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03/11/2010 Una raccolta di firme per i precari della scuola
Una raccolta di firme per i precari della scuola. E' l'iniziativa messa in campo dalla segreteria di Pesaro e Urbino della Cisl Scuola che, entro la prima metà di dicembre, raccoglierà presso le proprie sedi le sottoscrizioni che verranno poi presentate al ministro della Pubblica Istruzione, al presidente della VII commissione della Camera e del Senato e ai capigruppo dei partiti politici. "Siamo preoccupati - ha sottolineato la segretaria provinciale della Cisl Scuola Anna Bartolini nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina -, per le conseguenze del D.L. 134/09 convertito nella L. 167/2009, nella quale si stabilisce la riapertura della graduatoria con l'inserimento a pettine per i precari, a decorrere dal biennio 2011/2012. Si tratta di una situazione che finirà per disattendere le legittime aspettative dei docenti precari che erano nelle graduatorie al momento della loro trasformazione da permanenti a graduatorie ad esaurimento". I rappresentanti sindacali si rammaricano che per favorire alcuni docenti ricorrenti contro il trasferimento in coda, si ledono i diritti di una massa ben consistente di docenti precari già iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. Con la raccolta di firme la Cisl Scuola vuole quindi dimostrare il proprio totale disaccordo per l'inserimento a pettine previsto per il 2011, che non farebbe altro che togliere il posto ad alcuni precari per attribuirlo ingiustamente ad altri. "Tanti docenti già precari, che da tempo si trovano in posizione utile - si legge nel documento che verrà inviato ai rappresentanti di governo - verrebbero a perdere, di fatto, la prospettiva di un contratto di lavoro e qualsiasi possibilità di costruirsi un futuro nella scuola". La richiesta è pertanto quella di modificare la legge 167/2009 garantendo la condizione di esaurimento delle graduatorie attraverso modalità di aggiornamento che escludano il trafserimento di provincia. Clicca sul link sottostante per i dati relativi alla situazione dei docenti e del personale Ata a livello nazionale e in provincia di Pesaro e Urbino: http://www.scribd.com/doc/40877513/Tabella-Dati-Per-Conferenza-Stampa
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03/11/2010 Bancari a convegno sui rischi del mestiere
Mercoledì 27 novembre i bancari della Cisl di Macerata si sono riuniti in assemblea presso la Sala Convegni dell’Hotel Grassetti di Corridonia, gremita fino all’ultimo posto. E’ stato approfondito il tema - attualissimo - della normativa antiriciclaggio,  analizzando in particolare le leggi 197 del 1991 e 231 del 2007 insieme alla legge 231 del 2001 sulla responsabilità amministrativa. Il relatore Mario Capocci, coordinatore nazionale dei Quadri Direttivi della Federazione Italiani Bancari (FIBA) Cisl, ha messo al corrente i lavoratori dei rischi che si corrono nel caso di mancata segnalazione di operazioni “sospette”. Sanzioni disciplinari ma soprattutto sanzioni penali, sia per la banca che per i dipendenti, chiamati in più di un caso a rispondere personalmente e con il proprio patrimonio. In particolare la normativa sulla tracciabilità dei pagamenti, recentemente riformata, impone ai lavoratori di entrare nel merito delle operazioni, valutandone gli importi e confrontandoli con la situazione soggettiva, professionale e reddituale, della persona che si presenta allo sportello. Necessaria quindi in primo luogo una formazione specifica più puntuale da parte degli istituti di credito, spesso poco trasparenti sui livelli di responsabilità e di rischio per i lavoratori. Sui quali grava il dovere di segnalare direttamente le operazioni sospette al titolare della filiale, che a sua volta dovrà rivolgersi alla direzione generale. Quest’ultima, se lo riterrà opportuno, potrà adire l’Ufficio Centrale Finanziario della Banca d’Italia. Soddisfatto il Segretario generale dei bancari Cisl di Macerata Giovanni Carlini secondo il quale «la grande partecipazione all’incontro di ieri - il secondo organizzato sul tema dalla Fiba Cisl dopo quello di Jesi del mese scorso - testimonia l’attenzione e la preoccupazione dei lavoratori su questo argomento. Per questo, anche su richiesta di tanti miei colleghi, la Fiba Cisl si impegna a organizzare ulteriori momenti di confronto anche su tematiche diverse. »
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03/11/2010 SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
