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19/10/2010 ALZHEIMER: per non dimenticare chi dimentica.
La FNP CISl di Ascoli Piceno/Fermo ed il Coordinamento Donne Provinciale, hanno organizzato un Convegno sul tema "Alzheimer" per il giorno martedi' 26 ottobre 2010 alle ore 9.30 presso la Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno in collborazione con l'Associazione Alzheimer. L'evento è finalizzato ad evidenziare l'importanza di questa patologia che, come noto, è altamente invalidante ed in continuo aumento, soprattutto fra la popolazione anziana, e rappresenta insieme all'infarto, alle malattie cardiache e oncologiche, una delle più significative "emergenze" che i sistemi socio-sanitari si trovano ad affrontare da alcuni anni. Il Convegno si avvarrà della preziosa partecipazione del Prof. Dr. Bellini Francesco, Scienziato Ricercatore Italo-Canadese specializzato in cure per l'Alzheimer e Presidente della Klox Technologies. Inoltre, poichè l'iniziativa è realizzata con il patrocinio della Provincia e del Comune di Ascoli Piceno, parteciperanno al Convegno il Presidente, Piero Celani ed il Sindaco Guido Castelli.
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18/10/2010 Sanità: le proposte di Cgil, Cisl e Uil Marche
Il Comunicato Stampa Sanità: Cgil, Cisl e Uil Marche avanzano proposte per attuare una serie di modifiche che riguardano sia la legge di riorganizzazione del servizio sanitario regionale  sia il nuovo Piano socio- sanitario. Una necessità imprescindibile: tenere insieme programmazione degli obiettivi (Piano socio- sanitario) e riorganizzazione. Il tutto partendo da un giudizio che il risanamento finanziario ha non ha corrisposto la soluzione dei nodi strutturali del sistema: dalla mancata riorganizzazione ospedaliera all’abbattimento delle liste di attesa e alla mobilità passiva. Inoltre, l’attuale assetto ha visto una sovrapposizione di responsabilità a livello regionale (con conseguenti conflitti tra Servizio salute e Asur) e allo stesso tempo una frammentazione (Zone territoriali) che ha impedito d’impostare e di avviare a soluzione i problemi cronici della sanità marchigiana. In particolare, Cgil, Cisl e Uil Marche sostengono che, nella proposta di modifica della legge 13, pur essendo state accolte  sollecitazioni, restano  delle contraddizioni tra la stessa e il Piano sanitario. Il Piano infatti ruota attorno ad una serie di progetti e obiettivi  per i quali è necessario un rafforzamento del ruolo della Regione nelle funzioni di indirizzo e controllo, anche tramite il Dipartimento per la salute, e ad un livello gestionale che indica nell’Area Vasta il riferimento organizzativo e la dimensione gestionale ottimale. Questa indicazione però non trova riscontro nella proposta di legge di riorganizzazione del servizio sanitario regionale per cui all’Area Vasta di fatto non corrispondono assetti di responsabilità coerenti. Un’inadeguatezza ancor piu’ sostanziale sul fronte della contrattazione: la proposta infatti non consente di individuare un livello unico e certo su cui esercitare questa funzione. Insomma, c’è il rischio di una moltiplicazione dei centri decisionali e perciò il sindacato è convinto che l’assegnazione della personalità giuridica all’Area Vasta sarebbe la soluzione migliore e che comunque la stessa debba essere definita come unica articolazione dell’Asur con al vertice un direttore generale. Tale riordino del servizio sanitario dovrà comportare anche un’eventuale ridefinizione dei distretti e degli ambiti rendendo superata l’organizzazione zonale. Come incoerente sarebbe giungere alla costituzione di nuove aziende ospedaliere. Quanto alla proposta di Piano socio- sanitario, Cgil, Cisl e Uil ritengono che sia un atto piu’ di indirizzo che di programmazione;  deve avviare la riconversione degli ospedali minori,  riaffermare l’obiettivo di assegnare il 5% delle risorse del Fondo sanitario per la prevenzione, portare avanti la sperimentazione delle Case per la Salute e degli Ospedali di comunità senza dimenticare le fragilità. In tal senso, occorre anche superare l’emergenza che si è verificata con l’avvio del Cup e mettere a sistema la funzione di prenotazione –accesso migliorando i “terminali” (sportelli, medici di medicina generale, call center) e specializzando i percorsi in base alla complessità delle prestazioni richieste.   18 ottobre 2010 Leggi il documento unitario con le proposte 
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18/10/2010 Tagli alla sanità: preoccupazione per i livelli di assistenza
I tagli sulla sanità che il Direttore Generale dell’ASUR ha imposto alle diverse Zone Territoriali, se non verranno scongiurati, causeranno una disgregazione del Servizio Sanitario Regionale Pubblico. I tagli previsti alle assunzioni, anzi, il blocco del turn over, sono ingiusti per tutti i territori ma per alcuni di questi, in special modo quelli del sud delle Marche, sono insopportabili. Renderanno impossibili il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza o la sostituzione dei pensionamenti o trasferimenti degli operatori. C’è una sorta di accanimento sulle Zone Territoriali n.12 e 13 che negli ultimi anni hanno dovuto sopportare vicissitudini inenarrabili e le conseguenze di una dotazione organica assolutamente sottodimensionata, una perdita costante di servizi ed un abbassamento preoccupante dei livelli minimi assistenziali. Non vi è ingiustizia più grande di trattare in modo eguale soggetti diseguali. Si parla infatti di sacrifici per tutte le Zone ma si dimentica che le risorse destinate negli ultimi anni al nord della regione sono state ingenti anche perché in quella parte delle Marche si concentrano le alte specialità sanitarie. Guarda caso, però, proprio al nord