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07/10/2010 Prestito d'Onore Regionale
APPROVAZIONE AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI CREAZIONE DI NUOVE IMPRESE DA FINANZIARE CON IL PRESTITO D’ONORE REGIONALE Il Programma Operativo Regionale OB. Competitività regionale e occupazione della Regione Marche per gli anni 2007-2013, cofinanziato dal FSE (Fondo Sociale Europeo) prevede l’Asse II Occupabilità, che ha come obiettivo specifico quello di sostenere la creazione d’impresa al fine di migliorare l’integrazione e sviluppare l’occupabilità secondo quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006. Con DGR n. 406 del 26/03/2008, la Regione Marche ha approvato il “Programma annuale per l’occupazione e la qualità del lavoro anno 2008: art. 4 LR 2/2005” con il quale ha programmato una serie di interventi attinenti le politiche dell’istruzione, della formazione e del lavoro, che si pongono come elemento di continuità rispetto alla programmazione regionale, in grado di recepire i recenti approcci comunitari e di incidere positivamente sul mercato del lavoro locale. A tal proposito, la stessa delibera, al punto 2.7.c dell’Allegato “A”, ha individuato quale strumento di politica attiva del lavoro, l’iniziativa denominata: “Prestito d’Onore regionale”, con il fine di favorire l’avvio di nuove imprese. Nello specifico, la Regione Marche intende riproporre, con le necessarie modifiche, il Progetto del “Prestito d’Onore regionale”, che ha consentito di realizzare, nel biennio 2006-2007, l’avvio di circa 500 nuove imprese, con la prospettiva di renderlo strutturale. L’obiettivo è quello di realizzare, nel periodo 2010-2012, l’avvio di almeno 400 nuove iniziative di microimprese (microimprese intese come Ditte Individuali, Società Semplici, Società in Nome Collettivo, Società in Accomandita Semplice e piccole Cooperative, quest’ultime fino ad un massimo di 8 soci) attraverso la concessione di “microcredito” a medio termine, che escluda il ricorso a garanzie di qualunque tipo e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica gratuiti a soggetti disoccupati o in cassa integrazione, residenti nella Regione Marche, al fine di sostenere lo sviluppo socio-economico della Regione ed evitare la dipendenza dai programmi di assistenza pubblica. Il perseguimento di tale obiettivo sarà reso possibile da: - una gestione trasparente delle fasi di valutazione delle domande; - una procedura rapida di erogazione dei prestiti e dei servizi; - un’attività di assistenza e di controllo dei singoli beneficiari; - un’attività di monitoraggio dell’intera iniziativa.I destinatari del “Prestito d’Onore regionale” sono donne e uomini che, alla data di presentazione della domanda di ammissione, abbiano un’età compresa fra i 18 ed i 60 anni, siano residenti da almeno 6 mesi nella Regione Marche ed appartengano ad una delle seguenti categorie: 1. disoccupate/i o inoccupate/i ai sensi del D.Lgs. n. 297/2002; 2. lavoratrici e lavoratori sospese/i per cassa integrazione ordinaria (CIGO), straordinaria (CIGS) o in deroga; 3. donne occupate “over 35”. In ogni caso e fermo restando quanto previsto dal presente Avviso Pubblico, i destinatari appartenenti alle categorie di cui ai precedenti punti 2 e 3, in caso di approvazione della domanda di ammissione al “Prestito d’Onore regionale”, dovranno risultare disoccupati ai sensi del D.Lgs. n. 297/2002 prima della sottoscrizione del contratto di finanziamento. La Regione Marche si riserva la possibilità di valutare, nel corso della realizzazione dell’iniziativa del “Prestito d’Onore regionale”, l’individuazione di ulteriori tipologie di destinatari attraverso un’ ulteriore Avviso Pubblico.Scadenza del bando: 31/12/2011Scarica il bandoLa modulistica e le informazioni su www.prestitodonore.marche.it
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07/10/2010 TVCM: Intervista a Stefano Mastrovincenzo
Ecco l'intervista a Stefano Mastrovincenzo di oggi andata in onda su TV Centro Marche
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07/10/2010 Dalle Marche più di mille lavoratori e pensionati alla manifestazione nazionale a Roma
