Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil esprimono forte preoccupazione per la situazione difficile ed incerta in cui si trovano i dipendenti della Eridania Sadam di Jesi . «Il licenziamento di tutto il personale avvenuto a luglio 2015 e l'uso della mobilità comincia a far sentire i suoi effetti sulla pelle delle persone. - affermano i sindacati di categoria - C'è chi già ha esaurito lo strumento della mobilità e chi esaurirà gli effetti entro il 2017. La legge 81 del 2006 prevedeva la ricollocazione dell' intero personale in quanto il sito saccarifero di Jesi era "sito di interesse nazionale" - continuano i sindacati di categoria- ma l'iter autorizzativo si è allungato. Ora sembra che la Conferenza dei servizi comunale di Jesi che autorizza si riunirà a breve.» Per Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil è paradossale autorizzare la costruzione del mega centro commerciale senza prevedere la ricollocazione dei lavoratori per cui quel progetto era stato pensato concordato ed approvato con un accordo tra Regione, azienda e sindacati. «Contrasteremo insieme ai lavoratori - rilanciano - un' autorizzazione che non dia a breve soluzioni occupazionali per i dipendenti Sadam oggi senza lavoro . Auspichiamo che la Regione Marche sia vigile controllore degli accordi esistenti e che la Azienda Eridiana Sadam sia richiamata ad una assunzione di forte responsabilità morale ed economica nei confronti di tutti coloro che attendono il reinserimento lavorativo » - concludono i sindacati . Previsto un tavolo tecnico tra Regione e Azienda per definire percorsi di natura formativa che permettano il ricollocamento dei 65 dipendenti Sadam, è emerso oggi nell'incontro tra Regione, Azienda e Sindacati.
Ancona 21/11/16