Terzo incontro, quello di martedì 22 marzo, tra i vertici della J.P Industries e i sindacati, umbri e marchigiani, di categoria sul piano industriale presentato dalla proprietà. Durante il confronto, avviato ormai da settimane, è emersa la necessità, da parte dei sindacati, di approfondire i punti toccati solo marginalmente dal piano presentato dall'azienda. «Siamo di fronte ad una discussione articolata e complessa - affermano Fim, Fiom e Uilm di Perugia e Ancona - che per sua natura, viste anche le difficoltà che il percorso giudiziario sulla vendita ha fino ora giocato, deve rimanere incentrata sulle reali strategie di prospettiva e i conseguenti investimenti per la Jp, andando oltre i soli ‘titoli’ finora prospettati. Rimane chiaro – proseguono i sindacati - che si devono costruire entro quest’anno le basi per una vera ripartenza dell’azienda, per arrivare al 2018 con una struttura consolidata e capace di accogliere a pieno titolo tutti i 700 lavoratori che tra Umbria e Marche sono stati ricollocati nella JP Industries .»
Da questo punto di vista rimane costante da parte dei sindacati la comunicazione con le Istituzioni, a partire dal Ministero dello Sviluppo Economico, che, sia per quanto riguarda gli investimenti, che per le linee di credito, hanno svolto e ancor di più devono svolgere un ruolo importante.
Le parti si rincontreranno il prossimo 13 aprile, dove saranno illustrati gli approfondimenti e le aggiunte chieste dal sindacato da parte dell’azienda.
Appena conclusa la verifica sul piano industriale, i sindacati procederanno alle assemblee con i lavoratori.