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  • Marche, ondata di caldo e umidità record: confermata l’ordinanza regionale. CISL: «Bene, ma servono interventi strutturali»

Temperature elevate e tassi di umidità record non danno tregua alle Marche, spingendo la Regione a confermare l’ordinanza anti-caldo per la tutela dei lavoratori più esposti. Il provvedimento, che prevede prescrizioni e limitazioni delle attività nelle ore più calde, viene accolto positivamente dalla CISL Marche, che tuttavia chiede di fare di più.

«Non possiamo più affrontare il caldo estremo come un’emergenza ricorrente, serve un salto di qualità - dichiara Marco Ferracuti, Segretario della CISL Marche - Alla luce del Protocollo nazionale firmato nei giorni scorsi, che offre un quadro di riferimento per tutelare chi lavora nei settori più  a rischio, e dei cambiamenti climatici in atto, servono interventi strutturali per attuare rapidamente misure di tutela, soprattutto nelle ore più calde, per chi lavora all’aperto o in condizioni critiche dentro le aziende. Per questo – conclude Ferracuti - proponiamo di tradurre le linee guida nazionali in un Protocollo regionale. La salute e la sicurezza sul lavoro devono essere una priorità assoluta, governata con prevenzione e strumenti adeguati e attuali».

La CISL Marche auspica quindi che l’ordinanza non resti un provvedimento episodico, ma diventi parte di una strategia organica capace di affrontare con continuità e programmazione gli effetti ormai sempre più marcati del cambiamento climatico sul lavoro e sulla salute dei cittadini.

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