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29/12/2015 Banca Marche, quale difesa per i risparmiatori? Incontro Pubblico a Loro Piceno
  Questa sera, martedì 29 dicembre 2015,  alle ore 21,30 presso la sala Consiliare del Comune di Loro Piceno (MC), incontro pubblico su " Banca Marche, quale difesa per i risparmiatori?"promosso dall'amministrazione comunale per  fare chiarezza sul Decreto cosiddetto  “Salva Banche” e la Legge di Conversione votata in questi giorni in Parlamento. Interverranno: Presidente Associazione DipendiAmo BancaMarche, Sandro Forlani, Associazione Azionisti Privati Banca Marche, Segretario Regionale Bancari First Cisl, Giovanni Giannuario Regionale  Unione  Nazionale  Consumatori,  Avv.  Corrado Canafoglia Senatore Mario Morgoni, PD Segretario regionale Lega Nord, Luca Rodolfo Paolini Consigliere Regionale 5 Stelle, Sandro Bisonni
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28/12/2015 L'intervista a Stefano Mastrovincenzo, in diretta a Buongiorno Marche
L'intervista integrale  a Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche a cura di  Maurizio Socci in diretta a Buongiorno Marche del  22 dicembre 2015 -  èTv Marche, Canale 12 e Radio Center Music, 99.100 - https://youtu.be/a_hQIQpeo0c
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28/12/2015 Sanità Marche, la Regione scippa la contrattazione in Area Vasta. Sindacati sul piede di guerra
«Alla vigilia di Natale,  il Consiglio Regionale, all'interno della proposta di legge n.25, in tema di sanità  ha stravolto il sistema di contrattazione della Aree Vaste e l’assegnazione del personale all’ASUR,  facendo passare questa operazione per mera "manutenzione legislativa”» denunciano Cgil,Cisl, Uil Marche e i sindacati di categoria Fp Cgil, FpCisl e Uilp Uil Marche. «Senza alcun coinvolgimento ed informativa sindacale, infatti, i consiglieri di maggioranza hanno votato una legge che sottrae di fatto alle Rsu, democraticamente elette nel marzo scorso in tutte le 5 Aree Vaste della Marche, la  titolarità contrattuale, per  riservare ogni potere in materia, alla sola Asur. - sottolineano i sindacati -  Con la legge così approvata si arriva a mettere a rischio la sede di servizio del personale, esponendolo a mobilità indiscriminata.» La Regione, invece di aderire alla richiesta sindacale  di avviare un confronto per definire in maniera organica ed equilibrata un più efficace sistema di relazioni sindacali nella sanità’ regionale, ha deciso “di soppiatto" di mantenere le Aree Vaste svuotandole, però,  del  potere di confronto e partecipazione sindacale e della gestione degli operatori, annullando  quella quota  di autonomia dei territori, fino ad oggi garantita dalle norme. «Se il Presidente della Regione e la sua maggioranza pensano che le Aree Vaste non servano più,  abbiano il coraggio di affermarlo, cominciando a  tagliare i costi della dirigenza. Se, al contrario, hanno deciso di tenerle in piedi, devono garantire la permanenza, a quel livello,  del confronto e della contrattazione. - ribadiscono  i sindacati -  Il sistema delle relazioni sindacali in Area Vasta, pur tra mille difficoltà, ha garantito finora l’erogazione dei servizi agli utenti marchigiani nonostante i tagli delle risorse umane ed economiche che si sono abbattuti sul sistema sanitario. Solo i sacrifici dei lavoratori e il grande senso di responsabilità degli operatori e delle rappresentanze sindacali hanno garantito la massima assistenza ai pazienti in questi anni.» La legge votata il 23 dicembre scorso dal Consiglio Regionale non tiene in alcun conto questo aspetto ed è  per Cgil,Cisl, Uil Marche e Fp Cgil, FpCisl e Uilp Uil Marche un evidente ed inaccettabile attacco ai lavoratori e ai loro rappresentanti. I sindacati respingono al mittente questo brutto "regalo" di Natale, volutamente nascosto all'interno di un provvedimento approvato alla vigilia delle feste, quando i riflettori erano puntati sul Bilancio, e denunciano, oltre alla gravissima scorrettezza nel metodo, la superficialità, l'assenza di organicità e il profilo di illegittimità, del provvedimento.« Per gestire le innumerevoli problematiche presenti in ogni Area Vasta vi è la necessità di un confronto sindacale articolato che non può' certo essere quello centralizzato in Asur. - concludono Cgil,Cisl, Uil Marche e Fp Cgil, Fp Cisl e Uilp Uil Marche  - Come si può sensatamente ipotizzare una contrattazione decentrata in Asur, coinvolgendo in un unico tavolo, su problematiche diverse, i circa 150 rappresentanti eletti in ogni territorio?» Assunzioni con il contagocce, esproprio della contrattazione, liste d’attesa insostenibili, chiusura di reparti mentre i nuovi servizi non si vedono, mobilità territoriale dei lavoratori non regolata è questa la Sanità del prossimo futuro per i 20.000 lavoratori del comparto e per i cittadini marchigiani? Cgil,Cisl, Uil Marche e Fp Cgil, Fp Cisl e Uilp Uil Marche  chiedono alla Regione di ritirare il provvedimento che risulta essere  un vero e proprio schiaffo ai lavoratori e alle loro rappresentanze sindacali e per sostenere questa richiesta lanceranno una specifica campagna di mobilitazione di tutti gli operatori sanitari con il coinvolgimento delle istituzioni locali e dei cittadini. https://youtu.be/Je8C4QCqzAA
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23/12/2015 Nuove assunzioni all 'Ariston Thermo Group
Al via 23 nuove assunzioni a tempo indeterminato presso gli stabilimenti  della Ariston Thermo Group, di Genga, Cerreto D’Esi, Osimo e Thermowatt di Arcevia. Assunzioni previste  dal contratto integrativo aziendale firmato tra la Ariston Thermo Group e i sindacati di categoria , lo scorso maggio 2015, che prevede, entro il 2017, l’assunzione a tempo indeterminato di 40  lavoratori.  «In un territorio duramente colpito dalla crisi – afferma Andrea Cocco segretario della Fim Cisl Marche - questi segnali positivi ridanno  speranza. Le nuove assunzioni sono il frutto del contratto integrativo aziendale che oltre a prevedere, per gli  oltre 1000 dipendenti Ariston e Thermowatt, salario aggiuntivo al contratto nazionale di categoria, offre nuove opportunità di lavoro in maniera stabile presso i stabilimenti del gruppo. L’Ariston Thermo è una azienda che sta investendo in processi produttivi ed in nuovi prodotti negli stabilimenti marchigiani – conclude Cocco - ciò permette di dare respiro ad un territorio appesantito dalla crisi e  al sindacato di continuare  a lavorare per una contrattazione  positiva.»                   
