«Ammontano ad oltre 150 mila euro le maggiori risorse destinate a ridurre le tariffe della Tari per le famiglie anconetane. Si aggiungono ai 380.000 euro attualmente previsti, incrementando quindi il fondo di quasi il 50%.» E’ quanto prevede l’accordo stipulato oggi tra il comune di Ancona e CGIL CISL UIL e i rispettivi sindacati dei pensionati, dopo un confronto serrato, che destina tali risorse ad ampliare la fascia ISEE su cui si possono applicare le detrazioni, il cui limite sale da 25.000 euro di isee a 30.000 euro. Cresce anche il peso di alcune fasce di sconto, infatti nella fascia ISEE da 10.000 a 20.000 euro la detrazione sale da 25% a 40%, mentre nella fascia tra 20.000 e 30.000 euro la detrazione sarà del 15%.
«Nel 2020 le richieste di detrazione furono 4482 di cui 3817 legate proprio al reddito ISEE, a testimonianza della necessità di una serie di interventi di protezione sociale per le riduzioni di reddito legate anche alla crisi pandemica. - scrivono in una nota i sindacati - Il timore di CGIL CISL UIL è che lo sblocco dei licenziamenti, ancorché selettivo, combinato con gli effetti economici della pandemia possa mettere in crisi molte famiglie. E’ quindi necessario, anche a livello comunale, incrementare le forme di protezione sociale.»
«L’accordo stipulato infatti non prevede solo gli interventi sulla TARI, ma anche il rafforzamento del sistema di confronto, con un vero e proprio “patto di sostegno ai cittadini”, che permetta di consolidare il dialoga tra l’ amministrazione comunale e i sindacati in termini bilancio di previsione, variazioni di bilancio, interventi di sostegno alle famiglie, regolamenti e tariffe dei servizi alla persona. - concludono i sindacati - Un passaggio importante e positivo che speriamo possa sostenere le famiglie anconetane in questo difficile momento.»