IL PROGETTO Il progetto Marche in Rete per la Salute e Sicurezza sul Lavoro intende sviluppare e diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso l’erogazione di servizi di promozione, assistenza e formazione.Cultura della sicurezza: ossia il modo di rappresentare e vivere sul piano emozionale il contesto, da parte di chi vi partecipa. Insomma: la conoscenza dei modelli culturali di un’organizzazione permette di iscrivere gli interventi formativi e comunicativi entro determinati contesti e di incidere sui processi organizzativi in modo produttivo. La strategia di questo lavoro sarà l’integrazione con la rete per la sicurezza esistente nella regione Marche a livello istituzionale e territoriale, e la costruzione di momenti di scambi e confronti tra aziende e tra lavoratori, a livello formativo e metodologico-didattico. Le fasi Il progetto è articolato in 3 attività: promozione, assistenza e formazione e ogni attività prevede diversi interventi/azioni. Promozione Prevede 3 interventi e durerà per l’intero anno del progetto:- costruzione del piano di comunicazione e progettazione della piattaforma web;- costruzione della rete territoriale e promozione del progetto;- diffusione dei risultati. Assistenza Per i dodici mesi del progetto, l’attività di assistenza comprenderà: - indagine di sfondo e interviste a testimoni significativi; - ricerca -azione sull’analisi dei fabbisogni di formazione legati alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ed elaborazione dei dati emersi; - pubblicazione e pubblicizzazione dei risultati; - sperimentazione della certificazione delle competenze. Formazione Quattro interventi. Un’attività che partirà dal quarto mese di esecuzione del progetto e si concluderà entro due mesi dalla fine, per un totale di otto mesi:- progettazione di dettaglio della formazione;- scelta dei partecipanti e composizione delle aule;- formazione dei formatori;- realizzazione dei gruppi di lavoro ed erogazione della formazione. Per maggioni informazioni e essere informato sugli appuntamenti,  visita il sito
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02/11/2010 Patto sociale per crescita ed occupazione
I temi dell'intesa: Emergenze sociali  - Ricerca e Innovazione -  Mezzogiorno - Semplificazione  
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02/11/2010 Provincia di Ascoli Piceno e Sicurezza sul lavoro. Silenzio assordante.
La sicurezza sul lavoro nel nostro territorio è da anni punto fondamentale per la nostra attività, per far conoscere agli addetti ai lavori, lavoratori e aziende, la necessità della cultura della sicurezza. I protocolli d'intesa sottoscritti con la Provincia di Ascoli Piceno (ultimo in data 17/03/2008) negli ultimi anni ne sono la prova. Lo scorso 21 Dicembre 2009 ci siamo incontrati con il neo eletto Presidente Ing. Piero Celani per fare il punto sugli impegni assunti con la precedente Amministrazione. Tra i punti principali vi era la Settimana Europea a favore della “ Sicurezza sul lavoro“ che si svolgeva ad ottobre, la Formazione dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza, la Giornata provinciale a favore della sicurezza sul lavoro, l'attivazione del Fondo Provinciale Vittime sul lavoro e il Concorso “ Al lavoro sicuri per un sicuro lavoro” riservato agli studenti delle scuole medie superiori (concorso che ha portato negli anni passati a un riconoscimento ufficiale da parte del Ministero del Lavoro per essere stata la prima provincia in Italia a coinvolgere i giovani sul tema della sicurezza sul lavoro, e che questa Amministrazione ha omesso di attivarla per il 2010). Ad oggi purtroppo non abbiamo avuto alcuna risposta a tali richieste che riguardano i lavoratori in prima linea. Forse Il Presidente la pensa come il Ministro Tremonti, che in un intervento al Berghem Fest nell'Agosto scorso, «robe come la 626 ( la legge sulla sicurezza sul lavoro, ma da 2 anni abrogata con D.Lgs. n. 81/08 e n. 106/2009 ) sono un lusso che non possiamo permetterci. Sono L'Unione europea e l'Italia che si devono adeguare al mondo ». Se così fosse riusciamo a capire questo silenzio assordante. Forse fare meno salotto produrrebbe molto di più. Comunque, se non ci saranno risposte alle nostre istanze, attiveremo iniziative a sostegno delle nostre richieste.CGIL CISL UL Dipartimento Sicurezza e Igiene sul Lavoro
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29/10/2010 Seminario di formazione: raccontare gli "anelli deboli".
