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13/06/2021 Mercato del lavoro: molti posti ancora scoperti. Occorre investire su formazione e politiche attive
Secondo i dati di Unioncamere, il gap tra domanda e offerta di lavoro nelle Marche si attesta al 31%: un dato che fotografa, soprattutto in concomitanza con la crisi Covid, la difficoltà di reperire lavoratori, soprattutto qualificati. «Un disallineamento tra domanda e offerta c'è, ma attenzione alle semplificazioni: nelle Marche si investe poco sulle politiche attive del lavoro e sulla formazione, soprattutto tecnico-professionale» dichiara Cristiana Ilari, Segretaria Regionale Cisl Marche, intervistata da Ètv Marche.   
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11/06/2021 Asili nido di Ancona: i sindacati sono preoccupati per le ulteriori esternalizzazioni
Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl esprimono forte preoccupazione per la scelta del Comune di Ancona tesa a proseguire il percorso di esternalizzazione degli asili nido, che nel corso degli anni, stante mancate assunzioni, ha visto il passaggio di molti asili nido ai privati.   «Una scelta politica che censuriamo  dcrivono i sindacati in una nota - sia per il peggioramento delle condizioni contrattuali di chi opererà nei nidi comunali sia per il disimpegno del Comune nella gestione di quella che noi riteniamo una importante Funzione Pubblica: il servizio educativo in una prospettiva di integrazione dei percorsi educativi 0-6. Riteniamo che nel settore vadano previsti investimenti nella formazione delle educatrici e degli educatori sia pubblici che privati e la garanzia di un rapporto educatore bambino crescente. Al contrario abbiamo visto, purtroppo, disatteso anche il rispetto del rapporto attuale mettendo a rischio la sicurezza dei bambini in alcune giornate». A settembre anche un altro asilo nido, il Chicco di Grano, passerà in gestione privata e il percorso proseguirà nei prossimi anni, scaricando i costi comunali sulle condizioni economiche dei lavoratori e certificando un fallimento dell’Amministrazione comunale sulla capacità amministrativa di gestire in maniera adeguata il settore educativo nonostante siano presenti figure professionali che con la loro passione e la loro professionalità hanno negli anni garantito un servizio di eccellenza del Comune di Ancona. I sindacati chiedono un incontro urgente alla Amministrazione per discutere le garanzie di un servizio sempre maggiormente qualificato e di qualità e che non guardi solo al contenimento dei costi ma al contrario ad un miglioramento delle condizioni dei lavoratori e della qualità del servizio erogato. Martedì i sindacati incontreranno le lavoratrici comunali operanti presso gli Asili Nido comunali per discutere della problematica e condividere le azioni sindacali a supporto della necessità di garantire un adeguato numero di nidi pubblici alla cittadinanza
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11/06/2021 Vertenza Elica: manifestazione ad Ancona. Lavoratori ricevuti dal Prefetto
La mobilitazione dei lavoratori Elica prosegue con la manifestazione odierna ad Ancona. Una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto Darco Pellos. Il servizio del Tgr Rai Marche con intervista a Giampiero Santoni, Segretario Regionale Fim Cisl Marche
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11/06/2021 Credito cooperativo tra Europa e coesione territoriale
Credito cooperativo tra Europa e coesione territoriale incontro nelle Marche, si è svolto, in videoconferenza, giovedì 10 giugno 2021. Al  webinar sono intervenuti  Franco Leone Salìcona, Direttore Generale   BCC del Piceno Marco Moreschi, Direttore Generale  Banco Marchigiano Mario Montesi, Direttore Generale  BCC Pergola e Corinaldo. Paolo Grignaschi, Network Dirigenti Credito Cooperativo Giovanni Sentimenti, comitato scientifico Fondazione Fiba Riccardo Colombani, segretario generale First Cisl.Ha introdotto  e coordinato i  lavori il Segretario Generale First Cisl Marche Giovanni Gianuario. «Siamo molto soddisfatti per la riuscita dell'iniziativa. Voluta fortemente dalla First Cisl,  ha riscosso  il gradimento dei Direttori Generali presenti al convegno per l’importanza che ricopre il settore del Credito Cooperativo nella nostra regione. - ha affermato il Segretario Generale First Cisl Marche Giovanni Gianuario, a margine dell'incontro -  Va ricordato che nelle Marche le PMI ricoprono un ruolo strategico fondamentale per l’economia marchigiana.  La partecipazione  del Segretario Generale Nazionale First/Cisl e del Responsabile Nazionale Network Dirigenti Bcc  ai lavori ha permesso di avere anche un quadro di scenari e  prospettive nazionali».  
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10/06/2021 Camminata Covid Free: alla scoperta di Ancona antica con Anteas
Anteas Ancona organizza. in collaborazione con la Fnp Cisl di Ancona, una passeggiata con guida turistica alla scoperta di Ancona Greco-Romana da San Ciriaco a Santa Maria della Piazza. L'iniziativa, riservata agli iscritti, si svolgerà lunedì 21 giugno con ritrovo alle ore 16.30 nel Piazzale del Duomo. L'attività si svolgerà esclusivamente all'aperto nel rispetto delle norme anti covid. Tempo escursione: 2 ore circa. Obbligatorio distanziamento e uso di mascherine. Quota di partecipazione € 4,00. Massimo 30 partecipanti. Per prenotazioni contattare entro il 15 giugno il numero 331 6158101.    
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09/06/2021 Scuola, precarietà non è sicurezza: flash mob dei lavoratori per le stabilizzazioni
Nelle Marche un lavoratore della scuola su cinque è precario. La fetta dei contratti a tempo determinato, sia per i docenti che per il personale Ata, rappresenta un 20% del totale. Oltre 6500 lavoratori (2.354 ad Ancona, 1.550 a Pesaro, 1.255 a Macerata, 748 ad Ascoli, 649 a Fermo) ai quali va riconosciuto un contratto di lavoro stabile in nome di tutto l’impegno profuso durante la pandemia e in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico. Lo sostengono Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua e Snals Confsal che oggi alle 16 in piazza Roma ad Ancona hanno dato vita a un flash mob di protesta per chiedere le modifiche del Sostegni Bis. Il decreto, il cui iter di conversione è già stato avviato alla Camera, «va integrato per arrivare a una scuola non più precaria ma sicura e rispettosa dei diritti di tutti» spiegano i segretari regionali del comparto Lilli Gargamelli (Flc Cgil), Anna Bartolini (Cisl Scuola), Antonio Spaziano (Uil Scuola Rua) e Paola Martano (Snals Confsal).  Tra le richieste delle organizzazioni sindacali ci sono la stabilizzazione di tutti i precari sia abilitati e specializzati sia con 3 anni di servizio e dei Dsga facenti funzione con 3 anni di servizio. Il Decreto ha anche mantenuto il blocco per i neoassunti in ruolo portandolo da 5 a tre anni. Un vincolo che continua a incidere anche sulle assegnazioni provvisorie e per questo i sindacati chiedono il superamento dei blocchi sulla mobilità. Chiesti anche il rafforzamento degli organici, a partire dalla conferma dell’organico Covid, e la riduzione del numero massimo di alunni in classe. «Il Patto per la Scuola – sostengono le organizzazioni sindacali – riconosce l’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Ora questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre con l’ascolto del mondo della scuola. Bisogna cambiare profondamente le misure sul reclutamento con l’assunzione dei precari chiamati dalla prima e seconda fascia delle graduatorie delle supplenze, superare i blocchi sulla mobilità del personale, ripristinare l’assegnazione provvisoria annuale, rafforzare gli organici del personale docente, educativo ed ATA, ridurre il numero di alunni per classe».  
