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E’ necessario confrontarsi su un modello di associazionismo marchigiano in grado di assicurare la continuità e l’efficienza dei servizi la cui richiesta da parte dei cittadini continua ad essere costante ed elevata a fronte di ingenti tagli di risorse attuati a livello nazionale. Per questo diffondere forme associative di gestione tra comuni significa  procedere verso quella la razionalizzazione dei soggetti istituzionali per garantire qualità ed efficacia dei servizi”. E’ con queste parole che il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo ha presentato “Un nuovo associazionismo comunale delle Marche”, lo studio promosso dalla stessa Cisl Marche insieme alle Federazioni del Pubblico impiego e dei Pensionati e curato dalla ricercatrice dell’Università di Macerata Silvia Spinaci.

Sollecitiamo le istituzioni a ripensare un modello nelle Marche che favorisca ed incentivi convenzioni, unioni, fino alla fusione tra comuni ” ha detto Mastrovincenzo rilanciando la chiave della razionalizzazione   nel sistema delle autonomie locali e aprendo un dibattito al quale hanno partecipato tra gli altri l’Assessore regionale Antonio Canzian, il Presidente dell’assemblea Legislativa delle Marche Vittoriano Solazzi, la Presidente dell’Unione Province marchigiane Patrizia Casagrande.

Lo sviluppo della dimensione sovra comunale si pone del resto sempre di più agli occhi degli amministratori regionali e locali come strada maestra per garantire un esercizio delle funzioni degli enti locali efficace ed efficiente e capace di rispondere al principio costituzionale di adeguatezza,  è  stata una delle valutazioni condivise da tutti gli intervenuti.

Dalla ricerca è emerso che sono soprattutto le funzioni e i servizi riferiti alla gestione del territorio (per circa 53% delle amministrazioni marchigiane)  come lo smaltimento dei rifiuti ad essere governati attraverso un sistema associazionistico, così come il sistema associativo è concentrato anche sulla gestione dei servizi sociali (52% dei comuni).   Le percentuali si abbassano,  di più della metà , quando si parla di associazione delle funzioni  di gestione del personale amministrativo , o di quelle della polizia municipale e addirittura di quelle relative all’istruzione come il servizio di  trasporto e mensa scolastica.

L’importante – conclude Mastrovincenzoè costruire un percorso reale, evitando forme associative di facciata e sostenendo percorsi di qualità. Questo percorso di efficientamento e razionalizzazione dei livelli amministrativi è ineludibile, anche alla luce delle recenti novità legislative sul federalismo “

IL PROGRAMMA del Convegno

La Presentazione di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale Cisl Marche

L'intervento di Silvia Spinaci, ricercatrice dell'Università di Macerata

Indice del testo " Un nuovo associazionismo comunale nelle Marche" di Silvia Spinaci

La Rassegna Stampa

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