I recenti fatti di cronaca ci costringono a fare i conti con una realtà fino a pochi anni fa inimmaginabile nel nostro contesto sociale. Non è la prima volta che situazioni di grave disagio economico e sociale si traducono in gesti estremi e tragici. Del resto quando non si riesce più a sostenere la propria famiglia non è difficile entrare in una condizione di estrema fragilità psicologica. E’ preoccupato Marco Ferracuti, Segretario Generale della Cisl di Macerata, secondo il quale “nel 2009 sono state registrate 9.600 domande di disoccupazione ordinaria, con un incremento dell’86% sul 2008 e del 213% sul 2007. Con l’eccezione di 1.050 lavoratori che hanno avuto accesso all’indennità di mobilità, le domande provengono da persone licenziate a causa della chiusura di piccole aziende per lo più artigiane, o da lavoratori con contratti atipici o a tempo determinato comunque non rinnovati. Persone che hanno lavorato almeno 52 settimane nei precedenti due anni - requisito necessario per accedere all’indennità di disoccupazione - e che sebbene precari potevano ragionevolmente confidare su un posto di lavoro “quasi” stabile. Senza contare le 3.425 richieste di indennità a requisiti ridotti. In altre parole siamo alle prese con un vero e proprio esercito di invisibili sui quali è caduta la mannaia della disoccupazione e che a breve, di regola 8 mesi, si troveranno senza alcun sostegno. Un numero impressionante che si somma ai quasi tremila posti di lavoro cancellati dalla crisi nel 2009 e ai circa ventimila lavoratori coinvolti nella cassa integrazione”. “Mi sembra chiaro – prosegue Ferracuti - che non stiamo uscendo dalla crisi: solo nel mese di gennaio del nuovo anno registriamo 356 licenziamenti - + 36% su gennaio 2009 -. E’ una situazione grave che richiede interventi rapidi e decisi. Bene ha fatto la Provincia di Macerata ad introdurre gli incentivi per le imprese che assumono a tempo indeterminato, ma è necessario un impegno anche per sostenere i lavoratori in difficoltà e le loro famiglie. Al Prefetto chiediamo di intensificare il controllo del territorio per garantire legalità e far emergere le tante realtà di lavoro sommerso. Dai nostri Sindaci ci aspettiamo infine uno sforzo per tenere il polso delle comunità locali, cercando di prevenire situazioni di disagio e di marginalità sociale per evitare che si ripetano tragedie come quella di Civitanova Marche. Senza interventi coordinati e tempestivi dubitiamo che Macerata possa conservare il quarto posto nella classifica delle Provincie con la migliore qualità della vita”. Le elezioni regionali possono rappresentare un’opportunità per riflettere sui problemi del nostro territorio. La Cisl di Macerata invita tutti i candidati maceratesi a non sprecarla rendendo la tornata elettorale una passerella inutile e fastidiosa. Al contrario – conclude il suo Segretario Generale - ci aspettiamo delle prese di posizione chiare e univoche sulle tante questioni rimaste aperte e sulle possibili soluzioni da adottare per uscire dalla crisi e tamponarne gli effetti. Matteo Moretti