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25/09/2024 Metalmeccanici: rinnovato il CCRL regionale area meccanica
Sottoscritto l’accordo di rinnovo del Contratto Regionale per gli addetti all’ area meccanica delle Marche, da  Fim - Fiom - Uilm regionali e Cna produzione, Casartigiani, Claai Marche oggi, mercoledì 25 settembre, presso la sede regionale dell’Ebam Marche. L’intesa, dopo anni di stallo (l’ultimo rinnovo risale all’epoca della lira), interessa circa 35.000 addetti nella Regione ed arriva dopo diversi incontri «dove abbiamo messo in evidenza la necessità di dover incidere su aumenti economici e migliorare alcuni aspetti normativi del vecchio accordo Regionale ma anche del CCNL Artigiano.» – sottolineano in una nota stampa i firmatari . L’accordo sottoscritto garantisce a tutti i lavoratori metalmeccanici artigiani della regione un aumento dell’1,2% mensile sui minimi tabellari, inoltre per l’anno 2024 al riconoscimento di 100 euro di welfare nel mese di ottobre per tutti i dipendenti. A decorrere dal 1° gennaio 2025 e per i futuri anni di vigenza contrattuale, i 100 euro di welfare verranno erogati nel mese di luglio. Inoltre, le aziende che non hanno ancora provveduto al versamento dei 110 euro di welfare, così come previsto dall’intesa interconfederale, dovranno riconoscerli e mettere a disposizione entro il mese di ottobre 2024. «Abbiamo migliorato alcuni aspetti normativi, aggiungendo permessi retribuiti rispetto agli attuali, per cura degli anziani e per inserimento dei figli a scuola. – continuano - Abbiamo allungato il periodo di comporto malattia per preservare il posto di lavoro in caso di malattie gravi. Abbiamo ampliato le casistiche e diminuito i tempi per richiedere anticipazioni del tfr. Si è stabilito che di norma le assemblee si svolgano all’interno dei luoghi di lavoro.» Si riconosce la possibilità di lavoro agile (Smart working), diritto al Part-Time per assistere figli entro i 36 mesi e parenti con invalidità, si dichiara di partecipare al fondo paritetico per la malattia con l’obiettivo della copertura della carenza, si prevede l’avvio della contrattazione di secondo livello. «Come Fim-Fiom-Uilm Marche, siamo molto soddisfatti di aver raggiunto un’intesa di fondamentale importanza per tutto il settore metalmeccanico artigiano. – affermano le segreterie regionali dei sindacati confederali metalmeccanici - Non era scontato ma siamo stati determinati nel raggiungere un obiettivo importante che non guarda solo la parte economica ma implementa anche parti normative a sostegno della genitorialità, della cura alle persone e della possibilità per i lavoratori di effettuare assemblee nei luoghi di lavoro perché riteniamo che la partecipazione sia sintomo di democrazia. Da domani si avvia una campagna informativa con le assemblee dei lavoratori per illustrare i risultati e i termini dell’intesa. »
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25/09/2024 Sulle vie dalla parità nelle Marche VIII edizione: al via il concorso
Al via il concorso “Sulle vie della parità nelle Marche” VIII edizione rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, agli atenei e agli enti di formazione delle Marche, con l’obiettivo di  dare visibilità alle donne in tutti gli spazi pubblici, diffondere l’uso di un linguaggio non sessista e promuovere percorsi educativo-didattici attenti alle differenze di genere volti a contrastare atteggiamenti non corretti verso le donne e la società.  "Sulle vie della parità̀ nelle Marche" fa parte del concorso nazionale "Sulle vie della parità" (Edizione XII) promosso da Toponomastica femminile con la partecipazione e il patrocinio di numerose realtà nazionali, istituzioni e associazioni, il bando regionale è indetto dall'Osservatorio di Genere in collaborazione con Ufficio scolastico regionale che patrocina il concorso,ATS 15 Macerata, Università di Camerino e il suo Sistema museale, Settenove edizioni, CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche e Coop Alleanza 3.0 che sponsorizza il concorso sin dalla sua prima edizione. Il concorso si articola in quattro diverse sezioni che hanno tutte come temi trasversali la cittadinanza attiva, la partecipazione e la legalità. Per tutte le sezioni, la scadenza per la consegna delle opere  è il 28 febbraio 2025. info al link: https://www.osservatoriodigenere.com/847-online-il-nuovo-bando-del-concorso-didattico-sulle-vie-della-parit%C3%A0-nelle-marche-a-s-2024-25.html  
