Si è svolto, nei giorni scorsi, il confronto tra l’Amministrazione Comunale, con Sindaco e Assessore ai Servizi Sociali e i rappresentanti di CGIL–CISL e i Pensionati di SPI CGIL – FNP CISL di Urbino, per verificare lo stato di applicazione dell’accordo, sottoscritto nel mese di giugno 2018, relativo alle risorse messe a bilancio per sostenere i cittadini in stato di bisogno, i lavoratori che hanno perso il lavoro, i pensionati.
Il Sindaco e l’Assessore ai servizi sociali, hanno informato i rappresentati sindacali, che rispetto ai contenuti dell’intesa, solo pochi cittadini hanno richiesto i contributi di sostegno previsti. Nello specifico secondo l’amministrazione: solo 25 persone hanno richiesto l’accesso erogazione di €. 5000 come contributi economici straordinari per buoni farmaceutici, rimborso spese straordinarie, e buoni alimentari in favore di persone svantaggiate o in disagio economico; per il reddito di inclusione (rei), d.l. 147/2017: i nuclei familiari del comune di Urbino che beneficiano nel corso del 2018 sono 45; fondo anticrisi per famiglie in situazione di disagio economico: beneficiari solo 37 famiglie; sono solo 3 le domande presentate e accolte per il sostegno economico, rimborso oneri contributivi, in favore famiglie con non autosufficienti (assistenti familiari/badanti).
Secondo i dati della ricerca Fnp Cisl Marche, anno 2018, la popolazione residente nel comune di Urbino è per il 25,8% composta da ultra 65enni, il 58% da pensionati, il 20% da invalidi civili, una presenza di stranieri pari al 9,8%. Il tasso di occupazione è pari al 48% ed il tasso di disoccupazione è del 7,3% con una disoccupazione giovanile pari al 21,4%. Un reddito imponibile x abitante (IRPEF) di €.14.000 ed il 3% della popolazione percepisce assegno sociale.
«Viene da domandarsi, ma con questi numeri non ci sono cittadini bisognosi ? Siamo invece convinti del fatto che, l’Amministrazione Comunale avendo pubblicato i bandi solo nel mese di ottobre, non ha consentito alle persone di conoscere le possibilità che l’Amministrazione stessa , CGIL – CISL e pensionati di Urbino, avevano messo a disposizione per i cittadini e loro famiglie. - commentano i responsabili della Cgil e della Cisl di Urbino - Riteniamo e respingiamo questa mancanza di sensibilità come un grave atto verso coloro che si trovano in uno stato di bisogno e che dovrebbero ricevere dalla Pubblica Amministrazione una più dignitosa attenzione. - continuano - Respingiamo questo tipo di cultura che non tiene conto del reale stato di bisogno dei cittadini, ma predilige solo la pratica degli annunci ad effetto ed invitiamo il Sindaco e l’Assessore ai Servizi sociali ad inserire i soldi non utilizzati nel corso del 2018 sulle nuove provvidenze per il 2019, in modo da consentire a tutti coloro che vivono difficoltà sociali e di disagio ad avere maggiori risorse a disposizione su cui contare per il futuro. - concludono - Un Comune veramente solidale si vede da queste cose.»