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21/12/2015 5 Minuti Cisl: Crack Banca Marche e sciopero nazionale del commercio
Crack Banca Marche, la doppia beffa per circa l’80% dei dipendenti, l’appello della Cisl. Al via in tutte le Marche le azioni di Adiconsum per gli azionisti-obbligazionisti. Le interviste a Stefano Mastrovincenzo,segretario generale Cisl Marche, Giovanni Gianuario, segretario generale First Cisl Marche e Loredana Baldi, Adiconsum Marche. Sabato 19 dicembre #fuoritutti sciopero nazionale del settore commercio contro il mancato rinnovo del contratto per i dipendenti delle imprese aderenti a Federdistribuzione, Confesercenti e della distribuzione cooperativa. L' intervista a Selena Soleggiati segretario regionale Fisascat Cisl Marche.
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21/12/2015 Le osservazioni sul bilancio di previsione 2016
Bilancio di previsione 2016: Cgil, Cisl e Uil Marche avanzano alcune considerazioni partendo dal fatto che le Marche sono la regione che, più di altre, ha difficoltà ad invertire l’andamento economico dopo anni di crisi. La Regione, dunque, dovrebbe affrontare questa fase con una politica organica e condivisa e i sindacati sono convinti dell’esigenza di definire un “Patto per il lavoro e lo sviluppo” che metta assieme tutte le componenti economiche, sociali ed istituzionali per individuare e conseguire obiettivi di rilancio economico ed occupazionale, in un quadro di tenuta sociale e di salvaguardia dell’ambiente. In vista delle imminenti scelte di bilancio, considerando i tagli nazionali e quelli previsti dalla Legge di Stabilità, è necessario decidere l’allocazione delle risorse assumendo priorità e coerenze, al di fuori di logiche propagandistiche e senza duplicare e sovrapporre gli interventi che, ai diversi livelli istituzionali, vengono decisi. Per Cgil, Cisl e Uil, in questa fase, le priorità sono due: la crescita della competitività del sistema e dell’occupazione e le politiche di coesione sociale ed inclusione. Per quanto riguarda il primo obiettivo, è la programmazione comunitaria che mette a disposizione risorse importanti per la gestione di politiche integrate e di sviluppo, a condizione che vengano usate in modo selettivo ed efficace: nei programmi operativi, sono contemplate misure per l’innovazione, gli investimenti, infrastrutture e anche per le politiche attive per il lavoro. In ragione di ciò i sindacati confederali ritengono che il bilancio regionale dovrà concentrare le sue risorse prioritariamente sulle politiche di coesione sociale, sulla salute, sui servizi educativi, sul diritto allo studio, sui trasporti, sulla cultura e sulla casa. Considerando la difficoltà a valutare la manovra a causa del percorso prospettato dalla giunta per redigere , in questa fase, un bilancio “tecnico”, Cgil, Cisl e Uil sostengono la necessità di alcuni interventi nel bilancio di previsione 2016; almeno 65 milioni per il sociale, il finanziamento del Fondo di solidarietà, la garanzia per il Tpl e le risorse necessarie per il riordino delle Province. Cgil, Cisl e Uil considerano inoltre importante una politica tariffaria che salvaguardi le categorie a medio e basso reddito. Sono invece ritenuti inopportuni interventi a pioggia, per nulla efficaci e ripetitivi rispetto ad analoghe misure adottate ad altri livelli e con altri strumenti, come potrebbe essere il prospettato intervento sull’Irap. Molto più utili risulterebbero il rifinanziamento del fondo anticrisi e l’integrazione (con almeno 5 milioni) del fondo nazionale per le borse di studio.
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21/12/2015 In migliaia a Milano per lo sciopero del commercio
Il 19 dicembre hanno scioperato i dipendenti delle imprese che aderiscono a Federdistribuzione, a Confesercenti e delle imprese della distribuzione cooperativa. A Milano si è svolta la manifestazione nazionale organizzata da Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil che ha visto la partecipazione di 10 mila persone. In concomitanza con la manifestazione nazionale, si sono tenuti presidi dei lavoratori davanti ai centri commerciali delle Marche. La protesta è stata decisa perché le imprese chiedono di ridurre salario e diritti: da due anni sono aperte le trattative per il rinnovo del contratto nazionale e l'unica strategia che le imprese continuano a portare avanti è quella di risparmiare su chi lavora. Per questo motivo hanno protestato le lavoratrici ed i lavoratori che svolgono con dedizione il proprio lavoro nei supermercati e nei negozi, quelli che negli uffici operano affinché tutto funzioni, quelli che nei magazzini movimentano migliaia di prodotti: centinaia di migliaia di persone che consentono ogni giorno che la merce arrivi dal produttore al consumatore L'esito dello sciopero del 7 novembre ha rafforzato anche nella distribuzione cooperativa le ragioni della mobilitazione. Le imprese cooperative dichiarano di voler rinnovare il contratto, ma non intendono fare passi indietro sulle loro richieste in ordine: - all'applicazione del divisore orario maggiore a tutte le lavoratrici ed i lavoratori; - all'indiscriminato superamento del pagamento delle assenze brevi per malattia; - all'eliminazione dei livelli intermedi del terzo e quarto; - alla riduzione delle maggiorazioni per il lavoro domenicale, straordinario, notturno; - all'introduzione di un sistema generalizzato di deroghe al CCNL per il Mezzogiorno; - al minor riconoscimento dei permessi retribuiti per i dipendenti delle piccole cooperative; - all'ampliamento dell'applicazione delle previsioni contrattuali in materie di piccole cooperative anche ad imprese grandi. Elementi su cui le rappresentanze dei lavoratori hanno ampiamente argomentato, manifestando l'indisponibilità ad annullare anni di contrattazione che hanno determinato un elemento distintivo della cooperazione nel rapporto con i propri dipendenti. Le organizzazioni sindacali ritengono che la dichiarazione fatta dalle associazioni cooperative di voler rinnovare il contratto deve concretizzarsi in un cambio di passo che permetta di riaprire la trattativa in modo costruttivo. al silenzio assordante delle nostre controparti, la risposta non può che essere lo sciopero. Le lavoratrici e i lavoratori sanno che questo ha arrecato disagio a chi in questi giorni di Natale voleva approfittare per fare acquisti, ma siamo certi che il cliente ha compreso che non c'è altro modo per farsi ascoltare: siamo sicuri che anche il cliente vuole entrare in punti vendita in cui è certo che la dignità di chi lavora non sia messa in discussione. LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A MILANO          LE MOBILITAZIONI NELLE MARCHE