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25/09/2024 CISL Marche e FNS CISL Marche in visita a Montacuto e Barcaglione: “Carenza di personale, sovraffollamento e problemi sanitari negli istituti carcerari di Ancona: la situazione è davvero critica “
Carenza di personale, sovraffollamento e problemi sanitari negli istituti carcerari di Ancona: situazione critica. Delegazione  CISL Marche in visita a  Montacuto e Barcaglione La situazione all'interno degli istituti carcerari di Ancona, in particolare a Montacuto, continua a peggiorare, aggravata da una cronica carenza di personale e dal sovraffollamento. Secondo i dati recenti, il personale penitenziario risulta sottostimato di oltre il 30%, lasciando la struttura in grave difficoltà. A sottolineare la gravità, una delegazione formata dal Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti, insieme al Segretario Generale della FNS CISL Marche, William Berrè, e al Segretario Generale aggiunto FNS CISL Marche, Antonio Langianese ha visitato i due carceri di Ancona, Montacuto e Barcaglione. «Le condizioni in cui operano gli agenti di polizia penitenziaria all'interno degli istituti di Montacuto e Barcaglione sono assolutamente inaccettabili. Il personale lavora quotidianamente in situazioni di sovraccarico e con gravi carenze strutturali -  dichiara Marco Ferracuti, Segretario generale della CISL Marche - Questo non solo mette a rischio la sicurezza, ma incide profondamente anche sul benessere psicofisico di chi è chiamato a svolgere un compito così delicato.  Durante la nostra visita, abbiamo incontrato la Direttrice degli istituti penitenziari anconetani, Manuela Ceresani, con la quale abbiamo condiviso la necessità di interventi immediati. La situazione non può più essere tollerata: servono soluzioni concrete e rapide per tutelare sia il personale che i detenuti, assicurando condizioni dignitose e che rispettino i diritti fondamentali di tutti. Come CISL Marche, siamo pronti ad avviare progetti di collaborazione  con gli istituti penitenziari di Ancona, le istituzioni e gli enti competenti, per offrire un sostegno concreto al personale di polizia penitenziaria e contribuire a migliorare le condizioni di vita dei detenuti, promuovendo iniziative che facilitino il loro percorso di riabilitazione e reintegrazione». La delegazione, ha potuto constatare direttamente le difficoltà operative e organizzative affrontate quotidianamente dal personale e dai detenuti evidenziando la necessità di un intervento urgente da parte delle autorità competenti. «Siamo in sottorganico, mancano gli agenti di polizia penitenziaria  e questo inevitabilmente si ripercuote direttamente sulla sicurezza e sulla qualità della gestione interna. - sottolinea Antonio Langianese, Segretario Generale aggiunto FNS  CISL Marche, polizia penitenziaria - Anche il  turnover,  se e quando viene attuato, molto spesso genera un vuoto in termini di esperienza professionale e  gestione del carcere. Siamo allo stremo, molto spesso per far fronte a situazioni emergenziali ad esempio  vengono richiamati d’urgenza gli agenti in  "accasermamento", ovvero quello che vivono direttamente all'interno del carcere,  ma è evidente come questo  oltre ad aumentare il carico di lavoro senza una programmazione adeguata, stressa il sistema di tenuta di chi ogni giorno fa i conti con condizioni lavorative molto pesanti. » Il carcere di Montacuto ospita attualmente oltre 300 detenuti, a fronte di una capienza prevista di poco più di 200 posti. Questa condizione di sovraffollamento non solo compromette il benessere dei detenuti, ma rende estremamente complesso il lavoro degli agenti, in palese sottorganico, costretti a gestire una popolazione carceraria ben oltre i limiti strutturali e funzionali dell’istituto. A peggiorare la situazione è la chiusura del carcere di