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La Cisl di Ancona “va in porto”: inaugurata una nuova sede sindacale per stare più vicino al lavoro e alle persone.

Il valore del lavoro, diritto di cittadinanza, che va promosso, tutelato, difeso è stato   al centro del dibattito del consiglio  generale della Unione sindacale della Cisl di Ancona, che oggi  si è svolto nell’area portuale del capoluogo ragionale,  uno dei posti simbolo, insieme al distretto di  Fabriano, della crisi economica che sta attraversando la provincia  di Ancona. Una crisi che si è fatta sentire, anche nelle laboriose Marche, che non ha risparmiato nessuno, neanche  il settore edile e quello del commercio, dove stanno pagando soprattutto i lavoratori stagionali .  Prima della crisi, le aziende presenti nel porto occupavano circa 10 mila lavoratori,   che oggi non riescono più a garantire. La crisi della Bunge, azienda di trasformazione di semi oleosi  in olii e farine, dove tutti i lavoratori sono in cassaintegrazione da 8 mesi  e la crisi    della cantieristica, rappresentata principalmente da Fincaniteri, che insieme al  settore della nautica, fiore all’occhiello dell’ingegneria italiana di lusso specializzato, come il CRN, stanno facendo pagare ad Ancona ed alla sua provincia un caro prezzo, ma soprattutto ai lavoratori del settore che ad oggi  non hanno    ancora certezze rispetto al futuro. Attualmente le commesse per la Fincantieri di Ancona  sono ferme, e dal 15 novembre è partita la cassa integrazione straordinaria che porterà gli attuali 250 cassintegrati  a 550 cassaintegrati previsti per  gennaio, in sostanza  tutti i dipendenti visto che l’organico totale è di 600 lavoratori, ai quali si sommano  i 1200 dell’indotto.  “Abbiamo cercato di attenuare e gestire a 360° gli effetti di questa crisi  dirompente- afferma il Segretario Generale della Cisl di Ancona  Paolo Santini- attraverso accordi e protocolli con gli enti locali, come provincie e comuni, per allargare la platea dei beneficiari degli ammortizzatori e per reperire risorse a sostegno dei  lavoratori e delle loro famiglie colpite dalla crisi. Vogliamo e dobbiamo far si che nessun lavoratore venga lasciato solo di fronte alla crisi”. E proprio perché le persone possano sentirsi meno sole, la Cisl anconetana in collaborazione con la Fit, alla presenza del segretario nazionale Beniamo Leone,  nell’occasione  ha inaugurato una nuova sede. Centoventi metri quadrati, un tempo adibiti a magazzino per il sale, e oggi luogo funzionale e pulsante per tutti i lavoratori che vedranno nella sede della Cisl un punto di riferimento importante dove trovare risposte cinque giorni su cinque .  All’apertura della nuova sede era presente  Anna Maria Furlan della segreteria nazionale della Cisl, che nel ribadire l’impegno della cisl, insieme a tutti i soggetti che rappresentano il lavoro, sindacati e associazioni datoriali, a presentare al Governo un documento anticrisi che possa ricomporre la centralità del lavoro e del benessere sociale, ha salutato con grande entusiasmo la scelta della Cisl di Ancona di aprire una sede così vicina ai luoghi di lavoro “Una scelta che conferma la volontà della cisl di essere presenti e al fianco delle persone e delle situazioni di crisi”. Anche il Sindaco della città ha voluto portare un saluto di accoglienza e di soddisfazione per la presenza capillare del sindacato e dei servizi  della Cisl nella città. “Abbiamo aperto dove c’è la maggiore necessità di stare a fianco di chi oggi vede la propria condizione sempre più precaria – ha sottolienato Paolo Santini Segretario Generale della Cisl di Ancona – a causa della la crisi che colpisce anche tutta l’area portuale. Questa nuova sede vuole essere  un supporto essenziale per i servizi vertenziali, un reale aiuto ai lavoratori degli appalti così come di tutto l’indotto”.