La notizia della volontà di porre fine all’assegnazione dei contratti di staff leasing presenti in Pfizer rimane difficile da accettare visto il momento storico che l’azienda sta vivendo per la campagna vaccinale COVID 19 ed anche alla luce degli importanti inserimenti occupazionali che l’azienda ha effettuato negli ultimi anni.
La realtà, però, porta la Femca Cisl a prendere atto dell’attuale calo dei volumi e quindi della ricerca di recupero di efficienza e competitività del sito ascolano, avendo ben presente l’importanza della multinazionale nel territorio piceno.
«Gli incontri finora effettuati con la compagine aziendale sono serviti ad approfondire le motivazioni ma anche a cercare di trovare delle strade che tutelino l’occupazione e la tenuta aziendale – dichiara Andrea Migliori della Femca Cisl Marche -. Il tentativo messo in atto è quello di cercare di evitare scelte organizzative non adeguate, come è avvenuto nel 2018 per i cambiamenti relativi all’orario di lavoro quando la nostra contrarietà era stata motivata con proposte organizzative che, a distanza di due anni, si rivelano ancora fondamentali rispetto alle decisioni prese».
Per quanto riguarda i somministrati, Felsa Cisl, insieme alla altre sigle sindacali, ha richiesto un confronto urgente con Pfizer per poi estenderlo anche alle agenzie per il lavoro perché «saranno le agenzie che dovranno gestire i lavoratori che perderanno l’assegnazione, ma che dovranno soprattutto interessarsi di percorsi mirati di ricollocazione per i prossimi mesi. Su questo vigileremo con attenzione» assicura Maria Teresa Ferretti, Segretaria Generale della Felsa Cisl Marche.
I sindacati di categoria e confederali continueranno ad adottare tutte le strategie ed i percorsi possibili per salvaguardare l’occupazione del territorio.