«Le liste d’attesa per gli interventi chirurgici non ci sono state fornite e la riduzione dei tempi annunciata dalla Regione riguarda solo le prime visite. Noi comunque continuiamo a ricevere le proteste dei cittadini che non trovano le risposte adeguate». Dino Ottaviani (Cisl Fnp regionale) è nel tavolo regionale di monitoraggio sulle liste d’attesa e rimarca, sulle pagine del Resto del Carlino: «Continuano a dirci che le liste sono azzerate. Sono dati forniti dalla Regione, ma i riscontri sui territori non sono così rispondenti: le proteste dei cittadini restano. Bisogna precisare che per le seconde visite l’iter è ben più complesso rispetto alle prime e che in ogni caso si potranno avere le prestazioni nei tempi previsti se e solo se i medici di base indicheranno nell’impegnativa il tipo di priorità. Si tratta, è bene ricordarlo, di un obbligo che i medici di famiglia hanno di indicare la priorità: urgente, breve, differita (120 giorni) o programmata che dovrebbe essere di 120 giorni ma attualmente nelle Marche è di 180 giorni».