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  • Regione: pronti alla mobilitazione per arretrati e salario accessorio di produttività

La Giunta regionale non ha ancora affrontato il tema relativo all'incremento del Fondo per le risorse decentrate - 2018 da attuarsi secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio per il 2018. L'osservazione arriva dalla Cisl Fp delle Marche che ricorda come tale incremento sia obbligatorio a seguito del trasferimento in Regione dei lavoratori operanti presso i Centri per l'Impiego e siano fondamentali per salvaguardare il salario accessorio di tutti i dipendenti regionali.

Per la Cisl Fp, è evidente che il passaggio di funzioni, competenze e personale da parte delle province impone alla Regione di assumere azioni conseguenti al fine di garantire a tutti i lavoratori quanto dovuto. Vi è il rischio di causare un danno economico intorno ai 1000 euro lordi l'anno per 2000 lavoratori "sterilizzando" cosi i recenti sofferti aumenti contrattuali nazionali giunti dopo dieci anni di blocco. A quanto sopra, si aggiunge la ulteriore beffa consistente nella circostanza che gli arretrati previsti dal rinnovo del CCNL non saranno erogati a giugno, come a tutti i dipendenti pubblici, e forse neanche a luglio, disattendendo quanto esplicitamente previsto dal CCNL.

La Cisl Fp Marche, pur rimanendo aperta al confronto, è pronta alla mobilitazione, vista la decisione adottata dalla Giunta di voler attingere da graduatorie già esistenti di altri Enti a scapito del possibile riconoscimento professionale maturato tramite percorsi di carriera del personale interno, mortificandone i sacrifici e l’esperienza maturata sul campo, e la recente semplice informativa sindacale sulla stabilizzazione dei 2 ex segretari comunali avvenuta senza alcuna preventiva discussione.

«Auspichiamo inoltre - dichiara la Cisl Fp - che la semplificazione e rapidità amministrativa utilizzate per la suddetta "stabilizzazione" dei pochi dirigenti eletti, sia estesa anche a quei dipendenti del comparto provenienti dai Centri per l'Impiego, i quali da molti anni lavorano precariamente e continuativamente presso la Pubblica Amministrazione e, visto ciò che prevede la normativa nazionale, attendono con ansia la stabilizzazione del loro contratto di lavoro. Se entro i prossimi giorni il Presidente della Regione Marche non si attiverà fattivamente al fine di non far conseguire ai lavoratori un pesante danno economico, avvieremo lo stato di agitazione dei lavoratori tramite formale comunicazione al Prefetto». 

In allegato, la nota redatta dal Centro Studi Cisl relativa alla possibilità di incrementare il Fondo della Giunta 2018