Camerino: con il suo smantellamento, tutti gli arrestati della provincia di Macerata vengono trasferiti negli istituti di Montacuto o Barcaglione, aggravando ulteriormente la pressione sulle strutture anconetane. «La situazione sta diventando insostenibile,  in particolare  per gli agenti di polizia penitenziaria, costretti a carichi ulteriori di lavoro e turnazioni insostenibili. Chiediamo di prevedere e progettare un nuovo carcere per la provincia di Macerata, magari in zona Piediripa, così da essere anche vicino al futuro  ospedale provinciale - rilancia William Berrè - assolutamente necessario per decongestionare  gli istituti penitenziari di Ancona e garantire una migliore gestione delle risorse umane e logistiche.» Un ulteriore criticità è la gestione dei detenuti con disturbi psichiatrici. Gli istituti penitenziari di Ancona non dispongono di personale medico specialistico fisso all'interno del carcere, rendendo complessi gli accessi ai servizi sanitari e mettendo a rischio la salute dei detenuti con esigenze particolari. La necessità di una presenza medica costante è sempre più evidente per garantire cure adeguate e prevenire situazioni di crisi.
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20/09/2024 Cambio al vertice della CISL Scuola Marche: Cristiana Ilari è la nuova Segretaria generale
Cristiana Ilari, Insegnante anconetana con una lunga militanza ai vertici della CISL Marche, è la nuova segretaria generale della CISL Scuola Marche.   Eletta all’unanimità  dal Consiglio generale della CISL Scuola che si è svolto nel pomeriggio di oggi  a Jesi (AN), Cristiana Ilari subentra ad Anna  Bartolini che, dal 2011, ha guidato il sindacato regionale della scuola della CISL  con grande passione e professionalità. Un passaggio di consegne importante per uno dei più rappresentativi sindacati confederali dei lavoratori della scuola. «La scuola deve essere il motore del cambiamento culturale necessario, in un contesto, come quello che stiamo vivendo, caratterizzato da molteplici transizioni di natura demografica, digitale e ambientale -  ha sottolineato la neo segretaria  Cristiana Ilari a margine dello scrutinio-  Valorizzare gli studenti, i docenti e il personale ATA significa investire sul futuro delle nostre comunità. Una scuola accogliente ed autorevole deve poter svolgere la sua missione educativa e culturale, orientando e valorizzando i talenti. Il sindacato dell’autonomia e della partecipazione – conclude -  si impegna a rappresentare queste istanze attraverso la contrattazione e il dialogo sociale, oggi più che mai necessari.» In squadra con la Ilari, eletti  nella segreteria regionale  Daniela Piovaticci di Pesaro, Chiara Serangeli di Porto Potenza picena (MC), Leonardo Leotta di Ancona e Giancarlo Sturba di Ascoli Piceno. «Due grandi sfide dei prossimi mesi per la CISL Scuola: l’avvio della trattativa per il rinnovo del contratto 22/24,  con l’auspicio di ulteriori risorse a beneficio del personale della scuola anche impegnato nella realizzazione del Pnrr,  e le elezioni delle RSU della scuola. – ha rilanciato la Segretaria generale CISL scuola nazionale,  Ivana Barbacci -E’ grazie ai nostri delegati nelle scuole che ogni giorno le principali problematiche vengono affrontate con il dialogo ed il confronto aperto, a loro va tutto il nostro supporto e la nostra gratitudine, siamo certi che anche nella prossima tornata elettorale di primavera le RSU Cisl scuola Marche sapranno portare il valore aggiunto per il quale si sono caratterizzate in questi anni.  Un buon lavoro a Cristiana Ilari per la nuova responsabilità che sono certa saprà rivestire con competenza ed autorevolezza – ha concluso - un grazie carico di riconoscenza umana e professionale ad Anna Bartolini per il grande lavoro svolto in CISL scuola Marche in questi anni. » Anche  il Segretario Generale della CISL Marche, Marco Ferracuti, intervenendo ai lavori, ha ringraziato a nome di tutta la CISL delle Marche  Anna Bartolini per il suo impegno sindacale a tutela delle lavoratrici e dei  lavoratori della scuola e ha augurato un buon lavoro alla nuova Segreteria Generale, Cristiana Ilari.              