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16/12/2015 First Cisl: Doppia beffa per i dipendenti di Banca Marche
In merito alla grave situazione dei quattro istituti di credito tra cui Banca Marche, oggetto di un discusso decreto del Governo, «si assiste ormai da giorni sugli organi di informazione ad un susseguirsi di slogan, interventi di varia natura spesso tesi a cavalcare a fini elettoralistici le legittime rimostranze di azionisti e obbligazionisti penalizzati, tentativi di scaricabarile, reciproche accuse di responsabilità - dichiara Gianni Gianuario, segretario generale First Cisl Marche -. In attesa che le Procure che stanno cercando le responsabilità per il dissesto finanziario di Banca Marche completino quanto prima la loro opera, sarebbe necessario che si possa realizzare un contesto più responsabile in cui, alle analisi seguano proposte affinché quanto accaduto non possa ripresentarsi in futuro». Nell’immediato, almeno per quanto attiene il contesto regionale marchigiano e quindi Banca Marche, «va fatta chiarezza sulle responsabilità che in questi giorni sembrano colpire l’obiettivo sbagliato. I lavoratori di Banca Marche, così come i colleghi degli altri istituti, sono vittime di un’allegra gestione fatta da personaggi, talvolta persino indicati dalla politica». All’ex direttore Bianconi, oggi additato come principale responsabile di tale grave situazione, andrebbero accomunati  anche i vari presidenti, i loro vice, e i consiglieri di Banca Marche, che «lo hanno dapprima scelto e poi lasciato libero di procedere alla distruzione di quel “gioiello” di cui le Marche potevano vantarsi». Non meno responsabili sono le Fondazioni “CR Jesi”, “CR Pesaro”, “CR Macerata” e “CR Fano”  proprietarie della Banca e «poco attente alla gestione del loro patrimonio - prosegue Gianuario -. Il management aziendale, i dirigenti di più alto grado che collaboravano con Bianconi, solo ora prendono le distanze: se non si sono accorti della qualità della gestione è grave, ma se hanno taciuto è anche peggio».   Oggi assistiamo ad un tiro al bersaglio nei confronti dei dipendenti doppiamente truffati: «in primo luogo - ricorda il segretario della First - perché 2.210 su un totale di 2.800 lavoratori, quasi l’80%,  hanno investito i propri risparmi nell’azienda dove lavorano e poi perché al fine di garantirsi l’occupazione hanno già da tempo anche dovuto ridursi le retribuzioni. Il bersaglio è sbagliato e lo ribadiamo a gran voce: sarebbe come prendersela con il commesso della panetteria se il pane aumenta o addirittura se è troppo cotto». L’unico “patrimonio certo” rimasto a questa Azienda di credito è la forza lavoro, il suo personale. «Purtroppo nel terzo millennio il populismo colpisce spesso l’innocente, in questo caso i bancari stando rispondendo in prima persona  per chi li ha gestiti male ed anche per chi aveva la responsabilità di vigilare, a partire dalla Banca d’Italia, che  ha vigilato male». Va sottolineato inoltre l’inutilità della nomina dei due commissari da parte della Banca d’Italia illudendo così la clientela ed i lavoratori su un possibile salvataggio di Banca Marche, «che nei fatti non c’è stato». Ora sarebbe auspicabile una seria gestione della “bad bank” al fine di redistribuire l’utile della stessa a chi, ignaro e incolpevole, ha pagato per questa situazione.
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16/12/2015 Cambiare le pensioni per dare lavoro ai giovani
Le Segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso, per il prossimo giovedì 17 dicembre, la convocazione di tre attivi interregionali dei quadri e dei delegati per sostenere la piattaforma unitaria sul tema delle pensioni. Gli attivi – che avranno come tema “Cambiare le pensioni, dare lavoro ai giovani” - avranno inizio alle ore 9,30, si concluderanno entro le ore 14,00 e si svolgeranno secondo le seguenti modalità: A Torino: confluiranno le strutture di: Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Sardegna, Lombardia, Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Introdurrà Domenico Proietti della Segreteria Nazionale UIL e concluderà Annamaria Furlan, Segretario Generale CISL. A Firenze: confluiranno le strutture di: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche e Lazio.Introdurrà Maurizio Petriccioli della Segreteria Nazionale CISL e concluderà Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL. A Bari: confluiranno le strutture di: Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Introdurrà Vera Lamonica della Segreteria nazionale CGIL e concluderà Carmelo Barbagallo, Segretario Generale UIL.
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15/12/2015 Vertenza Ganzo Srl, domani incontro in Regione
La Ganzo srl, azienda della valle del jeans di Urbania, in data 4/12/2015 ha avviato una procedura di mobilità per cessazione dell'attività,  per  tutti i 62 lavoratori. Domani  16 dicembre, a partire dalle ore 14,00 è previsto un incontro, presso l’assessorato regionale al lavoro, tra  l’assessore regionale Loretta Bravi, i sindacati di categoria  Filctem Cgil - Femca Cisl , le rispettive Rsu e i rappresentanti della Ganzo srl  per  trovare soluzioni alternative ed impegni da far prendere alla ditta, onde evitare un impatto sociale non indifferente sul territorio  di Urbania ed in parte su quello di Fermignano. «La situazione ci preoccupa tantissimo – affermano i sindacati di categoria  Filctem Cgil - Femca Cisl - perché la forte crisi che da anni registra il settore tessile non si arresta per una "spietata" delocalizzazione verso i cosiddetti paesi a basso costo.»