si registra la percentuale maggiore di mobilità passiva extraregionale che tutta la collettività deve caricarsi. La CISL FP quindi giudica molto positivamente l’iniziativa congiunta dei sindaci di Ascoli Piceno e San Benedetto di convocare le rispettive conferenze dei Sindaci per discutere di sanità. La politica locale, infatti, si deve fare carico delle possibili conseguenze dei tagli sulle assunzioni già preventivate dal Dr. Ciccarelli ed unendo le forze, si spera, possa mostrare di essere in grado di ricoprire il ruolo di garante dei diritti dei cittadini in particolare di quelli meno abbienti. Le parole non servono più. Occorrono atti politici veri, seri e concreti nei confronti del Presidente della Giunta Regionale, dell’Assessorato alla Sanità e dell’ASUR che non possono permettersi di fare tagli lineari indiscriminati senza tenere conto della storia territoriale ed economica di ogni singola Zona Territoriale. La CISL FP sarà al fianco della Regione in tutte quelle iniziative finalizzate alla diminuzione degli sprechi, dei privilegi, delle ruberie e delle consulenze inutili ma non potrà acconsentire a tagli sul personale, alla mancata sostituzione degli operatori in pensione e alla mancata copertura dei primariati vacanti. Nella Z.T. 12 come in tutte le altre Zone del Sud delle Marche. Tutto questo, se avvenisse, darebbe origine alla perdita ulteriore di servizi e reparti perché senza personale non si potranno mantenere in piedi i servizi attualmente erogati ne sviluppare altre specialità di cui il sud delle Marche ha diritto. L’immediata conseguenza di ciò sarebbe la consegna della sanità ai privati, alle cooperative o l’esplosione del ricorso agli ambulatori privati dei medici con enorme danno ai cittadini. Le quattro cliniche private del territorio stanno attrezzando le proprie strutture per carpire, più di quanto stiano già facendo, professionisti e pazienti che, insoddisfatti dell’offerta pubblica, ricorreranno al privato. La CISL FP ritiene inutile la costituzione dell’Azienda Sanitaria Marche Sud ma auspica fortemente la nascita degli Ospedali Riuniti di Ascoli e San Benedetto che, però, non potrà prescindere dagli opportuni finanziamenti ed investimenti perché, se lo mettano in testa i soliti ragionieri della Regione, costituire ospedali riuniti non significa sommare i servizi e reparti dei due nosocomi ma scegliere con oculatezza e competenza quali e quanti servizi sanitari insediare su un territorio più ampio e rispondere, così, in maniera equilibrata e soddisfacente ai bisogni dei cittadini di Ascoli e San Benedetto che hanno pari dignità. Per ottenere questo, saranno necessarie le dovute risorse economiche ed umane. Quelle che il sud delle Marche rischia di non ottenere anzi di perdere.IL SEGRETARIO GENERALE FP-CISL ASCOLI-FERMO           Giuseppe Donati18 ottobre 2010
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18/10/2010 Conferenza stampa su: riforma sanità e piano socio-sanitario
Le Segreterie regionali di Cgil Cisl Uil presenteranno alla conferenza stampa di martedì 19 ottobre 2010, il documento congiunto inerente la proposta di riforma della legge regionale n. 13/03 "Riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale" e il nuovo Piano Socio-sanitario 2010-2012, approvati dalla Giunta regionale.
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18/10/2010 Anolf Giovani seconda generazione: nasce l'associazione per dare voce agli italiani senza cittadinanza
L’intuizione dell’Anolf Cisl nazionale prende corpo. Il 13 ottobre 2010, a Roma presso la Cisl Nazionale, si sono riuniti 21 giovani di seconda generazione provenienti da tutta Italia e che hanno la responsabilità dell'Anolf Giovani Provinciali per costituire, con la dotazione di uno statuto, l'Anolf Giovani di seconda generazione nazionale. “Da Coordinamento diventiamo associazione di fatto – ha detto il responsabile nazionale, Maruan Oussaifi – E’ un riconoscimento importante che ci dà autonomia progettuale e di iniziativa per rivendicare i diritti di circa un milione di giovani nati e cresciuti in Italia a cui lo Stato nega ancora una piena cittadinanza”. All’incontro costituente erano presenti, tra gli altri, anche il segretario confederale della Cisl, Paolo Mezzio, il presidente dell’Anolf Cisl, Oberdan Ciucci, insieme a Vincenzo Coppola, Mohammed Saady e Maria Ilena Rocha, responsabile nazionale del Coordinamento Donne Anolf.Paolo Mezzio ha sottolineato come la Cisl sostenga le richieste dei giovani di seconda generazione che “sono giovani italiani ma con delle precise peculiarità che riguardano in particolare la riforma della legge sulla cittadinanza e l’equiparazione dei titoli di studio” mentre Oberdan Ciucci ha ribadito “l’importanza, per tutti coloro che sono impegnati nella sfera sociale delle tutele, di questa trasformazione del Coordinamento dei giovani di seconda generazione in Associazione. Un’altra intuizione felice della Cisl che inizia a camminare con le proprie gambe e a interpretare concretamente le richieste di una parte significativa della società italiana”.  Roma, 14 ottobre 2010FOTO EVENTO:  http://www.flickr.com/photos/anolfgiovani/sets/72157625031337477/
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15/10/2010 CONTRIBUTO ECONOMICO "VOUCHER" A FAVORE DI DONNE LAVORATRICI E DISOCCUPATE
L'Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno ha disposto l'erogazione dei "voucher di conciliazione" a favore delle donne con particolari requisiti (inoccupate, disoccupate in formazione, occupate con contratti a tempo determinato, co.co.co. od occupate a tempo indeterminato) e residenti in alcuni comuni del Piceno .Bando_voucher_di_conciliazione
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15/10/2010 Giornate R.L.S.