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09/06/2021 O è sociale o non è: la sfida della sostenibilità. La Cisl Marche verso il Congresso
“O è sociale o non è: la sfida della sostenibilità” martedì 8 giugno ultimo appuntamento dei tre webinar che accompagneranno il gruppo dirigente della Cisl Marche verso la stagione congressuale in programma per il prossimo autunno. Ai lavori, introdotti dal Segretario Regionale della Cisl Marche Marco Ferracuti, sono intervenuti Andrea Segrè, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, su “Transizione ecologica, sostenibilità sociale e risorse economiche: quali combinazioni?”, Giorgio Santini, AsVeSS su “Come lo sviluppo sostenibile interroga i territori?” e Massimo Sbriscia, Regione Marche, su “Quale strategia per uno sviluppo sostenibile nelle Marche?”. «Il modello di sviluppo basato solo sull'economia ha fallito - ha dichiarato Ferracuti in apertura del webinar -. La società è sempre più polarizzata: è evidente la necessità di una alternativa. Occorre una visione integrata che basi lo sviluppo su 5 pilastri interdipendenti: economia, sociale, lavoro, ambiente e digitale. Le politiche del futuro dovranno avere ricadute su tutte le componenti della società e non solo su una parte. Per cambiare il paradigma serve cambiare la mentalità della gestione dei processi economici e gli stili di vita: non basta aderire mentalmente a una idea di sviluppo sostenibile senza prestare attenzione ai comportamenti individuali. Dobbiamo diventare capaci di affrontare gli shock guardando a come saremo dopo: questa è la resilienza trasformativa». Andrea Segrè ha incentrato il proprio intervento su alcuni aspetti della sostenibilità, come le abitudini alimentari: «Il 60% dello spreco alimentare avviene all'interno delle nostre case, per un valore di circa 12 miliardi di euro. Parliamo di sviluppo sostenibile da decenni, con pochi obiettivi raggiunti, e poco si parla di sostenibilità sociale. La pandemia ha accelerato processi di disuguaglianza che richiedono non solo interventi economici, ma anche un cambiamento culturale, a partire dai comportamenti. Abbiamo tutti gli elementi per concretizzare l’ecologia integrale di cui parla Papa Francesco nell’Enciclica “Laudato Si’”: il rischio, altrimenti, è quello di spendere le nostre risorse senza dare risposte alle reali esigenze della nostra società». «Non siamo sul sentiero della sostenibilità - afferma Giorgio Santini -: gli obiettivi 2030 sono lontani e la pandemia ha peggiorato la situazione. È cruciale una consapevolezza comune dei problemi e delle strategie per mobilitare tutta la società sul tema della sostenibilità. Occorrono una educazione permanente alla sostenibilità, a partire dalle scuole e dalle istituzioni, e un riorientamento della spesa pubblica.La transizione deve essere giusta, non solo ecologica e digitale: con Recovery Fund è la prima volta che l’Europa costituisce un proprio bilancio di solidarietà. La strada comincia a delinearsi e ora ha bisogno di essere attivamente partecipata». Massimo Sbriscia ha illustrato i contenuti della strategia regionale di sviluppo sostenibile: «Dal 2018 collaboriamo con il Ministero dell’Ambiente per attuare la nostra strategia di sviluppo sostenibile. La governance e il coinvolgimento territoriale sono stati molto importanti per superare la mera visione ambientale della sostenibilità. Le Marche hanno messo in moto meccanismi positivi che però spesso si sono scontrati con difficoltà, da parte dei cittadini, di avere uno sguardo collettivo: un esempio è il contrasto all’installazione di impianti di produzione di biogas. La responsabilità civica è l’ingrediente di base che occorre per poter ricreare quella solidarietà necessaria a raggiungere gli obiettivi».  «La sfida prioritaria è di guadagnare pari dignità dell’impronta sociale nel percorso della sostenibilità sociale - ha concluso Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche -. Economia, società ed ambiente devono compenetrarsi: la sfera economica non deve essere elemento prevalente, ma una leva per perseguire il benessere. Le istituzioni si devono aprire maggiormente alla sussidiarietà, senza sottrarsi alle sfide di corresponsabilità nella realizzazione degli obiettivi. Noi, come sindacato, saremo sempre un interlocutore presente, attento e responsabile».        
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05/06/2021 Giornata Fai Bella l'Italia 2021Fai Cisl Marche: " Ripulito il Parco del Ruzzodromo a Fermo"
"La tutela dell'Ambiente è un imprescindibile diritto fondamentale di tutti i cittadini e la chiave di volta per un futuro, anche sociale, di sostenibilità e di economia circolare green." Sono i principi fondativi della Giornata Fai Bella l'Italia 2021, giunta alla terza edizione,fortemente voluta ed organizzata da Fai Cisl Nazionale in tutta Italia.    Nelle Marche la Fai Cisl in occasione della giornata nazionale Fai bella l' Italia,  sabato 5 giungo,ha scelto di ripulire dai rifiuti  il parco del Ruzzodromo in  Contrada Girola,a Fermo. «Si tratta di una splendida area verde molto frequentata per passeggiate e jogging. Abbiamo ripulito un ampio tratto con tutto il gruppo e la squadra Fai-Marche,aiutati da una delegazione di lavoratrici,lavoratori,iscritti e delegati. - spiega il Segretario Generale Fai Cisl Marche Danilo Santini  - Desideriamo con questa iniziativa  dare il giusto risalto ad un territorio che amiamo e che vogliamo sempre più valorizzare. Siamo non solo il sindacato dell'agroalimentare,ma anche il sindacato della persona-lavoratore e sono nel nostro dna categoriale,da sempre, la tutela e la promozione dell'ambiente .» «Il fattore climatico, l'inquinamento globale, il dissesto idrogeologico rappresentano questioni serie e problemi di rilevanza internazionale, purtroppo ancora per gran parte irrisolti. - conclude Santini -  Queste situazioni emergenziali vanno affrontate  con la capacità di tutti dalla società, al  sindacato e a tutti i corpi intermedi per  influire ed indirizzare le scelte politiche  affinché finalmente e con una grande assunzione di responsabilità collettiva si possa attuare la transizione ecologica e si possa applicare un modello di sviluppo a misura d'uomo.»
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04/06/2021 Stato di agitazione e presidio alla Melania Italia di Magliano di Tenna
Prosegue lo stato di agitazione dei personale  della Melania Italia spa. Si è svolto nella mattina di oggi a Magliano di Tenna (FM) un presidio dei lavoratori, indetto dai  sindacati di categoria Femca Cisl Marche e Filctem Cgil Fermo,   fuori dei cancelli dello stabilimento della storica azienda di calzature per bambino. Ad un mese dalla proclamazione dello stato di agitazione proclamato dai sindacati di categoria « per mancata retribuzione delle  mensilità di dicembre e tredicesima 2020  e dei mesi di Febbraio, Marzo e Aprile 2021 oltre ad una serie di inadempienze dell’azienda a discapito dei  propri dipendenti come: la mancata regolarizzazione dei fondi previdenziali e sanitari;  l’assenza di  figure certe per la gestione delle relazioni industriali; il mancato confronto per la tenuta dei livelli occupazionali; le criticità nella gestione del pagamento CIG-Cov Sars 2, il mancato rispetto degli obblighi contrattuali e la presenza di un inconsistente piano industriale certo e sostenibile che conferma la cronica  mancanza di prospettiva, in termini di gestione ordinaria e straordinaria. – precisa Cristiano Fiori Femca Cisl Marche – la situazione non è cambiata. » Lo scorso 21 maggio nell’ assemblea  con tutti i lavoratori,  compreso anche  con chi nel frattempo è uscito dall’azienda  ma che è ancora  creditore della Melania Italia  Spa,  era stato deciso di proseguire lo stato di agitazione a fronte dell’assenza di risposte e della ripresa dell’attività produttiva.  «Ci aspettavamo  un segno tangibile da parte della direzione aziendale che facesse presumere l’effettiva volontà di investimento sul capitale umano e sulla storicità di un’azienda da anni leader nel settore della produzione di calzature per bambino che tanto ha fatto per il territorio e che molto ancora può fare. – sottolinea Cristiano Fiori -  In assenza di risposte ci  riserviamo  di mettere in campo  tutte le azioni previste dalle norme contrattuali e  di Legge attualmente in vigore  .»  
