L’Assemblea dei componenti RSU della AST Fermo, insieme ai rappresentanti delle Segreterie sindacali di FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, NURSIND e NURSING UP, ha espresso grande preoccupazione in vista della scadenza, a fine ottobre, di numerosi contratti a tempo determinato dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Fermo.
La questione riguarda un numero considerevole di professionisti il cui contributo è fondamentale per il mantenimento di standard qualitativi e quantitativi adeguati nell’erogazione dei servizi sanitari. Il mancato rinnovo di tali contratti potrebbe seriamente compromettere l'organizzazione e la programmazione del lavoro, con gravi ripercussioni sull'assistenza fornita agli utenti e sulla qualità generale dei servizi.
Una proposta di rinnovo fino al 31 dicembre 2024, avanzata dalla Direzione, viene considerata dalle rappresentanze sindacali come inadeguata. Tale scadenza non tiene conto delle nuove attivazioni di reparti e servizi avvenute nel corso dell’estate, né delle già esistenti carenze di personale mai risolte.
Tra i dipendenti con contratti in scadenza, figurano 45 infermieri e operatori socio-sanitari (OSS), figure professionali difficilmente reperibili sul mercato in tempi brevi. La loro assenza creerebbe vuoti significativi nei turni assistenziali, aggravando ulteriormente una situazione già critica e rendendo insostenibile il ritmo di lavoro per il personale restante. La mancata proroga comporterebbe anche la negazione di diritti contrattuali come riposi, ferie e congedi, con conseguenze devastanti sull’equilibrio tra vita privata e lavoro del personale.
Un altro elemento di forte criticità è la mancata conclusione del concorso unificato regionale per gli OSS, il che rende attualmente inutilizzabile la graduatoria finale per procedere ad eventuali sostituzioni. Inoltre, la AST Fermo non ha ancora completato le graduatorie per la mobilità esterna, altro strumento che, seppur disponibile, richiede tempi medio-lunghi e non garantisce risultati immediati a causa della complessità burocratica.
La perdita di professionisti già formati e inseriti nelle strutture operative senza avere certezze sui tempi di sostituzione rischia di ridurre ulteriormente la qualità dei servizi offerti. La situazione sarebbe particolarmente critica nelle unità operative ospedaliere e residenziali, dove il mantenimento delle attuali risorse umane è considerato essenziale per preservare un livello di assistenza adeguato.
Le organizzazioni sindacali sottolineano che il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato per un periodo più lungo potrebbe portare a un ulteriore ridimensionamento dell'offerta di servizi, con un conseguente incremento delle liste d'attesa, un problema già cronico nel sistema sanitario locale.
Alla luce di queste considerazioni, la parte sindacale ha chiesto un incontro urgente con la Direzione e con le autorità competenti, al fine di discutere in modo approfondito le criticità sollevate e individuare soluzioni concrete. In particolare, viene richiesto un rinnovo dei contratti a medio-lungo termine, per consentire una programmazione adeguata delle future assunzioni e garantire la continuità dei servizi senza tempi di latenza.
Infine, in assenza di risposte concrete e rassicurazioni sul mantenimento degli attuali dipendenti, le organizzazioni sindacali si riservano il diritto di adottare misure più incisive per richiamare l'attenzione della Direzione e della Regione sulla situazione critica della sanità pubblica nel territorio fermano.