«Alla vigilia di Natale, il Consiglio Regionale, all'interno della proposta di legge n.25, in tema di sanità ha stravolto il sistema di contrattazione della Aree Vaste e l’assegnazione del personale all’ASUR, facendo passare questa operazione per mera "manutenzione legislativa”» denunciano Cgil,Cisl, Uil Marche e i sindacati di categoria Fp Cgil, FpCisl e Uilp Uil Marche.
«Senza alcun coinvolgimento ed informativa sindacale, infatti, i consiglieri di maggioranza hanno votato una legge che sottrae di fatto alle Rsu, democraticamente elette nel marzo scorso in tutte le 5 Aree Vaste della Marche, la titolarità contrattuale, per riservare ogni potere in materia, alla sola Asur. - sottolineano i sindacati - Con la legge così approvata si arriva a mettere a rischio la sede di servizio del personale, esponendolo a mobilità indiscriminata.»
La Regione, invece di aderire alla richiesta sindacale di avviare un confronto per definire in maniera organica ed equilibrata un più efficace sistema di relazioni sindacali nella sanità’ regionale, ha deciso “di soppiatto" di mantenere le Aree Vaste svuotandole, però, del potere di confronto e partecipazione sindacale e della gestione degli operatori, annullando quella quota di autonomia dei territori, fino ad oggi garantita dalle norme.
«Se il Presidente della Regione e la sua maggioranza pensano che le Aree Vaste non servano più, abbiano il coraggio di affermarlo, cominciando a tagliare i costi della dirigenza. Se, al contrario, hanno deciso di tenerle in piedi, devono garantire la permanenza, a quel livello, del confronto e della contrattazione. - ribadiscono i sindacati - Il sistema delle relazioni sindacali in Area Vasta, pur tra mille difficoltà, ha garantito finora l’erogazione dei servizi agli utenti marchigiani nonostante i tagli delle risorse umane ed economiche che si sono abbattuti sul sistema sanitario. Solo i sacrifici dei lavoratori e il grande senso di responsabilità degli operatori e delle rappresentanze sindacali hanno garantito la massima assistenza ai pazienti in questi anni.» La legge votata il 23 dicembre scorso dal Consiglio Regionale non tiene in alcun conto questo aspetto ed è per Cgil,Cisl, Uil Marche e Fp Cgil, FpCisl e Uilp Uil Marche un evidente ed inaccettabile attacco ai lavoratori e ai loro rappresentanti.
I sindacati respingono al mittente questo brutto "regalo" di Natale, volutamente nascosto all'interno di un provvedimento approvato alla vigilia delle feste, quando i riflettori erano puntati sul Bilancio, e denunciano, oltre alla gravissima scorrettezza nel metodo, la superficialità, l'assenza di organicità e il profilo di illegittimità, del provvedimento.« Per gestire le innumerevoli problematiche presenti in ogni Area Vasta vi è la necessità di un confronto sindacale articolato che non può' certo essere quello centralizzato in Asur. - concludono Cgil,Cisl, Uil Marche e Fp Cgil, Fp Cisl e Uilp Uil Marche - Come si può sensatamente ipotizzare una contrattazione decentrata in Asur, coinvolgendo in un unico tavolo, su problematiche diverse, i circa 150 rappresentanti eletti in ogni territorio?»
Assunzioni con il contagocce, esproprio della contrattazione, liste d’attesa insostenibili, chiusura di reparti mentre i nuovi servizi non si vedono, mobilità territoriale dei lavoratori non regolata è questa la Sanità del prossimo futuro per i 20.000 lavoratori del comparto e per i cittadini marchigiani?
Cgil,Cisl, Uil Marche e Fp Cgil, Fp Cisl e Uilp Uil Marche chiedono alla Regione di ritirare il provvedimento che risulta essere un vero e proprio schiaffo ai lavoratori e alle loro rappresentanze sindacali e per sostenere questa richiesta lanceranno una specifica campagna di mobilitazione di tutti gli operatori sanitari con il coinvolgimento delle istituzioni locali e dei cittadini.
https://youtu.be/Je8C4QCqzAA