La Cisl Funzione Pubblica di Macerata minaccia iniziative di protesta, anche plateali, contro la Direzione della Zona territoriale sanitaria n. 9. Dal 1 febbraio 2011 verrà infatti chiusa la Residenza Sanitaria Assistenziale di Sarnano. Parte dei suoi attuali posti letto saranno accorpati alla RSA di S. Ginesio e il personale verrà ridistribuito, secondo criteri al momento sconosciuti, nelle diverse Unità Operative della Zona Territoriale Sanitaria n.9. La chiusura, a differenza di quanto comunicato, sarà probabilmente definitiva. Secondo Sistino Tamagnini, responsabile della Cisl Funzione Pubblica per la Zona 9 di Macerata «prendono corpo così i timori espressi nelle settimane scorse sulle probabili ricadute negative dei tagli alla sanità decisi dall’ASUR. Questa è sola la prima di una probabile lunga serie di operazioni di “razionamento” che riguarderanno la Zona 9. Le prossime “ammucchiate di posti” dovrebbero interessare la Nefrologia e l’Urologia, da accorpare rispettivamente a Geriatria e ad Ortopedia. Avremo così pazienti con patologie molto diverse tra loro e quindi con necessità assistenziali peculiari e diversificate, che non potranno più fruire di un’assistenza personalizzata e specifica. Ammucchiate che nascondono la necessità, imposta dalla Regione Marche e dall’ASUR, di risparmiare milioni di euro tagliando solo sul personale del comparto, in particolare infermieri ed Operatori Socio Sanitari». Di sicuro nell’immediato c’è una consistente perdita di posti letto di Residenza Sanitaria, che ricordiamo essere una struttura che assiste pazienti fragili e non autosufficienti – in particolare anziani – che necessitano ancora di cure sanitarie una volta dimessi dagli ospedali del territorio. «Oltre ad essere inaccettabile dal punto di vista sociale – prosegue Tamagnini - questa decisione, che non si fonda su alcun progetto di riorganizzazione e di miglioramento dell’assistenza, è stata presa senza alcun confronto sindacale e senza alcun rispetto dei lavoratori e della loro professionalità. Denunciamo l’esclusione del Sindacato da un confronto serio con la Direzione e con L’Area Vasta su temi che interessano l’organizzazione del lavoro. Si assiste ad una sorta di “fuga” dal confronto sindacale giustificata con il fatto che non sono state ancora costituite le delegazioni di parte pubblica e sindacale individuate secondo la nuova Legge regionale n. 17. Giustificazione pretestuosa dietro alla quale vengono effettuate, senza alcun disturbo, operazioni di razionamento inaccettabili per i cittadini ed i lavoratori». «La CISL FP – conclude Tamagnini - sollecita per l’ultima volta la Direzione di Zona di Macerata a convocare il tavolo di concertazione per entrare nel merito di scelte importanti, perché i diritti dei lavoratori e degli utenti dei servizi sanitari vanno rispettati sempre, anche e soprattutto in tempi di crisi».