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03/06/2021 Tutela del lavoro e della legalità: accordo tra Univpm Cgil Cisl Uil
Firmato il protocollo d’intesa in materia di appalti, concessione di lavori, forniture e servizi tra l’Università Politecnica delle Marche e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL. Gli appalti di lavori, servizi e forniture sono una leva fondamentale per sostenere l'economia, dare opportunità alle imprese, mantenere e creare buoni posti di lavoro e, per queste ragioni, devono essere sempre più strumento di legalità. Con queste premesse è stato firmato oggi il protocollo d’intesa triennale tra l’Università Politecnica delle Marche, CGIL, CISL e UIL allo scopo di collaborare e contrastare fenomeni di illegalità. «Questo protocollo si pone innanzitutto l'obiettivo di consolidare e, laddove possibile, rafforzare strumenti e modelli organizzativi – afferma il Rettore Prof. Gian Luca Gregori - per garantire legalità, trasparenza, contrasto alle infiltrazioni mafiose, regolarità del lavoro, tutela della occupazione, finalità ambientali e sociali.»   «L’intesa ribadisce a livello locale la grande attenzione che il sindacato confederale sta riservando anche a livello nazionale al tema degli appalti, promuovendo maggiore qualità e stabilità del lavoro e rafforzando i presidi di legalità. - sottolinea  Alessandro Mancinelli Responsabile della  Ast Cisl Ancona -  Nelle fasi di monitoraggio e confronto previste dall’intesa le parti sociali potranno valutare gli aspetti connessi alla salute e sicurezza, formazione, retribuzione e contribuzione dei lavoratori in appalto. Riteniamo importante, come CISL - conclude Mancinelli -  anche porre l’attenzione sul ruolo che la stazioni appaltanti pubbliche possono avere nella riduzione di impatto ambientale dei consumi, fermo restando l’obbligo di adesione ai Criteri Ambientali Minimi nella predisposizione dei bandi di gara.» «I principi che sottendono il protocollo sono già parte del patrimonio culturale ed amministrativo dell’Università – afferma il Direttore Generale Univpm Alessandro Iacopini - ma trovano oggi una rinnovata conferma e rilancio per un confronto che sarà costante con le organizzazioni sindacali.» Il protocollo prevede un impegno sul fronte del monitoraggio e del confronto costante tra le parti. Sul tema dell’aggiudicazione dell’appalto, in particolar modo per quelli dei servizi ad alta intensità di manodopera, l’Università potrà stabilire criteri di ponderazione qualità prezzo assegnando alla qualità l’80% e al prezzo il 20%. In sede di predisposizione della documentazione di gara, inoltre, l’Università si impegna a considerare quali possibili elementi di qualità dell’offerta il possesso del Rating di legalità e di impresa dell’offerente ed il possesso di certificazioni etiche rilasciate secondo norme internazionali riconosciute. Per quanto concerne i subappalti l’Università si impegna ad estendere le tutele e gli obiettivi del presente protocollo anche alle imprese che vengono coinvolte in regime di subappalto.   Inoltre, sarà prevista nei bandi di gara la cosiddetta “clausola sociale” per il mantenimento dei livelli occupazionali nella salvaguardia dei rapporti di lavoro in essere, anche laddove detta clausola non sia espressamente prevista dal CCNL di riferimento.    «La firma del protocollo giunge alla fine di un lungo (anche a causa della pandemia) confronto di merito e corona, nel contempo, un positivo rapporto relazionale fra UnivPM e CGIL CISL UIL di Ancona ed una proficua azione di sensibilizzazione attiva dei principali Enti pubblici in tema di tutela del lavoro e della legalità negli appalti. La crescente incidenza degli appalti per servizi da parte di enti pubblici ha spesso richiesto una puntigliosa difesa di prerogative, diritti e salari di centinaia di lavoratori, che ha potuto così valersi delle tutele offerte dai protocolli firmati. Lo si è visto soprattutto in tema di “clausole sociali” e, in questo senso, l’intesa con UnivPm è di particolare soddisfazione per l’attenzione posta e per la capacità di allargare la tutela anche negli eventuali subappalti.» commenta  Marco Bastianelli, segretario generale Cgil Ancona e  Giorgio Andreani, della  Segreteria UIL Marche sostiene che «il protocollo sugli appalti tra Cgil Cisl e Uil e l'Università è un punto d'arrivo molto importante: si regolamenta un contesto delicato come l'affidamento in appalto di servizi, consentendo di evitare tutte le storture che rendono il mondo degli appalti insicuro e oggetto di eccessiva vertenzialità. Il sindacato da tempo e in tutti i contesti chiede di regolamentare l'affidamento in appalto dei servizi. Un plauso quindi alla sensibilità dell'Università Politecnica delle Marche dimostrata in questo contesto».      
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01/06/2021 Nuova sede in via Buozzi per l’Ufficio postale succursale 10
«A due anni e tre mesi dalla tentata rapina, del 25 marzo 2019, che determinò la chiusura, per i gravi danni strutturali subiti,  della succursale 10 di Poste Italiane di via Scataglini ad Ancona finalmente oggi viene riaperta al pubblico. – afferma il Segretario Generale della Slp Cisl Marche Gabriele Lalli -  La nuova sede di via Buozzi confidiamo  sia in grado di restituire il servizio pubblico ad un  importante quartiere del capoluogo dorico. Durante il lasso di tempo necessario ad individuare la nuova sede e a completare i lavori, Poste Italiane ha cercato di garantire la continuità dei servizi attraverso soluzioni temporanee che hanno determinato malcontento tra la cittadinanza e  sacrifici per i dipendenti».  «Correntisti, titolari di libretto e pensionati, ma più in generale tutti i cittadini anconetani e le aziende ora potranno tornare ad usufruire dei servizi in una sede rinnovata e moderna.  – continua Lalli - La burocrazia e i tempi di Poste sono stati oggetto, nel tempo, di solleciti da parte della nostra categoria sindacale e di tutta la  Cisl. Coinvolta anche la Prefettura sulle problematiche della sicurezza, in particolare sulle tante rapine agli uffici postali  avvenute negli anni, che hanno messo a rischio l’incolumità dei dipendenti. »  «Oggi è una giornata positiva, anche se ci sono voluti due anni e tre mesi, Poste ha realizzato un nuovo ufficio postale adottando le più moderne tecnologie e tenendo conto degli aspetti legati alle nuove normative di sicurezza. – conclude Gabriele Lalli, Segretario Generale Slp Cisl Marche il sindacato più rappresentativo in poste - Auguriamo buon lavoro al direttore del nuovo Ufficio Postale,  Danilo Correale e ai suoi 4 sportellisti che con professionalità sapranno ricostruire quel rapporto speciale che lega, da sempre i cittadini alla più grande azienda di servizi del Paese.»  
