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26/09/2014 5 Minuti Cisl puntata del 26 settembre
In questa puntata: - Crisi e rilancio dell’industria metalmeccanica, presidio a Roma a piazza Montecitorio martedì 30 settembre PER DARE UNA SVEGLIA AL GOVERNO E ALLA POLITICA.                            Intervista a Leonardo Bartolucci segretario generale Fim Cisl Marche  - Scuola, il Governo annuncia un nuovo blocco del contratto e degli scatti di anzianità. Al via la protesta dei sindacati e dei lavoratori della scuola con la raccolta firme #sbloccacontratto.                 Intervista ad  Anna Bartolini segretario generale  Cisl Scuola Marche - Pubblico impiego nel ciclone delle riforme.                                                                              Intervista a Luca Talevi segretario generale Fp Cisl Marchehttp://youtu.be/itYpw-mOoEo
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25/09/2014 King, prima udienza in tribunale
Si è svolta ieri, 24 settembre, presso il tribunale di Pesaro l’udienza per il fallimento della King, la ditta fanese specializzata nella produzione di accessori per la nautica che dopo la ferie di Agosto ha cessato l’attività trasferendo macchinari presso altri siti produttivi, lasciando 45 lavoratori senza lavoro e retribuzioni ( in arretrato dal mese di Aprile). Mentre in aula si celebrava l’udienza, per denunciare maggiormente il fatto, i lavoratori hanno presidiato l’ingresso del palazzo di giustizia. La Fim Cisl, assieme all’avvocato Gianfranco Solazzi di Fano, aveva inoltrato nei mesi scorsi già richiesta di pagamento delle retribuzioni arretrate per un gruppo di lavoratori ed oggi il giudice, preso atto che l’azienda rappresentata da un suo legale non ha fatto alcuna proposta , avvierà la procedura per il recupero di quanto dovuto. Questa triste vicenda nella quale 45 lavoratori rimangono senza stipendi e lavoro, anche se le organizzazioni sindacali avevano presentato nei mesi passati alla Guardia di Finanza e alla Direzione Territoriale del lavoro i esposti e segnalazioni, aggrava ancora maggiormente la situazione occupazionale del territorio fanese e della nostra provincia che negli ultimi 4 anni ha perso nel settore industriale più di 4000 addetti, La Cisl di Fano chiede ancora una volta la convocazione di un tavolo di confronto per elaborare strategie tese al superamento della crisi e per avviare percorsi di accompagnamento . La Fim Cisl di Pesaro è anche fortemente preoccupata per la situazione di crisi che stanno attraversando le aziende metal meccaniche del nostro territorio e per questo ha organizzato per il 30 settembre assieme alla Fim Nazionale una manifestazione presso Montecitorio per chiedere politiche industriali di sostegno al sistema manifatturiero.Giovanni Giovanelli Responsabile Cisl Ast  Fano Mauro Masci Fim Cisl 
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24/09/2014 Cosa bolle in pentola? Tavola rotonda sui servizi pubblici locali
Importanti novità per i servizi pubblici locali di acqua, gas e per gli altri Servizi essenziali, sono state emanate e altre si profilano all’orizzonte. Cosa si può fare per governare il cambiamento e salvaguardare i cittadini-utenti ed i lavoratori delle Aziende interessate? Se ne discute, Venerdì 26 settembre 2014 ore 15  presso la Sala convegni Provincia di Macerata – via Velluti,41 – Piediripa di Macerata. Alla tavola rotonda “Cosa Bolle in Pentola?” interverranno il Presidente della Provincia di Macerata oltre ai Sindaci dei Comuni di Macerata, di Recanati, di Civitanova Marche, di Tolentino e di San Severino. Al dibattito, promosso unitariamente da CGIL CISL e Uil insieme ai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl- Flaei Cisl - Uiltec-Uil e FederUtility, parteciperanno il segretario generale nazionale Filctem Cgil e il segretario regionale Cisl Marche. Coordina i lavori il giornalista Luca Romagnoli. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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23/09/2014 La Cisl: "è necessario riqualificare l’ospedale di Pergola"
"Nel delicato e complesso riordino del sistema sanitario regionale, il processo di riorganizzazione dell’ospedale di Pergola si trova in una fase critica, evidenzia Giovanni Giovanelli responsabile Cisl di Fano - si registra un lento ed inesorabile depotenziamento dei suoi reparti con ricadute anche sui servizi, e sull’attività degli ambulatori divisionali e specialistici". Il Piano sanitario regionale e successivamente il Piano di Area Vasta, prevedono nel territorio della vallata del Cesano una struttura per acuti. La Cisl di Fano chiede il rispetto degli atti sopra citati e l’applicazione della delibera n 1345 ( reti cliniche) della Giunta regionale Marche, invitando l’ASUR e l’Area Vasta ad aprire un tavolo di confronto sulle modalità operative e sulla tempistica della riqualificazione dell’ospedale. Ricordiamo alle forze politiche e alla dirigenza ASUR che il destino dell’Ospedale di Pergola non deve essere quello della tacita riconversione, ma quello della riqualificazione come presidio ospedaliero a servizio della collettività con l’erogazione di prestazioni sanitarie, non sicuramente di alta specializzazione, ma rispondenti alle esigenze essenziali della popolazione locale, e di riferimento, per alcune patologie, per un più vasto comprensorio. Specifica attenzione va posta all’organizzazione del presidio, con piena applicazione dell’approccio multidisciplinare in chirurgia e la definizione del ruolo e dell’utilizzo della struttura. Vanno espletati in tempi rapidi i concorsi già banditi afferenti alle strutture complesse. Va potenziato il servizio di anestesia fondamentale per il corretto funzionamento dei reparti a tutela dei pazienti. La Cisl si impegnerà in tutti i tavoli istituzionali per chiedere il pieno rispetto delle norme già approvate, prioritariamente a tutela dei bisogni di salute della popolazione della Valle del Cesano, lontana dagli ospedali di rete di riferimento e che abita in un territorio disagiato dal punto di vista orografico e viario, ma anche per dare equilibrio all’assetto del sistema sanitario territoriale.