Più di mille  iscritti alla Cisl Marche, tra lavoratori e pensionati,  partiranno sabato 9 ottobre per partecipare a Roma alla manifestazione organizzata da Cisl e Uil sul tema “Meno fisco per il lavoro, più lavoro per l’Italia”. L’appuntamento,  a partire dalle ore 10.30,  è a Roma,  in Piazza del Popolo, dove verranno posti al centro del dibattito pubblico i temi dello sviluppo economico, del lavoro, soprattutto giovanile, della riforma del fisco, del sostegno ai pensionati non autosufficienti e alle famiglie. “La proposte di Cisl e Uil sono articolate in 18 punti – afferma il Segretario Generale della Cisl Marche Stefano Mastrovincenzo -  chiediamo al Governo nazionale di avviare subito il confronto con le parti sociali, per individuare misure a sostegno della ripresa economica e dello sviluppo del paese, a partire da una politica fiscale che riduca le tasse per lavoratori dipendenti e pensionati,  e per le imprese che investono e creano nuove occasioni di lavoro. Sosteniamo inoltre con forza che il miglioramento e la semplificazione dell’attuale sistema delle detrazioni e degli assegni al nucleo familiare costituiscano i giusti e necessari strumenti di sostegno alla famiglia. Non meno importante è rafforzare le misure contro l’evasione fiscale  introdotte dalla recente manovra finanziaria, innalzare la tassazione delle rendite finanziarie al 20% e farla scendere sugli interessi sui depositi bancari”. La manifestazione di sabato vuole riportare i problemi reali del paese all’attenzione del dibattito politico, incentrato purtroppo in questo periodo su temi di bassa qualità; si rischia così di acuire ancor di più il distacco dei cittadini dalla “politica” e di lasciare senza prospettive di speranza le persone e le famiglie più duramente provate dalla crisi. La Cisl e la Uil hanno proposte per invertire questa tendenza e chiedono che tutti i soggetti istituzionali sociali  ed economici attivino le migliori energie morali e materiali per il bene del Paese”
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06/10/2010 Attacco alla Sede Cisl di Via Po a Roma
CISL Stamattina imbrattati a Roma i muri della sede nazionale di Via Po con vernice rossa. Lanciati anche fumogeni e volantini 06/10/2010 Stamattina la sede confederale della Cisl nazionale è stata oggetto di un blitz da parte di un gruppetto non identificato di esponenti di "Action diritti in movimento". I muri della sede di via Po sono stati imbrattati da vernice rossa e uova. Sono stati lanciati anche fumogeni ed alcuni volantini. Si è trattato di un fatto molto grave che si aggiunge ai numerosi attacchi ed aggressioni in corso in questi giorni nei confronti delle sedi sindacali della Cisl. La Cisl esorta i suoi iscritti, i suoi militanti e tutta la dirigenza a non farsi intimidire da questi episodi di puro squadrismo organizzato ed invita il mondo politico ed istituzionale, e tutte le espressioni della società civile, a non dare spazio ai provocatori di ogni genere, prendendo le distanze in maniera netta da chi vuole destabilizzare il paese attraverso questi episodi di squadrismo e di violenta intolleranza nei confronti di una organizzazione sindacale libera e democratica come la Cisl. Per approfondire: intervista Bonanni su quotidiano Avvenire  07/10/2010 dal sito Conquiste del Lavoro 07/10/2010
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06/10/2010 Laura Zanfrini: cittadini senza territorio
Pubblichiamo la quarta intervista di Matteo Finco e Alessandro Andrenacci sul tema della mobilità umana e giustizia globale.Ripensare il concetto di cittadinanza, in funzione di un mondo che cambia, anzi, è già cambiato. É la proposta di Laura Zanfrini, professoressa all’Università Cattolica di Milano, utile per guardare ai fenomeni migratori con occhi diversi e per affrontare i problemi della convivenza fra culture ispirandosi a principi di giustizia e solidarietà. La professoressa – che insegna Sociologia economica e del lavoro e Sociologia della convivenza interetnica – è il direttore scientifico della summer school, organizzata a Loreto, Confini. Mobilità umana e giustizia globale. “In una società globale e globalizzata le biografie individuali