Riprendono il via le giornate RLS. Il primo appuntamento è a Fabriano il 22 ottobre presso l'hotel JANUS. Il tema di quest'anno sono le malattie professionali. I lavori della mattinata saranno specifici per i singoli settori produttivi, mentre nel pomeriggio il tema della prevenzione delle malattie professionali sarà trasversale. Sono previste 12 giornate, di cui 4 per il settore della metalmeccanica, 2 per il calzaturiero, 1 per la sanità, 1 per la cantieristica navale, 1 per l'edilizia.CISL Marche - Dipartimento Salute e Sicurezza
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14/10/2010 Bandi Ersu: prestiti fiduciari agli studenti universitari
Sono aperti i bandi degli ERSU per accedere ai prestiti fiduciari che sono finalizzati a sostenere economicamente la frequenza ed il costo degli studi in ambito universitario. Possono accedere tutti gli studenti non beneficiari di borsa di studio, in possesso dei requisiti economici e di merito, iscritti: a) al terzo anno dei corsi di laurea triennale, dei corsi accademici di I livello e delle Scuole superiori per mediatori linguistici; b) agli ultimi tre anni dei corsi di laurea specialistica o magistrale a ciclo unico; c) ai corsi di laurea specialistica o magistrale e di diploma accademico di II livello; d) ai corsi di specializzazione, ad eccezione di quelli dell’area medica di cui al decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368; e) ai corsi di dottorato di ricerca; f) ai master di cui all’articolo 3, comma 8 del decreto 3 novembre 1999, n. 509 e all’articolo 3, comma 9 del decreto 22 ottobre 2004, n. 270. Per l’accesso ai prestiti fiduciari sono richiesti gli stessi requisiti di merito necessari per l’assegnazione delle borse di studio. l prestito è accordato nella forma di apertura di credito bancario sul conto corrente fino alla somma massima di 5.000,00€ annua. Il rimborso del prestito fiduciario dovrà in ogni caso avvenire a partire dal diciottesimo mese successivo alla data dell’ultimo semestre di ammissione al prestito. Le domande vanno presentate all’ERSU competente secondo le scadenze dei relativi bendi degli ERSU e massimo entro il 30 novembre 2010. Consulta le modalità di accesso ai prestiti fiduciari Per ulteriori informazioni consultare i bandi specifici degli ERSU. www.ersu-ancona.it www.ersucam.it www.ersumc.it www.ersurb.it
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14/10/2010 NO, ALLA VIOLENZA SULLE DONNE
  “La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fintanto che continuerà non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace. (Kofi Annan, Segretario generale delle Nazioni Unite)                      RI-CONOSCERE LA VIOLENZA di GENERE CORSO DI FORMAZIONE Comportamenti, linguaggi e creatività nelle pratiche di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Per la diffusione di una nuova cultura della non violenza nelle relazioni maschio - femmina Il corso è rivolto in particolare, ma non solo, ai membri delle associazioni e degli enti che supportano il progetto "Neanche con un fiore. No alla violenza sulle donne" e a tutti coloro interessati alla tematica. Il corso di formazione ha lo scopo di - ri-conoscere il fenomeno della violenza di genere e acquisire un linguaggio comune. - accrescere la consapevolezza ed il superamento dei propri stereotipi per condividere un approccio      educativo metodologico capace di attivare un processo di diffusione di una nuova cultura della non violenza nella relazione tra i sessi. - sviluppare tra i partner, impegnati nel progetto, una collaborazione duratura ed efficace. Destinatari -  Volontari già attivi ed operanti - Collaboratori professionali  o consulenti o       dipendenti   delle associazioni proponenti - Membri o collaboratori o consulenti non volontari di enti del terzo settore, enti pubblici o privati Il corso completamente gratuito si terrà presso la sede del CSV. Via della Montagnola 69 a (di fronte alla Coop della montagnola). E’ possibile avere una attestazione di partecipazione.     IL CONTENUTO DEGLI INCONTRI Condotti dall’ Ass. Donne e Giustizia dalla Coop. La Gemma dall’Ass. Ponte tra culture 25 settembre 2010        9 -  13 La complessità e l’articolazione della violenza di genere in tutte le sue componenti e direzioni Gli indicatori della violenza 9 ottobre 2010            9 - 13 La violenza di genere: l’evoluzione culturale e legale I modelli di genere tradizionali e la violenza degli stereotipi 23 ottobre  2010          9 - 13 Le dinamiche psicologiche ed emozionali  della violenza L’esperienza del centro anti violenza e della casa “Zefiro” 6 novembre 2010          9 - 13 La prevenzione. Un approccio metodologico. 20/21 novembre 2010         9 - 13 /  14 - 18 Ponte tra culture Laboratorio: lavoro  sul riconoscimento e sul superamento  degli stereotipi di genere Il corpo come importante mediatore  delle   relazioni  e delle emozioni Restituzione all’altro della dignità di soggetto Per maggiori informazioni e preiscrizione Silvia Giuliani 3492399740 Maria Fusco 3687148365 silvia_giuliani@libero.it
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14/10/2010 Pronti i nuovi operatori per i servizi sociosanitari
Si è concluso il primo corso di formazione per Operatori Socio Sanitario organizzato dall’Istituto per l’Addestramento dei Lavoratori (IAL) Cisl Marche.  I 26 allievi, che per 9 mesi hanno frequentato il corso sotto la guida di docenti esperti, nelle giornate del 6 e del 7 ottobre hanno brillantemente superato gli esami, ricevendo anche i complimenti della Commissione per l’eccellente preparazione conseguita. I nuovi Operatori Socio Sanitari sono: Akonchong Onorine Manyi, Balsamini Francesco, Bastari Donatella; Cabrera Sanchez Lourdes Gladys; Cacchiarelli Arianna, Cappelletti Dania; Capriotti Manolo, Fioretti Alberto, Fiori Elisa, Giacomini Gianluca, Huamani Flora Esther, Makara Emiliya, Nasuti Barbara, Pagnotta Lorena, Petcu Mariana, Petrucci Maurizio, Pettirossi Marina, Polovko Zhanna, Pomili Chiara, Romagnoli Daiana, Sagretti Cristiana, Santarelli Sonia, Santone Valentina, Tartabini Elisabetta, Torresi Simona, Trobbiani Giorgio. Per loro si aprono ora nuove e interessanti opportunità di lavoro nel settore sociale e sanitario. La qualifica di Operatore Socio Sanitario è infatti richiesta dalla normativa vigente per esercitare le funzioni di assistenza tutelare all’interno delle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili, ma anche nei servizi domiciliari e ospedalieri.