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19/09/2014 Polizia provinciale di Ancona in assemblea:apertura caccia senza controllo
I sindacati di categoria Fp CISL e CSA sono  costretti ad indire una nuova assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, Domenica 21 settembre 2014, giorno di apertura nazionale della stagione venatoria, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 14.30 alle ore 18.30 per il turno pomeridiano, a seguito dei numerosi ed irrisolti problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente. Consapevoli che tale decisione potrebbe arrecare qualche problema alla cittadinanza,  ricordano che l'amministrazione provinciale sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio ai suoi agenti e addirittura togliere lo storico servizio di reperibilità notturna che viene espletato da più di vent’anni dalla Polizia Provinciale a supporto delle altre forze di Polizia. Il tutto dopo che il governo del Prof. Monti, ha fortemente penalizzato tutti gli operatori di Polizia Locale escludendo per loro, in modo sconsiderato, la causa di servizio e l’equo indennizzo. Nell'assemblea saranno inoltre affrontati i gravi problemi legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento (in particolare notturno) con mezzi obsoleti e assolutamente non idonei a tale attività, senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con insufficienti dispositivi di protezione individuale per le attività di controllo della fauna e con divise e calzature logore. I sindacati auspicano che  l'amministrazione provinciale risponda con  tempestivi e positivi riscontri  che se non dovessero arrivare metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene inoltre che, anche nel delicato momento di trasformazione delle Province, sia fondamentale investire nella Polizia Provinciale per garantire gli attuali livelli di presidio del territorio e come interfaccia dell’ente all'esterno. Va ricordato che il servizio di Polizia Provinciale di Ancona opera, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità notturna. COMUNICATO STAMPA
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19/09/2014 Fermo: 21 settembre fiaccolata in solidarietà ai lavoratori uccisi
Solidarietà alle vittime e alle loro famiglie e  condanna collettiva di tutto il Fermano di fronte all'inaudita violenza scoppiata lunedì 15 settembre quando un imprenditore edile ha ucciso  Mustafa Nexhemedin e Avdyli Valdet, suoi ex dipendenti che rivendicavano il salario dovuto ma non corrisposto da oltre un anno. Domenica 21 settembre dalle ore 20 Cgil Cisl e Uil di Fermo organizzano la fiaccolata e il corteo di solidarietà “Il lavoro per vivere”. Il corteo partirà alle ore 20 da via XX Giugno, nei pressi dell'abitazione delle vittime, per proseguire per le vie del centro di Fermo fino a Piazza del Popolo. Sono invitati a partecipare le lavoratrici, i lavoratori, la cittadinanza, le associazioni, i partiti e quanti vogliano esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime .
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18/09/2014 Artigianato Moda:nuovo CCNL per 13.000 lavoratori marchigiani
Un nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, per i dipendenti delle imprese Artigiane del Sistema Moda.Nelle Marche riguarda 13.000  occupati nelle 2078 aziende presenti sul territorio regionale. Novità importanti per oltre 75.000 lavoratori del settore,  dove il  62% sono donne.  L'aumento salariale mensile previsto è pari a 65 € in tre trance al 3° livello. Ci sarà inoltre una tantum di 105 € erogata in due trance. Il CCNL, scaduto  il 31 dicembre 2012, è stato firmato lo scorso 25 luglio 2014 . Il rinnovo prevede  la costituzione  di  un Osservatorio, al quale partecipano datori di lavoro e le organizzazioni sindacali,  dedicato alle Politiche di sviluppo, reti di impresa, qualificazione e riqualificazione produttiva e professionale, trasparenza di filiera, certificazione etica, nonché sostegno al Conto-terzismo di qualità per combattere la contraffazione.  Prevede, inoltre, in caso di patologie particolarmente gravi la tutela del mantenimento del posto di lavoro è stata allungata a 24 mesi. Progressivamente l'inquadramento professionale valorizzerà competenze e conoscenze anziché soffermarsi alle tradizionali mansioni. L'integrazione di lavoratori stranieri sarà aiutata con permessi dedicati all'acquisizione del permesso di soggiorno. L'adesione dei lavoratori al Fondo di previdenza complementare (il pilastro contrattuale che affianca la previdenza pubblica obbligatoria), sempre più importante dopo il passaggio al sistema contributivo, sarà congiuntamente incentivata. E' bene ricordare che il fondo si alimenta anche con il contributo delle imprese e pertanto si tratta di altro salario, seppur differito, ma a più bassa tassazione . «Sicuramente un buon contratto, che pur risentendo dell'enorme difficoltà dell'economia in generale e del settore in particolare, non si accoda a chi spinge verso il superamento della negoziazione.- afferma David Ballini, Femca Cisl Marche - Il rinnovo del contratto nazionale, consegna alle parti sociali il compito di avviare una contrattazione regionale utile a definire il salario di produttività, migliorare le condizioni dei lavoratori e gestire elementi di criticità. - continua Ballini - Siamo impegnati,con il coinvolgimento della Regione Marche, a concertare politiche di sviluppo e sostegno del comparto artigiano.Il consistente ritardo per il rinnovo evidenzia come sia necessario procedere ad una revisione delle procedure negoziali. - conclude - Dalla consultazione tra i lavoratori sin qui svolta è emerso un diffuso apprezzamento sul lavoro svolto dal sindacato unitariamente.»COMUNICATO STAMPA TABELLA AUMENTI RETRIBUTIVI Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro
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17/09/2014 Scuola, retribuzioni ferme fino al 2019. Partita la raccolta firme #sbloccacontratto
Cisl Scuola, unitariamente a Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda, per difendere e contrastare l’ennesimo tentativo di attacco al salario e ai diritti dei lavoratori della scuola, avvia una fase di iniziative contro la proposta governativa che prevede, per la scuola, ancora tre anni di blocco del contratto e la cancellazione degli scatti di anzianità in attesa che parta (dopo il 2018) il nuovo meccanismo degli aumenti per merito. Risultato: retribuzioni ferme fino al 2019. Un meccanismo di riduzione che per il triennio 2016-2018 vale oltre un miliardo di euro. Una proposta inaccettabile per i sindacati, in contrasto con l’esigenza di riconoscere il valore del lavoro di chi ogni giorno fa funzionare la scuola, riconoscimento propedeutico a qualsiasi processo innovativo. E’ inaccettabile, inoltre, il tentativo di regolare per legge diritti, doveri, orario di lavoro e valutazione. Come prima forma di pressione la Cisl Scuola lancia, unitariamente alle altre sigle sindacali, in tutte le scuole e tra tutto il personale la raccolta firme #sbloccacontratto. Seguiranno, se necessarie, altre forme di mobilitazione, sia unitarie sia congiunte con le altre categorie del pubblico impiego. Partiranno nel mese di ottobre le assemblee con i docenti e il personale ATA  in tutte le scuole di ordine e grado della regione.VOLANTINO RACCOLTA FIRME
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16/09/2014 Futuro Province: Servono idee chiare su funzioni e personale
In queste ore i partiti stanno definendo le candidature dei Sindaci che avranno il compito di guidare dal 12 ottobre 2104 le attuali Province e future Aree Vaste o enti intermedi di secondo livello. «Purtroppo i Sindaci stanno discutendo sui nomi ma non di programmi relativi al futuro delle funzioni e dei 2200 dipendenti complessivi che quotidianamente garantiscono i servizi sul territorio. – afferma Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche - Anche dalle forze politiche non stanno giungendo indicazioni in tal senso. In questa fase di estrema incertezza è fondamentale capire quale è il modello da seguire nelle Marche per gestire le funzioni che la legge non assegna espressamente alle future aree vaste. – continua Talevi - Vi sono funzioni fondamentali quali la formazione e lavoro, la polizia provinciale, caccia e pesca, servizi amministrativi che attendono di essere definite in maniera organica per garantire i servizi sul territori.» Nei giorni scorsi a livello nazionale è stato definito un accordo tra Stato e Regioni propedeutico all'emanazione di un apposito decreto del Consiglio dei Ministri in cui si demandano al tavolo regionale molte di queste funzioni.I sindacati hanno chiesto la rapida convocazione del tavolo regionale allargato a Anci e Upi per iniziare un percorso in grado di dare risposte ai 2200 lavoratori di ruolo e 176 precari che attendono risposte. Questione dirimente è la ripartizione delle risorse economiche di bilancio stante il fatto che dal 2015 il Governo propone ulteriori tagli alle risorse destinate alle future Aree Vaste. E’ necessario capire l’ammontare delle risorse che andranno all’ Area Vasta e quanto alle Regioni e ai Comuni, ove potrebbero confluire funzioni e personale. «Il percorso da avviare è urgente e delicato. Che i partiti si esprimano su questo non limitandosi a scegliere solo il Sindaco che guiderà la futura Area Vasta . – rilancia Talevi - Servono idee e programmi da condividere con il sindacato in un confronto che a prescindere dai nomi veda per la prima volta Regione, Anci e Upi operare per uniformare in tutto il territorio regionale funzioni e personale delle cinque province.»
