Non dovranno pagare alcunché i lavoratori della sanità ancora in servizio o in pensione che con il patrocinio e il supporto della CISL di Pesaro si erano opposti alla richiesta dell’Asur Area Vasta 1 di restituire parte delle loro retribuzioni liquidate negli anni dal 1987 al 1995.
Il Giudice del lavoro con sentenza del 16 dicembre 2013, accogliendo il ricorso, ha infatti dichiarato prescritta la pretesa restitutoria.
Pertanto i ricorrenti non dovranno pagare nulla e, nel caso abbiano già pagato, potranno chiedere il rimborso.
La questione si riferisce a fatti ormai lontani. Il Contratto collettivo nazionale della Sanità prevedeva aumenti automatici della retribuzione del personale. In ottemperanza a ciò le Aziende Sanitarie UU.SS.LL. pagarono a suo tempo quanto previsto ai propri dipendenti. La regione Marche propose ricorso al Consiglio di Stato contro l’erogazione di tali aumenti che accolse il ricorso stesso.
Dopo alterni risultati processuali nel mese di maggio 2013 la Cisl di Pesaro, accogliendo le numerose richieste di tutela pervenute da lavoratori e pensionati già in attività nel settore della sanità, scelse di affidare ad un legale di fiducia l’incarico di approfondire i termini del problema ed intraprendere le opportune iniziative legali.