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13/10/2010 Grave esclusione dalla Commissione per le pari opportunità
La nuova Commissione per le pari opportunità regionale, eletta dal Consiglio regionale lo scorso 5 ottobre, non vede al proprio interno nessuna rappresentanza di CGIL, CISL e UIL Marche, contrariamente a quella eletta nella precedente legislatura, dove erano presenti due rappresentanti delle organizzazioni sindacali regionali, entrambe con delega alle pari opportunità per le rispettive organizzazioni. Riteniamo questa esclusione operata dal Consiglio regionale un fatto gravissimo. Le donne, in particolare, sono i soggetti più colpiti dalla grave crisi che ha investito anche la nostra regione e non aver dato spazio ad alcuna rappresentante del sindacato, che quotidianamente si confrontano con i problemi che le donne devono affrontare quando perdono il lavoro, quando faticano a trovarlo, quando sono costrette ad accettare rapporti di lavoro precario o addirittura in nero, evidenzia una assenza di coerenza tra le tante dichiarazioni roboanti e le effettive scelte operative. Il lavoro, nello specifico il lavoro femminile, rimane un’esperienza centrale nella vita delle persone e la promozione delle pari opportunità non può prescindere da una dimensione così significativa. Nulla giustifica la scelta di escludere dalla Commissione il contributo e le esperienze che le rappresentanti di Cgil,Cisl,Uil avrebbero potuto portare, come già fatto nella precedente legislatura. Ciò che appare è una applicazione inaccettabile e miope del “manuale Cencelli”, che dà forse risposte ai partiti politici di maggioranza e opposizione, ma non corrisponde affatto alle finalità della legge istitutiva che, come recita all’articolo 3, intende dare spazio nella Commissione a “donne che abbiano riconosciuta esperienza sulla condizione femminile nei suoi diversi aspetti e profili e siano rappresentative dei movimenti e delle diverse culture del mondo femminile”.
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13/10/2010 Cordoglio per Aroldo
Uomini e donne della Cisl Marche, profondamente rattristati, si stringono alla famiglia dell'amico Aroldo Binci con sincero e affettuoso cordoglio, nel ricordo di Aroldo e della sua lunga militanza nell'organizzazione, prima alla Cisl di Fabriano, poi in particolare nella Fim, la categoria dei metalmeccanici, di cui fu anche Segretario regionale e poi nella Segreteria della Cisl Marche negli anni novanta. Successivamente Aroldo Binci è stato Direttore dell'Ebam, l'Ente bilaterale regionale dell'Artigianato, promosso da organizzazioni sindacali e associazioni artigiane per dare servizi a lavoratori e piccole imprese.
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13/10/2010 Abuso e maltrattamento verso le persone anziane
L’ANTEAS e la FNP partecipano al progetto sull’attivazione di un servizio telefonico per la segnalazione di abuso e maltrattamento verso persone anzianeNel corso degli ultimi anni anche nella provincia di Ancona sono stati segnalati numerosi casi di abusi e maltrattamenti nei confronti degli anziani. Queste persone a causa delle loro fragilità a volte sono sottoposte ad atti di offesa da parte di figli, di nipoti o di persone estranee che se ne prendono cura in casa o presso strutture residenziali. Possono essere vittime di raggiri, truffe, rapine; nei casi peggiori subiscono vere e propri atti di violenza fisica.   In considerazione di ciò l’INRCA, seguendo l’esempio di alcune città europee e del nord Italia, ha promosso un progetto sul territorio marchigiano coinvolgendo le associazioni di volontariato presenti nella città di Ancona. Pertanto l’Anteas e la FNP territoriale, insieme ad altre associazioni, hanno aderito a tale iniziativa; difatti con numerosi volontari prestano servizio per la raccolta delle segnalazioni di abuso e/o maltrattamento a carico della popolazione anziana attraverso un servizio di telefonia. I volontari, adeguatamente selezionati e formati, rilevano le segnalazioni e comunicano i dati attraverso un software; tali dati sono consultabili per il successivo trattamento. Il progetto prevede un servizio di back-office per la preparazione del dossier, la gestione delle e-mail, e per le soluzioni dei casi più semplici. Questo servizio viene svolto da operatori dell’INRCA. I casi più complessi invece sono oggetto di consulenza da parte di esperti in campo geriatrico, sociale, psicologico, giuridico. La consulenza è gratuita o forfettaria a seconda dei casi. Al progetto che diventerà operativo dal 3 novembre, partecipano diversi operatori dell’ANTEAS di Ancona che rispondono alle telefonate, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00. Il numero verde al quale telefonare per le segnalazioni è 800 166 644. Secondo la FNP l’attivazione di questo servizio dal punto di vista sociale è di grande rilevanza, la tematica degli abusi e maltrattamenti sugli anziani merita un approccio differente rispetto agli interventi ed alle risposte che sul territorio sono date nei casi di violenza. L’auspicio è che tale servizio possa entrare a far parte della rete dei servizi socio-sanitari in maniera continuativa.