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15/09/2014 Fondi europei, firmato il protocollo sulle politiche di coesione
E' stato firmato oggi il Protocollo d'intesa tra la Regione Marche e i soggetti del partenariato economico e sociale sulle politiche di coesione 2014-2020. La firma del protocollo è un risultato importante, fortemente voluto dalla Cisl, che mette al centro dell'agenda politica regionale l'utilizzo dei Fondi europei, che rappresentano le uniche risorse pubbliche disponibili nei prossimi anni per lo sviluppo delle Marche. Il protocollo prevede che le parti si vedranno con continuità, per monitorare e valutare con attenzione lo stato di attuazione della progettazione. Il partenariato si articola sostanzialmente su due livelli di confronto: uno generale, per verificare il livello d’integrazione tra i Fondi, e uno tecnico che si occuperà della singola programmazione e/o di temi specifici. Il primo incontro di partenariato sarà convocato dall'Assessore regionale alle politiche comunitarie Paola Giorgi, che coordinerà il tavolo, non appena arriveranno le osservazioni della Comunità Europea sui POR (Progetti Operativi Regionali) dei Fondi. Protocollo coesione 2014-2020
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15/09/2014 Girola di Fermo, una tragedia della disperazione
«Una tragedia conseguenza della situazione di disperazione e di abbandono in cui versa da anni l’intero settore edile delle Marche». Così il Segretario Regionale della Filca Marche, la Categoria degli edili della CISL, Massimo Giacchetti, commenta quanto accaduto oggi nel fermano, dove un imprenditore edile ha sparato a due ex dipendenti che rivendicavano quanto dovuto loro per dei lavori. «L’edilizia nella Marche è un settore che rischia di sparire. Dal 2009 ad oggi la crisi ha cancellato oltre 12.000 posti di lavoro ed hanno chiuso almeno 3.000 imprese. Il numero di ore lavorate diminuisce ogni anno drasticamente, la produzione si attesta ormai su valori simili a quelli degli anni 50’». «Questa situazione è degenerata fino alle estreme conseguenze nell'indifferenza della politica e di chi ha la responsabilità di ricreare le condizioni per il rilancio dell’edilizia e dell’intera economia marchigiana».  Comunicato Stampa unitario
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15/09/2014 Ebola, Anolf di Macerata contro gli allarmismi
Di fronte a quella che il Sindaco di Civitanova ha giustamente definito una “canea mediatica”, l’Anolf Cisl di Macerata non può mancare di far sentire la sua voce in difesa innanzi tutto della dignità di un’ammalata - data in pasto all’opinione pubblica come “appestata” - e contro a chi non perde l’occasione di incolpare gli immigrati di tutti mali della società di oggi. Ad un spropositato allarmismo per un ritorno della tubercolosi, peraltro curabilissima nei nostri ospedali, si somma quello per l’Ebola, senza che ci sia alcun riscontro razionale, alimentando solo sospetti e producendo danni enormi nei confronti di persone che hanno il solo torto di essere stranieri. L’episodio richiama alla mente il periodo della “cinese”. Anche allora, qualsiasi persona con gli occhi a mandorla che avesse fortuitamente starnutito veniva scansata e guardata con sguardo accusatorio. Oggi tocca agli africani, domani chissà: l’importante è prendersela sempre con i più deboli dimenticando che tra i vari giramondo ci sono anche molti italiani che hanno le stesse possibilità di tutti gli altri di contrarre una malattia contagiosa. Per non parlare poi dei molti europei dediti ad un certo turismo purtroppo ben noto in sperduti bar della Thailandia o del Sudamerica. Smettiamola allora di creare allarmismo, che va ad incrementare solo forme intollerabili di razzismo, ad ogni rialzo del termometro e mostriamoci invece preoccupati per i tagli preannunciati dal Governo alla sanità e sul lavoro che manca!Anolf Macerata
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10/09/2014 Accordo di programma ex A. Merloni: il Ministero si dia una mossa
Il sindacato  e i lavoratori si sono spesi molto anche con manifestazioni nazionali  per  ottenere la firma dell’Accordo di programma per l’area umbro - marchigiana colpita dalla crisi dell’ex  Antonio Merloni. Il piano di reindustrializzazione dell’area varato due anni fa con finanziamenti nazionali e regionali presenta  purtroppo risultati molto insoddisfacenti,  soprattutto in termini  occupazionali; questo è il dato emerso durante l’incontro odierno con il Presidente Spacca, l’Assessore alle Attività produttive Giannini e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil Marche per fare il punto sull'attuazione dell’ Accordo di Programma. « Particolarmente grave è il fatto che nessun progetto industriale sia stato finora finanziato con i 35 milioni di euro stanziati dal Ministero dello Sviluppo. – afferma Stefano Mastrovincenzo, segretario generale Cisl Marche, presente all'incontro - Chiediamo  con forza che il Ministero intervenga immediatamente per semplificare le procedure adottate da INVITALIA,  società operativa del Ministero stesso, nella valutazione dei progetti industriali. – continua Mastrovincenzo - La situazione occupazionale dei territori inseriti nell'accordo di programma è sempre più pesante. Servono azioni rapide ed efficaci oltre ad una proroga dei tempi di attuazione del piano di reindustrializzazione. » Scheda tecnica Accordo di programma ex A.Merloni (fonte Regione Marche)
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10/09/2014 Sanità, previsti nuovi tagli sul personale. A rischio la tenuta del sistema sanitario regionale
Con una decisione assunta in pieno agosto ( Delibera di Giunta  977 del 7 agosto ) ma pubblicata solo a settembre la Giunta Regionale ha emanato la direttiva vincolante per gli enti del sistema sanitario regionale in materia di contenimento della spesa del personale prevedendo di conseguire entro fine 2015 un risparmio di ben 7.294.000 euro. Una ulteriore mazzata sul personale che da solo nel biennio 2011 /2012 ha garantito risparmi per 28 milioni di euro e nel 2013, anche se dati non ancora ufficiali, di almeno altri  10  milioni di euro. Ufficialmente il motivo è il rispetto della normativa del 2009 non considerando vincolante i contenuti del Patto della Salute 2014/2016 che sposta gli obiettivi di risparmio al 2020. In conseguenza di ciò ci chiediamo se sono ancora validi gli accordi assunti con la Regione nel febbraio scorso in materia di personale o se dovremo anche nei prossimi mesi il personale non avere gli straordinari pagati, le ferie arretrate da fare, i riposi saltati. La Fp Cisl chiederà alla Regione i dati relativi ai primi otto mesi del 2014 in materia di personale e come intende dar seguito ai contenuti della delibera di metà agosto senza veder accumulato sulle spalle dei soliti noti tutti i carichi di lavoro. Infatti mentre l'Asur cerca nuovi dirigenti amministrativi a tempo determinato di cui probabilmente i cittadini non sentono un gran bisogno, si taglia sul personale in corsia che è la base per provare a mantenere gli attuali standard di erogazione dei servizi da tempo in sofferenza. Ci chiediamo in questo contesto che fine faranno gli accordi assunti per la stabilizzazione dei precari dato che la delibera parla anche di riduzione ulteriore della spesa del personale "flessibile".  