La rappresentazione del disagio e dell'emarginazione sociale sui mass media è spesso oggetto di lamentela da parte di chi vi è direttamente coinvolto. Le persone che hanno vissuto o vivono stati di difficoltà, e tutto il mondo degli operatori sociali, rilevano in proposito varie problematiche: limitatezza delle fonti utilizzate, superficialità, ricorso a luoghi comuni; e soprattutto la frequente trattazione dei temi sociali o come conseguenza dell'agenda politica o in connessione alla cronaca nera, come questi fenomeni fossero qualcosa di cui parlare solo rispetto alla devianza e alla diversità. Una situazione che ha tra le sue conseguenze negative il consolidamento di stereotipi e l'alimentazione di intolleranze, paure e allarmi sociali. Tra le cause di questa insoddisfazione vi è una permanente fatica nel dialogo fra gli operatori dell'informazione (e della comunicazione in generale) e gli addetti al "sociale", sia del settore pubblico che del privato non profit, professionali o volontari. Se è vero che le cause sono dovute a entrambe le parti, ciò rende sempre più necessario che questi due soggetti si legittimino a vicenda e che si parlino con costanza e sistematicità. Serve insomma una alleanza tra giornalismo e operatori sociali, per una informazione sempre più corretta ed efficace sugli "anelli deboli" della società. La Regione Marche, nell'ambito del progetto europeo OPEN, e avvalendosi dell'esperienza della Comunità di Capodarco nei seminari di Redattore Sociale, organizza questo primo incontro di formazione con i giornalisti della regione proprio allo scopo di avviare un percorso nuovo di conoscenza reciproca, di approfondimento tematico e di collaborazione.
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29/10/2010 Andrea Cocco a Buongiorno Marche
Buongiorno Marche: l'intervista al Segretario Generale Fim Ancona Andrea Cocco
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28/10/2010 Chi beneficia della sospensione del mutuo per la prima casa?
Scarica il modello per la richiesta di sospensione. Clicca qui http://www.scribd.com/full/40323938?access_key=key-1j6xr0txob1egq8xfo54
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28/10/2010 Sanità, in arrivo tagli pesanti
Sono tempi difficili per la sanità marchigiana, messa sotto pressione dal disastroso avvio del Centro unico regionale di prenotazione. Pur evitando di cavalcare l’onda di polemiche facili l’occasione è propizia per una riflessione sulle patologie che affliggono il servizio sanitario regionale. A maggior ragione ora che sono in corso di svolgimento le audizioni della quinta Commissione del Consiglio regionale, che dovrà mettere a punto la modifica della legge regionale istitutiva dell’ Azienda sanitaria unica regionale. In arrivo tagli pesanti. Il dibattito sulla nuova legge, per quanto interessante, rischia a conti fatti di risultare inutile. Perché nel frattempo la sanità regionale, al pari di quella nazionale, è minacciata dai pesanti tagli previsti dalla manovra finanziaria correttiva approvata con legge 30 luglio n. 122. La Regione Marche potrà contare su 134,5 milioni di € in meno per il triennio 2010-2012, ai quali vanno sommati i circa 56 milioni di € di deficit accumulati dalle 13 Zone territoriali. Che la gestione dell’Asur fosse in perdita non è una novità. Nel triennio 2007-2009 l’Azienda unica ha bruciato tra 70 e 90 milioni di €, generosamente ripianati dal governo regionale. Per far tornare i conti è bastato modificare la legge regionale n. 47 del 1996 e consentire alla Giunta di attingere alle riserve patrimoniali dell’Asur – costituite da beni immobili e patrimoniali - per coprire le perdite.  