«Ora non ci sono più scuse. Con il decreto Pa detto anche “Decreto Zangrillo", si è finalmente eliminato il tetto al salario accessorio dei dipendenti, serve ora un’azione immediata da parte degli Enti del Comparto Funzioni Locali della Regione Marche per far crescere le retribuzioni del personale» sottolinea il Segretario regionale CISL FP MARCHE Alessandro Moretti commentando le nuove disposizioni che superano, come chiesto da anni dalla Cisl Fp, i limiti della "legge Madia" sui fondi contrattuali. La produttività ed altri istituti contrattuali dei dipendenti potranno potenzialmente raddoppiare, portando gli stipendi mensili più vicini ai livelli delle altre Pubbliche Amministrazioni presenti nel territorio regionale.
«Si tratta di un aumento del 48% al massimo che deve essere realizzato al più presto E’ il momento di risolvere il grande problema salariale che ha fin qui riguardato le lavoratrici e i lavoratori dei Comuni, delle Province, delle Unioni Montane, delle Case di riposo finanche della Regione ed Enti Regionali. – prosegue Moretti - Tutte le Giunte che si sono avvicendate al governo di questi Enti lo hanno sottolineato, lamentando i vincoli normativi che frenavano gli aumenti legati alla produttività. A questo punto la politica deve essere conseguente e trovare subito le risorse per incrementare il fondo contrattuale fino al 48% come previsto dal nuovo decreto.»
«Occorre approfittare dell’opportunità offerta dalla norma: è inconcepibile che lavoratori che affrontano ogni giorno la complessità del lavoro di prossimità verso l’ utenza ed i cittadini in genere, dalla sicurezza alla protezione sociale, dalla scuola agli adempimenti tecnici, fino a tutti i servizi anche ad imprese e visitatori, debbano continuare a vedersi imposto un limite inaccettabile. Bisogna quindi che le Giunte attuali, passino dalle parole ai fatti – rilancia e conclude Alessandro Moretti - Solo facendo crescere le retribuzioni, legandole alla reale misurazione della produttività, si potrà fermare l’emorragia di professionalità e competenze che affliggono da tempo gli Enti Locali e tornare questi ad essere luoghi di lavoro attrattivi e ambiti per le migliori forze produttive e i giovani più qualificati, come merito gli Enti delle Marche. Stiamo mobilitando tutte le RSU degli oltre 265 Enti interessati per richiedere il fondo e per monitorare l’andamento delle future decisioni delle Giunte.»