Inoltre preoccupazione desta il taglio sulla voce formazione molto importante per un settore cosi delicato. E' fondamentale che la Regione dica come intende conseguire questi ennesimi risparmi sulla pelle dei lavoratori senza intaccare la qualità del servizio e faccia il punto sulla riorganizzazione del sistema. E' a dir poco singolare che la politica , ormai entrata in campagna elettorale, non perda occasione per magnificare a parole la sanità marchigiana per poi penalizzare sempre il personale , che da solo ha permesso negli ultimi quattro anni di far conseguire la "virtuosità'" dei conti. Quando la Regione riconoscerà qualcosa ai lavoratori che non vengono mai neanche citati ??  Se  poi aggiungiamo il probabile blocco dei salari anche nel 2015 è evidente che per infermieri ed oss del sistema sanitario regionale la misura è colma. La Fp Cisl Marche è pronta ad adottare tutte le iniziative sindacali necessarie a  valorizzare i professionisti della sanità. Luca Talevi Segretario Generale Fp Cisl Marche Comunicato stampa
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10/09/2014 CNH industrial di Jesi. Fim Cisl: la qualità salvi il lavoro
La CNH Industrial di Jesi registra un calo dei volumi produttivi e   attiva la procedura di cassa integrazione ordinaria.Una necessità che  nasce principalmente dal calo complessivo del mercato europeo ed in particolare quello francese. I volumi produttivi di CNH Industrial si sono contratti di circa 7/8000 macchine rispetto al 2013, mantenendo comunque la stessa quota di mercato  del 30%. Le ricadute nello stabilimento jesino di tale flessione si sostanziano, da maggio 2014 sino alla fine dell’anno, in una diminuzione di circa 5/600 macchine. A fronte del calo produttivo l’azienda intende fermare l’attività produttiva nella quasi totalità dei reparti coprendo le giornate del 6-7-8-9-10 ottobre  con l’ammortizzatore sociale della cassa integrazione ordinaria. Domani i sindacati di categoria,  la Rsa di Stabilimento e la Direzione si incontreranno per espletare la procedura prevista per legge. La fase di cambiamento che sta attraversando lo stabilimento di Jesi è dovuta, sia ai continui lanci di nuovi modelli di trattori, sia alle normative europee sulle emissioni dei motori che non consentono più di proseguire la produzione di alcune gamme molto apprezzate dai clienti. La Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH ritengono  che questo stabilimento sia un punto di eccellenza nella produzione di trattori. Da 40 anni lo stabilimento di Jesi vanta le maggiori professionalità rispetto dell’intero gruppo CNH, pertanto la Fim Cisl  e la RSA Fim Cisl CNH confidano che la produzione ritorni ai lustri del recente passato. Comunicato Stampa
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09/09/2014 Fim Cisl : gli accordi vanno rispettati
Oggi a Fabriano si  sono riunite  le RSU Indesit Fim Cisl di Melano, Albacina e delle sedi impiegatizie di Ca'Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale. Dall'incontro è emerso che: l'accordo firmato al M.I.S.E. nel Dicembre 2013 rimane il riferimento su cui costruire le future relazioni sindacali con Whirlpool; va verificato l'avanzamento del piano industriale come previsto nell'accordo firmato il 16/12/13 presso il M.I.S.E; vanno previsti utilizzo ed eventuale revisione degli ammortizzatori sociali sia  per i lavoratori dei  siti produttivi che  per quelli delle sedi impiegatizie; è necessario un incontro tra le Rsu Indesit e Whirlpool. La Fim Cisl  nel perseguire gli impegni presi  per la salvaguardia del lavoro auspica che  anche tutte le parti firmatarie dell'accordo(Fim,Fiom,Uilm,Ugl,Ministeri Sviluppo Economico e Lavoro, Regioni Marche e Campania,Azienda e Confindustria) diano seguito a quanto concordato.Comunicato Stampa
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09/09/2014 Scatta la mobilità per i dipendenti della King
Si è svolto il 6 settembre presso la sede della Direzione del lavoro di Pesaro l’incontro per la vertenza della king di Bellocchi di Fano, azienda specializzata nella produzione di accessori per la nautica. Alla riunione hanno partecipato il direttore della Direzione territoriale del Lavoro, il direttore dell’INPS, il dirigente del servizio Lavoro della Provincia di Pesaro Urbino e per le Organizzazioni sindacali Mauro Masci e Leonardo Bartolucci della FIM - CISL delle Marche e Giovanni Giovanelli responsabile della AST CISL di FANO, Cinzia Massetti della FIOM - CGIL di Pesaro e i rappresentanti dei lavoratori. Durante l’incontro si è avviato il percorso istituzionale per permetter ai lavoratori entro la prossima settimana di acceder agli ammortizzatori sociali. Solo grazie al lavoro di tutti i componenti del tavolo è stato possibile avviare una procedura non usuale. “Siamo grati alle istituzioni locali – dicono in una nota i sindacati – per la velocità nella ricerca di una soluzione e per la concretezza del sostegno ai lavoratori della King.” Si conclude, in questo modo, una prima tappa di questa vertenza così complicata e dagli aspetti molto oscuri ed elusivi dei diritti dei lavoratori. Rimane ora in capo agli organi ispettivi e alla procura il compito di verificare se questa azienda ha rispettato tutte le leggi come già segnalato dalle organizzazioni sindacali nel Febbraio. La Cisl, in questi giorni, si sta attivando con le istituzioni per aiutare ulteriormente i dipendenti e le loro famiglie con un sostegno al reddito nel pagare gli affitti e le bollette.GIOVANNI GIOVANELLI CISL FANO
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06/09/2014 Italia ed Albania: i sindacati insieme per il lavoro
Si svolge in questi giorni il VI Congresso nazionale del BSPSH, la confederazione dei sindacati indipendenti albanesi. Pubblichiamo l'intervento di Stefano Mastrovincenzo, Segretario Generale CISL Marche, a Tirana del 6 Settembre 2014. Cari colleghi, gentili signore e signori, illustri autorità,é con grande piacere che porgo a voi tutti il saluto della CISL - la Confederazione Italiana dei Sindacati Lavoratori della Regione Marche, che attraverso l’ISCOS - il suo Istituto Sindacale di Cooperazione Internazionale, rende attiva e visibile da anni la solidarietà dei lavoratori italiani con i Sindacati, i lavoratori e le istituzioni dell’Albania.La celebrazione del VI Congresso nazionale della BSPSH rappresenta un importante momento della vita della vostra Confederazione e la presenza di una così vasta platea di persone se da un canto è motivo di orgoglio e di soddisfazione, dall’altro è un invito ad essere sempre più impegnati nella promozione e nella difesa dei diritti dei lavoratori e nella costruzione della democrazia in Albania.La parola italiana “sindacato” – traduzione di trade union – significa “stare insieme per promuovere giustizia”. E’ una frase bella che invoca una dimensione di persone unite per un nobile scopo. Ogni realtà in cui esiste un sindacato che sa ascoltare le esigenze dei