«Il 2021 ci restituisce numeri positivi per numero di imprese, di occupati e di massa salari. I dati che ci arrivano dalle Casse edili: al netto dell’anno della pandemia, i dati del 2021 sul 2019 ci dicono che le ore lavorate hanno avuto un incremento del 25-35 per cento. Nella regione c’è lavoro perché c’è la ricostruzione post terremoto, nelle province di Ascoli e Macerata il trend è piu forte oltre il 30 per cento di ore lavorate. Stessa situazione per la massa salari, ossia l’imponibile contributivo su cui si calcola la cassa edile: siamo a 50 milioni per alcune casse edili; se pensiamo che negli anni 2000, all’epoca del boom, arrivammo al massimo a 60 milioni». È l'analisi di Luca Tassi, Segretario Generale della Filca Cisl Marche, intervistato dal Corriere dell'Economia in merito alla situazione dell'edilizia nella nostra regione
Tassi commenta: «È partita la ricostruzione pesante dopo il sisma del 2016, a questo dobbiamo associarci il bonus 110 per cento e gli investimenti infrastrutturali del Pnrr. Abbiamo anche un aumento del numero di lavoratori, sensibile, con punte del 20 per cento rispetto al 2019. Stiamo vivendo una situazione favorevole. Secondo i dati Enea, sul superbonus a dicembre 2021 erano stati ammessi investimenti per 430 milioni di euro, di cui 300 milioni di lavori conclusi». Qualche ombra c’è: «Venivamo da dieci anni di crisi edilizia, il che ha portato alla perdita di parecchi posti di lavoro e alla chiusura di molte imprese. Questa crescita anche abbastanza veloce ha fatto sì che ci fossero più incidenti sul lavoro, maggiore irregolarità contrattuale e fenomeni di evasione contributiva. E ancora: a fronte di questa crescita importante, stiamo riscontrando penuria di manodopera, soprattutto qualificata. Bisogna dunque pensare alla formazione per riqualificare e in questo senso le scuole edili possono avere un ruolo principale e determinante. Ci vuole strategia, visione da parte della politica. Stiamo cercando di portare all’attenzione della Regione che questo settore ha bisogno di manodopera specializzata e qualificata, nelle scuole edili la sicurezza sul lavoro è materia obbligatoria. La Regione deve operare delle strategie in questo senso, sennò rischieremo che alcune aziende faranno fatica a trovare lavoratori formati. Inoltre, per contrastare il lavoro irregolare e promuovere un lavoro sicuro e di qualità vorremmo esportare in tutti i cantiere delle Marche gli strumenti creati nel cratere della ricostruzione, dai protocolli di legalità con le Prefetture al badge elettronico di cantiere, accordi e strumenti creati per ridurre i fenomeni di infiltrazione criminale e le irregolarità nei rapporti di lavoro».
Gli infortuni sul lavoro sono in crescita: .«I dati Inail ci dicono che nel 2020 c’erano state 761 denunce di infortuni, nel 2021 siamo passati a 938. Naturalmente, aumentando il lavoro, aumentano anche gli incidenti. Però non va bene, dovremmo fare in modo che non accada. In Italia, assistiamo anche spesso a incidenti mortali nel nostro settore, nel 2021 gli incidenti mortali in edilizia sono stati tre. L’attenzione non si può abbassare, il settore è ad alto rischio di infortuni. I controlli, la prevenzione e la formazione devono essere al centro dell’attenzione. A ottobre scorso il Governo è intervenuto con un decreto, aumentando le risorse per i controlli e implementando una piattaforma informatica per l’interoperabilità di tutte le banche dati dei soggetti ispettivi; bene ha fatto il Governo ma serve un ulteriore sforzo, dovremmo introdurre la patente a punti, perché non tutti possono fare gli imprenditori edili, ci vuole la competenza e i processi della sicurezza, investimenti su formazione e informazione, l’utilizzo della tecnologia per la prevenzione e l’inserimento nel Codice penale di una aggravante per infortunio mortale sul lavoro»
L’edilizia vuole dire anche infrastrutture pubbliche: «A parte alcune vicende note come la Quadrilatero, siamo in attesa dell’apertura delle quattro corsie della Statale 76 Perugia-Ancona e del completamento della Pedemontana delle Marche, da Muccia a Fabriano, importante perché va a togliere dall’emarginazione una zona colpita anche dal terremoto. Sta andando avanti il progetto del nuovo ospedale geriatrico Inra, è in via di realizzazione – siamo a metà – l’ospedale pediatrico, c’è il bypass ferroviario a Falconara Marittima, da 120 milioni di euro. A queste opere pubbliche in fase di realizzazione e completamento si aggiungono altre importanti opere pubbliche all’interno del PNRR e commissariate: il potenziamento dalla Orte – Falconara, la linea ferroviaria che collega il Tirreno all’Adriatico). La Fano – Grosseto. Altra statale importante è la Salaria in provincia di Ascoli Piceno. È in fase di progettazione il collegamento al porto di Ancona, che rientra anch’esso nel Pnrr. C’è poi il tema della terza corsia autostradale in provincia di Ascoli Piceno e Fermo: su cui la Regione sta interloquendo con il Governo e sarebbe urgente, anche se non rientra nel Pnrr».
Tassi infine racconta come va il mercato del legno a livello nazionale: «C’è una certa euforia, al Super Salone del Mobile di Milano dell’ottobre scorso dove c’è stato un numero importante di visitatori, cosa che fa ben sperare sulle prospettive di crescita. Anche il legno dipende dalla ripartenza del settore dell’edilizia, è legato al superbonus con il bonus mobili. Le aziende cercano manodopera e anche in questo caso quella specializzata si trova un po’ più difficilmente. Altro problema è l’incremento del costo delle materie prime, per l’approvvigionamento, che rischia di ritardare la tempistica di consegna dei prodotti. Il legno-arredo sta avendo un trend positivo e ha eccellenze: in Europa siamo primi nel settore de riuso – riciclo dei materiali. Anche nelle Marche, per il legno, c’è una previsione positiva per ordini e mercato estero. Poi, naturalmente, la pandemia rende tutto più incerto».