Con la decisione di Unioncamere nazionale di proporre una Camera di Commercio unica per le Marche, sembra ormai scontato che il Ministero confermerà questo orientamento. Si va verso un cambiamento radicale che può nascondere delle insidie, ma anche rappresentare un’ opportunità per le Marche. La vera sfida sarà la definizione del modello della nuova Camera unica. Secondo la Cisl e la Fp Cisl Marche, in questo scenario di cambiamento, «va prioritariamente tutelata l' occupazionale dei lavoratori delle cinque Camere di Commercio, dell'Unioncamere, ora in fase liquidatoria, e delle Aziende Speciali, in una ottica fondamentale di tenuta e miglioramento dei servizi al territorio quotidianamente erogati.» Un obiettivo che dovrà vedere sinergicamente impegnati parte sindacale e parte pubblica. «Accanto alla valorizzazione delle competenze del personale, riteniamo fondamentale che rimanga la capacità di cogliere e sviluppare le potenzialità dei territori ed esaltare le loro specificità. - sottolineano Cisl e Fp Cisl Marche - Una Camera unica Marchigiana per essere efficace deve dotarsi di un sistema in grado di garantire eque risorse e al contempo dare la possibilità ai territori di individuare le peculiari priorità di investimento. Dopo un lungo e sfibrante dibattito sul numero di Camere di Commercio, ora il sistema camerale marchigiano deve chiudere questa fase e aprire un confronto con tutti gli attori coinvolti per costruire insieme il nuovo modello. - concludono -Come CISL non ci sottraiamo a questa sfida e confermiamo la nostra disponibilità ad offrire un contributo per la costruzione di una Camera di Commercio che sia attenta ai lavoratori e vicina alle esigenze di sviluppo dei territori».
12/06/17