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01/06/2021 3. Un nuovo welfare per un nuovo sviluppo nelle Marche
  di Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche L’auspicata ripresa economica deve essere all’insegna della sostenibilità e dell’equità sociale, per ridurre i divari territoriali che la crisi pandemica ha aggravato e per valorizzare quegli ambiti di economia in grado di generare valore aggiunto per tutto il sistema. La sostenibilità sociale dello sviluppo è assicurata dal lavoro di qualità e dal rafforzamento delle reti di welfare, intese come articolato sistema di servizi, tutele ed assistenza nel campo dell’istruzione, della sanità, della previdenza e del sociale in senso stretto. Il rafforzamento non va inteso come semplice, per quanto importante, consolidamento di ciò che esiste ma come sostanziale rinvigorimento degli interventi, che implica incremento quantitativo e adeguata riorganizzazione degli stessi, in una logica di forte integrazione tra le diverse aree. E’ un rinvigorimento per il quale andranno utilizzate al meglio le risorse previste dal PNRR, combinando  le misure ancora legate all’emergenza COVID-19 con quelle volte a favorire il rilancio del nostro Paese. Nel tracciare queste traiettorie un’attenzione particolare va dedicata alle tendenze demografiche. Le Marche nell’ultimo decennio (2010-2020) hanno perso 34.000 abitanti e, senza interventi correttivi, si prevede ne perdano altri 56.000 nel 2040 e ben 193.000 nel 2060. La popolazione 0-18, già scesa di 20.000 unità negli ultimi due lustri, calerà di 33.000 nel 2040 e di 48.000 nel 2060. Andamento analogo si registra per le persone in età da lavoro (15-64): calate di 47.000 unità nel secondo decennio del secolo, scenderanno rispettivamente di oltre 151.000 unità nel 2040 e di 238.000 nel 2060, passando dall’attuale 62.4% al 54.5% tra 20 anni. Contestualmente continueranno a crescere gli anziani (>65). L’aumento di 32.000 unità nel periodo 2010-2020, raggiungerà il picco di +115.000 persone nel 2040, per poi attestarsi su un +82.000 nel 2060. Entro il 2060 raddoppierà il numero degli over 84 (i cosiddetti “grandi vecchi”) che passeranno dal 4,5% di oggi al 9,7%.  Il rapporto tra le persone a carico e quelle che lavorano (indici di dipendenza strutturale) passerà dal 60.2% di oggi all’83.5% del 2040. Andamenti di questo tipo presuppongono l’attivazione di politiche volte a contrastare la denatalità, supportare la genitorialità, incrementare l’attrattività dei territori per gli investimenti produttivi, riorganizzare i percorsi formativi, favorire l’invecchiamento attivo, garantire adeguati livelli di cura alle persone. E’ necessario affiancare alle politiche di contrasto alla denatalità anche politiche migratorie, coordinate su base europea, basate su  accoglienza, inserimento e formazione degli immigrati, qualificandole come  fattore di arricchimento culturale ed economico. La scuola ha bisogno di essere ripensata in profondità. Si tratta di intervenire con un massiccio piano di investimenti per l’edilizia scolastica (mettendo in sicurezza gli ambienti e puntando al loro efficientamento energetico e sismico), con il rafforzamento degli organici  (attraverso nuove procedure di reclutamento del personale), ma anche  di rimodellare la mission, aprendola al pieno sostegno della logica del life long learning. La popolazione scolastica ”classica” (6-19) anni nelle Marche calerà nel 2040 del 13% e del 20% nel 2060. Nell’ultimo triennio gli alunni sono passati da 210.045 e 204.524 (-2.63%) con sostanziale tenuta delle secondarie di 1° e 2° grado e un calo di infanzia (-7.93%) e primaria (-5.03%).La contrazione della base di riferimento  storica è evidente. Anche per questo è indispensabile che la scuola, fondamentale Agenzia sociale, veda riconfigurato il suo stato di comunità educante, entrando a pieno titolo nell’articolato percorso di formazione  degli adulti lungo tutto l’arco della vita. La stessa Università dovrà trovare il modo di concorrere a qualificare gli interventi di accompagnamento nelle transizioni, giocando un ruolo attivo nei percorsi di orientamento e di formazione continua, partecipando alla messa a punto di azioni volte a ridurre il fenomeno dei NEET (giovani che non studiano e non lavorano). La crescita di livello medio di istruzione nella fascia 25-34 anni e del contestuale aumento dei laureati in discipline tecnico-scientifiche è, infatti, ancora accompagnata da tassi bassi di formazione continua e permanente. Nel raccordo tra Scuola e Università assume un rilievo fondamentale l’opera di diversificazione, incremento e miglioramento dei percorsi ITS  Dentro questo quadro diviene di fondamentale importanza portare su nuovi equilibri la scelta tra gli indirizzi della scuola secondaria superiore. Va letto ed interpretato attentamente il fenomeno del notevole incremento del tasso di liceizzazione, a scapito delle scelte per gli istituti tecnici e professionali. Il suo valore (53.9%), in linea con la media nazionale, è invece molto più elevato di quello di regioni come la Lombardia (51.8%); Emilia Romagna (46.8%); Veneto (45.8%) che presentano minori asimmetrie tra domanda e offerta di lavoro per i giovani. Il rafforzamento di tutte le aree dell’orientamento rimane punto fondamentale di qualificazione dei percorsi di istruzione, formazione e lavoro. Nella necessaria riorganizzazione del Sistema Salute delle Marche bisogna tener conto della annosa, sperequata, allocazione di risorse tra Ospedali, Territorio e Prevenzione. Nell’ultimo bilancio pre-pandemia Covid-19 (2019), rispetto ad una distribuzione ritenuta ottimale di 44% Ospedali; 51 %Territorio; 5% Prevenzione si registrava un 52.5% Ospedali; 44.7% Territorio; 2.8% Prevenzione. In altri termini significa fare i conti con un sottofinanziamento dei Servizi e della Medicina Territoriale per quasi 230 mln di € e della Prevenzione per  altri 80 mln di €. Il riassetto necessario passa attraverso una diversa configurazione dell’assetto delle cure primarie, dell’assistenza domiciliare, dell’assistenza extra-ospedaliera (RSA, RP, Centri diurni, Ospedali di Comunità): della rete di emergenza-urgenza e un effettivo potenziamento di tutti i servizi che fanno capo alla Prevenzione, a cominciare da quelli della Sicurezza Ambienti di lavoro. Particolare attenzione dovrà essere dedicata ad una corretta ed equilibrata organizzazione delle reti nei  territori, superando le attuali sperequazioni esistenti tra le dotazioni dei servizi nei 23 Ambiti Territoriali Sociali, i cui indici variano dal massimo di 29,9 al minimo di 5,3 (media regionale del 10.8). Rispetto al riassetto della rete ospedaliera nelle Marche, aldilà delle annunciate esigenze della Regione di rivedere quanto previsto nel vigente Piano sanitario, i principali nodi sono costituiti da:   • Precisa configurazione dell’Azienda ospedaliera Marche Nord, che allo stato attuale non sembra essere in possesso delle caratteristiche di presidio di  II livello e di Torrette come polo di riferimento regionale. • Superamento del concetto di Presidio unico di Area Vasta, che non trova cittadinanza nel DM 70/15. • Esubero di almeno 2 unità di presidi ospedalieri di primo livello, che diventerebbe di 4 unità nel caso in cui Marche Nord venisse correttamente inquadrato, e i suoi due presidi di Pesaro e Fano venissero quindi qualificati di I livello. • Collocazione nella rete ospedaliera dei presidi Salesi e INRCA di Fermo. • Individuazione degli Ospedali di zona disagiata: oltre a Pergola e Amandola, il nuovo PSSR prevede l’equiparazione di Cingoli, Cagli e Sassocorvaro, che però sono attualmente qualificati come Ospedali di comunità, ossia strutture territoriali e non ospedaliere. • Integrazione nella rete ospedaliera dei posti letto aggiuntivi di terapia intensiva (105) e dei posti trasformabili in semi intensiva (107) previsti dal DL Rilancio e dalla DGRM 751/2020. • Futuro (ed eventuali modalità di integrazione nella rete) dei progetti di edilizia ospedaliera relativi ai “nuovi” nosocomi Marche Nord, di Area Vasta 3 -  4 -  5. L’assistenza sociale nelle Marche in capo ai Comuni necessita di essere rafforzata perché ancora sottofinanziata rispetto alla media nazionale. La spesa sociale comunale pro-capite annua (€ 108) è del 13% più bassa, e molto differenziata su base territoriale (min. 59 €, max 169 €). Conta inoltre un livello medio di compartecipazione degli utenti più elevato (14.9% contro l’8.9% medio italiano). Significa che l’intervento sociale grava sulle famiglie per il 6.1% in più rispetto alla media nazionale. Nelle strutture residenziali per anziani, in particolare, questo è più che doppio rispetto alla  stessa media.   Oltre al  potenziamento degli interventi a favore della non autosufficienza, da garantire anche  attraverso il varo di una nuova legge nazionale, nelle Marche  ci sarebbe bisogno di rafforzare in particolare: il servizio di assistenza per l’area minori e l’area famiglia; l’assistenza domiciliata integrata per disabili; gli asili-nido e i servizi per l’infanzia. Nell’indispensabile affinamento del percorso dell’integrazione con l’area Sanità e quella Lavoro, sono cruciali le scelte sistemiche (coincidenza Ambiti territoriali Sociali e Distretti Sanitari) e organizzative (gestione associata dei Servizi) tese a migliorare le capacità di lettura dei bisogni emergenti (aree di povertà in aumento)  ad utilizzare in forma più equilibrata ed armonizzata le varie risorse, a cominciare da quelle di regime comunitario. L’assetto complessivo del welfare non può prescindere da un riordino complessivo del nostro sistema previdenziale che ha bisogno di recuperare margini di equità garantendo 1) il recupero del reale  potere d’acquisto degli attuali trattamenti; 2) flessibilità in uscita dal lavoro rispetto agli attuali limiti d’età, valutando anzianità contributiva (41 anni), tipologia di lavoro e valorizzazione delle attività di cura (maternità, assistenza familiari); 3) pensioni dignitose in prospettiva ai giovani di oggi, anche attraverso il rafforzamento dello strumento della previdenza complementare. Fondamentale puntare a questi miglioramenti in un contesto come quello marchigiano dove il valore delle pensioni di vecchiaia,  d’invalidità e ai superstiti (tot. 517.423), nell’anno 2019 è risultato rispettivamente del 10.2%, del 7.8% e del 9.6%  più basso della media italiana. Dal quadro delineato si evince come i necessari e robusti  investimenti sulle varie aree del welfare debbano costituire la base essenziale dell’infrastrutturazione sociale dello sviluppo sostenibile futuro per tutti i nostri territori.      