lavoratori, che li valorizza come persone e si adopera per tenerli uniti, per tutelare il lavoro, per promuovere la giustizia e la pace è una realtà umanamente e socialmente più ricca.E’ per questo motivo che la CISL è qui oggi con voi a celebrare questo momento fondamentale della vostra vita associativa con la convinzione che la cooperazione internazionale tra Italia ed Albania in particolare, e con i paesi balcanici più in generale, rappresenti uno strumento privilegiato per costruire assieme il dialogo, la pace, lo sviluppo e la giustizia sociale in questa vasta area dell’Europa meridionale.Soprattutto in un fase delicata come quella che stiamo attraversando. La CISL, mentre auspica uno sforzo corale da parte di tutti gli stati ed istituzioni europee per far fronte alla grave crisi sociale ed economica che sta travagliando da anni la maggior parte dei paesi europei, e rilanciare così l’occupazione, il lavoro e lo sviluppo, esprime grande preoccupazione per la gravissima crisi politica scoppiata tra UE/USA e Russia a proposito della Ucraina, e ritiene che questa debba essere affrontata con tutti i mezzi e gli strumenti possibili della diplomazia e della mediazione. L’Unione Europea non può in nessun modo pensare di poter intervenire nel conflitto in atto con azioni militari e con l’uso della forza. La CISL invita pertanto Bruxelles ad opporsi al linguaggio dello scontro violento e ad instaurare un dialogo serio e costruttivo per superare questo gravissimo momento di tensione ed approdare a soluzioni concrete, condivise e sostenibili, come auspicato anche dal segretario generale dell' Onu, Ban Ki-moon, che ha messo in guardia l'Occidente contro i pericoli di una escalation militare.Nonostante le insufficienze, gli errori, le debolezze, i limiti… che caratterizzano il suo operato, l’Europa rimane la prospettiva presente e futura da cui i singoli stati non possono più prescindere, per affrontare sullo scenario mondiale le sfide globali.Su questa lunghezza d’onda si è posta da tempo l’Albania che ha chiesto di farne parte impegnandosi in una serie di riforme radicali che le hanno consentito notevoli progressi portandola ad un passo dal traguardo che le auguriamo possa raggiungere quanto prima.D’altro canto l’Europa, anche attraverso l’istituzione della Macroregione Adriatico Ionica e l’adozione della relativa Strategia che debutterà all’inizio del prossimo anno, ha inteso offrire agli 8 paesi che ne fanno parte, tra cui l’Italia e l’Albania, una importante opportunità di sviluppo economico e di coesione sociale. Si tratta di un spazio comune tra Stati membri e Stati in condizione di pre-adesione costituito allo scopo di favorire la coesione e perseguire una nuova politica economica fondata sulla cooperazione interregionale per lo sviluppo sostenibile, il rafforzamento della ricerca e dell’innovazione, delle reti materiali e immateriali e l’utilizzo intelligente delle risorse ambientali e culturali.Strutturata su quattro pilastri tematici (piano di gestione delle risorse ittiche, governance dei porti e loro collegamento con l’entroterra, miglioramento dei collegamenti terrestri e delle reti telematiche, sviluppo del turismo sostenibile), la Strategia della Macroregione prevede temi trasversali, quali ricerca ed innovazione e costruzione delle competenze.Per un sindacato come la CISL la declinazione di questi pilastri non può prescindere dalla cooperazione sociale tra i paesi della Macroregione e dal coinvolgimento effettivo delle popolazioni e dei lavoratori che abitano questo spazio comune.In pratica, tutto questo deve tradursi:1. nella certezza che tutte le azioni che saranno realizzate negli Stati della Macroregione, abbiano tra gli obiettivi anche quello di creare occupazione sostenibile, in termini di tutela e rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori come regolate dalla Carta dei diritti fondamentali del Trattato europeo, dalle Convenzioni OIL, oltre che dagli standard e dai diritti del lavoro universalmente riconosciuti;2. in un impegno diretto a battere ogni rischio di dumping sociale, a realizzare progetti comuni con le organizzazioni sindacali e sociali di tutti gli Stati della Macroregione ed in particolare con quelli con lo status di preadesione, anche con il fine di costituire un Forum delle Organizzazioni Sindacali della Macroregione per favorire la cooperazione intersindacale ed il dialogo tra le parti sociali;3. in un impegno diretto a promuovere ed organizzare con le organizzazioni sindacali della Macroregione efficaci azioni volte ad approfondire le dinamiche del mercato del lavoro per fare si che la mobilità e le migrazioni avvengano nel pieno rispetto della protezione del lavoro e dei diritti sociali.C’è dunque una straordinaria opportunità che l’Europa ci mette a disposizione ; ciascuno deve fare la sua parte giocando il ruolo che gli è proprio in un sistema democratico ed assumendosi quindi le proprie responsabilità. Ciò si traduce, per Sindacati come la CISL e la BSPSH, in un invito ad occuparsi con maggior vigore del tema del lavoro, dei diritti dei lavoratori, della giustizia sociale. Siamo tutti consapevoli che la pace è frutto della giustizia e che la possibilità di uno sviluppo equo e sostenibile trova la propria linfa vitale nella democrazia, nella legalità e nella solidarietà. Per troppo tempo si è pensato che un lavoro dignitoso cioè rispettoso dei diritti dei lavoratori, della loro salute, dell'ambiente di lavoro, tutelato da una rete previdenziale, con un giusto salario - fosse una prerogativa solo dei paesi e delle società ricche. E' venuto il tempo di ribaltare questa analisi: è ora cioè di battersi per favorire la creazione di posti di lavoro capaci di offrire, qui in Albania come in ogni altra parte dell’Europa e del mondo, redditi sufficienti alle famiglie per garantire loro la sicurezza alimentare, per mandare i figli a scuola, per accedere ai servizi sanitari, per assicurare una vecchiaia dignitosa, per non essere costretti ad emigrare. E' questo il passo indispensabile che serve all’Albania per uscire dalla morsa delle diseguaglianze sociali, della corruzione, della povertà, e proiettarla verso un futuro di sviluppo, di democrazia e di pace. La sfida è grande, ma affrontarla con successo è possibile. E la vostra Confederazione sa di poter contare sulla solidarietà e la cooperazione attiva e concreta della CISLNell’occasione del vostro Congresso voglio ribadire la volontà della CISL e dell'ISCOS di affiancare gli amici albanesi nel loro processo di crescita e di rafforzamento, in una ottica di solidarietà internazionale che abbraccia tutte le lavoratrici e i lavoratori del mondo.Termino formulando l’auspicio che i rapporti di amicizia e collaborazione costruiti in questi anni possano rafforzarsi ulteriormente e produrre frutti significativi e rinnovo il saluto della CISL italiana, della CISL Marche ed il mio personale a Gezim Kalaja, al gruppo dirigente e a tutti gli iscritti alla BSPSH. Non posso, in questo saluto, non ricordare la figura dell’amico Carlo Colli che tanto ha fatto e dato per amore dell’Albania e di tutti i suoi lavoratori. Grazie e buon lavoro.