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15/12/2015 First Cisl: proposte per salvare i clienti delle banche insolventi
«L'impostazione del decreto salvabanche sta generando, in conseguenza al diffondersi di sentimenti di rabbia e paura nella clientela dei quattro istituti coinvolti, una serie di comportamenti comprensibili, ma ingiustificati che vanno dalla corsa al ritiro dei depositi costituiti presso le banche oggetto del provvedimento ad atteggiamenti ingiustamente ritorsivi nei confronti dei dipendenti delle stesse, spesso a loro volta vittime anche nella veste di risparmiatori. Le soluzioni per compensare l'azzeramento del valore di azioni e obbligazioni subordinate detenute dai piccoli risparmiatori (retail) delle quattro banche c.d. 'in risoluzione', in realtà, esistono e non prevedono l'utilizzo di soldi pubblici»,  commenta Giulio Romani, Segretario Generale FIRST-CISL. «I detentori non professionali e non istituzionali di obbligazioni subordinate e di azioni, in proporzione al valore di investimento originario in detti strumenti - spiega Romani - potrebbero divenire titolari di azioni delle quattro nuove banche, in conformità con il decreto attuativo della direttiva comunitaria BRRD. Le azioni così assegnate apparterrebbero a categorie diverse a quella riferibile alle azioni detenute dal Fondo di Risoluzione: non avrebbero, infatti, diritto di voto, ma solo diritti patrimoniali limitati». Tali diritti patrimoniali consisterebbero in benefici: - rivenienti dai crediti che ciascuna 'nuova banca' ha nei confronti dell'unica bad bank creata, qualora i valori di realizzo delle sofferenze risultassero superiori a quelli di conferimento iniziale (pari complessivamente ad euro 1,5 miliardi, a fronte di un valore nominale di euro 8,5 miliardi); - collegati alle eventuali plusvalenze derivanti dalle vendita delle 'nuove banche'; - relativi ad una riserva del 50% degli utili prodotti dalle quattro 'nuove banche'. In definitiva, sarebbero le quattro nuove banche ad erogare dei benefici patrimoniali ai piccoli risparmiatori, in corrispondenza del verificarsi degli eventi sopra descritti, sino al rimborso integrale del capitale inizialmente investito, seguendo un ordine di correlazione al rischio associato, ex-ante, allo strumento finanziario originario, dal più basso al più alto; prima, cioè, si rimborsano le obbligazioni subordinate con un rischio di subordinazione più basso, poi quelle con grado di subordinazione più alto, per passare, infine, alle azioni. «Riguardo alle probabilità che si verifichino gli eventi che farebbero scattare la distribuzione dei denari ai piccoli risparmiatori - continua Romani - è opportuno ricordare l'esperienza positiva della Società di Gestione degli Attivi del Banco di Napoli, in ordine ai tassi di recupero, notevolmente superiori alle iniziali previsioni, delle attività deteriorate che vi furono conferite; situazione che potrebbe ripetersi visto che il valore di conferimento delle sofferenze delle quattro "vecchie" banche è inferiore a un quinto del valore nominale delle sofferenze stesse. Inoltre, dalla vendita delle quattro 'nuove banche', vista la bassa rischiosità degli attivi e considerato il recupero della fiducia dei risparmiatori che si registrerebbe, in caso di attuazione delle soluzioni proposte, è lecito attendersi un valore di realizzo superiore al capitale conferito dal fondo di risoluzione». In ogni caso, qualora le vendite si realizzassero in tempi così brevi da non avere modo di maturare utili e plusvalenze, l'impegno di ristoro dei piccoli obbligazionisti ed azionisti delle banche, oggi in liquidazione coatta amministrativa, potrebbe essere messo in carico al cessionario o acquirente delle nuove banche, con modalità e tempistiche coerenti con le legittime attese generate dagli originari strumenti finanziari detenuti. Le tre suddette modalità di ristoro del valore di investimento originario (plusvalenza nel valore delle banche vendute, utili prodotti dalle stesse e plusvalenze nel recupero dei crediti ceduti alla bad bank) continuerebbero a concorrere indistintamente allo scopo, «ragion per cui - conclude Romani - gli acquirenti delle nuove banche, nel caso in cui dovessero sopportare un eventuale onere di rimborso residuale verso i piccoli risparmiatori, sarebbero ulteriormente motivati a recuperare un valore superiore a quello di iniziale conferimento delle sofferenze nella bad bank. Ciò potrebbe tradursi in un'ulteriore spinta per operare al meglio, anche nell'interesse di tutta la comunità dei territori di riferimento. È indubbio che un meccanismo così articolato si configurerebbe come una vera operazione di sistema caratterizzata da responsabilità e trasparenza».
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15/12/2015 5 Minuti Cisl: Presidio contro tagli Patronati e Caf - Prospettive 2016 per il trasporto pubblico locale
Nuovi tagli ai patronati, presidi davanti alle sedi provinciali Inps. L'intervista a Fabrizio Valentini, coordinatore regionale Inas Cisl Marche e Giuseppe Ricciuti, operatore Inas Cisl Ancona. Anno difficile per il trasporto pubblico locale, le prospettive per il 2016. L' intervista a Marco Ferracuti segretario regionale Cisl Marche
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15/12/2015 Giovani disabili modelli per un giorno allo Ial di Falconara
Domani 16 dicembre lo Ial di Falconara Marittima ospiterà i ragazzi del Centro Diurno Socio Educativo Il Casolare e della Cooperativa La Casa della Gioventù di Senigallia che si offriranno come “modelli” per gli allievi del corso acconciatori. L’iniziativa vedrà al mattino il coinvolgimento di cinque ragazzi del Casolare, Centro in convenzione con il Comune di Senigallia che si occupa di persone con disabilità medio-grave, di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Nel pomeriggio, invece, sarà la volta di sei ragazzi della Cooperativa La Casa della Gioventù, una Onlus che da trent’anni opera per il benessere della comunità in cui vive svolgendo servizi a disabili, a bambini e ragazzi, a giovani in difficoltà. Gli ospiti saranno modelli  d’“eccezione” per gli undici aspiranti acconciatori che frequentano il corso dello Ial di Falconara sotto la guida dei docenti di Laboratorio, Angela Lepri e Roberto Acquaroli. Gli allievi, che hanno già maturato esperienze in stage lavorativi,  hanno realizzato “giornate aperte” durante il primo anno di formazione.
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14/12/2015 Dall'autovalutazione d'istituto al piano triennale d'offerta formativa
La Segreteria Regionale Cisl Scuola Marche, in collaborazione con Irsef- Irfed Marche, organizza per martedì 15 dicembre, dalle ore 15,30 alle ore 18,30, presso il Conero Break di Ancona (via Luigi Albertini 6, nei pressi dell'uscita autostradale Ancona Sud) un seminario di formazione, che affronta il tema della programmazione dell'offerta formativa triennale a partire dalla lettura del Rapporto di Autovalutazioe (Rav). Relatrice dell'incontro l'Ispettrice dell'Usr Abruzzo Marinella Spinosi, Dirigente tecnico dell'Usr Abruzzo. L'incontro, rivolto principalmente ai Dirigenti Scolastici ed alle funzioni strumentali impegnate nella elaborazione del PTOF, è il primo di una serie di altri appuntamenti di approfondimento della Legge 107 che verranno proposti a partire dal mese di gennaio, in particolare verranno affrontati i temi relativi al Comitato di Valutazione sia per gli aspetti legati al merito che per quelli legati all'anno di formazione e di prova.