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12/10/2010 La CISL incontra gli studenti
Dal 2005 la Cisl di Ancona propone alle scuole superiori della provincia un percorso formativo e informativo che accompagni i giovani nella transizione tra scuola e mondo del lavoro, un passaggio che oggi, in un contesto di grave crisi economica, viene vissuto in modo problematico (e i dati sulla disoccupazione, sul precariato e sulle vulnerabilità lavorative dei giovani lo confermano). Per lo sviluppo del nostro territorio riteniamo fondamentale custodire e coltivare la risorsa rappresentata dai giovani: il loro talento, la loro fiducia sono l’investimento più importante per il Paese. Incontrando i ragazzi delle scuole superiori ci poniamo l’obiettivo di aiutarli a capire da un lato quali sono le proprie risorse, dall’altro quali vincoli ma anche le opportunità che offre il territorio, nonché ad esplicitare i loro interessi in un orizzonte ideale di senso. Infatti il progetto si propone la finalità educativa di sviluppare nei giovani la coscienza civile ponendo l'attenzione sul tema del lavoro, diritto-dovere del cittadino, atto a promuovere e realizzare le potenzialità individuali e collettive, nel reale contesto sociale di appartenenza. La modalità interattiva e l’articolazione flessibile, in cui la riflessione sugli aspetti culturali e valoriali del lavoro si unisce alla trattazione degli aspetti più operativi e concreti, consentono di rispondere a esigenze differenziate di diverse tipologie e indirizzi di scuole. Le positive esperienze avute negli ultimi anni in alcuni Istituti Superiori della nostra Provincia con oltre duemila studenti incontrati, ci hanno spinto a confermare l’iniziativa anche per questo anno scolastico 2010-2011. Se volete conoscere nel dettaglio la nostra proposta progettuale potete rivolgervi alla segreteria organizzativa della Cisl di Ancona allo 071-2822201 Qui la puntata   WEB TG CISL  di "Lavori in Corso"  :  "Progetto scuole 2009-2010" Scarica il materiale relativo al modulo dedicato all' orientamento
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11/10/2010 "BI-SOGNO D'IMPRESA" - Prestito d'Onore Regionale
APPROVAZIONE AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE DA FINANZIARE CON IL PRESTITO D’ONORE REGIONALEIl Programma Operativo Regionale OB. Competitività regionale e occupazione della Regione Marche per gli anni 2007-2013, cofinanziato dal FSE (Fondo Sociale Europeo) prevede l’Asse II Occupabilità, che ha come obiettivo specifico quello di sostenere la creazione d’impresa al fine di migliorare l’integrazione e sviluppare l’occupabilità secondo quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006. Con DGR n. 406 del 26/03/2008, la Regione Marche ha approvato il “Programma annuale per l’occupazione e la qualità del lavoro anno 2008: art. 4 LR 2/2005” con il quale ha programmato una serie di interventi attinenti le politiche dell’istruzione, della formazione e del lavoro, che si pongono come elemento di continuità rispetto alla programmazione regionale, in grado di recepire i recenti approcci comunitari e di incidere positivamente sul mercato del lavoro locale. A tal proposito, la stessa delibera, al punto 2.7.c dell’Allegato “A”, ha individuato quale strumento di politica attiva del lavoro, l’iniziativa denominata: “Prestito d’Onore regionale”, con il fine di favorire l’avvio di nuove imprese. Nello specifico, la Regione Marche intende riproporre, con le necessarie modifiche, il Progetto del “Prestito d’Onore regionale”, che ha consentito di realizzare, nel biennio 2006-2007, l’avvio di circa 500 nuove imprese, con la prospettiva di renderlo strutturale. L’obiettivo è quello di realizzare, nel periodo 2010-2012, l’avvio di almeno 400 nuove iniziative di microimprese (microimprese intese come Ditte Individuali, Società Semplici, Società in Nome Collettivo, Società in Accomandita Semplice e piccole Cooperative, quest’ultime fino ad un massimo di 8 soci) attraverso la concessione di “microcredito” a medio termine, che escluda il ricorso a garanzie di qualunque tipo e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica gratuiti a soggetti disoccupati o in cassa integrazione, residenti nella Regione Marche, al fine di sostenere lo sviluppo socio-economico della Regione ed evitare la dipendenza dai programmi di assistenza pubblica. Il perseguimento di tale obiettivo sarà reso possibile da: - una gestione trasparente delle fasi di valutazione delle domande; - una procedura rapida di erogazione dei prestiti e dei servizi; - un’attività di assistenza e di controllo dei singoli beneficiari; - un’attività di monitoraggio dell’intera iniziativa.I destinatari del “Prestito d’Onore regionale” sono donne e uomini che, alla data di presentazione della domanda di ammissione, abbiano un’età compresa fra i 18 ed i 60 anni, siano residenti da almeno 6 mesi nella Regione Marche ed appartengano ad una delle seguenti categorie: 1. disoccupate/i o inoccupate/i ai sensi del D.Lgs. n. 297/2002; 2. lavoratrici e lavoratori sospese/i per cassa integrazione ordinaria (CIGO), straordinaria (CIGS) o in deroga; 3. donne occupate “over 35”. In ogni caso e fermo restando quanto previsto dal presente Avviso Pubblico, i destinatari appartenenti alle categorie di cui ai precedenti punti 2 e 3, in caso di approvazione della domanda di ammissione al “Prestito d’Onore regionale”, dovranno risultare disoccupati ai sensi del D.Lgs. n. 297/2002 prima della sottoscrizione del contratto di finanziamento. La Regione Marche si riserva la possibilità di valutare, nel corso della realizzazione dell’iniziativa del “Prestito d’Onore regionale”, l’individuazione di ulteriori tipologie di destinatari attraverso un’ ulteriore Avviso Pubblico.Scadenza del bando: 31/12/2011Scarica il bandoLa modulistica e le informazioni su www.prestitodonore.marche.it