e le opportunità di carriera si realizzano anche attraverso la mobilità geografica” dice Laura Zanfrini. “Questo è vero per i nostri giovani e a maggior ragione per gli abitanti della cosiddetta periferia del mondo, che spesso vedono nella possibilità di spostarsi l’unica chance concreta per creare prospettive migliori per i propri figli. Al tempo stesso constatiamo che non solo il diritto a migrare, ma proprio il diritto a muoversi è distribuito in maniera asimmetrica, per cui i cittadini del primo mondo hanno la massima libertà di spostarsi, mentre questo diritto è molto vincolato quando si tratta di persone che provengono da Paese a forte pressione migratoria. Una delle ragioni è che spesso la politica dei visti è usata come strumento di contrasto all’immigrazione. Così si crea una grande sperequazione a livello globale”. Allora è l’idea che abbiamo della cittadinanza a dover essere ripensata nella società globalizzata: oggi è legata indissolubilmente al territorio, in un mondo dove i confini fra le nazioni tendono spesso ad avere sempre meno importanza. “Molti intellettuali – continua – stanno portando avanti questa idea: che la cittadinanza dovrebbe essere progressivamente deterritorializzata. É una bella prospettiva dal punto di vista teorico, che incontra forti ostacoli nella traduzione pratica, ma alcuni segnali ci sono. Pensiamo ai Paesi democratici, che riconosco alcuni diritti ai non-cittadini: per esempio i bambini, che sono tutelati, hanno il diritto di andare a scuola, di essere assistiti e curati. Ci sono alcune brecce di questo tipo che vanno smantellando quell’idea forte di cittadinanza ancorata all’appartenenza ad una nazione”. Ma se le classiche appartenenze forti in molti casi perdono consistenza, oggi il bisogno di identità emerge in altre forme. E i migranti spesso vengono scelti come capri espiatori sui quali concentrare il peso e le responsabilità di ciò che non funziona. In realtà, continua la professoressa, “i partiti e i movimenti di opinione xenofobi raramente raggiungono consensi elevati e le argomentazioni a cui fanno riferimento riguardano la concorrenza che gli immigrati esercitano sul mercato del lavoro e nell’accesso ai servizi. Da questo punto di vista si contrastano governando meglio il mercato del lavoro, perché l’immigrato diventa un concorrente sleale quando è discriminato, non quando è trattato alla pari di un lavoratore locale, ed anche investendo di più nelle politiche sociali per le fasce deboli”. Più insidiose dei movimenti xenofobi sono quelle forme che gli studiosi definiscono “di discriminazione istituzionale, iscritte nel funzionamento normale di una società, spesso inconsapevoli, ma che in realtà producono molte più disuguaglianze e discriminazioni effettive. Ad esempio la scuola, che formalmente dovrebbe sostenere maggiormente i bambini e i ragazzi che provengono da famiglie più fragili culturalmente. In realtà sappiamo che un po’ in tutti i Paesi il sistema scolastico tende a riprodurre le disuguaglianze sociali, per cui è molto più probabile che riesca a raggiungere la laurea il figlio di un laureato che quello di un immigrato. I genitori sono socialmente e culturalmente fragili e non riescono a sostenerli come fanno i genitori di altre componenti della popolazione. Sono questi i fenomeni più diffusi e più da tenere sotto controllo”.
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05/10/2010 Patto sociale, partito il tavolo delle riforme
Un "patto sociale" tra imprese, banche e sindacati, per condividere una agenda di riforme, assumere impegni diretti e definire proposte "per spronare la politica". Con questo obiettivo, lanciato dalla leader degli industriali Emma Marcegaglia, si è aperto ieri pomeriggio a Roma, nella sede dell'Abi, il confronto tra associazioni delle imprese e sigle sindacali, chiamati "tutti" allo stesso tavolo dalla presidente di Confindustria. Un confronto da cui per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, potrebbe scaturire da subito la proposta "a Governo, Regioni o Comuni, di predisporre un kit di vantaggi per chi investe". Quanto poi al fronte delle relazioni sindacali, il numero uno di via