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  • CONGRESSO FELSA CISL MARCHE, 26 marzo 2013 – Ancona

La relazione del Segretario generale Sergio Piermattei, riconfermato alla guida della federazione, ha aperto i lavori del Congresso regionale della Felsa Cisl Marche con un forte richiamo ai valori di sempre della Cisl: l’etica del nuovo umanesimo del lavoro, la ricerca fiduciosa di un nuovo possibile equilibrio tra capitale e lavoro, la volontà di vedere affermato un modello di partecipazione dei lavoratori ai destini dell’impresa, la centralità della contrattazione, della sussidiarietà e della bilateralità. Altrettanto puntuale poi la ricostruzione dell’attento e costante lavoro di risposta alla crisi messa in campo dalla Cisl: “nel quadriennio appena trascorso”, ha affermato il Segretario, “con le devastanti conseguenze della crisi finanziaria sull’economia, dai conti pubblici al sistema produttivo, dall’occupazione alle condizioni sociali, l’azione della Cisl ha evitato gli interventi più radicali attuati in altri paesi europei”. Un’azione ispirata da “un costante esercizio di grande responsabilità, aliena alla strumentalizzazione politica, attenta al confronto fino al conseguimento del risultato possibile”. Un senso di responsabilità quello manifestato dalla Cisl oggi ancora più indispensabile di fronte ad una crisi inedita che ci restituirà una realtà in cui poco o niente sarà come prima. Una crisi in cui “paghiamo oggi l’essere troppo a lungo vissuti al di sopra delle nostre possibilità, la mancanza di investimenti nella ricerca e nello sviluppo, l’assenza di vere politiche industriali e l’alto costo del lavoro a fronte di retribuzioni nette sempre più insufficienti”. Una crisi, ha proseguito Piermattei, che costringe anche il sindacato a rinnovarsi, nella consapevolezza di dover dare nuove risposte ai nuovi lavoratori che vuole rappresentare e di dover trovare nuovi strumenti di tutela visto che “gli strumenti utilizzati sino ad ora e basati sul rapporto di lavoro “a tempo pieno ed indeterminato” sono ormai, spesso, superati dai fatti”. Del resto è proprio sui lavoratori rappresentati da questa federazione che la crisi si è abbattuta con maggiore ferocia provocando la massima precarizzazione dei rapporti di lavoro. In questo quadro, Piermattei ha evidenziato come la rappresentanza del lavoro autonomo sia oggi una “grande sfida” che il sindacato è chiamato ad approcciare in vari modi, soprattutto coordinando l’intervento della FELSA CISL marchigiana all’azione del livello confederale e a tutta la rete dei servizi, in modo da rendere sempre più stretto, efficace e capillare il rapporto con i lavoratori. A tal proposito, il Segretario generale ha evidenziato il ruolo strategico dell’azione formativa sviluppata con lo IAL CISL e con i servizi del SAF il cui potenziamento renderà ancor più competitiva la tutela sindacale dei lavoratori indipendenti ed a partita IVA. Il rinnovo del contratto nazionale per i lavoratori in somministrazione è stato poi indicato come una condizione essenziale per rispondere alle esigenze di tutela dei lavoratori rappresentati dalla Felsa Cisl. I passaggi conclusivi della relazione si sono infine soffermati sul nuovo ruolo che l’attuale crisi della rappresentanza politica consegna al sindacato: laddove la politica appare “non più capace di scaldare la passione civica e sempre più lontana dalla gente”, il Sindacato è chiamato “ sempre più ad un nuovo protagonismo sociale” e a “un lavoro di comunicazione e testimonianza che solleciti la politica verso un’etica di comportamento ed una capacità di visione in grado di risvegliare passioni sociali nei cittadini che si stanno pericolosamente sempre più allontanando da un impegno attivo”.