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11/10/2010 Cresce il lavoro indipendente: il summit Confartigianato fa il punto sull'occupazione
Da Confartigianato Ancona Nella Regione cresce il lavoro indipendente; segnali positivi pur nella difficoltà: le micro e piccole imprese della Provincia di Ancona ricorrono a cassa integrazione in deroga e ai sussidi della bilateralità ma non rinunciano alla spesa per l’innovazione. Ecco i dati emersi dal summit del lavoro tenutosi a Confartigianato martedì 5 ottobre: L’assessore regionale al lavoro Marco Luchetti: “Il mondo del lavoro è attraversato da una nuova sensibilità”. Le imprese tentano la carta dell’innovazione facendo leva sul sostegno della cassa integrazione in deroga e dei sussidi offerti dalla bilateralità. Uno scenario controverso, difficile, in cui pulsano tuttavia segnali positivi che fanno ben sperare. Occhio puntato sulle tematiche del lavoro, dell’apprendistato, della contrattualistica artigiana al summit tenutosi martedì 5 ottobre presso il centro direzionale Confartigianato alla presenza di esperti e rappresentanti istituzionali. A coordinare i lavori del convegno “Job – contratti: l’occupazione nell’artigianato e nelle P.I.” Giorgio Cataldi, segretario provinciale Confartigianato. Il primo discorso è stato del presidente provinciale Confartigianato Valdimiro Belvederesi che ha sintetizzato la situazione attuale a livello regionale: tra il primo trimestre 2009 e lo stesso periodo del 2010, gli occupati dipendenti sono scesi nella nostra Regione da 497 a 477 mila, con una perdita di 20 mila posti di lavoro. Sarebbe stata una tragedia per il tessuto produttivo e sociale marchigiano ma, per fortuna, ancora più rilevante è stato l’incremento dei lavoratori indipendenti, che sono saliti da poco meno di 160 mila a quasi 181 mila, con una crescita di 21 mila posti di lavoro.   Paolo Santini, segretario provinciale CISL, ha fatto il punto sul quadro occupazionale della Provincia di Ancona: alla data di settembre 2010 erano 4.214 i lavoratori in cassa integrazione in deroga, 727 le richieste  per un monte ore che ha raggiunto quota circa 2 milioni. Di queste risorse solo il 59% è stato effettivamente utilizzato, segno dell’efficacia dello strumento ai fini del riavvio delle aziende. Segnali incoraggianti si sprigionano dalle micro e piccole imprese, ha confermato Marco Pantaleoni, presidente Ebam (Ente Bilaterale Artigianato Marche): le aziende investono in innovazione e lo fanno più oggi che non nel 2009: perché si intravede uno spiraglio, un margine di ripresa su cui puntare. Il presidente Ebam ha posto l’accento anche sulla questione dell’apprendistato che necessiterebbe di nuove norme e di un nuovo ordinamento in quanto allo stato attuale sono troppe le pecche che lo difettano: non sufficienti ore di formazione, mancanza di omogeneità tra le classi in cui si trovano spesso fianco a fianco diciottenni e ventinovenni. Ha chiuso i lavori il discorso dell’assessore regionale Marco Luchetti che ha affermato come il mondo del lavoro al momento sia attraversato da una nuova sensibilità. Se una volta il lavoro artigiano era visto come sfera indipendente e per questo non veniva beneficiato di quelle tutele e garanzie riservate al lavoro dipendente, oggi qualcosa è cambiato, i due mondi si toccano e questo si evidenzia nella riorganizzazione contrattuale che sta interessando l’intero comparto e su cui c’è molto da lavorare in concertazione con gli enti bilaterali. Le slides del convegno con tutti i dati e le informazioni.
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11/10/2010 Infortuni sul lavoro
Puntata monografica sul tema degli infortuni sul lavoro con ospite in studio il Segretario Generale della Filca Cisl Marche Massimo GiacchettiI. La tendenza relativa agli infortuni sul lavoro nelle Marche è in diminuzione anche se resta ben colpita la parola d’ordine “vietato abbassare la guardia”. Servizio con dati e cifre sulla situazione a attuale nella regione e intervista a Giuliano Tagliavento dirigente Regione MarcheII. Da sempre uno dei settori più pericolosi è quello dell’edilizia. Ascoltiamo in proposito Luca Tassi, Segretario Generale Filca Cisl AnconaIII. Non scende a sufficienza invece ancora il trend degli infortuni in agricoltura. Vediamo il servizio con intervista a Giuseppe Giorgetti Segretario Generale Fai Cisl Ancona .IV. Ambiente confinati, luoghi delicati e sempre meno sicuri. Una riflessione su come affrontare i rischi in tali ambienti da parte del Direttore Generale Inail Marche Bruno AdinolfiV. Prende avvio con questa puntata la rubrica dedicata al sessantesimo anniversario della Cisl Marche. Abbiamo iniziato a ripercorrerne la storia con Elio Gallorini che ci ha ricordato l’impegno del sindacato nelle campagne del territorio.
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09/10/2010 Dalla piazza un solo grido. Più lavoro meno tasse.