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05/09/2014 Crisi occupazionale nel pesarese: basta allarmismi ora bisogna agire
Non si arrestano i forti e ripetuti segnali di preoccupazione provenienti da più parti, in merito all’aggravarsi della disponibilità di lavoro nella provincia di Pesaro Urbino, confermati anche dagli ultimi dati sulla situazione occupazionale, elaborati da Unioncamere, che attribuiscono al territorio pesarese la “maglia nera” con un calo del 16% degli occupati rispetto al 2013. Senza contare le conseguenze sociali oltre ai sospetti di infiltrazioni che la situazione di instabilità comporta.Per la Cisl di Pesaro e Urbino è necessario che il dibattito politico, culturale, sindacale ed economico tra istituzioni, forze sociali, e associazioni datoriali di questa provincia inizi a dare risposte concrete, ognuno per la propria parte, per contribuire ad individuare gli assi per rideterminare lo sviluppo in questo territorio. Riteniamo che quanto anticipato dalla stampa sull’intenzione del Prefetto di Pesaro, di costituire un tavolo concertativo con tutte le forze sociali ed economiche, possa essere la chiave di volta per assumere responsabilmente decisioni e soluzioni per la concreta rinascita economica per tutto il territorio della provincia di Pesaro – Urbino.LA CISL DI PESARO  - URBINO 
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05/09/2014 Vertenza King, mobilità per i dipendenti
Si è svolto ieri, 4 settembre, presso la sede della Provincia di Pesaro l’incontro per la vertenza della King Srl di Bellocchi di Fano, azienda specializzata nella produzione di accessori per la nautica. Tra i suoi clienti il gruppo Ferretti e Azimut Benetti. All’incontro non si sono presentati i titolari dell’azienda che risultano irrintracciabili da fine agosto, quando i dipendenti sono rientrati al lavoro dalle ferie trovando la fabbrica con la luce staccata. All’incontro hanno partecipato per la Provincia di Pesaro Urbino il Commissario Massimo Galluzzi assieme al dirigente del servizio Formazione Lavoro Flavio Nucci, il Sindaco di Fano Massimo Seri e l’assessore  Carla Cecchetelli, per le Organizzazioni Sindacali, Mauro Masci e Leonardo Bartolucci della FIM CISL Marche,  Giovanni Giovanelli responsabile AST CISL di Fano, Cinzia Massetti e Marco Monaldi della Fiom CGIL di Pesaro e le rsu aziendali in rappresentanza dei lavoratori.Leonardo Bartolucci ha ricostruito la vicenda della ditta King precedentemente Art Inox e ha chiesto alle istituzioni di avviare immediatamente un percorso che permetta ai lavoratori (43, da aprile senza stipendio) di usufruire degli ammortizzatori sociali. Per questo è stato attivato un tavolo tecnico (Direzione Territoriale del Lavoro, Inps e Provincia) presso la sede dell’Ispettorato del Lavoro. E’ stato anche chiesto di monitorare le “mosse” societarie” dell’azienda King Srl e di verificare, come già peraltro segnalato con un esposto fatto il febbraio scorso alla Guardia di Finanza, la regolarità delle operazioni messe in campo dalla King.Con il Sindaco di Fano e il Commissario della Provincia si è concordato di attivare immediatamente misure di sostegno per i lavoratori senza retribuzioni dal mese di aprile. Questa vicenda dai molti lati oscuri e complicati è un forte segnale d’allarme: in questo periodo di crisi il nostro sistema produttivo è soggetto ad operazioni poco trasparenti, alcune volte ai limiti della legalità. La Cisl chiede nuovamente di alzare il livello di monitoraggio e controllo del territorio per evitare che la nostra Provincia da isola felice diventi facile terra di conquista da parte di sistemi e organizzazioni illegali. 