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20/09/2024 Sciopero nazionale sanità privata 23 settembre: manifestazione regionale ad Ancona con i lavoratori in corteo
Lunedi 23 settembre, sciopero degli operatori della sanità privata che operano nei settori dove si applicano i contratti Aiop e Aris Sanità Privata e Rsa. Lo sciopero, indetto a livello nazionale da Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl,  coinvolge nelle Marche circa 6mila lavoratori che denunciano il mancato rispetto degli accordi presi e l'insostenibile situazione venutasi a creare per i mancati rinnovi contrattuali. Per i sindacati, è inaccettabile che le associazioni datoriali ritengano che i tavoli contrattuali si possano svolgere solo se arrivano nuove risorse da parte dello Stato. I sindacati chiedono  la difesa della professionalità e dell'impegno profuso quotidianamente dai professionisti della sanità privata. In occasione dello sciopero, si svolgerà ad Ancona una  manifestazione regionale  lunedì 23 settembre: si  partirà da Piazza Cavour ad Ancona, alle ore 9.00,  con  un corteo dei lavoratori che  attraverserà la città per giungere a Piazza del Plebiscito. Qui, alle 11 circa,  una delegazione sindacale sarà ricevuta dal Prefetto. La manifestazione si concluderà alle 12. Per la giornata del 23 settembre 2024 nelle strutture sanitarie private saranno garantite solo i contingenti previsti dalla legge per le emergenze.
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19/09/2024 Incontro al Ministero dell'Università e della Ricerca: FIR CISL ribadisce la necessità di tutela per il comparto Ricerca
Il 17 settembre scorso si è svolto un incontro presso il Segretariato Generale del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) per discutere l'atto di indirizzo relativo al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del personale del comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2022-2024. L'incontro ha visto la partecipazione delle organizzazioni sindacali, tra cui FIR CISL. In apertura di riunione, il Ministero ha chiarito che la competenza per l'atto di indirizzo spetta alla Funzione Pubblica, mentre il MUR potrà offrire solo indicazioni. Il Ministero ha manifestato l’intenzione di sostenere un’elaborazione più flessibile, con meno specifiche, in modo da affrontare la discussione in sede Aran con maggiore libertà. Tra i temi trattati, vi è stata la possibilità di creare un nuovo comparto di contrattazione che riunisca Università, Ricerca e Afam, distaccato dal settore Scuola, per meglio rappresentare le peculiarità di questi settori. Tuttavia, FIR CISL ha subito sottolineato la necessità di preservare le differenze professionali tra Università e Ricerca. «E’stato chiarito che i profili professionali di Ricerca e Università sono profondamente differenti in termini di qualifiche, attività e normative di riferimento -  riporta Fabio Persia, Segretario generale FIR CISL Marche - Particolare attenzione è stata rivolta alla questione della mobilità tra i due settori. Realizzare una completa mobilità fra Ricerca e Università è molto complesso, tanto che persino all’interno del comparto Ricerca si riscontrano difficoltà nella ricostruzione delle carriere per i lavoratori in mobilità .» Un altro aspetto cruciale riguarda i profili dei Ricercatori e dei Tecnologi, gestiti attraverso disposizioni specifiche del DPR 171 e del CCNL, e non tramite norme di legge, come avviene nell'Università. «È fondamentale che tali profili continuino a essere gestiti nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale, con l’obiettivo di facilitare le progressioni di livello» – prosegue Persia. La FIR CISL ha anche ribadito che la disciplina del profilo del Tecnologo, attualmente in discussione anche per l'Università, dovrà prevedere differenze chiare tra i settori. «Il profilo del Tecnologo nell'Università è regolamentato in maniera distinta rispetto a quello della Ricerca, e tali differenze vanno mantenute» -  puntualizza Persia. Infine, nel contesto dell'atto di indirizzo è stato discusso il tema del lavoro agile e l’eventuale superamento del principio della maggiore presenza in servizio per determinate categorie, come quelle fragili. Per quanto concerne l’utilizzo dei fondi previsti dalla Legge di Bilancio 2022 e 2024 per il settore Ricerca, Persia sottolinea:« è stato  richiesto che venga inserita una norma chiara nell'atto di indirizzo per garantire l’uso corretto di questi fondi, in particolare per incrementare il fondo per i passaggi di livello dei tecnici amministrativi.» FIR CISL ha infine annunciato l'intenzione di richiedere un incontro con la Funzione Pubblica per monitorare l’evoluzione dell’atto di indirizzo e tutelare le specificità dei settori coinvolti.« Il nostro compito sarà sempre quello di salvaguardare il sistema della ricerca, senza omologazioni » conclude Fabio Persia.