Risparmi su personale e farmaci . Una volta liquidati i “gioielli di famiglia” i cordoni della borsa sono stati sigillati. A questo punto i lavoratori e i cittadini pagheranno un prezzo molto alto, perché i risparmi imposti al sistema verranno in gran parte dalla spesa farmaceutica e da quella per il personale. Questo significa nell’immediato non sostituire i lavoratori che andranno in pensione (blocco del turn over) e aumentare i carichi di lavoro per quelli in servizio. Nella realtà provinciale sono evidenti i segnali di un sistema che sta perdendo la bussola. Il reparto di Emergenza Urgenza dell’Ospedale di Macerata è sull’orlo di una crisi di nervi, con i pazienti in attesa per ore e il personale in costante apnea. La riduzione degli anestesisti significa meno sedute in sala operatoria e quindi tempi più lunghi per chi deve sottoporsi ad interventi chirurgici. La vicenda del servizio mensa, dato in gestione a privati, ha umiliato il personale. Nelle altre Zone non va meglio. L’allarme lanciato dal Sindaco di Recanati sui gravi segnali di cedimento del servizio sanitario nella Zona 8 non può lasciare indifferenti. Il rischio concreto è quello di un blocco generalizzato delle attività e di una diffusa riduzione dei servizi - sia ospedalieri che territoriali - su tutto il territorio della provincia di Macerata.  Rafforzare le Aree Vaste provinciali. Siamo consapevoli che non esistono ricette facili, ma alcune linee strategiche possono essere tracciate. Sarebbe fin troppo facile decretare il fallimento dell’Azienda unica – nata anche per ridurre i costi del servizio sanitario regionale - e chiederne a voce alta lo smantellamento. Si risparmierebbero da subito circa 60 milioni di €. La proposta di riforma della legge 13, rafforzando il ruolo delle Aree Vaste, rilancia la dimensione provinciale delle Aziende sanitarie. In questo contesto le Zone territoriali diventano una sovrastruttura inutile di cui dovremmo fare a meno. Si risparmierebbero risorse preziose da reinvestire sul territorio, dando allo stesso tempo un segnale importante di condivisione dei sacrifici che verranno imposti anche ai cittadini e ai lavoratori. Più risorse per il territorio maceratese. Oltre che risparmiate, le risorse vanno spese meglio, riequilibrandone la distribuzione sul territorio. I criteri attualmente in uso per assegnare i budget di spesa alle Zone territoriali penalizzano il territorio maceratese, che privo di aziende ospedaliere - con le quali i budget vengono contrattati a parte - può contare su risorse molto inferiori a quelle che affluiscono a Pesaro ed Ancona. Di conseguenza i cittadini maceratesi sono costretti a spostarsi di frequente per accedere ai servizi sanitari d’eccellenza, con ulteriori costi in capo alle zone territoriali di residenza. Per questo è urgente fermarsi e riflettere con attenzione, programmando l’offerta dei servizi sul territorio regionale in modo da garantire reale equità e parità di accesso per tutti i cittadini marchigiani.  Recuperare la concertazione. Constatiamo con amarezza che la situazione che ci troveremo ad affrontare poteva essere prevenuta se solo il sistema fosse stato gestito in modo meno verticistico ed elitario. Per questo rivolgiamo un appello a non perseverare negli errori commessi, recuperando il valore della concertazione e del confronto con le forze sociali e sindacali, vero punto di forza della programmazione sanitaria. Per leggere la rassegna stampa sul tema clicca qui: Messaggero Macerata Il Resto del Carlino Macerata Corriere Adriatico Macerata