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28/05/2021 Domanda di disoccupazione scuola 2021
In prossimità della scadenza dei contratti a tempo determinato, ti informiamo che come ogni anno i nostri uffici del patronato Inas ti aiuteranno a presentare la domanda di disoccupazione. Per evitare assembramenti e contrastare i contagi da Covid-19, ti invitiamo a prendere appuntamento: un operatore dedicato si occuperà di compilare e inviare la tua domanda. Per le sedi di Pesaro, Fano, Jesi, Senigallia, Macerata, San Severino, Civitanova Marche, Fermo e San Benedetto puoi prendere l’appuntamento tramite il sito web della Cisl Marche seguendo la seguente procedura: Accedi al sito WWW.CISLMARCHE.IT Clicca sul pulsante verde “DISOCCUPAZIONI SCUOLA” inserisci il tuo codice fiscale nell’apposito spazio sulla destra dello schermo Una mail viene inviata al tuo indirizzo di posta elettronica, aprendo la mail potrai accedere all’area riservata agli appuntamenti Scegliere il giorno e l’orario dell’appuntamento fra quelli disponibili     PER TUTTE LE ALTRE SEDI CISL   Chiama il numero di telefono della sede Cisl più vicina a te, lo puoi trovare nella sezione “Sedi Territoriali” del nostro sito, per prenotare il tuo appuntamento.   QUALI DOCUMENTI DEVI PORTARE CON TE? Copia documento di identità; Iban c/c Banca o Posta; Contratti di lavoro anno scolastico; Buste paga intero anno scolastico; Codice Fiscale Istituto Scolastico   REQUISITI: La NASPI è riconosciuta a coloro che presentino congiuntamente i seguenti requisiti (COME DA CIRCOLARE INPS N.94 DEL 12.05.2015): essere disoccupati avere almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione avere almeno trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dalla tipologia del contratto (tempo pieno, tempo parziale) e dal minimale contributivo nei dodici mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.   DECORRENZA DELL'INDENNITÀ: Il trattamento decorre dall’8° giorno dalla cessazione dal servizio, se la domanda è presentata entro i primi 7 giorni dalla scadenza del contratto, altrimenti dal giorno successivo alla data di presentazione della stessa. Per maggiori informazioni e per la presentazione della domanda, rivolgersi alla sede del Patronato INAS CISL più vicina.
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28/05/2021 Sciopero Trasporto pubblico Locale 1 giugno presidio dei lavoratori ad Ancona
Sciopero di un’intera giornata  del Tpl (trasporto pubblico locale) martedì 1° giugno. La protesta è a firma di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal  e Ugl Fna ed è stata decisa per il mancato rinnovo del contratto, scaduto da tre anni.  Nelle Marche sono interessati circa 1600 addetti. Per l’occasione, si terrà un presidio dalle 10 alle 12, martedì 1° giugno, davanti alla Prefettura di Ancona, piazza del Plebiscito. Saranno garantite, come previsto dalla legge, le due fasce orarie: 5,30-8,30 e 17,30-20.30. Quanto alle modalità, gli uffici resteranno chiusi per l’intero turno, sarà garantita la presenza di un addetto nelle officine durante le fasce di svolgimento del servizio per le prestazioni minime, gli impianti sciopereranno l’intera giornata e sarà garantita la presenza di un addetto per i servizi minimi. Infine, verranno garantiti i servizi per i portatori di handicap, scuole materne ed elementari.
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28/05/2021 Polizia Municipale Comune Ancona. Cisl Fp:”Servizi dal porto a Portonovo da garantire con la proroga dei contratti a tempo determinato”
Scadenza ravvicinata del  contratto a tempo determinato  per 10 agenti della Polizia Municipale del Comune di Ancona.« Come Cisl Fp chiediamo con forza la proroga dei contratti almeno fino al 15 settembre.- dichiara Luca Talevi, Segretario generale della Cisl Fp Marche – Il prolungamento dei contratti sarà necessario per  la copertura delle ferie estive a tutti i componenti il Corpo ma soprattutto per  garantire i  servizi di sicurezza e controllo dal Porto  a Portonovo in un periodo come quello estivo, confidando nella ripresa turistica post covid, molto impegnativo » «Il concorso appena bandito per un posto da agente di polizia municipale, oltre ai tempi tecnici per espletarlo, non riuscirà infatti a coprire le necessità del Corpo stante anche i sette pensionamenti previsti nel secondo semestre 2021 .  – conclude Talevi - Per questi motivi la proroga dei dieci agenti precari almeno sino al 15 settembre è importante per la piena tenuta organizzativa del Corpo di Polizia Municipale di Ancona».
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27/05/2021 Tutte le misure del Decreto Sostegni BIS
In allegato le card del Decreto Sostegni BIS contenenti tutte le misure per lavoro, sanità, trasporti, famiglie, cultura e spettacolo, scuola, enti territoriali, agricoltura e pesca, elaborato sul testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2021.
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27/05/2021 Trasporti: Daniela Rossi nuova Segretaria Generale della Fit Cisl Marche
Daniela Rossi  è la  nuova Segretaria Generale della Fit Cisl Marche, succede a Roberto Ascani, che ha maturato il limite consentito di mandati in segretaria. Eletta dal  Consiglio Generale della federazione regionale riunitosi oggi in presenza ad Ancona nel pieno rispetto delle normative anti Covid, con la partecipazione del Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, che ha presieduto e concluso i lavori della mattinata, e del Segretario Generale della Fit Cisl nazionale Salvatore Pellecchia. Presenti  Monica Mascia  della Segreteria nazionale della Fit Cisl e il Coordinatore nazionale mobilità ferroviaria Fit Cisl, Gaetano Riccio oltre ai componenti della Segreteria Cisl Marche  Cristiana Ilari e Marco Ferracuti. Daniela Rossi nata ad Ancona, dipendente della società Trenitalia dal 1997, inizia giovanissima la sua militanza nella Fit Cisl nel 2001 e dopo soli quattro anni viene eletta responsabile del coordinamento donne della Fit CISL.  Nel 2011 entra nella segreteria regionale della Fit Cisl  Marche con l’incarico di segretario organizzativo e responsabile delle aree contrattuali trasporto ferroviario e servizi, trasporto merci e logistica.  A guidare la Fit Cisl Marche, che conta  quasi 2 mila iscritti,  al fianco di Daniela Rossi, saranno Fabrizio Costantini eletto Segretario Generale aggiunto e Claudio Giuliani in qualità di componente di segreteria. «Sono molto felice per l’incarico ricevuto che mi onora e mi stimola nel continuare a dare il massimo impegno per la Fit Cisl Marche. – ha dichiarato la neo Segretaria Generale Daniela Rossi – Un’ importante responsabilità che rinnova l’ entusiasmo sempre volto alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dei trasporti».