Po auspica che venga adottato "il sistema Pomigliano",  sul modello dell'accordo raggiunto per lo stabilimento Fiat. Ed è chiaro che, in questo senso, il tavolo che si è aperto ieri può rappresentare un test importante anche sul fronte dei rapporti tra le tre confederazioni. Per Bonanni, infatti, dal tavolo può emergere "una grande alleanza che può creare una forza di cui il governo deve tener conto". Ma per farlo - ha sottolineato il leader della Cisl - è necessario "un patto nuovo che generi comportamenti nuovi: tutti, nessuno escluso, devono avere comportamenti nuovi". C'è accordo anche a lavorare su "una riforma fiscale che, a invarianza della pressione, porti ad una ricomposizione a favore di lavoratori e imprese". Questo, insieme a innovazione e ricerca, fondi "da spendere bene" per il Mezzogiorno, detassazione dei salari di produttività da portare avanti, e tagli alla politica "che costa troppo",  sono tra i punti indicati dalla Marcegaglia. Mentre sul piano degli impegni che possono essere presi direttamente da imprese e sindacati, l'intesa è quella di lavorare su produttività e salari, e sulle condizioni per favorire gli investimenti a partire dal Sud. Dal tavolo è inoltre emersa la richiesta di far partecipare imprese e sindacati al lavoro del governo per i tagli alla spesa pubblica improduttiva. Si lavora per "impegni comuni per la crescita. Serve una grande assunzione di responsabilità per il Paese. Non è un tavolo per criticare la politica, non è questo che ci interessa. Non è un tavolo che si fa dettare l'agenda dalla politica ma non è neanche contro la politica". D'accordo anche il presidente dell'Abi Giuseppe Mussari, padrone di casa del primo incontro: "Alla fine del percorso ognuno deve mollare qualcosina, sacrificarlo per l'interesse generale". Centralità delle Pmi e dell'impresa diffusa chiedono, dal canto loro, Rete Imprese Italia e Confapi. "Le parti sociali - ha detto Carlo Sangalli, presidente di Rete Imprese - hanno dimostrato grande responsabilità nella direzione della crescita, occupazione e sviluppo. La stessa responsabilità la chiediamo anche alla politica". Al tavolo stamattina sono arrivati anche gli auguri del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. "Mi auguro che esso possa toccare, riguardo alle parti sociali, quello che anche noi abbiamo indicato. Vorrei - ha detto il ministro a margine di un convegno della Cna - presentare entro dicembre lo statuto dei lavori e vorrei avere un avviso comune, se ci riescono - ha aggiunto riferendosi ai protagonisti del tavolo - per quanto riguarda la semplificazione e i cambiamenti sulla regolazione del lavoro e relativamente a quella parte di norme non attinenti ai diritti fondamentali, che possano essere derogate dai contratti aziendali e territoriali". da Conquiste del Lavoro Roma, 05/10/2010
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05/10/2010 Luca Talevi a Buongiorno Marche
La trasmissione del 1 Ottobre  BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE- SPAZIO CISL,  dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in contemporanea su RADIO CENTER MUSIC.In questa puntata LUCA TALEVI, Segretario generale FP Marche, affronta i temi della Riforma del pubblico impiego, le ricadute sul sistema dei servizi pubblici dei tagli previsti nella manovra finanziaria di luglio, la  MANIFESTAZIONE NAZIONALE CISL UIL "-FISCO per il LAVORO +LAVORO per L'ITALIA" prevista per sabato 9 ottobre in Piazza del popolo a Roma. (inizio intervista al minuto 3 e 51 secondi)
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04/10/2010 Meno fisco per il lavoro, più lavoro per l'Italia
http://www.youtube.com/watch?v=vYKnESsNl5M
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04/10/2010 DOMANDA DI CONTRIBUTO PER IL SOSTEGNO AL PAGAMENTO DEGLI AFFITTI
La Vigente Legge sugli affitti per uso abitativo, prevede che gli inquilini con redditi familiari più bassi possano chiedere un contributo del Fondo per gli affitti presentando appoista domanda al Comune di residenza. domanda contributo
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01/10/2010 Festival Internazionale del Lavoro: seconda edizione.
