Stiamo vivendo una fase sociale e storica estremamente difficile, affrontando i bisogni focali del mondo del lavoro: la sicurezza del posto di lavoro, la sicurezza sul posto di lavoro.
Il primo obiettivo di un’organizzazione sindacale è la tutela della sicurezza delle persone, di conseguenza vogliamo giocare un ruolo da protagonisti, insieme alle aziende ed alle associazioni datoriali, affinché si costituiscano presso ciascuna realtà produttiva i comitati aziendali previsti dai protocolli del 14 marzo e del 24 aprile 2020.
Riteniamo strategico e di interesse comune utilizzare i giorni che ci separano dal 4 maggio affinché si creino quelle condizioni, previste da norme e CCNL di riferimento, che permettano una reale ripartenza della produzione in costanza di sicurezza per le persone che vivono la realtà lavorativa, dipendenti ed imprenditori.
In questa fase il ruolo di collaborazione è fondamentale, né sindacato da solo, né aziende da soli potranno garantire quei risultati di sicurezza che insieme potremmo realizzare.
I vari DPCM hanno indicato una data: 4 maggio 2020. Partire prima di essa, come da più parti richiesto da alcune associazioni datoriali è secondo noi pericoloso se prima non sono stati realizzati tutti i percorsi concordati. E di lavoro da fare in questa direzione ce n’è, e molto.
Se la sinergia è la chiave per la futura ripresa, occorre segnalare un fenomeno che va in direzione opposta e che in questa fase sta aggravando la situazione. Nella provincia di Fermo molti lavoratori si trovano privi di reddito: alcune imprese del settore calzaturiero, anche di una certa rilevanza, stanno ritardando il pagamento delle mensilità regolarmente lavorate e questo non possiamo accettarlo. Facciamo un appello affinché ci sia regolarità nei pagamenti e confidiamo che si possa avviare un confronto costruttivo e sinergico volto a garantire gli interessi dei lavoratori e delle imprese.
Al contempo stiamo monitorando quotidianamente la situazione delle richieste di Cassa Integrazione per COVID-19. Dobbiamo dire che sia l’Inps, sia i fondi bilaterali stanno facendo il massimo per garantire il pagamento diretto in tempi brevi.
Le lavoratrici ed i lavoratori stanno rispondendo con disciplina agli appelli fatti dalle istituzioni, si è scelto di rinunciare ad alcuni diritti individuali per fare un passo in avanti come collettività. Questo è un insegnamento che dovremmo adottare anche nelle politiche industriali, soprattutto in un territorio così doppiamente colpito dalla crisi prima e dal Covid-19 poi.
Auspichiamo come Femca Cisl Marche in una piena sinergia da mettere in campo con le aziende sin da subito, per il bene di coloro che rappresentiamo e dei settori (moda-chimico-energia) nei quali operano, abbiamo tempo da usare ed usare bene per sanificare le aziende, acquistare i DPI, ripensare gli orari di lavoro, riorganizzare il lavoro. Tutte azioni che vanno fatte insieme.