Così definisce il responsabile Cisl Ast Fano Giovanni Giovanelli le disposizioni sul trasporto pubblico.
“Innanzitutto anche coloro che hanno una tessera antecedente all’entrata in vigore delle nuove disposizioni devono recarsi ai servizi sociali a Sant’Orso, recuperare il modello, compilarlo. Dopo avere versato il balzello di euro 5,16 (per diritti di segreteria), consegnarlo all’Ufficio Protocollo del Comune di Fano e poi andare a ritirare dopo almeno un paio di giorni la nuova tessera presso gli uffici dei servizi sociali del comune a Sant’orso”. Con la nuova tessera, finalmente, recarsi alla stazione dei treni dove è allocata la biglietteria lasciarsi rilasciare l’abbonamento.
L’aspetto che colpisce maggiormente i cittadini è costituito dalle modalità così farraginose, considerando il fatto che molti utenti sono invalidi/anziani e quindi fanno difficoltà a muoversi o sono persone che lavorano e che pertanto o devono prendere almeno due giorni di permesso per il rinnovo.
Infine il nuovo balzello messo senza alcuna logica solo per il rilascio di una tessera, evitabile poiché tutti gli utenti possiedono documenti d’identità e codice fiscale.La Cisl regionale aveva già nel Marzo scorso ribadito all’assessore ai trasporti Viventi , nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori, la necessità di considerare la centralità del trasporto pubblico locale, anche e soprattutto in una situazione di crisi come quella che stiamo vivendo, confermando la necessità del mantenimento degli attuali livelli di servizio da considerare il minimo indispensabile per le esigenze della comunità marchigiana.