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05/09/2014 Riorganizzazione Camere di Commercio,oltre 500 i lavoratori coinvolti
La Fp Cisl Marche nel condividere l'intenzione dei cinque Presidenti della Camera di Commercio di anticipare i tempi della normativa ed impostare la riorganizzazione dell'intero sistema camerale, denuncia come purtroppo non abbia ancora avuto seguito la richiesta unitaria sindacale di incontro per affrontare questo delicato aspetto. Le due proposte che stanno emergendo dal confronto datoriale circa una futura azienda regionale o due ( Marche Nord e Marche Sud ) devono essere attentamente valutate per verificarne l'impatto sulla erogazione dei servizi alle aziende e sul personale. Il sistema camerale ha attualmente circa 400 lavoratori diretti più un centinaio tra lavoratori UnionCamere e aziende speciali. In questo contesto infatti molto importante è il ruolo, a livello regionale ,che nel corso degli anni ha ricoperto l'UnionCamere. E' necessario creare sinergie tra sistema camerale e sindacati per affrontare il vero grave problema legato al taglio delle quote di iscrizione delle aziende alla Camera di Commercio tagliate per legge del 35% dal 2015 fino ad arrivare al 50% nel 2017 . Questa quota da sola copre circa i 2/3 delle entrate complessive delle Camere di Commercio . Pertanto è fondamentale l'immediato confronto sul tema con l'unico obiettivo di condividere una riorganizzazione in grado di dare risposte a imprese e lavoratori. Comunicato Stampa
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01/09/2014 Micam, tutelare il made in Italy con la contrattazione
Le Organizzazioni Sindacali Femca Cisl Marche e Filctem Cgil Fermo guardano con estrema attenzione all'esito della Fiera di Milano. Consapevoli che la scelta di anticipare il Micam di due settimane rispetto al passato ha significato un atto coraggioso imprenditoriale, finalizzato ad essere più vicine alle tempistiche del mercato, ma anche uno sforzo da parte di quei lavoratori chiamati a dare il massimo durante il campionario proprio ed anche nel mese di agosto. Condividiamo le dichiarazioni del presidente camerale Di Battista sulla volontà di difendere il “Made in Italy” aggiungiamo a tal proposito che uno sforzo congiunto territoriale di Femca Cisl e Filctem Cgil è stato quello di lavorare realmente con le imprese più importanti e con le associazioni datoriali (principalmente Confindustria) per affrontare la tutela reale, attraverso politiche mirate del “vero made in Italy”. Spesso purtroppo abbiamo incontrato la difficoltà più grande proprio dalle aziende stesse che non hanno una reale volontà di confronto e trasparenza sulla proprie filiere produttive nel distretto, tranne qualche rara eccezione con la quale stiamo realizzando protocolli di contrattazione interessanti. Nella speranza che la capacità di innovazione e di qualità del nostro distretto consenta alle aziende Fermane e Maceratesi di portare buoni risultati dal Micam, invitiamo al ritorno dalla fiera, in senso assolutamente propositivo, tutte le parti sociali a cominciare da Assocalzaturifici alla realizzazione di una contrattazione territoriale che permetta di concretizzare una sinergia di azioni mirate alla tutela del distretto ed alla sua crescita. Dal nostro punto di vista appare chiaro come solo il “coinvolgimento consapevole” dei lavoratori nel processo di miglioramento del prodotto e della collaborazione sia il punto su cui scommettere per il prossimo futuro. Auspichiamo quindi che nei prossimi mesi si riesca a realizzare nel distretto Fermano Maceratese, che è bene ricordare essere tra i più importanti al mondo, una serie di buone prassi e relazioni tali da portare alla realizzazione di una contrattazione degna di tale nome, una contrattazione 2.0.
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30/08/2014 Polizia provinciale di Ancona, assemblea del personale
Le Organizzazioni sindacali della CISL Funzione Pubblica e CSA comunicano che, a seguito dei numerosi problemi operativi che gli agenti devono affrontare quotidianamente, hanno indetto per il giorno 01/09/2014 l’assemblea per il personale della Polizia Provinciale di Ancona, dalle ore 07.30 alle ore 11.30 per il turno antimeridiano e dalle ore 16.30 alle ore 19.30 per il turno pomeridiano. Dopo che il governo del Prof. Monti ha escluso per tutti gli operatori di Polizia Locale la causa di servizio e l’equo indennizzo, l’Amministrazione Provinciale di Ancona sembra intenzionata a non riconoscere nemmeno una piccola indennità di rischio o disagio ai suoi agenti. Nell’assemblea saranno inoltre affrontati anche gravi problemi irrisolti legati alla sicurezza degli operatori provinciali, che sono costretti a effettuare servizi di pronto intervento con mezzi obsoleti e dotati di insufficienti dispositivi di segnalazione visiva (lampeggianti), senza i dovuti corsi di formazione e aggiornamento sulla sicurezza in presenza di traffico veicolare (incidenti stradali, ecc…), con munizionamento per l’arma corta che non viene sostituito da più di dieci anni e con divise e calzature logore. Le richieste formulate dall’assemblea saranno prontamente rappresentate all’Amm.ne Provinciale auspicando tempestivi e positivi riscontri, in mancanza dei quali le Organizzazioni Sindacali  metteranno in atto tutte quelle iniziative volte alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Si ritiene infatti che, anche nel delicato momento di trasformazione delle province, sia fondamentale investire nella polizia provinciale per garantire la sua quotidiana presenza sul territorio e come interfaccia dell’ente all’esterno. Ci preme ricordare come il servizio di Polizia Provinciale di Ancona operi, da più di mezzo secolo, con grande professionalità e dedizione a tutela dell’ambiente, in particolare caccia e pesca, vigili sui 1.000 chilometri di strade provinciali e sia l’unico in Regione ad avere il servizio di reperibilità
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29/08/2014 Ferretti Group: bene aumento di capitale, ora confronto sul Piano Industriale
“L'aumento di capitale per 80 milioni di euro, deciso dai soci di Ferretti Group, rappresenta indubbiamente una buona notizia. Lo è perché da un lato segnala ulteriormente la volontà, in particolare da parte del socio di maggioranza, di perseguire un investimento chiaramente di carattere industriale, dall'altro perché garantisce le risorse necessarie al presente ed al futuro di una importante eccellenza italiana.” E’ quanto affermano in una nota congiunta Filca- Cisl, Feneal - Uil e Fillea - Cgil. La volontà dichiarata di voler sviluppare un nuovo piano industriale di rilancio e crescita va esattamente nella direzione da sempre invocata dal sindacato. Ora è urgente aprire il confronto sul piano industriale affinché questo sia integrato con quanto già concordato nei mesi scorsi tra Filca – Feneal – Fillea e Azienda. Infatti, con l'accordo sottoscritto a febbraio 2014 presso il Ministero dello Sviluppo Economico si indicava un percorso della durata di quattro anni che prevede impegni da parte di tutti i soggetti presenti a quel tavolo: Ferretti SpA, Organizzazioni Sindacali, MiSE, Regione Emilia Romagna e Comune di Forlì. Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil ritengono a questo punto necessario attivare il tavolo di monitoraggio istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico per confermare quanto a suo tempo concordato ed avviare fin da subito il confronto a livello di gruppo per rilanciare l'attività, sviluppare le aree commerciali emergenti e strategiche del mercato mondiale, sviluppare nuovi prodotti, nuovi processi e nuove tecnologie.Roma, 28 agosto 2014
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28/08/2014 Skatepark di Fano smantellato: la Cisl interviene
“La notizia dello smantellamento dello skatepark di Fano dedicato ai giovani che praticano questo sport non è un bel segnale dell'amministrazione comunale per quanto riguarda l'attenzione alle politiche giovanili” - commenta Giovanni Giovanelli,  responsabile Ast – Cisl.Chi conosce i ragazzi appassionati di questo sport e l'associazione a cui fanno riferimento sa benissimo che attorno a questa disciplina sportiva si aggregano e giovani adolescenti. Lo spazio che in maniera così repentina è stato smantellato era un tranquillo luogo di aggregazione e di attrazione di persone ragazzi appassionati. Se il problema sono le norme di sicurezza ricordiamo alla giunta e all'assessore alle politiche giovanili che forse è meglio spendere i 20.000 euro per una pista a norma, perché tale è la spesa necessaria, creando uno spazio di aggregazione e di sport con possibilità di eventi e manifestazioni, piuttosto che spendere soldi per manifestazioni il cui ritorno è tutto da dimostrare.La Cisl invita pertanto l'assessore competente a rivedere la decisione presa e, all'interno delle politiche giovanili promosse dal Comune, di operare con una strategia di pianificazione di interventi e di proposte. “Sarebbe altresì deleterio – termina Giovanelli - procedere come, in questo caso, con interventi a spot e senza avere un progetto pianificato di politiche giovanili in termini di spazi di risorse e di interventi tesi a migliorare le strutture ad oggi presenti nella città.  La nostra città non può declinare la sfida di una lungimirante politica giovanile”. 