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27/10/2010 Sciopero di 4 ore alla Fincantieri: «Fateci lavorare»
Mercoledì 26 ottobre  il porto di Ancona è stato bloccato da 1000 tute blu. Lo sciopero dei lavoratori della Fincantieri, è stato proclamato da FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL, per difendere i 600 posti di lavoro dello stabilimento di Ancona oltre a tenere alta l'attenzione sull'incontro, di domani a Roma, tra il Ministero per lo Sviluppo Economico, le parti datoriali e il sindacato per chiedere lo sblocco delle commesse pubbliche promesse dal Governo circa un anno fa che permetteranno la ripresa della produttività senza ricorrere alla cassaintegrazione.http://www.youtube.com/watch?v=5avPeiBJcME
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27/10/2010 Avviso INPDAP per l’accoglienza e l’ospitalità residenziale
L’INPDAP ha attivato una convenzione con alcune strutture residenziali per offrire accoglienza in favore di propri assistiti e/o loro coniugi conviventi. Il progetto si chiama “Persona Sempre” e dà la possibilità a non autosufficienti di ricevere ASSISTENZA agevolata presso alcune residenze protette, perché saranno a carico dell’Inpdap. Nelle Marche ci sono posti letto convenzionati presso le strutture residenziali: Villa Getsmani e Zaffiro di Ancona,  Palazzo Tommasi Amatori di San Lorenzo in Campo e  Barberini di Urbania. La domanda è scaricabile presso il sito internet http://www.inpdap.gov.it/ nella parte riguardante “attività sociali”,  oppure presso la sede FNP-CISL di Ancona, via Ragnini 4. Alla domanda vanno allegati i seguenti documenti: certificazione delle condizioni di non autosufficienza indicatore ISEE non superiore a € 30.000.000 dichiarazione dei servizi di intervento sociale del territorio di riferimento di assenza di specifiche forme di sostegno dichiarazione sostitutiva in cui si attesa di non usufruire di analogo servizio erogato da servizi di intervento sociale pubblico. Le domande dovranno pervenire ogni fine mese alle strutture.
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23/10/2010 Una nuova stagione per l'agricoltura
Mercoledì 13 ottobre è stato sottoscritto il protocollo d’intesa per la tutela delle condizioni di lavoro nel settore agricolo. L’accordo istituisce il Comitato provinciale per l'agricoltura, che avrà il compito di monitorare la corretta attuazione dei contratti collettivi degli operai agricoli e florovivaisti e dei dipendenti delle cooperative e dei consorzi agricoli. Il Comitato garantirà anche  un maggior controllo sul territorio in merito alla sicurezza sul lavoro, con un percorso formativo e informativo che fornisca almeno i livelli minimi sia per i lavoratori che per le imprese. L’accordo - siglato dalle Federazioni dei lavoratori Agricoli di Cgil Cisl e Uil, dalle principali Organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro, dalla Direzione Provinciale del Lavoro e dalla Direzione dell' INAIL e dell’INPS di Macerata - rappresenta il punto d’arrivo di un percorso che può offrire da ora in avanti un  nuovo modo di ragionare e confrontarsi, anche in considerazione del fatto che le condizioni del settore certamente non sono delle più facili, con molte realtà agricole che danno segnali di difficoltà sia in termini di produttività che di mercato.