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18/09/2024 Benessere e lavoro al centro: seminario su sviluppo e qualità della vita
«Il benessere è il fine ultimo di ogni persona impegnata nella società, di ogni sindacalista. Non c’è solo l’aspetto salariale, ci sono molte altre declinazioni sempre mettendo al centro la persona. Rafforzare la possibilità di contrattazione di tutti e promuovere ambienti più sicuri. Il benessere dei lavoratori migliora anche la redditività, la competitività delle imprese»: così il segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti  ha aperto i lavori di «Benessere, lavoro, territorio. Come sostenere uno sviluppo che abbia al centro la qualità della vita?», seminario formativo del Consiglio generale di Cisl Marche svoltosi, nel pomeriggio di ieri, nel polo didattico di Unicam a San Benedetto del Tronto. Due le riflessioni centrali, quelle del governatore delle Marche Francesco Acquaroli e quella del segretario confederale della Cisl nazionale Andrea Cuccello. La considerazione del governatore Acquaroli: «Le Marche hanno potenzialità enormi ma incontra difficoltà dovute a una serie di variabili che sono esogene (le ricadute sul nostre export della guerra in Ucraina) ed interne legate al dimensionamento delle imprese e alle difficoltà di accesso al credito. Sul fronte delle infrastrutture materiali e digitali è evidente che competere nelle Marche non richiede lo stesso sforzo in altri territori europei. Abbiamo una grande dinamicità, lo si vede dalla nascita di una serie di esperienze che hanno comunque fatto delle Marche una regione importante. Ora dobbiamo ricostruire la visione delle Marche del futuro. Lo dico da marchigiano orgoglioso, dobbiamo farci rispettare e per tanti anni non è stato così. Dobbiamo essere connessi per crescere e per competere, stiamo mettendo in campo iniziative che parlano di riequilibrio territoriale, di servizi, di benessere, di sicurezza nei luoghi di lavoro. Iniziative concertate, per trovare i punti di convergenza». A tirare le fila per la Cisl è Andrea Cuccello, segretario nazionale: «In un contesto di crescente spopolamento e crisi demografica, è fondamentale affrontare la questione delle aree interne attraverso una visione rigenerativa. La valorizzazione del territorio, della montagna e delle risorse idriche, combinata con l'uso della tecnologia per il lavoro da remoto, può contrastare l'emorragia demografica e creare grandi opportunità di lavoro . È cruciale ricostruire un tessuto sociale che garantisca servizi essenziali come sanità, istruzione e trasporti, una sfida che richiede la collaborazione tra Regione e Governo. In questo senso, il recente protocollo d'intesa firmato dalla Cisl delle Marche  con la Regione rappresenta un passo importante per il benessere dei lavoratori, nel solco  della partecipazione attiva promossa dalla Cisl nazionale.  Affrontare il tema dell'immigrazione e implementare un piano casa adeguato sono priorità che devono essere al centro dell'agenda governativa. Incontreremo la Premier Meloni sui temi che per la Cisl sono prioritari rispetto alla prossima legge di bilancio, per discutere il mantenimento del cuneo fiscale, delle due aliquote fiscali, della detassazione della contrattazione decentrata, con un respiro espansivo che sappia includere un taglio delle tasse da riconoscere ai redditi medi ed un ampliamento dell'anno tax area. Per un futuro sostenibile e inclusivo, la strada è quella che avete tracciato qui nelle marche: è il tempo di unire le forze in un grande patto sociale per affrontare insieme le sfide del futuro.» Altri interventi a cura di Valerio Valeriani, coordinatore degli ambiti