento di misure come quella del cuneo contributivo e di carattere fiscale che hanno un tratto ridistributivo importante insieme ad altre misure delicate che danno risposte sul versante del lavoro pubblico e privato ad iniziare dalle risorse per i rinnovi contrattuali e dalle poste a sostegno del sistema sanitario nazionale. Molto importanti anche le misure a sostegno della famiglia, della previdenza con il ritorno alla formula di indicizzazione delle pensioni più favorevole e al reitero di misure importanti come l’Ape sociale, la Quota 103 e l’Opzione donna che va migliorata. Si tratta di alcune voci della manovra che arrivano da un forte protagonismo   della CISL e per questo va considerata positivamente. Certo ci sono aspetti da migliorare per questo abbiamo inviato alla Commissione parlamentare competente una importante batteria di emendamenti che spaziano dalla necessità di rivedere le posizioni in ordine ai tagli sul personale dell’istruzione, del turn over della PA, così come riteniamo che vada rivista la volontà di tagliare i finanziamenti all’automotive che vanno ripristinati.»   Rassegna :  https://www.cronacheancona.it/2024/11/14/cisl-marche-sulla-finanziaria-respiro-ai-redditi-bassi-col-taglio-al-cuneo-fiscale/527007/ https://www.cronachemaceratesi.it/2024/11/14/cisl-marche-sulla-finanziaria-respiro-ai-redditi-bassi-col-taglio-al-cuneo-fiscale/1908588/ https://www.vivereancona.it/2024/11/15/attivo-regionale-cisl-marche-oltre-200-delegati-ad-ancona-su-finanziaria-2025-e-priorit-sociali-e-del-lavoro/378172 https://www.cisl.it/notizie/dai-territori/dai-territori-marche/attivo-regionale-cisl-marche-oltre-200-delegati-ad-ancona-su-finanziaria-2025-e-priorita-sociali-e-del-lavoro/ https://www.anconatoday.it/attualita/attivo-regionale-cisl-delegati-ancona-discussione-contenuti-finanziaria.html
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