Vi segnaliamo che dal 18 al 20 ottobre si terrà a Rocca di Papa (RM) la seconda edizione del Festival Internazionale del Lavoro, dedicata al tema “Glocal Governance, Lavoro, impresa, partecipazione, formazione”, organizzato dalla fondazione Energia della Flaei Cisl e dall’Alta Formazione per le Relazioni Industriali della Fiba, in collaborazione tra gli altri con il  Centro Studi Nazionale di Firenze e con la partnership di Conquiste del Lavoro e di numerosi network dell’informazione. Questa seconda edizione, anche prendendo spunti da quella realizzata nel 2009, si propone di riflettere sulle relazioni industriali e sul dialogo sociale nel processo di “glocal governance” e sui possibili strumenti che possono essere delineati o valorizzati per affrontare i nuovi scenari del lavoro e della sua rappresentanza. Grazie al valore dei contributi offerti dalle numerose personalità intervenute, enfatizzato anche dalla presenza dei media nazionali ed internazionali, il Festival si è segnalato sin dalla prima edizione, dedicata al tema “Attori sociali, sviluppo economico, ampliamento democratico”, come un importante appuntamento di confronto e dialogo. Il Festival prevede la partecipazione di numerosi esponenti della cultura sociale ed economica, esponenti sindacali e industriali, personalità politiche impegnate nella responsabilità della governance del mondo del lavoro italiano, europeo e internazionale. Clicca qui www.festivalinternazionaledellavoro.it        
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01/10/2010 MANIFESTAZIONE NAZIONALE ROMA PIAZZA DEL POPOLO SABATO 9 OTTORE 2010
Orari dei pulman manifestazione 9 ottobre Cisl e Uil vogliono porre al centro dell'opinione pubblica i temi dello sviluppo economico, del lavoro, soprattutto giovanile, della riforma del fisco, del sostegno ai pensionati non autosifficienti e alle famiglie nel quadro di un più ampio progetto politico europeo. Intervengono: Raffele Bonanni e Luigi Angeletti
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01/10/2010 Mastrovincenzo, Cisl Marche, in corteo a Roma, con i lavoratori di Fincantieri
Oggi a Roma tra i migliaia di lavoratori di tutti i cantieri d’Italia partecipa una nutrita presenza dei lavoratori della  Fincantieri di Ancona. “ Una grande ed importante manifestazione  quella di  oggi – sostiene il Segretario generale della Cisl Marche, Stefano Mastrovincenzo presente  al  corteo  -   per chiedere lavoro e richiamare  azienda e  governo a mantenere e rafforzare gli impegni assunti, nel  recente confronto con il sindacato,  per  preservare quell’enorme  patrimonio  di  professionalità e qualità   produttiva  che  con le navi di Fincantieri,  portano l’eccellenza italiana  nei mari di tutto il mondo”.1 ottobre 2010                                                                                                      Ufficio Stampa Cisl Marche
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01/10/2010 ACCORDO RAGGIUNTO TRA FIM ,UILM , FEDERMECCANICA e ASSISTALL
QUI  il testo dell' accordo stipulato oggi tra FIM UILM
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30/09/2010 Il Segretario della Cisl Regionale a Buongiorno Marche parliamone
Martedì 5 Ottobre,  partecipazione del Segretario Generale Regionale Stefano Mastrovincenzo a  BUONGIORNO MARCHE : PARLIAMONE  dalle ore 9,00 alle ore 9,30 in diretta su èTV MARCHE ed in contemporanea in  diretta streaming su [ http://www.etvmarche.it/news.php ]http://www.etvmarche.it/news.php  e su RADIO CENTER MUSIC 99,100FM.Si parlerà di crisi nelle Marche, i settori più colpiti, le misure anticrisi attivate con il  protocollo tra sindacati e Regione Marche oltre alle motivazioni della MANIFESTAZIONE NAZIONALE CISL UIL "-FISCO per il LAVORO + LAVORO per L'ITALIA" prevista per sabato 9 ottobre in Piazza del Popolo a Roma.    Siete invitati ad intervenire via sms al 3493918169 inviando richieste di chiarimento ed  opinioni .