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23/10/2010 David Ballini è il nuovo Segretario dei tessili
David Ballini è il nuovo Segretario Generale della Federazione Energia Moda Chimica e Affini (FEMCA) della Cisl di Macerata. Lo ha deciso il Direttivo provinciale della FEMCA, riunito martedì 19 ottobre 2010.  49 anni, sposato e padre di 2 figli, Ballini proviene dal settore delle costruzioni, d ove ha lavorato per circa 10 anni in edilizia e poi per altri 7 anni come operaio specializzato nel settore della pietra e del marmo. La sua carriera sindacale è caratterizzata da una lunga militanza nella Federazione dei lavoratori costruttori e affini (FILCA) Cisl di Macerata, dove ha rivestito la carica di Segretario Generale fino a febbraio 2009, quando è stato nominato Responsabile provinciale della Cisl Artigianato.  Alla FEMCA Ballini sostituirà Massimo Corvatta e sarà affiancato da due colleghi di Segreteria. Se Claudio Paoletto è una conferma la novità è Didina Voicu, lavoratrice rumena delegata della Femca presso la Conceria di Tolentino.     Con i suoi 2.000 iscritti circa la FEMCA è la più importante categoria della Cisl nel settore dell’industria. Nata per accorpamento di due diverse categorie - quella del settore tessile, abbigliamento e calzature e quella dei chimici, gomma e plastica – è tra le più impegnate a contrastare gli effetti di una crisi che sta duramente colpendo il settore manifatturiero, da sempre cuore dell’economia italiana e maceratese. Un settore che vede impiegati anche molti lavoratori immigrati.  «Il mio impegno -  afferma Ballini – sarà quello di essere quanto più vicino possibile a tutti i lavoratori, sia difendendo l’occupazione con la gestione degli ammortizzatori sociali, sia tutelando le retribuzioni anche con il rilancio della contrattazione di secondo livello scaturita dal nuovo modello contrattuale; inoltre l’attività proseguirà nel solco fin qui tracciato in direzione di una  piena integrazione della categoria».
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22/10/2010 60°Cisl: gli anni settanta nel ricordo di Benito Osimani
Lavori in corso - edizione del 22/10/2010
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22/10/2010 UNITI CONTRO L'IMPOVERIMENTO DEI SERVIZI SANITARI DEL TERRITORIO FERMANO
Conferenza stampa su Sanità del Fermano CGIL CISL UIL Confederali e categoriali hanno organizzato una conferenza stampa sulla sanità alla quale sono stati invitati il Presidente della Provincia di Fermo, i Sindaci del territorio ed il Direttore della Z.T. 11.
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22/10/2010 CONVEGNO "SCUOLA E PRECARIATO: NON CI RESTA CHE PIANGERE"
Intervento del Segretario della CISL/SCUOLA di Ascoli/Fermo Feliciana Capretta Il volantino con cui è stato pubblicizzato l'incontro odierno è molto accattivamente e significativo: tanti pezzi di un puzzle e due "omini" che li stanno mettendo insieme. L'immagine rende bene l'idea della complessità del problema di cui discutiamo stasera: il precariato scolastico. Scaletta dell'intervento: Si tratta di un problema complesso per diversi motivi Il primo: definire la figura del precario. Ci sono precari e precari: c'è il precario che ha fatto una supplenza di pochi giorni e c'è il precario che da anni, anche dieci e più, ha avuto regolarmente l'incarico annuale (cioè ha avuto rinnovato il proprio contratto di lavoro ogni 1 settembre); c'è il precario che ha l'abilitazione e c'è il precario che l'abilitazione non ce l'ha (e anche qui ci sono due figure distinte, c'è colui che non ha superato le prove previste per averla e colui che non ha avuto modo di abilitarsi). Il secondo: comporre interessi contrastanti. Da una parte, c'è il precario che giustamente rivendica una stabilizzazione dopo tanti anni di incarichi a termine, sempre rinnovati. Dall'altra, c'è il giovane che vuole entrare nella scuola, o come docente o come personale ausiliario ed amministrativo, la scuola l'ha vissuta solo da studente ma vuole spendersi in questo ambiente e chiede che vengano banditi i concorsi. Il terzo: non illudere i precari: La CISL SCUOLA ha elaborato un interessantissimo dossier sul precariato, nel quale vengono riportati dati precisi sulle graduatorie dei docenti e degli ATA. Da questi dati risulta che lo "smaltimento" delle graduatorie potrà avvenire in un lasso di tempo, purtroppo, molto più lungo di quanto annunciato, o auspicato, dal Ministro. Pertanto, bisogna fare attenzione: le proclamazioni di