“Perché la crisi è ancora così mordace?” questa la domanda che si è posto il Segretario Generale Sauro Rossi nella relazione introduttiva al Consiglio della Ust Cisl di Pesaro - Urbino tenutosi il 12 gennaio - "Perché oggi, dopo quattro anni dalle sue manifestazioni, permangono le stesse condizioni che l’hanno generata quali la prevaricazione della finanza sull’economia e il dominio di un capitalismo finanziario non regolamentato.”
“Infatti - continua Rossi - a fine 2010 le transazione finanziarie hanno mobilitato otto volte l’ammontare della ricchezza dei paesi, solo il 37% degli impieghi bancari è destinato a prestiti a persone e imprese, il resto è orientato a transazioni finanziarie e in queste condizioni le nostre piccole medie imprese faticano ad accedere al credito.”
“Oltre a questo nella nostra provincia c’è stato un forte riacutizzarsi della crisi, basti pensare che nel terzo quadrimestre 2011 è cresciuto il ricorso alla Cassa integrazione e che i licenziamenti sono tornati sui livelli del 2010, ci apprestiamo infatti a chiudere il bilancio annuale con 2465 interruzioni di rapporti di lavoro.”
Il Congresso, oltre a riflettere sulla defatigante gestione della crisi da parte delle categorie, tema affrontato a livello regionale anche dal Segretario Stefano Mastrovincenzo, ha posto l’attenzione sul difficile confronto con gli enti locali sul bilancio 2012 dopo la contrazione dei trasferimenti statali.
Il quadro della politica nazionale e gli esiti della manovra del Governo Monti con le conseguenti posizioni della Cisl sono state ben puntualizzate dal Segretario nazionale Luigi Sbarra.