E' previsto per il prossimo 23 settembre a Roma, sotto il Ministero del Lavoro, il presidio organizzato dai sindacati di categoria dei lavoratori e delle lavoratrici in somministrazione FeLSA CISL, NIdIL CGIL e UILTemp contro la norma che, introdotta dal Decreto Agosto 2020 e a seguito della sua interpretazione testuale, determina una durata massima di 24 mesi per i lavoratori somministrati assunti a tempo indeterminato con missione a termine.
Tale norma, se non modificata, potrebbe comportare entro il prossimo 31 dicembre 2021 la cessazione delle missioni di 100mila lavoratrici e lavoratori, impedendo inoltre la continuità occupazionale anche per gli oltre 350mila assunti con contratto di lavoro in somministrazione a tempo determinato distribuiti in ogni settore produttivo e indistintamente dalla sede in cui operano.
La previsione normativa introdotta smentisce anche le circolari del ministero del Lavoro precedenti che, correttamente, non prevedevano limiti temporali alla somministrazione a tempo indeterminato.
La legge incentiva di fatto il turn over selvaggio su persone che da anni lavorano, non prevedendo in nessun modo obblighi di stabilizzazione da parte delle imprese e di continuità occupazionale.
Le ripetute iniziative delle Organizzazioni Sindacali, effettuate attraverso la presentazione di possibili emendamenti al testo di legge e richieste di interlocuzione ministeriale, sono rimaste finora inascoltate
La mobilitazione ha lo scopo di sollecitare con urgenza un intervento immediato per dare certezza e continuità lavorativa, scongiurando possibili tensioni sociali.
fonte:https://www.felsa.cisl.it/news/read/Roma-somministrati-sciopero