La Casa di riposo di Matelica sarà gestita da una Fondazione. Lo ha deliberato il Consiglio comunale nella seduta del 29 marzo, in attuazione alla legge regionale n. 5 del 2008 che impone alle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza di trasformarsi entro il 30 giugno 2011 scegliendo di diventare un'Azienda pubblica di servizi alla persona o, come appunto in questo caso, una Fondazione di diritto privato.
Una scelta importante per le IPAB, gli enti che erogano servizi nel settore sociale e che gestiscono alcune tra le più importanti strutture residenziali per anziani nella nostra provincia. Istituite con la legge n. 6972 del 1890 ( legge Crispi) - che riconobbe come istituzioni pubbliche di beneficenza le Opere pie, realtà preesistenti da secoli– le Ipab sono state e rappresentano ancora uno dei pilastri fondamentali su cui si è costruito il sistema assistenziale italiano.
La scelta del Comune di Matelica ha incontrato le critiche della CISL di Macerata, che insieme alla Categoria della Funzione Pubblica e dei Pensionati parlano apertamente di un’occasione storica persa da parte dell’amministrazione e della casa di riposo.
«A fronte dei concreti tagli che il governo ha messo in atto e che, inevitabilmente si ripercuotono su tutti i servizi – afferma il Segretario Cisl Marco Ferracuti - il Comune di Matelica si preclude la possibilità di avere un’importante strumento per la gestione pubblica dei servizi sociali, come quello che l’Azienda pubblica può rappresentare. Senza dimenticare il fondamentale ruolo di stimolo, garanzia di trasparenza e controllo di cui sarebbe titolare mantenendo la continuità nella trasformazione dell’IPAB, che è un ente pubblico».
Critico anche il Segretario dei pensionati Dino Ottaviani secondo il quale la casa di riposo “E. Mattei” perde l’opportunità di crescita e di sviluppo territoriale che avrebbe avuto offrendo una pluralità di servizi - mensa, asili, assistenza scolastica, domiciliare - anche in favore del Comune. «Con la Fondazione privata invece – sostiene Ottaviani – la casa di riposo si limiterà invece a fare ciò che ha sempre fatto, subendo, però, ora, la “concorrenza” di altre Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, che saranno in grado, per la dimensione e la differenziazione dei servizi, di essere più “convenienti”, grazie ad economie di scala che ne ridurranno i costi.
Questo perché la Fondazione, anche se partecipata dal Comune, è un ente privato e in quanto tale, in base alla normativa vigente, non può vedersi affidati direttamente i servizi, assoggettando il Comune all’obbligo di bandire una gara di appalto, procedura in ogni caso onerosa e non certa.
Preoccupazione anche nelle parole di Laura Raccosta, Segretaria Regionale della CISL Funzione Pubblica, che denuncia una grave carenza di confronto con il Presidente. «I numerosi tentativi di incontrare il Dott. Calisti si sono rilevati infruttuosi. Il Presidente – prosegue Raccosta - non ha dato alcun peso al valore della trasparenza, delle opinioni dei cittadini, degli utenti e dei loro familiari e dei dipendenti. si rilevano alcune inesattezze nelle dichiarazioni del Presidente dell’IPAB».
In attesa di saperne di più, analizzando lo statuto della Fondazione, alcune cose possono darsi per certe. In primo luogo non può dirsi per certo che la Fondazione sia meno costosa dell’Azienda pubblica. Al contrario è sicuro che il rapporto di lavoro dei dipendenti, una volta andata a regime la riforma, diventerà di natura privatistica. In fase di trasformazione i lavoratori della casa di riposo potrebbero vedersi applicato il più favorevole contratto delle autonomie locali, ma nessuna garanzia è data per il futuro. «Lo statuto della Fondazione non è immutabile – conclude Raccosta - quindi, un domani, cambiando il consiglio di amministrazione, nulla vieterebbe di modificare il contratto collettivo applicato. In ogni caso daremo immediatamente avvio alle trattative per tutelare le lavoratrici della casa di riposo “Mattei”».
E' solo l'inizio. Entro giugno, salvo ulteriori ma improbabili proroghe regionali, altre amministrazioni comunali dovranno compiere compiere questa importante scelta. Macerata, Camerino, Montecosaro, Gagliole, San Severino Marche, sono le Ipab che gestiscono strutture residenziali per anziani nella Provincia di Macerata.