Audio mp3: voci dalla piazza Marco - Sofia - Carmen - Andrea  Il testo del comizio di Raffaele Bonanni 
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08/10/2010 Voucher per la partecipazione a master universitari
ASSEGNAZIONE DI VOUCHER PER LA PARTECIPAZIONE A MASTER UNIVERSITARI IN MATERIE TECNICO-SCIENTIFICHE La Regione Marche sulla base delle indicazioni del Programma annuale per l’occupazione e la qualità del lavoro (DGR n. 406 del 26/03/2008) intende sostenere la formazione post-laurea al fine di potenziare le competenze e le abilità dei giovani laureati residenti nel territorio marchigiano al fine di agevolarne l’inserimento qualificato nel mondo del lavoro. Si intende, pertanto, proporre incentivi al fine di consentire la partecipazione a master universitari in materie tecnico-scientifiche organizzati nella regione, nelle altre regioni italiane e all’estero, con l’assegnazione di voucher a studentesse e studenti, migliorando anche il divario di genere, affinché la persona sia posta al centro della costruzione del proprio processo formativo e professionale. Il Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro, ha avviato un percorso in rete, sviluppando la massima concertazione con le Istituzioni territoriali e le Parti Sociali, procedendo quindi ad una puntuale programmazione degli interventi e individuando a seguito di un’attenta analisi dei fabbisogni formativi ed occupazionali. Sono emerse una serie di indicazioni sia sui filoni tipici, quelli che caratterizzano e/o hanno caratterizzato storicamente il territorio, per i quali si immagina la necessità di una rivitalizzazione o trasformazione sia sui settori emergenti, sia quelli che, alla luce delle tendenze che investono l’economia globale, acquistano rilevanza nell’ottica di una trasformazione dell’assetto produttivo del territorio. Le indicazioni pervenute in termini di fabbisogni di figure tecniche di formazione superiore, emerse dall’indagine e ulteriormente integrate da parte di Associazioni di categoria, e dai Servizi regionali sono: - Tecnologie innovative dell’informazione e della comunicazione; - Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, di alta formazione artistica e musicale; - Nuove tecnologie della vita; - Nuove tecnologie per il Made in Italy; - Tecnologie innovative per l’efficienza energetica; - Tecnologie innovative dei sistemi applicati; - Tecnologie innovative per immigrazione e politiche per migranti; - Tecnologie innovative dei sistemi e dei processi; - Tecnologie innovative per l’innovazione del prodotto e dei mercati; - Tecnologie innovative sull’internazionalizzazione; - Tecnologie innovative per la gestione aziendale; - Tecnologie innovative sull’economia politica e gestione dei cambiamenti climatici; - Tecnologie innovative in marketing delle produzioni tipiche e per lo sviluppo dei Mercati. Per l’individuazione di ulteriori Master a carattere tecnico-scientifico, si rinvia alla codifica ISTAT. Presso il sito istituzionale http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it è riportata l’offerta formativa per i master approvati dalle Università ed Accademie di Belle Arti Marchigiane per l’anno accademico 2010/2011 il cui catalogo regionale è stato formalizzato con DDS n. 163/S06 del 06/09/2010.Scadenza del bando: 06/12/2010 Per ulteriori informazioni e per scaricare il bando clicca qui
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08/10/2010 Voucher per la partecipazione a master universitari
ASSEGNAZIONE DI VOUCHER PER LA PARTECIPAZIONE A MASTER UNIVERSITARI IN MATERIE TECNICO-SCIENTIFICHE La Regione Marche sulla base delle indicazioni del Programma annuale per l’occupazione e la qualità del lavoro (DGR n. 406 del 26/03/2008) intende sostenere la formazione post-laurea al fine di potenziare le competenze e le abilità dei giovani laureati residenti nel territorio marchigiano al fine di agevolarne l’inserimento qualificato nel mondo del lavoro. Si intende, pertanto, proporre incentivi al fine di consentire la partecipazione a master universitari in materie tecnico-scientifiche organizzati nella regione, nelle altre regioni italiane e all’estero, con l’assegnazione di voucher a studentesse e studenti, migliorando anche il divario di genere, affinché la persona sia posta al centro della costruzione del proprio processo formativo e professionale. Il Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro, ha avviato un percorso in rete, sviluppando la massima concertazione con le Istituzioni territoriali e le Parti Sociali, procedendo quindi ad una puntuale programmazione degli interventi e individuando a seguito di un’attenta analisi dei fabbisogni formativi ed occupazionali. Sono emerse una serie di indicazioni sia sui filoni tipici, quelli che caratterizzano e/o hanno caratterizzato storicamente il territorio, per i quali si immagina la necessità di una rivitalizzazione o trasformazione sia sui settori emergenti, sia quelli che, alla luce delle tendenze che investono l’economia globale, acquistano rilevanza nell’ottica di una trasformazione dell’assetto produttivo del territorio. Le indicazioni pervenute in termini di fabbisogni di figure tecniche di formazione superiore, emerse dall’indagine e ulteriormente integrate da parte di Associazioni di categoria, e dai Servizi regionali sono: - Tecnologie innovative dell’informazione e della comunicazione; - Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, di alta formazione artistica e musicale; - Nuove tecnologie della vita; - Nuove tecnologie per il Made in Italy; - Tecnologie innovative per l’efficienza energetica; - Tecnologie innovative dei sistemi applicati; - Tecnologie innovative per immigrazione e politiche per migranti; - Tecnologie innovative dei sistemi e dei processi; - Tecnologie innovative per l’innovazione del prodotto e dei mercati; - Tecnologie innovative sull’internazionalizzazione; - Tecnologie innovative per la gestione aziendale; - Tecnologie innovative sull’economia politica e gestione dei cambiamenti climatici; - Tecnologie innovative in marketing delle produzioni tipiche e per lo sviluppo dei Mercati. Per l’individuazione di ulteriori Master a carattere tecnico-scientifico, si rinvia alla codifica ISTAT. Presso il sito istituzionale http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it è riportata l’offerta formativa per i master approvati dalle Università ed Accademie di Belle Arti Marchigiane per l’anno accademico 2010/2011 il cui catalogo regionale è stato formalizzato con DDS n. 163/S06 del 06/09/2010. Scadenza del bando: 06/12/2010 Per ulteriori informazioni e per scaricare il bando clicca qui
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08/10/2010 Accordo per la tutela del lavoro negli appalti
