A novembre 2011 le ore di cassa integrazione autorizzate nella Provincia di Macerata sono aumentate del 50% rispetto all'anno precedente. Anche le iscrizioni nelle liste di mobilità sono aumentate del 34% .
I dati, forniti dall'osservatorio provinciale sul mercato del lavoro della Cisl di Macerata, dimostrano che la crisi non è finita, ma che al contrario si è inasprita toccando livelli inediti.
Tutti gli indicatori sul mercato del lavoro sono peggiorati, e salvo per la cassa integrazione in deroga, i valori al mese di riferimento (novembre 2012) sono i peggiori di sempre. Particolarmente grave quello dei lavoratori licenziati dal primo gennaio, 2529.
«Se fossimo ottimisti potremmo dire di aver toccato l'apice della crisi - commenta il Segretario generale della Cisl di Macerata Marco Ferracuti - ma probabilmente non sarà così. Noi crediamo nella possibilità di tornare a crescere, ma vanno prese adesso decisioni importanti».
Superare il capitalismo molecolare prefigurando un sistema industriale marchigiano nuovo e più competitivo, capace di competere sui mercati internazionali. Coordinare le iniziative sul territorio tramite un'apposita struttura. Potenziare le infrastrutture immateriali, in particolare la banda larga e valorizzare i centri per l'impiego. Sono alcune delle proposte che la Cisl di Macerata fa alla provincia e alla Regione Marche.
«Se non riusciremo a disegnare subito uno scenario possibile per la nostra realtà - conclude Ferracuti - rischiamo di non riuscire più a risollevarci».