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26/05/2021 #NoProfitOnPandemic: Cgil Cisl e Uil sostengono la petizione europea per il diritto alle cure
Trascorso un anno dall’avvio dell’emergenza, il virus Covid-19 continua a minacciare la salute e la vita delle persone e a rendere fragili i sistemi sanitari, a causare danni economici e sociali. Accanto alle necessarie misure di protezione, l’unica via percorribile per contrastare questa minaccia globale è avere a disposizione il vaccino per tutta la popolazione mondiale e debellare definitivamente il Covid-19. Il rallentamento della messa a disposizione di dosi sufficienti e a prezzi accessibili rende debole la campagna di vaccinazione mette a rischio la salute di tutti e non consente la ripresa economica. In questa fase drammatica, riteniamo importante e fondamentale derogare alla normativa in materia di proprietà intellettuale e brevetti, così da forzare coloro che ne detengono la proprietà a concedere i diritti di utilizzo degli stessi a tutti i Paesi, per ampliare ed incrementare la produzione. Siamo convinti, infatti, che questa sia la modalità più efficace per raggiungere l’obiettivo di immunità globale.. CGIL CISL UIL invitano a e sottoscrivere la petizione europea “Nessun Profitto sulla Pandemia” al link: https://noprofitonpandemic.eu/it/
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26/05/2021 #BastaMortiSulLavoro: flash mob ad Ancona per la sicurezza nei cantieri edili
#BastaMortiSulLavoro flash mob in piazza Cavour stamattina ad Ancona in contemporanea con  le piazze principali  di  Alessandria, Bergamo, Napoli, Palermo mentre a   Roma  si terrà nel pomeriggio,  per sensibilizzare la popolazione rispetto al problema degli incidenti sul lavoro promosso dai sindacati delle costruzioni FENEAL CGIL-FILCA CISL-FILLEA UIL. « Le luci si sono accese dopo i fatti di Prato e da allora si è consumato una striscia senza fine di incidenti. - sottolineano i sindcati di categoria - Nell'ambito della mobilitazione di CGIL-CISL-UIL, abbiamo  optato per un flash mob ad Ancona: uno strumento nuovo per un problema vecchio e mai risolto come gli incidenti sul lavoro e le morti bianche.» «Mentre a livello nazionale si parla di deregolamentazionie, massimo ribasso e apertura al 100% del subappalto, in questo territorio e in altri ci troviamo ad assistere ad una ripresa del settore che però mostra i problemi di sempre e cioè nei cantieri ci si fa male e si muore sostanzialmente come succedeva 50 anni fa. - proseguono da FENEAL CGIL-FILCA CISL-FILLEA UIL- Il settore conosce una crescita media degli indicatori dell'11% (ore lavorate, persone occupate, nuove aziende, masse salari etc), ma all'aumentare di questi tornano ad aumentare anche i morti sul lavoro e gli incidenti gravi.» «Dal 2015 al 2019, si sono verificati 21 incidenti mortali nelle costruzioni nelle Marche e quasi 6000 infortuni. Nel 2020 sono stati 4 gli incidenti mortali e oltre 1100 gli infortuni edili, nonostante la pandemia (e due mesi di lockdown). Nel 2021 hanno già perso la vita 3 persone (di cui uno di Covid contratto presumibilmente sul posto di lavoro) e siamo solo a maggio. - precisano i sindacati - Un “dramma sociale” che deve diventare una priorità per il Paese; questo è anche il motivo perchè anche nelle Marche scendiamo in piazza, perchè nei cantieri edili occorre un'attenzione costante e perchè l'aumento delle lavorazioni e la diminuzione dei controlli sono un mix pericoloso per tutti coloro che sono impegnati nel comparto.» «Oltre a sensibilizzare tutti i soggetti sul tema della sicurezza e della legalità, chiediamo alle Prefetture e alla Regione Marche di sottoscrivere insieme protocolli di legalità e di promozione della cultura e della formazione sulla sicurezza.» concludono i rappresentanti di FENEAL CGIL-FILCA CISL-FILLEA UIL  Nella Marche, come nel Paese, FENEAL-FILCA-FILLEA per contrastare le stragi nei luoghi di lavoro chiedono: attuazione della Patente a punti e conseguente qualificazione delle imprese, emanazione del decreto attuativo su DURC di Congruità, incremento organico preposto alla sicurezza e alla vigilanza, aumento dei controlli nei  cantieri edili,  contrasto al lavoro irregolare e collaborazione più stringente con il sistema della bilateralità edile su formazione sulla sicurezza e con i  comitati paritetici territoriali per la prevenzione sui luoghi di lavoro.
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25/05/2021 #FermiamolaStrageneiLuoghidilavoro Cgil Cisl Uil:" Sicurezza sul lavoro e prevenzione devono essere una priorità nelle Marche" . Manifestazione regionale ad Ancona
#FermiamolaStrageneiLuoghidilavoro presidio promosso da Cgil, Cisl e Uil Marche, nella mattinata di oggi davanti alla sede della Regione Marche, per sensibilizzare sul tema della salute, della sicurezza sul lavoro e in particolare della prevenzione La salute e la sicurezza sul lavoro e la prevenzione devono essere una priorità a livello nazionale e soprattutto nelle Marche dove infortuni e malattie professionali carattere e dimensioni sempre più preoccupante, con oltre 4 mila infortuni denunciati nei primi 3 mesi dell’anno, di cui 3 mortali, dopo il tragico bilancio di 46 morti dell’anno scorso: dati particolarmente preoccupanti se si considera il forte calo delle ore lavorate a causa della pandemia. Nelle Marche sono troppo poche le risorse destinate alla prevenzione: solo 101,2  milioni di euro nel 2019, ovvero il 2,8% del totale della spesa sanitaria. Valori decisamente al di sotto delle necessità, tra i più bassi a livello nazionale, e molto lontani dal dato medio nazionale che è del 4,4%. Ciò significa che per arrivare a sostenere la  spesa media nazionale, le Marche dovrebbero spendere almeno 57 milioni di euro annui in più rispetto a quelli attuali, mentre mancano complessivamente 80 milioni di euro per raggiungere l’obiettivo richiesto del 5% della spesa complessiva. «Per questo chiediamo alla Regione di garantire le risorse necessarie ad assicurare adeguati livelli di finanziamento e di organizzazione del sistema di prevenzione» dichiarano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente Segretari generali di CGIL, CISL e UIL Marche. All’interno del sistema prevenzione, preoccupa soprattutto la situazione critica dei Servizi per la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro; servizi sempre più marginali nel panorama della sanità marchigiana e alle prese con organici insufficienti rispetto alle necessità: se si escludono le figure amministrative, tra medici, infermieri, tecnici e collaboratori vi lavorano solo 99 addetti, pari al 14% del personale dei dipartimenti prevenzione, e di questi i tecnici della prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro sono solo 56, ovvero l’8% di tutti gli addetti dei Dipartimenti Prevenzione. E’ necessario quindi incrementare subito gli organici dedicati alle attività di vigilanza di tutti gli Enti a ciò deputati, dall’ASUR, all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, all’INAIL, per intensificare i controlli e aumentare il numero delle aziende e dei cantieri ispezionati e soprattutto, serve un impegno e investimenti adeguati a garantire prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, dai cantieri, alle attività agricole a quelle manifatturiere o dei servizi: investimenti pubblici e soprattutto investimenti delle imprese. Occorre poi garantire che tra coloro che sono deputati all’attività ispettive e di prevenzione ci siano figure con competenze tecniche multidisciplinari a partire dalle competenze tecniche applicative di cantiere o industriali oltre a garantire la massima integrazione, coordinamento e sinergia tra i Servizi la Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, l’INAIL, l’Ispettorato del Lavoro. Chiediamo inoltre alla Regione di procedere subito alla definizione del Piano Mirato di Prevenzione e dei Piani di Prevenzione tematici come previsto dal Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025. Aggiungono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli: «I più colpiti dagli infortuni sono i giovani e i migranti, cioè coloro che maggiormente vivono in condizioni di lavoro precario, instabile o senza formazione adeguata. Per questo è necessario mettere fine alla crescita del lavoro frammentato, e contrastare precarietà, frantumazione del lavoro e ricattabilità dei lavoratori, che anche lo stesso Ministero della Salute indica tra i principali fattori di rischio». «Vanno poi garantite norme più stringenti in materia di appalti e si deve agire sul fronte dell’organizzazione del lavoro: orari, turni, carichi di lavoro, macchine e attrezzature - concludono Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente Segretari generali di CGIL, CISL e UIL Marche - Occorre un'azione forte e decisa da parte di tutti, dalle imprese alle Istituzioni, investendo in sicurezza, prevenzione, ma anche formazione, lavoro stabile e di qualità e condizioni di lavoro dignitose.Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro!»