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14/12/2015 Furlan: «Creditori diventino azionisti dei nuovi istituti»
«La rabbia dei piccoli risparmiatori delle quattro banche locali affondate da una gestione a dir poco scandalosa, è pienamente legittima e giustificata. Non abbiamo saputo costruire un sistema nuovo della finanza e del credito, omogeneo a livello europeo, per ridurre i rischi di crack e circoscriverne le conseguenze». Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan scrive a "L'Unità" per indicare un nuovo modello di governance del sistema del credito. «Bisogna separare le banche d'affari da quelle d'investimenti - spiega la Furlan - modificare i criteri di vendita dei titoli e delle obbligazioni a rischio, porre un tetto preciso alle retribuzioni dei manager, cambiare la "governance" favorendo la partecipazione dei lavoratori e dei cittadini negli organismi di controllo e di indirizzo delle banche. La partecipazione e la democrazia economica sono l'antidoto alla gestione clientelare del credito». Il segretario della Cisl propone infine di far diventare «azionisti delle quattro nuove banche i risparmiatori non professionali e non istituzionali di obbligazioni in proporzione al valore dell'investimento originario» per evitare di scaricare sulla collettività il costo del salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, Cariferrara e CariChieti.
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14/12/2015 Banca Marche: l'appello di Mastrovincenzo alla politica
«Non è possibile che siano gabbati i risparmiatori e che anche l'occupazione sia a rischio: la politica deve usare tutti i canali possibili per dare ristoro ad azionisti e obbligazionisti e per tutelare i posti di lavoro». Il segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo, lancia un appello alla politica dopo il salvataggio di Banca Marche: operazione che ha visto azzerati i risparmi dei piccoli investitori e che non ha messo del tutto al sicuro il futuro lavorativo dei dipendenti, molti dei quali, ricorda Mastrovincenzo, sono anche titolari di azioni e obbligazioni del vecchio istituto.  
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11/12/2015 Politiche europee per la valorizzazione del territorio ‘Conoscere’ per accedere ai Fondi Europei
Al via il Corso di perfezionamento Politiche europee per la valorizzazione del territorio. ‘Conoscere’ per accedere ai Fondi Europei” organizzato dalla Scuola di Giurisprudenza dell’università di Camerino. Iniziativa fortemente voluta ed ideata dalla Consulta per il Lavoro e la Valorizzazione della Persona costituita da UNICAM insieme a CGIL, CISL, UIL e SNALS, in accordo con la Consulta permanente per lo sviluppo e il Comitato dei Sostenitori di Unicam. Il Corso si sviluppa in cinque incontri tematici dedicati alle potenzialità dell’impiego dei fondi europei nel territorio marchigiano, e si terrà nei venerdì pomeriggio a partire dai primi di dicembre per concludersi a febbraio 2016. Con l’obiettivo di creare un luogo di discussione, conoscenza e progettazione sulle possibilità di sviluppo del territorio; di  acquisire una visione comune sulle criticità e opportunità relative allo sviluppo del proprio territorio; di conoscere i principali strumenti messi a disposizione dall’ue; di sviluppare capacità di facilitatori in un’ottica di rete; di costruire strategie adeguate per condividere la conoscenza degli strumenti europei in un ottica di  cooperazione, concentrazione e non dispersione. Il Corso è rivolto a tutti coloro che collaborano direttamente e indirettamente con le pubbliche amministrazioni e con le parti sociali, professionisti, studenti, imprese e a tutti coloro che intendano operare o avere conoscenza delle opportunità date dall'Unione Europea in ambito di finanziamenti europei. Verrà rilasciato il Diploma di Perfezionamento in: ‘Politiche europee per la valorizzazione del territorio’ dell’università di Camerino. «È significativa questa collaborazione tra Sindacato e Università  per favorire una costruzione condivisa del  futuro di un territorio.  – afferma Marco Ferracuti, segretario regionale Cisl Marche –  E’ iniziato un confronto importante con gli studenti ed  i rappresentati  di istituzioni, ma anche con parti sociali, aziende,  liberi professionisti, e il mondo della cooperazione e del non profit, per studiare e  capire  quale modello di sviluppo sociale ed economico, dell’entroterra maceratese e anconetano da adottarle  e come sostenerlo.»
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11/12/2015 Vittoria della Fim alle Elezioni Rsu Ariston Thermo Genga
La Fim Cisl vince le elezioni RSU nello stabilimento Ariston Thermo di Genga ottenendo 101 voti su 203 votanti. Sono stati eletti per la Fim Cisl due RSU, Giuseppe Bussoletti e Filippo Siciliano. mentre Paolo Olivanti è stato eletto per la Fiom Cgil. La Fim Cisl ringrazia i lavoratori di Ariston Thermo Genga per la fiducia accordatagli.
