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  • La Cisl di Macerata al Consiglio generale

«Abbiamo fatto molto, ma molto ancora c’è da fare». Parole pronunciate dal  Segretario generale Marco Ferracuti a margine del Consiglio generale della Cisl di Macerata che si è svolto mercoledì 1 dicembre nella Sala Sisto V di San Severino Marche.  Il “parlamentino” della Cisl provinciale, riunitosi anche per approvare il bilancio di previsione 2011, ne ha approfittato per fare il punto della situazione e per tracciare possibili linee di azione per il 2011.  Si riparte ovviamente dalla crisi, che nonostante alcuni timidi segnali incoraggianti, è tutt’altro che finita. A fine ottobre erano 1.890 i lavoratori licenziati dall’inizio dell’anno. La maggior parte (62%) hanno tra 40 e i 59 anni. Alla stessa data risultavano iscritti nelle liste di mobilità 4.344 persone. Più di 1.000 infine i lavoratori cancellati dalle liste per decorrenza dei termini. Sono persone che nonostante gli incentivi non sono riuscite a trovare un nuovo lavoro, scivolando silenziosamente nell’oblio.  Il dibattito è stato condizionato anche dalla manovra di correzione dei conti pubblici approvata con legge 122 del 30 luglio. Per la Cisl la più pesante manovra finanziaria di sempre, che in attesa del federalismo fiscale ridisegna il rapporto tra Stato e autonomie locali tagliando i trasferimenti in modo diretto e drastico. Colpiti anche i lavoratori del pubblico impiego, che per i prossimi tre anni subiranno il blocco del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro.  Riflessioni importanti anche sull’unità sindacale, che per la Cisl «non può essere solo evocata ma deve venire praticata a partire dal riconoscimento, dal rispetto reciproco e dall’onestà intellettuale. Onestà che purtroppo è mancata in occasione della valutazione dell’accordo in deroga di Pomigliano e del decreto sul collegato lavoro»  Un sindacato moderno, coraggioso, riformista. Soprattutto un sindacato concreto. Lo dimostrano i risultati dell’accordo sulla riforma delle regole di contrattazione firmato nel 2009 (ovviamente senza la Cgil). 55 CCNL rinnovati unitariamente a fronte di altrettante piattaforme separate. Accordi firmati subito dopo la scadenza dei precedenti, senza un’ora di sciopero, con retribuzioni minime aumentate grazie all’applicazione del nuovo indicatore IPCA.    A livello locale attenzione concentrata sulla riforma dei servizi pubblici locali. Il 31 dicembre 2011 cesseranno tutte le gestioni di servizi a società totalmente pubbliche controllate dai Comuni. I servizi dovranno essere affidati a soggetti individuati attraverso procedure ad evidenza pubblica, o in alternativa a società a partecipazione mista pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40%.  Attività importanti sia per valori economici che per l’occupazione che da esse deriva, sulle quali è necessario aprire subito una discussione pubblica e trasparente sulla nuova normativa, le sue implicazioni, le opportunità che da essa derivano e i suoi punti di caduta.  Pieno sostegno della Cisl alla vertenza della categoria pubblico impiego per il rinnovo dei contratto collettivo dei lavoratori delle cooperative sociali. Sono lavoratori che gli appalti al massimo ribasso, fatti solo per far risparmiare gli enti pubblici, schiacciano in una condizione di retribuzioni basse, scarse tutele normative ed elevata dequalificazione professionale. Lavoratori peraltro impiegati in settori delicati come quelli dei servizi alle persone fragili (anziani disabili ecc.).  Un consiglio generale vivace e partecipato. I lavori che avrebbero dovuto concludersi con il pranzo, sono stati ripresi nel pomeriggio per consentire di terminare tutti gli interventi programmati (16). Fuori programma invece l’intervento di Cesare Martini, il Sindaco di San Severino Marche Cesare che ha voluto portare i saluti dell’amministrazione. Conclusioni riservate invece a Pietro Cerrito, Segretario nazionale della Cisl che ha affrontato le più delicate e complesse questioni di interesse nazionale.