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  • Sanità, serve una nuova fase di confronto

Ospedale (600 x 450)Da almeno un anno siamo impegnati  su tutti i tavoli  per ribadire la  nostra piena  contrarietà  ai  tagli lineari  su personale e servizi che  in nome di altissimi principi  e in maniera sempre più ricorrente sono alla base degli interventi delle politiche della Regione Marche e delle scelte unilaterali che ASUR  e altre Aziende Sanitarie marchigiane continuano a mettere in campo. Scelte  destinate  a produrre  solo  maggiori disservizi  al personale e  soprattutto all’utenza   la quale, se permane questo stato di cose , dovrà  garantirsi il diritto alla  salute in forma ancora più onerosa  e, oltre a dover sostenere una  già  pesante pressione fiscale, sarà costretta  anche  ad   intervenire  di tasca propria per curarsi ed avere assistenza.

Particolarmente  preoccupanti  i risvolti  per  quanto viene proposto  in termini di  riordino della Rete Ospedaliera   e della Rete Territoriale di Soccorso e per  tutti gli altri provvedimenti e indirizzi  che Regione e ASUR  stanno emanando  i quali  stanno profondamente modificando  l'assetto organizzativo e funzionale della sanità nel  territorio dell'Area Vasta 3  fino a far  emergere  una crescente  e sostanziale de -responsabilizzazione  rispetto al proprio  ruolo e alle proprie funzioni .

Purtroppo  sempre più a fatica riusciamo  a entrare nel merito delle questioni  e,  anche  quando  finalmente  si apre un  confronto , oltre ad essere  sistematicamente preceduto da una serie di annunci  mediatici  fuorvianti  fatti ad arte dalla parte pubblica, questo spesso  non lascia alcuno spazio di negoziazione!

Molto emblematico per esempio   è il fatto  che la proposta di riordino della Rete Territoriale di Soccorso di cui in questi giorni si sta’ discutendo  insieme  al riordino della Rete Ospedaliera , sia  approdata la scorsa settimana  in Area Vasta 3,  al  confronto cioè con  le OO. SS. , dopo ripetuti annunci a mezzo stampa  ad opera  dei vertici  ASUR   che, al fine di condizionarne l’approvazione, non hanno  esitato a  definirla  migliorativa   rispetto agli standard .

Ma  di fronte a tanta  sfrontatezza  in quella  sede   abbiamo  con forza e coralmente respinto al mittente  questa  come  ogni  altra proposta organizzativa  che  preveda  un ulteriore taglio indiscriminato sul personale, sui posti letto e sulla qualità dei servizi . E abbiamo anche dimostrato che, in Area Vasta 3,  proprio nel caso del riordino della Rete Territoriale di Soccorso, non e’ affatto  vero che ci sarà un miglioramento ma un sicuro peggioramento.

Nel senso  che  la proposta, oltre ad andare in controtendenza rispetto a quello che sull’emergenza – urgenza  è l’orientamento più diffuso in campo nazionale che vorrebbe vedere privilegiati  gli equipaggi con a bordo infermiere e autista soccorritore (MSI), prevedrebbe  anche la  contestuale  chiusura di 3 Punti di Primo Intervento (Recanati, Tolentino e Matelica) particolarmente strategici se si considera gli effetti  che, per  l’ulteriore  taglio  di posti letto  o la modifica   degli  standard assistenziali  che seguirà alla “riconversione”  in lungodegenza o in Casa della  Salute  di molti di essi, si  stanno già producendo  sulla  situazione dei Pronti Soccorsi completamente abbandonati a se stessi come quello di Macerata  che da anni attende importanti  modifiche  strutturali.

Però Il Direttore dell’ASUR, il  Dott. Ciccarelli , ci  dice  che  il perché di questi  tagli dobbiamo  ricercarla  nel  Governo Centrale  che  negli ultimi anni ha varato ben cinque manovre consecutive  di contenimento della spesa  pubblica .

Una risposta che né ci piace né ci convince e che,  oltre ad apparire un banale alibi,  ci spinge  a chiedere  che ,  in attesa  che  venga emanato il  nuovo Regolamento  ministeriale che dovrà fissare gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, si voglia evitare  di  attuare modifiche  organizzative dirompenti  se non quelle in linea  con le  previsioni del vigente Piano Sanitario Regionale.

Nel frattempo invitiamo  tutti i soggetti politici e istituzionali  ad  interrogarsi  meglio  se  questi ulteriori sacrifici  che vengono richiesti  all’Area Vasta 3, e  non solo,  siano  davvero necessari  o se invece  si può / si deve agire diversamente, per esempio puntando  decisamente  sul Servizio Sanitario Pubblico e comunque  sulla qualità dei servizi e  sulla professionalità del personale   quale strumento  per dare  risposte più appropriate agli utenti e garantire a tutti il diritto alla salute!

In questa ottica   è fondamentale che le parti sociali, chiamate a condividere questi importanti riforme, per dare meglio il loro apporto, possano  entrare  nelle pieghe  dei conti dell’ASUR e delle altre Aziende Ospedaliere per cercare di capire  realmente,  aldilà dei proclami  e dei numeri che vengono ogni volta snocciolati a loro , al personale o  alla popolazione,  come nel concreto  sono state amministrate fino ad  oggi  le tante risorse  che sono circolate   e chi ha realmente beneficiato delle scelte  fatte  !

Siamo fermamente  convinti che rispetto  a quanti continuano a chiederci tagli drastici su tutto il fronte  non sarebbe del tutto inutile  poter  riprendere in mano  alcuni  degli atti  adottati   dall’Asur e dai Direttori di Area Vasta  solo in questo ultimo anno  per quanto riguarda i  servizi  erogati in regime diretto , le dotazioni organiche e i processi occupazionali oltre che  dei servizi offerti in regime di convenzionamento  o anche  di libera professione  per  capire, dati alla mano,  chi ha pagato il prezzo dei sacrifici fatti  finora e  chi ne  ha tratto il vero giovamento l’utente, il personale dipendente oppure  altri?

ADESSO  PERO’ DAVVERO BASTA! Basta con le menzogne e  basta anche esser presi in giro!

Basta con  i continui cambiamenti di rotta , con i piani concordati  e poi subito cambiati, basta  con le ipocrisie e le contraddizioni  di chi  continua a cercare il risparmio  sempre sulla pelle  degli altri.

Occorre che si apra una NUOVA fase negoziale  che rimetta al centro  di questa  azione riformatrice  TUTTI I cittadini utenti  e  SIA  IN GRADO  di   ricercare     scelte  condivise nell’attuazione dell’intera  riforma  del sistema socio sanitario della Regione Marche che nel territorio e nella  domiciliarità   pone la sua centralità.

Ce lo chiede con forza   il personale  dipendente, i cittadini  e  i Sindaci stessi. Non possiamo non  rispondere!

Area Vasta 3_  Macerata  26 marzo 2013

Le  OO.SS.  CGIL  FP   -   CISL  FP  -  UIL FPL      Macerata

RSU AREA VASTA 3  Macerata