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24/05/2021 #BastaMortiSulLavoro 26 maggio flash mob sindacati delle costruzioni ad Ancona
Un Flash Mob per dire basta alle morti sul lavoro, #BastaMortiSulLavoro. L’iniziativa è promossa  da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Marche per mercoledì 26 maggio ad Ancona, piazza Cavour, ore 10.00. Si tratta di un appuntamento per sensibilizzare e informare la comunità marchigiana attraverso il volantinaggio e il flash mob sul fenomeno delle morti bianche nel settore delle costruzioni.
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24/05/2021 Fermiamo la strage sui luoghi di lavoro: presidio a Pesaro per la salute e la sicurezza
Lunedì 24 maggio dalle 10.00 alle 12.30 in piazza del Popolo a Pesaro, CGIL CISL e UIL provinciali hanno organizzato un presidio a cui hanno partecipato  i Responsabili dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) dei principali luoghi di lavoro della provincia. La manifestazione rientra nell’ambito della mobilitazione di carattere nazionale indetta dalle organizzazioni sindacali confederali, finalizzata a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica in merito alle morti sul lavoro, ai tanti infortuni e alle tematiche legate alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. «Anche nella nostra provincia i dati a nostra disposizione evidenziano quanto gli infortuni sul lavoro siano aumentati, sia su base regionale che provinciale. - sottolineano le Segrerterie di CGIL CISl e UIL della  Provincia di Pesaro e Urbino -  Da una analisi territoriale delle denunce rilevate nei primi tre mesi dell’anno 2021 rispetto al primo trimestre del 2020, si osserva che la regione Marche mostra un significativo aumento di 50 casi di infortunio, dato questo in controtendenza rispetto alle regioni del centro Italia, che vedono invece una diminuzione degli infortuni dello 0,38%. Preoccupante anche il dato delle denunce  di infortunio con esito mortale, che per il medesimo periodo evidenzia un aumento dei casi in quasi tutte le regioni del territorio nazionale. Anche sul fronte delle denunce di malattie professionali, la regione Marche è tra quelle regioni che si attestano su un incremento di queste fattispecie: l’incremento per la nostra regione è di 114 casi  in più.  Questi dati risultano ancor più gravi e preoccupanti considerata la consistente contrazione delle ore lavorate nella fase pandemica.» « Pertanto  chiediamo alle istituzioni e al mondo delle imprese - rilanciano le Segrerterie di CGIL CISl e UIL della  Provincia di Pesaro e Urbino -   di promuovere e sottoscrivere un vero e proprio “Patto per la Salute e la Sicurezza”, che preveda una riorganizzazione dei servizi di prevenzione ai quali destinare più risorse economiche; intensificare la quantità e la qualità delle ispezioni e dei controlli; istituire percorsi di formazione obbligatori su salute e sicurezza senza i quali deve diventare impossibile per le aziende l’impiego di maestranze non formate; riqualificare il lavoro in sicurezza anche dentro la contrattazione collettiva, rivedendo l’articolazione oraria, le turnazioni e l’organizzazione del lavoro.» Una delegazione di RLS e di rappresentanti sindacale, durante il presidio, è stata ricevuta dal Prefetto di Pesaro.    
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24/05/2021 "Dal lavoro alla pensione, come cambierà la nostra vita?": incontro online con il Pd di Urbino
Mercoledì 26 maggio alle ore 21 si terrà l'incontro online organizzato dal Partito Democratico di Urbino dal titolo "Dal lavoro alla pensione, come cambierà la nostra vita?". Per la Cisl Marche parteciperà il Segretario Generale Sauro Rossi. L'incontro sarà visibile in diretta streaming sulla pagina Facebook PD Partito Democratico Urbino
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24/05/2021 "Cittadinanza politica, rappresentanza, cittadinanza sociale": incontro online con Anpi Ancona per ricordare il 75° anniversario del voto alle donne
Giovedì 27 maggio, dalle 18.00 alle 19.30, si terrà l'incontro online "Cittadinanza politica, rappresentanza, cittadinanza sociale" organizzato da Anpi Ancona per celebrare i 75 anni del voto alle donne in Italia. Per la Cisl Marche interviene la Segretaria Regionale Cristiana Ilari. L'evento è visibile in diretta streaming sul canale Youtube ANPI Comitato Ancona e sulla pagina Facebook Anpi Sezione di Ancona “Gino Tommasi”
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21/05/2021 Fillea Cgil - Filca Cisl - Feneal Uil: "Edilizia un volano verso il futuro"
Nei giorni in cui si discutono da una parte le riaperture e dall’altra parte le crisi industriali  Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil Marche vogliono fare il punto su edilizia, ricostruzione post-sisma e andamento del settore. In tutte le Marche, da ottobre 2020 le costruzioni fanno registrare aumenti medi del 11% su tutto il territorio regionale con picchi nelle province di Macerata e Ascoli. Questo trend di crescita positiva è confermata dai dati delle casse edili da cui emerge un aumento delle ore lavorate in edilizia del 7,4%, esse passano 3,920,000 a 4,211,000. I lavoratori aumentano del 7,28% passando da 12,000 circa a 13,000 e le imprese aumentano del 3,27%, passando da 3064 a 3164 (in numeri assoluti e per ciascuna impresa, mediamente, aumenta anche il numero dei nuovi assunti), le masse salari denunciate in cassa aumentano dell’ 17% (ott 2020-marzo 2021 su ott 2019-marzo 2020, 15000000 in termini assoluti). Nella sola ricostruzione sono oltre 1100 i durc per congruità emessi per un importo totale dei lavori di oltre 130milioni di euro.  Nelle Marche, ad oggi, sono quasi 300 i cantieri avviati per il superbonus ma la stima è che entro settembre potrebbero superare i 1000. Dunque l’edilizia, conferma in questi mesi un trend di crescita che sarà rafforzata grazie alle risorse del next generation UE, alla ricostruzione post-sisma (ultime ordinanze commissariali), ai bonus vari (110, facciate, etc), all’edilizia infrastrutturale e ospedaliera evidenziando già un aumento delle lavorazioni, delle aziende e del personale occupato nelle stesse. È di qualche settimana fa anche la nomina dei commissari per la tanto attesa Fano-Grosseto e il potenziamento dell’Orte-Falconara (510milioni di euro). In più il settore ha una sua trasversalità e incrocerà tutte le opere e le infrastrutture che verranno realizzate per altri importanti interventi (si pensi alla digitalizzazione e agli scavi per la fibra) Il sindacato, pur essendo soddisfatto dell’andamento nel complesso del settore e del quasi ritorno alla piena occupazione, non può che evidenziare alcune storture e alcune contraddizioni di sistema che ci sono «la prima è che non c’è la forza lavoro di cui ci sarebbe bisogno (domanda delle aziende rischia di essere inevasa) e quindi c’è bisogno di creare le condizioni perché la formazione funzioni (bilaterale e ben fatta per il green job), per immettere nuove professionalità nel settore e per riconvertire le vecchie ai nuovi mestieri. Da questo punto di vista è sicuramente importante che anche la Regione faccia la sua parte per rilanciare (e finanziare) la Formazione  professionale. - sottolineano i rappresentanti di Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil Marche -  La seconda è che i contratti provinciali e regionali vanno rinnovati; le aziende devono capire che quello che arriva e arriverà in più è per tutti e va equamente redistribuito-(contratto integrativo di Ancona scaduto da due anni – contratto regionale artigiani scaduto da 10 mesi).  La terza è che le costruzioni sono green o non sono (Next Generation Ue, rigenerazione urbana etc) questo determina una grande scommessa uno scatto da parte di tutti, un salto culturale.  La quarta è che i lavoratori vanno inquadrati con i giusti livelli (70% manodopera Marche schiacciata tra 1 e 2 livello-i due livelli più bassi ovviamente) e  vanno  garantite  le condizioni fondamentali di legalità nel cratere e non (e quindi accellerare su DURC di congruità, settimanale di cantiere, protocolli con le prefetture e badge).» «In ultimo la sicurezza nei cantieri edili deve tornare, dentro la ripartenza delle costruzioni, ad essere la priorità per il settore, registriamo, al netto dell’anno anomalo della pandemia, che nel 2019 il settore delle costruzioni risultava essere ancora il settore a più alto rischio di infortuni gravi, si erano registrati 5 infortuni mortali sui 20 totali delle Marche e che dal 2015 al 2019 gli infortuni denunciati del settore rappresentavano in media il 10% del totale di quelli denunciati nelle Marche. Per mettere al centro la sicurezza è necessario investire in formazione e sicurezza, introdurre strumenti efficaci quali la patenti a punti verso la qualificazione delle imprese e in generale investire in tecnologia e in cultura della sicurezza già dalle scuole. - concludono Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil Marche -Non possiamo permettere che il rilancio del settore non punti su un lavoro di qualità, sicuro e legale.» Per questo nell’ambito della mobilitazione “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro” promossa da Cgil Cisl Uil il 26 maggio si terrà un Flash Mob di Feneal Filca Fillea ad Ancona dal titolo “#BastaMortiSulLavoro” per rimettere al centro la dignità e la sicurezza del lavoro.    
