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  • Un agguato alla sanità maceratese

Un agguato contro la sanità della nostra Provincia». Questo è il pensiero della Cisl  di Macerata contro la Delibera della  Giunta regionale che  ridisegna gli assetti della sanità marchigiana.L'atto incriminato è la Delibera 1537, con la quale vengono impartite "direttive vincolanti" ai Direttori degli Enti del servizio sanitario regionale per l'attuazione della spending review. 

Un provvedimento approvato in silenzio, nella totale mancanza di confronto con il sindacato ed anzi in contraddizione con il  percorso di riorganizzazione  che nei mesi estivi aveva visto impegnati sindacati e Direzione dell'Area Vasta 3 di Macerata.

Ed è proprio quest'ultima che in base alla Deliberà è destinata a scomparire. La rete degli ospedali viene infatti "spacchettata" spostando Camerino e San Severino verso Fabriano e reintroducendo così la famigerata "area montana". Macerata e Civitanova graviteranno invece intorno al nuovo ospedale di Fermo (ancora da costruire). E' questo il risultato della definizione di "aree omogenee per motivi orografici e socio economici".

In altre parole si smantella la sanità provinciale, allontanandone la governance e riducendone la qualità. Per il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti «la Delibera è un atto che rende Macerata un territorio di conquista per Fabriano e Fermo. Sappiamo bene che la spending review taglia 180 milioni alla nostra Regione, obbligandola a eliminare  altri  310 posti letto negli ospedali. Ma quest'atto è inaccettabile , sia nel merito che nel metodo e pertanto lo rispediamo al mittente. »

Si dice amareggiato  il Segretario generale  della Funzione pubblica Sistino Tamagnini. «Abbiamo speso tempo ed energie per cercare di rendere omogenee, dentro l'Area Vasta, le ex zone territoriali di Macerata, Civitanova  e Camerino e per raggiungere accordi faticosi come quello sulla mobilità del personale. Ora ci ritroviamo nel  nel caos più totale e le conseguenze le pagheranno il personale e l'utenza dei servizi».

Salta quindi l'incontro, in programma per oggi, sulla riorganizzazione degli ospedali di Recanati, Matelica e Tolentino. Un incontro inutile, essendo venuto meno il ruolo della Direzione di Area Vasta, interlocutore del sindacato nella percorso di riorganizzazione. «In questa situazione - conclude Tamagnini - come Categoria metteremo in campo tutte le azioni che riterremo opportune, non escludendo il ricorso alle vie giudiziarie, per far rispettare i diritti dei lavoratori della sanità».