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27/08/2014 “Ossi duri….si diventa”: facciamo il punto
La campagna di sensibilizzazione sul progetto di prevenzione e cura dell’Osteoporosi denominato “Ossi duri…. si diventa” è partita il 18 ottobre 2013 con una iniziativa regionale di informazione che vedeva come protagonisti Il Dipartimento di Prevenzione della Regione Marche, le Segreterie regionali Spi - Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil ed i rispettivi Coordinamenti regionali Donne. II progetto nasce dalla mobilitazione delle Federazioni Pensionati e dai rispettivi  Coordinamenti Donne che nel 2010 hanno avviato una raccolta di firme con la quale si chiedeva alla Regione Marche una apposita legge o un intervento mirato alla prevenzione e cura dell’osteoporosi, grave patologia che colpisce anziani e in modo particolare donne dopo la menopausa. Nel giro di poco tempo sono state raccolte oltre 5000 firme, segno che il problema non solo era particolarmente sentito dalla popolazione ma che mostrava una scarsa attenzione da parte delle Istituzioni. La Regione Marche ha recepito il problema istituendo sia una équipe di medici che ha affrontato la tematica dell’Osteoporosi che un apposito tavolo tecnico costituito da figure mediche e parti sociali in un confronto che ha prodotto una serie di iniziative di promozione del progetto e informazione sulla patologia, arricchita dalla divulgazione di un opuscolo realizzato dall’ Azienda Sanitaria Regionale. Il progetto ha avuto un’ampia prosecuzione con incontri promossi e organizzati dai coordinamenti Donne Pensionate dei Sindacati e che si sono svolti in diverse città e paesi delle Marche. Gli incontri,19 già effettuati e sicuramente altrettanti in programmazione, hanno avuto un riscontro molto positivo coinvolgendo circa 1500 persone che si sono dimostrate particolarmente attente alla tematica e stimolando ancora di più la Regione Marche ad inserire il programma di prevenzione contro l’Osteoporosi nel Piano Regionale di Prevenzione 2014/18. La presenza e la qualità della partecipazione particolarmente interessata e vivace di tante persone, ci hanno fatto comprendere non solo quanto il problema sia sentito ma anche quanta necessità ci sia di una informazione più accurata per una patologia di grande impatto sociale ed economico che quando si manifesta può essere già troppo tardi e costosa da curare. Durante gli incontri, i medici che si occupano di Osteoporosi hanno illustrato le problematiche inerenti questa patologia: il suo manifestarsi, la prevenzione e la cura. Molto utile è stata la possibilità, durante il dibattito, di poter effettuare il Test Defra, che permette di conoscere la probabilità e il grado di rischio di fratture ossee dovute a Osteoporosi.Con queste azioni siamo stati capaci di sensibilizzare le Istituzioni e far conoscere la patologia alla popolazione. E’ auspicabile che la preziosa collaborazione tra Regione Marche e sindacati dei pensionati e coordinamento donne che abbiamo intrapreso continui, visti i positivi risultati ottenuti finora. Lorenza Mancini  -  Coordinatrice Regionale  Donne FNP - CISL
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06/08/2014 Un presidio per la pace
Guardiamo con grande preoccupazione al proliferare dei focolai di guerra e violenza in tutto il mondo.Palestina, Siria, Ucraina, Iraq, Nord Africa ci ricordano che la guerra è un mostro che continua a uccidere tante persone in tutto il mondo e minaccia di diffondersi ulteriormente, bisogna essere consapevoli delle terribili conseguenze che gravano sulle popolazioni inermi, sul loro futuro e sulla loro speranza;Serve che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette e che immediatamente il dialogo tra i popoli e la politica del confronto riacquisiscano un ruolo centrale;Serve che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo di mediazione nei focolai di guerra, a partire dal conflitto palestinese: con la fine dell’occupazione militare israeliana e della colonizzazione del territorio palestinese, il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutta l'area che accoglie i popoli israeliano e palestinese. E’ ormai indispensabile ed urgente un’azione diretta delle nostre Istituzioni locali e nazionali per ribadire il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione. Dal novembre 2012 la Palestina è riconosciuto “Stato non membro Osservatore permanente” presso l’Assemblea delle Nazioni Unite: la risoluzione Onu, approvata a larghissima maggioranza, sancisce l’ingresso della Palestina nelle Nazioni Unite. Allo stesso tempo vanno riconosciuti al popolo di Israele il diritto alla sicurezza ed il diritto del popolo palestinese ad una patria libera e sicura.Serve che il governo italiano e quelli europei interrompano immediatamente la fornitura di armi, munizioni e servizi militari ai paesi e alle fazioni in guerra. E’ necessario adeguare immediatamente la legge nazionale alle nuove linee guida europee e andare oltre interrompendo gli accordi militari tra i due Paesi, come sancito dalla Legge italiana 185/90 che vieta la vendita di armi a Paesi in conflitto o che violino i diritti umani, nella piena consapevolezza del principio espresso nell’art. 11 della nostra Costituzione, secondo il quale “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”Serve che il nostro governo, oggi alla presidenza dell’ Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio, mettendo in atto una specifica, immediata iniziativa, italiana, mediterranea ed Europea volta al cessate il fuoco da ambo le parti nella striscia di Gaza, in Palestina ed in Israele e si faccia parte attiva per sedare tutti i focolai di guerra che si sono sviluppati alle porte dell’Unione Europea.Il nostro impegno per la pace deve crescere innanzitutto nei luoghi dove viviamo tutti giorni , nelle scuole, nei posti di lavoro e nelle nostre città.La difficoltà della politica e delle istituzioni sovranazionali deve spingerci, come cittadini del mondo, ad uno sforzo maggiore di partecipazione e di protagonismo collettivo: così da esigere con più forza l'affermazione della pace e quel cambiamento che si fa sempre più urgente.Invitiamo cittadini ed associazioni ad un presidio per la pace giovedì / dalle ore 18 in Piazza Roma. Ancona, 05.08.2014
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