«Oltre che per la chiusura degli uffici postali esprimiamo preoccupazione per i servizi postali, il recapito e il destino dei dipendenti di Poste Italiane.» afferma Dario Dominici, Segretario generale della SLP Marche.
Alle criticità strutturali, dai prodotti obsoleti al calo della corrispondenza e influenza negativa delle nuove tecnologie si aggiunge la cattiva organizzazione da parte della azienda e la discutibile gestione dei dati, con evidenti ricadute che colpiscono i cittadini e gli addetti al recapito.
Autorizzate, in due giorni a ridosso delle festività pasquali, oltre 500 giornate di ferie per gli addetti al recapito mettendo così a rischio il cosiddetto servizio pubblico e sociale svolto da Poste Italiane. Assenti almeno un quarto degli addetti, venerdì scorso e altrettanti oggi. Centinaia di chilogrammi di corrispondenza giacenti negli uffici di recapito, con una discesa in picchiata della qualità del servizio. «Ora la nostra preoccupazione - ribadisce Dominici - è che ancora una volta l'azienda per mettere riparo alla propria cattiva organizzazione mostrerà i muscoli nei confronti dei portalettere obbligandoli a lavorare al di fuori delle regole condivise mettendo a rischio il rispetto delle norme contrattuali e il pagamento delle prestazioni straordinarie» .