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30/09/2010 CORSI IAL CISL MARCHE IN TEMA DI IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO
BANDO RSPP ASPP MOD A n. 90 riapertura BANDO RLS n. 89 riapertura BANDO RSPP MOD C n. 91 riapertura Domandi di Iscrizione All'intervento CORSI SICUREZZA
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30/09/2010 CORSI IAL CISL MARCHE PER IL PERSONALE DOCENTE E ATA
Domanda Iscrizione corsi docenti e ATA precari Bando personale docente e ATA precario 127173
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30/09/2010 Crisi economica e concorrenza sleale
Tra i tanti effetti negativi, a volte drammatici, che la crisi economica sta producendo, vi è anche l’insorgere della pratica della concorrenza sleale tra  aziende. In particolare, l’aspetto più grave è quanto sta avvenendo nella grande distribuzione. Tra le aziende della grande distribuzione, pur di mantenere o recuperare quote di mercato e quindi clientela, si è aperta la lotta al “prezzo più basso”, a suon di sconti e promozioni varie. Ciò che preoccupa e non poco, è,  che in alcuni casi, la politica dei prezzi bassi, viene praticata, in particolare da aziende, che pur essendo grandi catene, non applicano correttamente i contratti nazionali di lavoro ai propri dipendenti, anzi, arrivano addirittura a disdettare gli accordi sindacali sottoscritti. Il risultato, è che riescono a competere sul mercato con un costo del lavoro più basso rispetto ad altre che per etica e tradizione, pagano correttamente i propri dipendenti, innescando così, una concorrenza sleale che mette ulteriormente in difficoltà quelle poche aziende “eticamente corrette”. Questa situazione sta ingenerando non poca preoccupazione nel mondo del lavoro, perché, i lavoratori del commercio e della grande distribuzione commerciale, corrono un grande rischio: la moda a chi paga di meno  per conquistare clientela e fette di mercato sempre più grandi. FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL E UILTUCS UIL, esprimono forte preoccupazione per quanto sta avvenendo in provincia ed in particolare nella città di Pesaro. Rivolgono un accorato appello alle Istituzioni, all’Amministrazione comunale ed all’assessorato al commercio più in particolare, perché indirizzino le loro politiche di sostegno e di agevolazioni verso quelle aziende che si impegnano a rispettare i contratti di lavoro, a pagare correttamente i propri dipendenti, perché, solo così, si evita di favorire i “soliti furbi” che sulla pelle dei lavoratori e dei più deboli costruiscono le loro fortune. Bisogna evitare di penalizzare ulteriormente le aziende corrette e proteggere il tessuto commerciale locale dei tanti piccoli negozi che già soffrono pesantemente della concorrenza della grande distribuzione che da anni, ha ridotto il settore in estrema difficoltà.Pesaro, 27.09.2010
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29/09/2010 Fabio Baggio: le migrazioni nel sud est asiatico
Pubblichiamo la terza di quattro interviste di Matteo Finco e Alessandro Andrenacci sul tema della mobilità umana e giustizia globale.Intervista a Fabio Baggio: sacerdote della Congregazione dei Missionari di San Carlo, direttore dello Sclabrini Migration Center, Manila, Filippine. Professore alla “Pontificia Universitas Urbaniana”Roma, Italia e Professore alla Mayhill School of Thology, Manila, Filippine Cercando di focalizzare l’attenzione sul sud-est asiatico, come vengono gestiti i flussi migratori?Il sistema che vige nei paesi del sud-est asiatico prevede politiche che mirano a programmi temporanei di lavoro. I migranti sono lavoratori che rimangono nei paesi tre, quattro, al massimo 5 anni: la loro permanenza è legata ad un contratto, al termine del quale devono ritornare nel proprio paese. Ma quando si parla di figure altamente professionali, che possono contribuire al panorama culturale, e allo sviluppo del paese allora il trattamento è diverso: si aprono corridoi preferenziali. Al contrario, per quelli che occupano posti non qualificati e svolgono lavori poco apprezzati,  viene attivata una mobilità-fluidità migratoria che deve durare qualche anno. A loro non sono riservate possibilità di inserimento, di integrazione, non c’è ricongiungimento familiare, non c’è riconoscimento di tutti i diritti. Oltre ciò parlando di discriminazione è importante tenere da conto la struttura delle società delle nazioni del sud-est asiatico: le classi sociali sono molto contraddistinte, quindi il fatto di appartenere ad un élite è già di per sé un privilegio. Io riguardo a queste politiche avrei delle forti riserve perché trovo che sia una grave violazione dei diritti umani trattare le