intenti, nobili e generose, per cui tutti i precari devono essere stabilizzati, non devono diventare rivendicazioni populiste, usate strumentalmente da qualcuno e non devono creare illusioni. Il quarto: gli interventi regionali devono essere appropriati. Fa bene la Regione a finanziare progetti di formazione professionale rivolti ai precari (da tenere presente che tali progetti sono tutt'altra cosa rispetto ai progetti regionali legati agli elenchi prioritari del decreto salvaprecari), ma la formazione professionale deve essere effettivamente spendibile. L'obiettivo dei percari è assicurarsi un punteggio da utilizzare al momento del rinnovo delle graduatorie e quindi la formazione professionale dovrebbe essere finalizzata, in qualche modo, all'acquisizione di tali punteggi o, comunque garantire una formazione rivolta al superamento di esami che "danno" punteggio. Il quinto: la politica deve fare sintesi. la situazione della scuola e delle scuole è diventata, senza esagerazioni, drammatica: i tagli del personale docente e ATA sono insostenibili: non sempre è assicurata la vigilanza degli alunni neanche per i bambini della scuola dell'infanzia e primaria; i docenti e il personale ATA assenti non vengono sostituiti e le classi vengono sdoppiate, con buona pace del diritto allo studio degli alunni. La politica, dopo aver conosciuto la realtà scolastica, deve dire se e come intende adoperarsi per risolvere i problemi della scuola, deve dirci che scuola vuole,
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21/10/2010 Troppi disagi per gli anziani
COMUNICATO  STAMPA  Le Federazioni dei pensionati SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL  non possono tacere di fronte a tutti i disagi che dal 13 settembre  i cittadini, soprattutto anziani, stanno subendo  nel “tentare” di  prenotare una prestazione sanitaria attraverso il  Centro Unico di Prenotazione oltre a subire le interminabili file alle accettazioni e alle casse-ticket delle strutture sanitarie di tutta la Regione. Le Federazioni dei pensionati SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL  sollecitano la Regione Marche affinché il sistema di prenotazione regionale per le prestazioni sanitarie, possa al più presto andare a regime . Condividono l’obiettivo di facilitare l’accesso alle prestazioni attraverso l’integrazione e l’utilizzo di tutti i terminali, dalle farmacie ai medici di medicina generale. Manifestano forte preoccupazione rispetto alle difficoltà che gli anziani, soprattutto quelli con patologie invalidanti, e le loro famiglie, potrebbero incorrere  per l’erogazione delle prestazioni in presidi dislocati su tutto il territorio regionale rischiando di incentivare il ricorso alle prestazioni in libera professione,  caricando così  i cittadini oltre che dei disagi anche dei costi della sanità marchigiana.  Le Segreterie Regionali   SPI-CGIL, FNP-CISL e UILP-UIL Ancona, 21 ottobre 2010
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20/10/2010 Petizione per il rilancio del servizio civile
Petizione CNESC e Forum del Terzo Settore per il rilancio del servizio civile La CNESC (Conferenza nazionale Enti per il Servizio Civile), di cui è socio il CENASCA, ed il Forum del Terzo Settore hanno lanciato in questi giorni una raccolta firme di adesione alla Petizione "Basta schiaffi ai giovani, diamo un futuro al servizio civile nazionale", in cui si chiede ai vari livelli istituzionali di non lasciar morire questa importante esperienza di cittadinanza per i giovani.Il testo della petizione http://www.scribd.com/full/39739586?access_key=key-prpkf7vgze183y5zw6gPer firmare la petizione on-line clicca sul seguente link: http://www.cnesc.it/index.php/firma-la-petizione.html
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20/10/2010 Settimana Europea per la Sicurezza
In previsione della settimana europea per la sicurezza - dal 25 al 30 ottobre - si segnalano alcune iniziative organizzate nella Regione. Il 28 ottobre ad Ancona è previsto un convegno in cui sarà presentato un portale web dedicato alla sicurezza sul lavoro, che in particolare consentirà la formazione a distanza degli RLS. Il 28 ottobre a Fermo la Provincia organizza la prima giornata della sicurezza. Il 30 ottobre a Pesaro la Provincia organizza una serie di incontri ed iniziative sulla sicurezza sul lavoro. Clicca sui link per visualizzare gli inviti delle iniziative:AnconaPesaroCISL Marche Dipartimento Salute e Sicurezza
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