Da almeno un anno siamo impegnati su tutti i tavoli per ribadire la nostra piena contrarietà ai tagli lineari su personale e servizi che in nome di altissimi principi e in maniera sempre più ricorrente sono alla base degli interventi delle politiche della Regione Marche e delle scelte unilaterali che ASUR e altre Aziende Sanitarie marchigiane continuano a mettere in campo. Scelte destinate a produrre solo maggiori disservizi al personale e soprattutto all’utenza la quale, se permane questo stato di cose , dovrà garantirsi il diritto alla salute in forma ancora più onerosa e, oltre a dover sostenere una già pesante pressione fiscale, sarà costretta anche ad intervenire di tasca propria per curarsi ed avere assistenza.
Particolarmente preoccupanti i risvolti per quanto viene proposto in termini di riordino della Rete Ospedaliera e della Rete Territoriale di Soccorso e per tutti gli altri provvedimenti e indirizzi che Regione e ASUR stanno emanando i quali stanno profondamente modificando l'assetto organizzativo e funzionale della sanità nel territorio dell'Area Vasta 3 fino a far emergere una crescente e sostanziale de -responsabilizzazione rispetto al proprio ruolo e alle proprie funzioni .
Purtroppo sempre più a fatica riusciamo a entrare nel merito delle questioni e, anche quando finalmente si apre un confronto , oltre ad essere sistematicamente preceduto da una serie di annunci mediatici fuorvianti fatti ad arte dalla parte pubblica, questo spesso non lascia alcuno spazio di negoziazione!
Molto emblematico per esempio è il fatto che la proposta di riordino della Rete Territoriale di Soccorso di cui in questi giorni si sta’ discutendo insieme al riordino della Rete Ospedaliera , sia approdata la scorsa settimana in Area Vasta 3, al confronto cioè con le OO. SS. , dopo ripetuti annunci a mezzo stampa ad opera dei vertici ASUR che, al fine di condizionarne l’approvazione, non hanno esitato a definirla migliorativa rispetto agli standard .
Ma di fronte a tanta sfrontatezza in quella sede abbiamo con forza e coralmente respinto al mittente questa come ogni altra proposta organizzativa che preveda un ulteriore taglio indiscriminato sul personale, sui posti letto e sulla qualità dei servizi . E abbiamo anche dimostrato che, in Area Vasta 3, proprio nel caso del riordino della Rete Territoriale di Soccorso, non e’ affatto vero che ci sarà un miglioramento ma un sicuro peggioramento.
Nel senso che la proposta, oltre ad andare in controtendenza rispetto a quello che sull’emergenza – urgenza è l’orientamento più diffuso in campo nazionale che vorrebbe vedere privilegiati gli equipaggi con a bordo infermiere e autista soccorritore (MSI), prevedrebbe anche la contestuale chiusura di 3 Punti di Primo Intervento (Recanati, Tolentino e Matelica) particolarmente strategici se si considera gli effetti che, per l’ulteriore taglio di posti letto o la modifica degli standard assistenziali che seguirà alla “riconversione” in lungodegenza o in Casa della Salute di molti di essi, si stanno già producendo sulla situazione dei Pronti Soccorsi completamente abbandonati a se stessi come quello di Macerata che da anni attende importanti modifiche strutturali.
Però Il Direttore dell’ASUR, il Dott. Ciccarelli , ci dice che il perché di questi tagli dobbiamo ricercarla nel Governo Centrale che negli ultimi anni ha varato ben cinque manovre consecutive di contenimento della spesa pubblica .
Una risposta che né ci piace né ci convince e che, oltre ad apparire un banale alibi, ci spinge a chiedere che , in attesa che venga emanato il nuovo Regolamento ministeriale che dovrà fissare gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera, si voglia evitare di attuare modifiche organizzative dirompenti se non quelle in linea con le previsioni del vigente Piano Sanitario Regionale.
Nel frattempo invitiamo tutti i soggetti politici e istituzionali ad interrogarsi meglio se questi ulteriori sacrifici che vengono richiesti all’Area Vasta 3, e non solo, siano davvero necessari o se invece si può / si deve agire diversamente, per esempio puntando decisamente sul Servizio Sanitario Pubblico e comunque sulla qualità dei servizi e sulla professionalità del personale quale strumento per dare risposte più appropriate agli utenti e garantire a tutti il diritto alla salute!
In questa ottica è fondamentale che le parti sociali, chiamate a condividere questi importanti riforme, per dare meglio il loro apporto, possano entrare nelle pieghe dei conti dell’ASUR e delle altre Aziende Ospedaliere per cercare di capire realmente, aldilà dei proclami e dei numeri che vengono ogni volta snocciolati a loro , al personale o alla popolazione, come nel concreto sono state amministrate fino ad oggi le tante risorse che sono circolate e chi ha realmente beneficiato delle scelte fatte !
Siamo fermamente convinti che rispetto a quanti continuano a chiederci tagli drastici su tutto il fronte non sarebbe del tutto inutile poter riprendere in mano alcuni degli atti adottati dall’Asur e dai Direttori di Area Vasta solo in questo ultimo anno per quanto riguarda i servizi erogati in regime diretto , le dotazioni organiche e i processi occupazionali oltre che dei servizi offerti in regime di convenzionamento o anche di libera professione per capire, dati alla mano, chi ha pagato il prezzo dei sacrifici fatti finora e chi ne ha tratto il vero giovamento : l’utente, il personale dipendente oppure altri?
ADESSO PERO’ DAVVERO BASTA! Basta con le menzogne e basta anche esser presi in giro!
Basta con i continui cambiamenti di rotta , con i piani concordati e poi subito cambiati, basta con le ipocrisie e le contraddizioni di chi continua a cercare il risparmio sempre sulla pelle degli altri.
Occorre che si apra una NUOVA fase negoziale che rimetta al centro di questa azione riformatrice TUTTI I cittadini utenti e SIA IN GRADO di ricercare scelte condivise nell’attuazione dell’intera riforma del sistema socio sanitario della Regione Marche che nel territorio e nella domiciliarità pone la sua centralità.Ce lo chiede con forza il personale dipendente, i cittadini e i Sindaci stessi. Non possiamo non rispondere!
Area Vasta 3_ Macerata 26 marzo 2013
Le OO.SS. CGIL FP - CISL FP - UIL FPL Macerata
RSU AREA VASTA 3 Macerata