L’Osservatorio permanente sulla cooperazione nella Provincia di Macerata ha approvato l’atto di indirizzo per la tutela delle condizioni di lavoro negli appalti.  Istituito nel 2007, l’Osservatorio ha il compito di sostenere gli enti pubblici che appaltano servizi nel verificare la regolarità delle offerte effettuate dalle società cooperative, in particolare rispetto alle condizioni di lavoro. Ne fanno parte la Direzione provinciale del lavoro, le Direzioni provinciali dell’Inps e dell’Inail, Cgil, Cisl e Uil provinciali, Legacoop, Confcoperative e Agci di Macerata.  Attraverso l’atto di indirizzo l’Osservatorio ha redatto una check listi di principi e criteri di azione, applicabili al settore degli appalti pubblici di servizi e forniture a società cooperative, con l’ obiettivo di tutelare più incisivamente i lavoratori garantendo maggiore qualità nei servizi erogati.  Maggiore attenzione al momento della scelta degli operatori economici cui vengono affidati i servizi. Da escludersi subito sono le imprese gravemente inadempienti dal punto di vista retribuivo, contributivo e assicurativo, o inosservanti delle normative sulla sicurezza dei lavoratori. Più responsabilità in capo all’ente pubblico, obbligato a  sostituirsi all’impresa nel caso in cui questa non paghi le retribuzioni o non versi i contributi.  Momento chiave è quello della stesura delle convenzioni e dei capitolati di appalto, nei quali dovranno essere sanciti obblighi importanti per le imprese che si aggiudicheranno le gare. Rispetto integrale del contratto collettivo di lavoro, ma anche applicazione delle norme sulla sicurezza e sull’inserimento lavorativo dei disabili. In caso di “cambio d’appalto” poi, i capitolati devono prevedere l’obbligo, per l’impresa che subentra, di ricollocare i lavoratori impiegati fino a quel momento alle stesse condizioni preesistenti, anche assumendoli alle proprie dipendenze.  Sul versante della qualità dei servizi, l’obiettivo è quello di limitare al massimo gli appalti che ricorrono al criterio del “massimo ribasso”, privilegiando le “offerte economicamente vantaggiose” e con ciò valorizzando anche l’elemento qualitativo dei progetti presentati. In questa direzione va l’esclusione automatica delle offerte che presentano una percentuale di ribasso anomala. In caso di offerte sospette l’ente pubblico potrà ricorrere all’ Osservatorio, che verificherà la congruità e la regolarità delle condizioni di lavoro. Dal canto loro gli enti appaltanti dovranno adempiere puntualmente agli impegni economici assunti nei confronti delle imprese, rispettando in particolare le scadenze di pagamento.  Sulla gestione delle procedure di gara o di affidamento l’Osservatorio garantirà agli enti pubblici un supporto tecnico per verificare la congruità dei costi del lavoro, rispetto all’inquadramento contrattuale, al coordinamento e alla sicurezza sul lavoro.  Esprime soddisfazione il Segretario generale della Cisl di Macerata, Marco Ferracuti, secondo cui «l’accordo rappresenta un esempio importante di come aspetti importanti e problematici della nostra realtà possano essere affrontati confrontandosi e costruendo coesione sociale sul territorio. Spesso purtroppo, dietro alle logiche degli appalti e dei subappalti, si nascondono situazioni di compressione dei diritti dei lavoratori, particolarmente gravi se si parla di salute e sicurezza. Per questo è importante lavorare insieme costruendo, come in questo caso, percorsi di partecipazione fondati sulla condivisione di regole comuni».
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08/10/2010 Nuova procedura per Cup e cassa: gravi anomalie riscontrate dagli operatori riuniti in assemblea
In data 7 ottobre si è svolta l’assemblea dei dipendenti dei CUP e delle casse delle zone territoriali della provincia di Ancona e dell’Azienda Ospedali Riuniti indetta da FP CGIL – CISL FP – UIL FPL per affrontare la gravissima emergenza legata all’implementazione della nuova procedura informatica di prenotazione/cassa. L’assemblea ha voluto far emergere il punto di vista dei lavoratori che non corrisponde a quanto  comunicato dalla regione circa il funzionamento dell’apparato di prenotazione/cassa. Infatti, contrariamente ai messaggi tranquillizzanti che  quotidianamente vengono forniti,  permangono  gravi criticità relative: • alle sovrapposizioni delle prenotazioni che si stanno riversando sui reparti con più utenti che si ritrovano in contemporanea sulla stessa prenotazione; • alla persistente difficoltà di prenotare alcune prestazioni; • ai gravissimi problemi sulle casse, legati alla difficoltà di incassare, alla presenza di  fatturazioni fatte a mano, all’impossibilità di effettuare le chiusure di cassa, e su cui agli operatori non potranno in alcun modo essere fatti addebiti o contestazioni • all’assenza di “filtri” che impediscano prenotazioni impossibili o ad orari impossibili • all’utilizzo prolungato  di operatori con doppi turni  e orari di lavoro aggiuntivo imposti attraverso ordini di servizio • alla mancata formazione degli operatori sulle procedure di prenotazione e di cassaFP CGIL – CISL FP – UIL FPL  condividendo la scelta della costituzione di un CUP UNICO che possa garantire un sistema sanitario più efficiente nel dare risposte agli utenti, ed evidenziano che, anche in questo frangente d’emergenza, i lavoratori stanno dimostrando un grande senso di responsabilità e di affezione  all’azienda e alla cittadinanza, mettendo in secondo piano le loro gratificazioni personali, consapevoli che il cattivo funzionamento della nuova procedura ha danneggiato in primo luogo i cittadini.Dalla testimonianza dei lavoratori di sportello, che su questo tema hanno lunga esperienza, è anche emerso  in maniera lampante che persistono disfunzioni nel sistema che a nostro  avviso chiamano in causa la ditta aggiudicataria che si mostra inadeguata ad affrontare sul piano tecnico il problema.Le scriventi OO.SS   su mandato dell’assemblea, ritengono che il periodo di rodaggio della nuova procedura non possa avere una durata indefinita, pertanto l’intero sistema dovrà essere portato a regime non oltre 15 giorni trascorsi i quali persistendo le anomalie più volte denunciate  si procederà con le iniziative sindacali che si riterranno opportune.Ancona, 07.10.2010                                                              FP CGIL – CISL FP – UIL FPL                                                                                             Segreterie Provinciali di Ancona
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08/10/2010 Il sindacato scende in piazza per le riforme
Il Segretario generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo spiega perchè il sindacato scende in piazza sabato 9 ottobre.http://www.youtube.com/watch?v=lyJVBob172wVisualizza anche l'intervista a Buongiorno Marche:
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