Il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo interviene sull’incontro tra i Governatori di Toscana, Marche e Umbria in programma domani a Perugia. «L’ipotesi di costruzione della cosiddetta “Italia di mezzo” è certamente interessante sul piano simbolico e parte da alcuni tratti identitari comuni e socio-economici comuni; a noi interessa che ogni ipotesi di riforma delle istituzioni, che riguardi le dimensioni territoriali o le funzioni, sia finalizzato a migliorare coesione sociale, sviluppo sostenibile, efficienza amministrativa per i cittadini e gli operatori economici».
«Questo è il motivo - continua Mastrovincenzo - per cui da anni come sindacato sosteniamo i processi di aggregazione degli enti locali e delle aziende partecipate; anche per le regioni si pone il problema di avere massa critica maggiore nel confronto con realtà regionali esistenti in altri Paesi della Unione Europea. È quindi naturale che si ragioni anche di ridurre il loro numero, come si propone in alcuni progetti di legge; la Cisl auspica che su questo tema si proceda senza ansie riformatrici di facciata, ma con approfondimenti qualificati, ampio confronto e partecipazione. Guardiamo quindi con interesse a questo incontro tra i Presidenti di Toscana, Marche, Umbria, prima ancora che per quelle che potrebbero essere future eventuali scelte aggregative, per le grandi potenzialità di collaborazione che le tre comunità regionali potrebbero sviluppare su vari fronti: dall’utilizzo sinergico dei fondi europei, al potenziamento della infrastrutturazione materiale e immateriale, alla valorizzazione integrata del patrimonio artistico e culturale».