Al via dal 1 luglio, nelle Marche, la stagione dei saldi estivi per terminare il 1 settembre prossimo. Certamente i saldi costituiscono un’ottima occasione di incrementare le vendite per i commercianti, ma per i consumatori? Sono ancora un valido strumento per acquistare merce con un buon rapporto qualità – prezzo? Non dobbiamo dimenticare che è una facoltà del commerciante quella di effettuare sconti durante tutto l’anno, molto diffuso ad esempio il fenomeno delle “tessere fedeltà”, che attribuiscono la possibilità di avere prezzi scontati anche al di fuori del periodo dei saldi. Inoltre è sempre più diffuso il fenomeno dei “pre-saldi”, ossia il meccanismo con cui i negozianti avvisano i clienti affezionati che i saldi per loro iniziano prima, attraverso lettere, e-mail, sms, telefonate e così via. Il rischio quindi è che al momento dell’inizio ufficiale della stagione dei saldi i capi migliori saranno già stati venduti e quindi il “popolo dei saldi” si trovi di fronte a veri e propri fondi di magazzino. L’Adiconsum ritiene che la normativa sui saldi sia orami superata, e che sia dunque il tempo di aprire una stagione legislativa che liberalizzi realmente e progressivamente il mercato in maniera tale che i commercianti si misurino per la loro reale capacità imprenditoriale e non per normative di protezione ormai obsolete. Da considerare inoltre che sono sempre di più i consumatori che utilizzano il web per i loro acquisti, o che frequentano gli outlet dove durante tutto l’anno possono trovare prezzi competitivi. Tutto ciò rende certamente meno appetibile il periodo dei saldi, ma per chi volesse approfittarne ecco alcune regole da non dimenticare per evitare brutte sorprese:
La riduzione dei prezzi non comporta una diminuzione dei diritti di chi compra.
Il commerciante deve cambiare il prodotto difettoso anche in saldo. Se si rifiuta di farlo o non voglia restituirvi i soldi segnalate il caso allo sportello Adiconsum che potrà assistervi.
27/6/17