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11/12/2015 Fusioni tra Comuni? Una scelta importante
La CISL di Pesaro, Fano e Urbino, considera di notevole importanza il percorso di fusione intrapreso dai comuni di: Pesaro con Mombaroccio e Urbino con Tavoleto, che vedrà un passaggio decisivo nella giornata di domenica 13 dicembre p.v. con lo svolgimento del referendum tra i cittadini dei territori interessati.Le fusioni tra Comuni, non solo sono importanti ma necessarie a consentire un processo di aggregazione e di rafforzamento della capacità di dialogo e di sinergia tra comunità che debbono affrontare il cambiamento dei tempi e dell’economia.Occorre però, considerare questo imminente appuntamento, solo il primo passo di un impegno sempre più ampio verso il coinvolgimento di altre comunità, perché la fusione non può e non deve essere solo l’occasione per superare le asperità ed i limiti del Patto di Stabilità, ma un’opportunità da cogliere per ampliare gli assetti al fine di una maggiore efficienza amministrativa e per formare nuove identità comunitarie, mantenendo comunque salde le tradizioni e la storia di ogni singola popolazione.Lo svincolo dal Patto di Stabilità, quindi, non può essere l’unica ragione, ma il punto di partenza verso una logica aggregativa che possa consentire a fasce di cittadini, sempre più ampie, nuove opportunità di sviluppo e nuovi modelli sociali inclusivi.La CISL si è sempre battuta perché, si introducesse in Italia una legislazione che promuovesse l’aggregazione tra Comuni ed in questa logica, saluta positivamente lo sforzo avviato, sia pure tra mille difficoltà e resistenze oggettive, nelle aree oggi interessate al referendum, ma auspica che processi analoghi si sviluppino a breve anche in altre parti del territorio, nella Val Metauro come nella Val Cesano, nella Val del Foglia come nell’hinterland di Fano.Le AST CISL di Pesaro – Fano - Urbino
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11/12/2015 Nuovi approcci alla Cooperazione internazionale nelle Marche
La nuova Legge 125\2014 sulla Cooperazione allo Sviluppo e l’integrazione con i settori dell’ Internazionalizzazione e delle Politiche Sociali, gli spunti per il nuovo Piano Triennale Regionale e le Opportunità Europee saranno le tematiche centrali del seminario organizzato il 18 dicembre ad Ancona dalla Regione Marche, la ONG Cospe e Marche Solidali. L'incontro inizierà alle ore 9 presso la sede della Regione Marche (Sala Raffaello). A conclusione del progetto "European Dynamics for Dear Efficiency”, finanziato dal programma EuropeAid e realizzato in quattro differenti territori europei per migliorare le reti locali e gli interventi di Educazione alla Cittadinanza Globale, il seminario indaga le nuove frontiere della Cooperazione Internazionale. Ad apertura l’intervento dell’Assessora alla Cooperazione allo Sviluppo, Internazionalizzazione e Politiche Comunitarie Manuela Bora, che introdurrà i lavori con degli spunti per il Nuovo Piano Triennale di Cooperazione Internazionale. Piano triennale che dovrà individuare, tra le altre, le priorità geografiche e tematiche degli interventi per il prossimo triennio; i programmi statali e comunitari cui la Regione intende partecipare; la ripartizione delle risorse finanziare; l’individuazione delle risorse per gli interventi etc. Seguiranno gli interventi del Coordinamento Marche Solidali con la presentazione dell’indagine sulle aree geografiche e tematiche, attività e risorse che le associazioni di cooperazione e solidarietà internazionale marchigiane intendono attivare per il prossimo triennio. Attilio Ascani del Direttivo AOI e Membro del Consiglio Nazionale alla Cooperazione allo Sviluppo presenterà le novità introdotte dalla nuova Legge 125/2014 e il suo stato di attuazione; a seguire l’intervento del Dirigente all’Internazionalizzazione Dott. Raimondo Orsetti che delineerà le possibili interconnessioni tra l’internazionalizzazione e la cooperazione allo sviluppo nella Regione Marche e in chiusura della prima sessione Francesco Petrelli di Concord ITALIA guiderà gli intervenuti tra le opportunità e le sfide Europee, dopo l’Anno Europeo per lo Sviluppo. La seconda sessione sarà dedicata alla cittadinanza mondiale, migrazioni e co-sviluppo e vedrà intervenire Pietro Pinto della ONG Cospe - esperto DEAR, Paolo Mannucci - Dirigente Politiche Sociali della Regione Marche e Giovanni Lattanzi – Presidente COCIS e Membro del Consiglio Nazionale per la Cooperazione Sviluppo; in chiusura l’esperienza del Consorzio delle ONG Piemontesi da parte di Andrea Micconi. Saranno prese in esame le nuove opportunità di finanziamento dell’Unione Europea, in particolare i programmi EuropeAID, EaSI e Fami presentati da Natalino Barbizzi dell’ufficio Cooperazione allo Sviluppo della Regione Marche, ed Erasmus+ ed Europa per i cittadini presentati da Gianluca Frattani del Centro Servizi Volontariato delle Marche. A chiusura dei lavori l’intervento di Marina Maurizi del Servizio Cooperazione allo Sviluppo e MacroRegione Adriatico-Ionica della Regione Marche che introdurrà delle riflessioni per il dibattito. Il seminario è gratuito e aperto al pubblico. Per motivi logistici si consiglia di pre-registrarsi scrivendo una e-mail all’indirizzo info@marchesolidali.com IL PROGRAMMA
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10/12/2015 Giorgetti e Santini,Fai Cisl Marche, ospiti a Buonasera Marche èTvMarche
Vertenza lavoratori Associazione allevatori Marche, dragaggio Porti, situazione porto Porto San Giorgio, rinnovo contratti settore agricolo, andamento settore pesca nelle Marche, Piano regionale sviluppo rurale e caporalato, lavoro nero, voucher: la tendenza regionale. Le interviste a Giuseppe Giorgetti e Danilo Santini segretari regionali Fai Cisl a cura di Giulia Boschi, èTvMarche ch12.https://youtu.be/C6Zv_oESyM4
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10/12/2015 Presidio ad Ancona per cambiare la Legge di stabilità
Cgil, Cisl e Uil hanno indetto un presidio unitario che si terrà il 10 dicembre a partire dalle ore 17 in Piazza Roma ad Ancona per chiedere modifiche alla proposta di Legge di stabilità che attualmente è in discussione in Parlamento. Il sindacato ritiene necessarie sostanziali modifiche su alcuni punti qualificanti : • prevedere maggiori risorse per lo sviluppo, a sostegno degli investimenti pubblici e privati, della ricerca e dell’innovazione; • garantire incentivi alle assunzioni più mirati ed efficaci; • riformare la Legge Fornero sulle pensioni, prevedendo una flessibilità in uscita dopo 62 anni e per i lavoratori precoci, il riconoscimento dei lavori di cura e quelli più gravosi, la copertura previdenziale per i lavoratori precari e discontinui, l’aumento del turn over per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e dei disoccupati; • garantire un più equo sistema di indicizzazione delle pensioni in essere. • scongiurare il taglio delle risorse per la sanità; • stanziare le risorse sufficienti per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, dopo 6 anni di blocco della contrattazione; • cancellare il taglio delle risorse a Patronati e Caf, per evitare l’aumento dei costi a carico dei lavoratori, dei pensionati e di tutti i cittadini per l’erogazione di servizi oggi in gran parte gratuiti.
