La nota di Giorgio Santini, Segretario Generale aggiunto della Cisl
"I dati diffusi dal Ministero del Lavoro sull'aumento delle irregolarità sostanziali nel mercato del lavoro, riscontrate dagli organi di vigilanza dimostrano, da un lato, che il fenomeno del lavoro nero in Italia è tuttora molto significativo e non in regressione, dall'altro che l'azione di contrasto stia dando buoni risultati". Lo sostiene in una nota il Segretario generale aggiunto della Cisl Giorgio Santini. "Gli organismi ispettivi dimostrano come le violazioni più gravi non siano confinate nel solo Mezzogiorno e nei settori tradizionalmente più a rischio come agricoltura, edilizia, terziario. Se nell'intero 2010 sono stati riscontrati oltre 150.000 lavoratori totalmente in nero è chiaro che il sommerso continua ad essere una realtà pervasiva e distorta del sistema produttivo che mette in difficoltà le aziende in regola che già devono fare i conti con la cris"i. "Dal punto di vista sindacale - sottolinea Santini - sosteniamo una sempre più attenta attività di vigilanza che si deve rivolgere sempre di più verso gli ambiti frammentati del nostro mercato del lavoro come gli appalti e i subappalti, la somministrazione illecita, le cooperative spurie, il perdurante problema dei falsi lavoratori agricoli e dei falsi lavoratori autonomi in edilizia". "Riteniamo infine - conclude - necessario sperimentare nuovi strumenti di emersione e controllo che, grazie anche al supporto degli enti bilaterali, possano costituire un sistema di contrasto diffuso all'economia illegale e allo sfruttamento dei lavoratori italiani e immigrati".