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20/05/2021 Cgil, Cisl e Uil per la Giornata per la sicurezza sul lavoro: nelle Marche oltre 4.000 infortuni dall’inizio dell’anno
Oltre 4 mila infortuni sul lavoro dall'inizio dell'anno, 50 in più rispetto al 2020 (+1,2%), con gli aumenti maggiori che si riscontrano nel terziario e nell’industria. In crescita soprattutto gli infortuni in occasione di lavoro (+3,3%), mentre sono in calo quelli in itinere. Sono i preoccupanti dati marchigiani. Li hanno diramati Cgil, Cisl e Uil in occasione della Giornata di mobilitazione per la sicurezza sul lavoro promossa a livello nazionale per il 20 maggio. Una data simbolica: proprio in questo giorno, nel 1970, venne approvato lo Statuto dei Lavoratori. Nel ricordare quel passaggio storico i sindacati rilanciano oggi con iniziative per chiedere alle Istituzioni e alle altre parti sociali un "Patto per la salute e la sicurezza" che fermi la lunga scia di tragedie. Sono previste assemblee unitarie in tutta la regione tra cui alla Fincantieri di Ancona, alla IFI di Tavullia (PU), alla Barilla di Ascoli Piceno, alla Loro Piana di Porto S. Elpidio (FM), alla Fratelli Guzzini di Recanati (MC) e tante altre. Infortuni che spesso hanno esito mortale: tre i lavoratori deceduti dall’inizio dell’anno, dopo un 2020 con il tragico bilancio di 46 morti sul lavoro e 15 mila infortuni complessivi. Ancona è la provincia che ha registrato il maggior numero di infortuni: ben 1.555 contro i 910 di Pesaro Urbino, 838 a Macerata, 408 ad Ascoli e 372 a Fermo. Una lunga scia di sangue, non più tollerabile, che si abbatte sugli affetti delle famiglie, sul loro reddito e sul loro futuro. «Numeri freddi ma anche più preoccupanti -  evidenziano Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Claudia Mazzucchelli, rispettivamente segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Marche - se pensiamo che la nostra regione in un anno di Covid hanno perso oltre 14mila posti di lavoro e che in questi primi tre mesi il ricorso alla cassa integrazione ha superato i 21 milioni di ore contro gli appena 1,3 milioni dello stesso periodo pre emergenza pandemica. Ciò significa che l'incidenza è più alta».  Le mobilitazioni per la sicurezza sul lavoro proseguiranno anche nei prossimi giorni con tante assemblee, iniziative e presidi nei territori. Previsto anche un presidio di fronte a Palazzo Leopardi, sede dell’Assemblea Legislativa delle Marche per martedì 25 maggio, dalle ore 11. «La sicurezza sul lavoro non deve essere solo uno slogan – concludono Barbaresi, Rossi e Mazzucchelli -  le leggi ci sono ma occorre continuare a lavorare alla loro piena applicazione e a un sistema di controlli che sia continuo e puntuale. Di fronte a questi numeri non basta commuoversi e indignarsi, ma occorrono azioni forti e decise da parte di tutti: dalle imprese alle Istituzioni. Alla Regione chiediamo di intervenire subito per garantire le risorse e soprattutto gli organici necessari all’intensificazione dei controlli nelle aziende e nei cantieri e per organizzare un adeguato sistema di prevenzione. Altrettanto necessario agire sul fronte dell’organizzazione del lavoro e contrastando la precarietà, la frantumazione del lavoro e la ricattabilità dei lavoratori.»
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19/05/2021 La sanità dopo il Covid: Luca Talevi ospite a Vera Mattina
Luca Talevi, Segretario Generale Cisl Fp Marche, ospite in diretta a Vera Mattina per parlare di sanità pubblica e privata, vaccini, case di riposo e premi Covid per il personale in prima linea contro la pandemia
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19/05/2021 Lo stato di salute delle imprese marchigiane: Sauro Rossi ospite a RadioErre
Il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, ospite in diretta a RadioErre Recanati per parlare dello stato di salute delle imprese marchigiane tra pandemia, sicurezza sui luoghi di lavoro e prospettive di rilancio legate al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
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17/05/2021 "Fermiamo la strage nei luoghi di Lavoro" al via il 20 maggio le assemblee Cgil Cisl Uil con i lavoratori e le lavoratrici
Nel quadro delle iniziative di mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil nazionali sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro giovedì 20 maggio si terranno in tutta Italia assemblee unitarie con le lavoratrici ed i lavoratori con lo slogan “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”.  
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14/05/2021 Progetto IntegrAction, pubblicato il toolkit Tool4aLLs: strumenti digitali per l'alfabetizzazione e la competenza linguistica
Il progetto IntegrAction, che vedeANOLF Marche capofila di un consorzio di paesi europei (Finlanda, Grecia e Germania) mira a promuovere l'inclusione sociale ed economica dei rifugiati e dei richiedenti asilo nel contesto locale di accoglienza, fornendo strumenti innovativi che migliorano le loro competenze linguistiche, socio-professionali e imprenditoriali nel nuovo paese d'origine, migliorando così le loro opportunità sociali e occupazionali.   Il toolkit Tools4All presenta la ricerca nazionale e transnazionale sui bisogni degli operatori e dei migranti in termini di alfabetizzazione e apprendimento delle lingue, ed include una raccolta dei più importanti strumenti digitali presenti per l'alfabetizzazionee l'apprendimento delle lingue raccolti in tutti i paesi partner in un formato innovativo e di facile utilizzo.   "Tool4aLLs: Toolkit sugli strumenti digitali per l'alfabetizzazione e la competenza linguistica" può essere consultato al seguente link: https://www.integraction.eu/index.php/tool4alls/   Maggiori informazioni nella newsletter in allegato
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