Macerata - La Cisl denuncia gravi ritardi nell’erogazione della Cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga. Centinaia di lavoratori in tutta la Provincia stanno aspettando da mesi che vengano loro corrisposti i relativi trattamenti, dovuti in base ad un accordo siglato il 30 marzo 2009 tra Regione Marche, Organizzazioni sindacali e Associazioni rappresentative delle imprese. La Cigs in deroga «La Cigs in deroga – spiega il Segretario Generale della Cisl di Macerata, Marco Ferracuti – è un ammortizzatore sociale dal valore strategico, che consente ad un numero importante di lavoratori, altrimenti esclusi per legge dal beneficio, di ricevere un sostegno al reddito e di non essere licenziati». I ritardi della Regione Marche I destinatari della CIGS in deroga sono prevalentemente gli addetti delle aziende artigiane. «Dal primo settembre 2009 – sottolinea David Ballini, responsabile del settore Artigianato della Cisl di Macerata - la competenza ad autorizzare la concessione dei trattamenti è stata trasferita dalla Direzione Regionale del Lavoro - articolazione territoriale del Ministero del Lavoro - direttamente alla Regione Marche. Da allora l’istruttoria delle pratiche ha subito un notevole rallentamento. Basti pensare che su circa 3.500 domande presentate, oggi ne risultano analizzate meno di 1.000. Il problema ha origine a nostro avviso nel numero esiguo di personale messo a disposizione dalla Regione Marche per seguire il procedimento di autorizzazione delle domande». Da settembre senza un euro In ogni caso la conseguenza è che tantissimi lavoratori sono rimasti per mesi senza un euro. «Solo per fare un esempio – conclude Ballini - i dipendenti della “Grazia Pelletterie” di Tolentino a febbraio 2010 devono ancora ricevere i trattamenti di settembre 2009». A rischio la coesione sociale «La situazione è gravissima – rimarca Ferracuti – e lo dimostrano i tantissimi lavoratori che incontriamo ogni giorno nelle assemblee sui luoghi di lavoro e nelle nostre sedi. Gente che senza poter percepire i soldi dovuti è impossibilitata a far fronte ai più elementari bisogni personali e familiari. E’ una situazione che non solo lede la dignità dei lavoratori, ma che mette a rischio la tenuta sociale della nostra comunità locale». Le richieste della Cisl Per questo i due sindacalisti chiedono alla Regione Marche e all’INPS di farsi urgentemente carico di questa situazione, raccordandosi tra loro e trovando le più efficaci modalità per liquidare gli arretrati, anche per evitare che la burocrazia, di fatto, crei drammi ai lavoratori e alle loro famiglie. Matteo Moretti