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09/12/2015 Sciopero dei lavoratori della Fondazione Don Gnocchi
Il giorno 11 dicembre sarà sciopero generale nazionale per l’intera giornata in tutti i centri della Fondazione Don Gnocchi, compreso il grande centro Bignamini di Falconara e i sette ambulatori diffusi nelle province di Ancona e Pesaro. In tutto nelle Marche, la Fondazione occupa circa 250 lavoratori il cui contratto nazionale della Sanità Privata che prevede 36 ore settimanali è stato prima disdetto dell’Azienda e poi sostituito con un altro, a 38 ore e stipendi più bassi per i nuovi assunti, senza alcun reale confronto con le organizzazioni sindacali. La Fondazione Don Gnocchi aveva affermato di attraversare, dal 2013, a livello nazionale, una situazione di crisi finanziaria, focalizzata principalmente nelle strutture della Lombardia, che ha portato le organizzazioni sindacali a sottoscrivere specifici accordi per tentare di affrontare le difficoltà dichiarate. Già da gennaio 2013, con l’introduzione di 80 ore aggiuntive gratuite e la decurtazione di 2 giornate di ferie all’anno, l’azienda ha potuto recuperare a livello nazionale circa 3 milioni di euro sul costo del lavoro. Sacrifici a cui hanno preso parte anche i lavoratori marchigiani pur essendo le nostre strutture in sostanziale equilibrio economico. Ora dal 6 dicembre è operativa la disdetta del contratto nazionale e la sua sostituzione con un altro contratto, meno oneroso per l’azienda, senza che vi sia stato alcun reale confronto con le organizzazioni sindacali. Va ricordato che la Regione Marche ha assegnato nel 2015 alla Fondazione un budget che ha superato i 9,5 milioni di euro (DGR 1749/2011 e 1064/2014) e che queste risorse prevedevano un costo del lavoro parametrato su un contratto di riferimento che era quello della sanità privata (AIOP ARIS Fondazione Don Gnocchi), le retribuzioni del quale erano agganciate ai salari dei lavoratori della sanità pubblica. Per chiedere alla Fondazione l’avvio di un vero confronto con il sindacato sulle soluzioni da adottare per contrastare la crisi, senza passare attraverso l’antica ricetta del dumping contrattuale e per evitare pericolose rincorse al ribasso, i lavoratori del gruppo Don Gnocchi sciopereranno l’ 11 Dicembre e effettueranno dalle ore 11.00 un presidio presso la Regione Marche per chiedere che la stessa si faccia parte attiva nella difficile vertenza. Cgil, Cisl e Uil di categoria hanno chiesto al Presidente Ceriscioli di essere ricevuti nella giornata dell’11 ed hanno scritto una nota a Monsignor Menichelli.
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09/12/2015 Senigallia: un'insostenibile pressione fiscale
Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil stigmatizzano il comportamento dell'amministrazione comunale di Senigallia in quanto, nonostante l'impegno assunto nel mese di luglio, di riaprire il confronto sulla tassazione locale, la stessa non ha ritenuto di effettuare nessun incontro ed in sede di approvazione dell'assestamento del Bilancio 2015, non ha tenuto conto di nessuna delle osservazioni e delle contrarietà espresse dai sindacati per quanto riguarda: l'addizionale comunale Irpef, per la quale si è tolta la progressività e abbassata la fascia di esenzione , l'aliquota della Tasi portata al massimo consentito dalla legge e l'eliminazione parziale delle esenzioni sulla prima casa. Pertanto i lavoratori, i pensionati e i cittadini tutti con la scadenza del 16 dicembre saranno chiamati a pagare mediamente circa il doppio sulla Tasi rispetto all'anno precedente ed al conguaglio della prima rata pagata a giugno, cosi come nel mese di febbraio vi sarà un salasso per l'Addizionale Irpef. Una insostenibile ed inaccettabile aumento della pressione fiscale, che graverà soprattutto sui lavoratori dipendenti ed pensionati senigalliesi chiamati ancora una volta a sostenere notevoli sacrifici. Le proposte dei sindacati tendevano a reperire le risorse necessarie per l’equilibrio di bilancio spostando il peso del prelievo sulle fasce di popolazione più ricca , e di effettuare una incisiva lotta all'evasione sulla tassa di soggiorno, per consentire l' esenzione dal pagamento dell’addizionale comunale per i redditi fino a 15.000 euro, il mantenimento della progressività della tassazione e, per la Tasi, confermare le detrazioni legate al valore della rendita catastale ed all’Isee. L’amministrazione comunale quest'anno negandosi a qualsiasi confronto con le organizzazioni sindacali si è assunta la piena responsabilità di scelte ingiuste che scaricheranno la maggior parte degli aumenti sui lavoratori e sui pensionati, non rispettando i solenni impegni sulle politiche di equità presi in campagna elettorale.
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09/12/2015 Conoscere l'Alzheimer: aspetti medici, psicologici e socio sanitari
L’Alzheimer rappresenta il 50-60% delle demenze e interessa 46,8 milioni di persone nel mondo. E se la cifra è già di per sé impressionante, sono da capogiro le previsioni per i prossimi anni, che vedono la sua diffusione in crescita di quasi il doppio ogni 20 anni, con oltre 9,9 milioni i nuovi casi di demenza ogni anno (un nuovo caso ogni 3,2 secondi). Le persone affette da questa patologia saranno 131,5 milioni nel 2050. La Malattia di Alzheimer è la forma di demenza più diffusa anche in Italia. Essa rappresenta il 54% di tutte le demenze e colpisce il 4,4% della popolazione ultra-sessantacinquenne, secondi i dati del Ministero della Salute. In Italia si stimano circa 500mila persone affette da questa Malattia. Nella provincia di Ancona all’incirca potrebbero essere 5.000 i soggetti a rischio. «È un’emergenza globale - evidenzia Antonietta Giacani della RLS FNP Ancona - un problema dalle proporzioni gigantesche di ingenti ricadute in termini di risorse economiche e sociali, che a livello mondiale ammontano a 818 miliardi di dollari». «In genere l’Alzheimer si manifesta in persone ultra-sessantacinquenni. – ribadisce Clelia Vannicola del Coordinamento Donne FNP - Le donne anziane sembrano essere maggiormente esposte al rischio di svilupparlo e l’incidenza dell’età fa crescere il rischio. Quando la malattia progredisce, la persona non riesce più a provvedere alle semplici attività di vita quotidiana e diviene interamente dipendente dagli altri, figli, parenti o assistenti familiari. È una patologia che comporta una grave non autosufficienza per la quale occorrono riposte sanitarie e sociali, come il sostegno ai familiari attraverso l’apertura di centri diurni, incontri di sostegno, supporto del volontariato». Gli aspetti medici, sociali e sanitari saranno affrontati l’11 dicembre 2015 alle ore 15.30, presso il Centro Cultura P.Pergoli di piazza Mazzini a Falconara Marittima. Interverranno il neurologo Dott. Osvaldo Scarpino, la psicoterapeuta Dott.ssa Mariangela Pietroni e la responsabile del Centro Visintini, Dott.ssa Agnese Tomassoni. Ai lavori, aperti da Clelia Vannicola e da Agostino Ciciliani dell’Anteas, parteciperà anche il sindaco di Falconara. L’iniziativa è promossa dal CSV e dal Rotary Club Falconara che, per l’occasione, consegnerà all’Anteas una donazione di 4000 euro destinata a sostenere un progetto che contempla terapie, tra cui la musicoterapia, per i malati di Alzheimer. IL PROGRAMMA