persone in modo diverso tenendo conto solo delle loro capacità professionali.Confrontando i paesi industrializzati del sud-est asiatico con quelli europei, in merito alla violazione dei diritti umani si possono riscontrare delle similitudini?Devo dire che quando ero a Manila ho ricevuto parecchie visite di rappresentanti sindacali e di associazioni di imprenditori europei i quali erano interessati a copiare il modello di gestione dei flussi migratori del sud-est asiatico. Considerando l'importanza del rispetto dei diritti umani che caratterizza il pensiero “europeo”, mi ha al quanto sorpreso che si venisse a copiare un modello che dal mio punto di vista è al quanto falsato. Quando ho sentito e ho letto i proclami fatti sulla  blu card (che prevede per i lavoratori extraeuropei altamente qualificati delle agevolazioni) ho pensato che si volesse riproporre il modello vigente negli ultimi 10 anni nel sud-est asiatico cercando di giustificare questa palese violazione di tutti i diritti. Tutto ciò rischia di far passare il messaggio di considerare più pericolosi i migranti che svolgono i lavori di “manovalanza”; di conseguenza si tende a dare più libertà di movimento e un riconoscimento più ampio possibile di diritti ai lavoratori altamente qualificati.Ci spiega brevemente il progetto MAPID?[MAPID: Migrant’s Associations and Philipine Institutions for Development, realizzato dallo Scalabrini Migration Center di Manila, la Commission on Filipinos Overseas, l’università di Valencia e la Fondazione ISMU di Milano, nell’ambito del programma comunitario Aeneas.]Le Filippine sono il paese del sud-est asiatico di maggiore esportazione di manodopera verso tutto il mondo perciò tutti vengono a copiare questo modello. Ci siamo accorti che negli ultimi 40 anni i cambiamenti economici e sociali interni alle Filippine riguardano solo una determinata classe sociale, mentre la maggior parte della popolazione sembra ferma se non peggiorata. La nostra proposta, come centro studi, è stata quella di capire quali erano i problemi e quali le possibile strade da percorrere. Il progetto MAPID si propone come una ricerca volta alla semplificazione delle dinamiche che non stanno funzionando nei processi migratori: abbiamo scelto Italia e Spagna come aree di ricerca, perché i nostri partners sono qui e perché i fondi sono europei. Nel primo anno ci siamo concentrati sulla ricerca cercando di capire quali sono le lacune, quali falle ha questo sistema dotato di una grande potenzialità: 17 miliardi di dollari di rimesse, una quantità incalcolabile di skills, di nuove competenze che vengono acquisite all'estero e mai riversate nelle Filippine. Si parla di grandi capitali investiti dai migranti che comunque non sembrano cambiare una realtà filippina che, nonostante i problemi di popolamento, dovrebbe comunque svilupparsi. Noi abbiamo pensato di concentrare i nostri sforzi sullo studio dell’apporto filantropico e sugli investimenti provenienti dall’estero fatti da emigrati filippini in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio, nel nostro caso in Italia e in Spagna, che vogliono impegnarsi in progetti di sviluppo nelle Filippine. Abbiamo fatto una mappatura delle associazioni, le abbiamo preparate e stiamo capacitando i quadri in modo che loro siano agenti di sviluppo nel proprio paese attingendo ai fondi non propri ma messi a disposizione dai paesi ricettori. E’ importante capire perché i flussi migratori non vanno di pari passo con uno sviluppo interno. Questo fa in modo che i nuovi progetti si possano esprimere nella loro completezza e i beneficiari possano essere tutta la popolazione in modo omogeneo. Ad una analisi più attenta si è potuto constatare che le ingenti somme di denaro che rientrano in termini di rimesse, vengono reinvestite nell’istruzione privata, a maneggio di pochi o a favore di gente che risponde ad una determinata fede; gli investimenti privati vengono fatti in strutture (come centri commerciali) di proprietà delle solite famiglie. Nell'ultimo anno è stato appurato che il gap e la disuguaglianza sociale sono aumentate: i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
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26/09/2010 C.U.P. - Centro Unico di Prenotazioni: incontro Regione Marche e Sindacati