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07/12/2015 5 Minuti Cisl: Stabilizzazione Biesse di Pesaro - Rinnovo contratto Tpl, Fit Cisl Marche vince le Rsu gruppo FS
Stabilizzazione per 80 lavoratori, entro dicembre 2015, alla Biesse di Pesaro, azienda per la produzione di macchine per la lavorazione del legno, grazie all' accordo tra Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Gruppo Biesse. L'intervista a Leonardo Bartolucci, segretario generale Fim Cisl Marche .Rinnovo contratto per i lavoratori del trasporto pubblico . Fit Cisl Marche vince le elezioni delle Rsu e Rls del gruppo Ferrovie dello Stato.  L' intervista a Daniela Rossi segretario regionale Fit Cisl Marche .https://youtu.be/JgvLBgzGQ9I
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04/12/2015 In scadenza i bandi del fondo per le morosità incolpevoli
Pubblicati i bandi 2015 nei comuni della Regione per accedere al fondo per le morosità incolpevoli. È pertanto urgente che tutti gli interessati – inquilini e proprietari – provvedano a verificare il possesso dei requisiti richiesti ed a presentare domanda entro le scadenze previste in ogni comune (circa metà dicembre) l’organizzazione sindacale degli inquilini Sicet è a disposizione per assistere le parti nella compilazione delle domande e chiede inoltre alla Regione Marche di modificare l’apposito regolamento affinchè dal 2016 i comuni possano predisporre dei bandi aperti tutto l’anno, per non vanificarne le finalità e facilitarne l’accesso con la necessaria urgenza nel momento in cui si presenta il problema La condizione abitativa, nelle Marche, rimane pesante. Servono nuovi strumenti, con regole condivise tra proprietari ed affittuari, capaci di sbloccare risorse e dare risposte a un fenomeno trasformatosi in emergenza durante una pesante e prolungata crisi economica che ha provocato la perdita del lavoro e della casa per quei lavoratori che non possono più far fronte al pagamento dell’affitto o delle rate del mutuo. I dati degli ultimi anni evidenziano, nelle Marche, un aumento dei provvedimenti di sfratto emessi: 1794 nel 2014 contro i 1308 dell'anno precedente e i 1092 del 2011 (+37,15% e +64,28%), bilanciati solo parzialmente da un calo degli sfratti eseguiti (da 838 nel 2011 a 762 nel 2013 e 728 lo scorso anno, con una flessione triennale dell' 8,68%). Nel territorio marchigiano si registra, inoltre, una maggiore incidenza degli sfratti in rapporto al numero delle famiglie residenti, con uno scostamento, rispetto alla media nazionale, del 7,48% nel 2014. Nella nostra regione sono stati già messi in atto alcuni tentativi di agenzie per il diritto alla casa, da parte di alcuni Comuni, anche investendoci impegno e risorse non indifferenti: prima Senigallia e Ancona, esperienze finite dopo qualche anno per assenza di risultati, quindi Fano e Pesaro, ancora attive ma con notevoli difficoltà di prospettiva. La nuova Amministrazione regionale ha recentemente riproposto il tema all’attenzione delle parti sociali e dei Comuni. Le organizzazioni sindacali degli inquilini e dei proprietari sono state invitate a concordare ed inviare una loro proposta, cui far seguire un confronto sui possibili percorsi di realizzazione. Il Sicet Cisl Marche ritiene perciò che questa sia una importante occasione per introdurre anche nei contratti di locazione un “meccanismo di tutele crescenti” rispetto agli attuali livelli di tutela, del tutto insufficienti per entrambe le parti contraenti. In quest'ottica, sarebbe possibile disporre di risorse già previste e rimaste inutilizzate, come il Fondo di Garanzia per la locazione di 2 milioni di euro approvato dalla Regione nel 2013 per il "sostegno all'affitto per le famiglie in condizioni di particolare difficoltà socio-economica". Altre risorse si possono mobilitare o incoraggiare presso i comuni, nei soggetti del cosiddetto "privato sociale", nonché tra gli stessi soggetti contraenti, con un più efficace utilizzo del Deposito Cauzionale o altre forme di garanzia contrattate. La disponibilità di un Fondo di Garanzia è infatti uno strumento fondamentale per la costituzione ed il funzionamento di una agenzia regionale per la locazione agevolata, insieme alla valorizzazione delle strutture istituzionali già esistenti, indirizzandole verso utilizzi innovativi: primo fra tutti l’Erap (Ente regionale per l’abitazione pubblica), al cui interno è possibile costituire un’unica agenzia regionale ed un unico Fondo di Garanzia, essendo un ente già predisposto per la gestione degli interventi pubblici sul diritto alla casa, articolato in cinque presidi provinciali, dotato di personale con competenze specifiche e degli strumenti necessari. Presso ognuno dei cinque Presidi provinciali dell'Erap dovrebbero poi costituirsi uno sportello per la gestione del servizio di domanda e offerta per alloggi in locazione a canone concordato, accessibile a tutti gratuitamente tramite bacheca telematica, e una commissione territoriale per l’affitto tutelato da convocarsi periodicamente per il recupero delle morosità, della gestione degli sfratti e l'individuazione di soluzioni alternative da casa a casa.
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04/12/2015 Tiroide: meglio prevenire che curare
In occasione della giornata di prevenzione della tiroide il Coordinamento donne della Fnp di Ascoli,  in collaborazione con il Comune di Ascoli Piceno, Associazione Amatim di Macerata e con il patrocinio dell’Asur 5, organizza il convegno “Corretta alimentazione intesa come prevenzioni delle disfunzioni tiroidee” – mercoledì 9 dicembre ore 9,00, presso la Sala Docens,Piazza Roma- Ascoli Piceno. Ai lavori, aperti da Rosandra Ciarrocchi, responsabile del coordinamento donne Fnp Cisl di Ascoli Piceno e coordinati da Mario Canale, segretario generale Fnp Cisl Marche,  interverranno Fabrizio Volpini, presidente della IV Commissione del Consiglio Regionale delle Marche,  il dr Filippo Calcinaro, direttore U.O. medicina interna, e la dr.ssa Elisa Biggi, direttore U.O medicina nucleare  dell’Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno; il dr Carlo Marini, specialista in medicina nucleare dell’Ospedale di Macerata.  All’evento saranno presenti tra il pubblico gli studenti dell'Istituto Agrario e dell'Istituto Mazzocchi di Ascoli Piceno. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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