Su pressante richiesta di Cgil-Cisl-Uil Marche, martedì 21 settembre si è svolto un incontro sulle problematiche che hanno riguardato l’avvio del nuovo Centro Unico di Prenotazione. Per la Regione erano presenti l’Assessore Almerino Mezzolani, il Dirigente del Servizio Salute Dott. Carmine Ruta, per il Sindacato Venturi e Pertoldi (Cgil), Canale, Talevi, Donati (Cisl), Fioretti (Uil), Pietrella (sindacato autonomo).Il dott. Ruta in primo luogo, comunicando di aver ricevuto dalla giunta regionale l’incarico di risolvere i problemi avuti con l’avvio del Cup,  ha assicurato che il sistema informatico, dopo il rafforzamento tecnologico realizzato nel fine settimana, tiene (anche se un poco lento) e che non ci saranno altri blocchi del servizio. Lunedì 20 le operazioni concluse sono state circa 6.500 (1.400 attraverso il call center e 4.100 agli sportelli), martedì 21 le prenotazioni concluse sono state 8.400 (1.600 attraverso call center e 6.800 agli sportelli), l’obiettivo è di andare gradualmente a regime ( 10.000 prenotazioni al  giorno: di cui 2.000 attraverso il call center e 8.000 agli sportelli). Il servizio è monitorato quotidianamente sia per le prenotazioni agli sportelli, sia per quelle attraverso il call center, sia per quanto concerne i pagamenti sportello-cassa.Le disfunzioni registrate nei pagamenti delle prestazioni (sportello-cassa) sono state eliminate quasi totalmente, ci sono ancora alcune problematiche relative ad alcune prestazioni (vedi radiologia Macerata) che dovrebbero essere superate nel giro di qualche giorno. Le problematiche più rilevanti sono state riscontrate nelle Aziende Ospedaliere “Torrette” (1.500 prenotazioni in meno al giorno), San Benedetto del Tronto, Fermo e Macerata.  E’ stata istituita una Task force, per risolvere tali problematiche,  e inviati 6 operatori specializzati a “Torrette” e altri 13 presso le Aziende sanitarie territoriali (uno per azienda) per dare supporto al personale addetto agli sportelli.COME FUNZIONA ATTUALMENTE IL SISTEMA PRENOTAZIONIIn tutta la Regione ci sono 827 sportelli di accesso e 58 operatori al Call Center (attivato con soli 36 operatori). Il Call Center a regime dovrà  garantire 2.000 prenotazioni al giorno e 60.000 al mese (una ogni tre minuti e mezzo, attualmente una ogni 4 minuti), le rimanenti sono garantite dagli sportelli che saranno ampliati non appena firmato(la prossima settimana) l’accordo con le Farmacie (altri 530 punti di prenotazioni). E’ stata avviata inoltre la trattativa anche con i medici di base.LA POSIZIONE DELLA CISLE' stata critica sull’operato della Giunta, per aver lanciato in pompa magna l’avvio di un progetto unilaterale, la cui strutturazione era sconosciuta alle Organizzazioni Sindacali e per non avere convocato il sindacato quando sono emersi i problemi che hanno fatto fallire l’avvio del CUP; critica anche nei confronti dei Dirigenti che hanno predisposto un bando non sufficientemente adeguato per gli obiettivi da raggiungere; Critica per il mancato coinvolgimento, in un progetto così importante come quello del CUP regionale, dei Direttori delle Aziende Territoriali, dei Dirigenti dei servizi interessati e degli Operatori addetti agli sportelli; a giudizio della Cisl tale coinvolgimento  avrebbe consentito di decifrare la complessità dei codici delle prestazioni che variano da azienda ad azienda e talvolta all’interno della stessa azienda evitando molte delle criticità che poi sono state registrate. Ha, inoltre, posto l’accento sul fatto che la Giunta, alla certezza delle verifiche, del coinvolgimento e della sperimentazione, ha preferito lo spot ad effetto che si è trasformato in una disfatta le cui conseguenze sono ricadute sugli ignari operatori. Ha chiesto infine  se rispondesse a verità la notizia della perdita di tutte le agende esistenti, molte delle quali difficilmente recuperabili e di essere riconvocati tra una settimana per fare il punto della situazione.La delegazione Cisl ha rappresentato tutti i disagi a cui sono stati sottoposti gli Operatori addetti agli sportelli, in particolare quello concernente la flessibilità e prolungamento dell’orario di lavoro anche oltre le 10 ore continuative; ha inoltre chiesto di approntare le risorse necessarie per erogare premi di produttività per gli operatori interessati e su questo aprire un tavolo negoziale. Inoltre ha rappresentato tutte le criticità tecniche operative che il sistema presenta.   Il dott. Ruta, rispondendo a tutte le osservazioni tecniche, non ha negato  la perdita delle agende esistenti, ma garantito che è già stata avviata l’operazione di recupero delle stesse e che saranno tutte reinserite nell’agenda generale.      L’Assessore Mezzolani nella risposta si è assunto tutte le responsabilità di quanto accaduto, ha riconosciuto che è stata forse sottovalutata la portata e l’impatto del servizio e che qualche superficialità c’è stata. Si è assunto, inoltre, l’impegno di riconvocare una riunione con le Organizzazioni Sindacali a brevissimo per fare il punto della situazione.
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