territoriali sociali 16,17 e 18 della Regione Marche, di Stefania Bussoletti, direttore del dipartimenti di Sviluppo Economico della Regione, dell’assessore regionale delle Marche allo sviluppo economico Andrea Maria Antonini, del commissario alla Ricostruzione Guido Castelli. Ad introdurre l’appuntamento e a portare i saluti iniziali sono stati il rettore Unicam Graziano Leoni che ha illustrato l’attività del centro universitario e il vescovo di Ascoli Gianpiero Palmieri. La posizione del commissario alla Ricostruzione Guido Castelli: «L’Europa si sta impoverendo sotto il profilo economico, demografico e dei diritti sociali. Nel nostro territorio, le Marche, il tema del sisma può rappresentare un’occasione di rilancio del territorio che non è solo la ricostruzione migliore dei fabbricati ma mantenere coesa la comunità». L’assessore Antonini: «Siamo stata la prima Regione italiana a siglare un protocollo d’intesa per lo sviluppo di iniziative volte a migliorare il benessere dei lavoratori nelle imprese». La dirigente regionale Stefania Bussoletti: «La Regione ha definito i contenuti del protocollo indicando le attività da svolgere. i primi bandi sono stati dedicati all’innovazione, all’internazionalizzazione, alle start up». Il microfono passa a Valerio Valeriani: «La qualità delle relazioni diventa il requisito fondamentale del benessere. Ricreare un sistema di infrastrutture che favorisca la permanenza nel territorio».   Rassegna :  https://veratv.it/trasmissioni/id-1562/avvenimenti---benessere-lavoro-e-territorio--a-san-benedetto-il-seminario-della-cisl
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17/09/2024 Inaugurata la nuova sede regionale della CISL Sbarra: “Struttura di prossimità al servizio del prossimo e del bene comune”
«Una grande gioia essere qui oggi per inaugurare la nostra nuova sede in un luogo simbolo dell’industria, qui c’era lo stabilimento Byblos, rigenerato nel rispetto dell’ambiente. Oggi realizziamo quello che anni fa poteva solo essere un sogno e con orgoglio diciamo che siamo un presidio sociale, qui e negli uffici del Piano. Come ci ha detto, in una udienza privata, Papa Francesco “abitiamo le periferie”» così il segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti che oggi è stato il filo conduttore di una giornata ad alto impatto emotivo, vissuta nel ricordo di intuizioni di anni fa e nell’annuncio dei prossimi step, cerimonia che ha visto presenti diverse centinaia di persone, studenti, addetti ai lavori sindacali, donne e uomini delle istituzioni. Stamattina al taglio del nastro, ad Ancona, della sede regionale di via dell’Industria hanno partecipato, tra gli altri, il segretario nazionale della Cisl Luigi Sbarra, il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli, il sindaco di Ancona Daniele Silvetti, il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, i consiglieri regionali Romano Carancini e Antonio Mastrovincenzo e l’artista Neri Marcorè che ha dato vita a una performance particolarmente brillante. Presenti centinaia di studenti in virtù del fatto che, al momento celebrativo, Cisl Marche ha abbinato il concorso “Il sindacato oggi per costruire futuro” dedicato agli studenti che ha visto partecipare sette scuole marchigiane per 64 giovani coinvolti. Il primo premio è stato assegnato al lavoro svolto da Beatrice Cruciani, Alessia Ruffini e Elena Ruggeri, ex studentesse del liceo Artistico Cantalamessa di Macerata per l’opera “Insieme per la tutela”, secondo premio all’opera “Alza il Volume” di Azzurra Balducci dell’istituto Della Rovere di Urbania e terzo premio a “Sindacato e transizione ecologico digitale: diritti e tutele verso nuovi equilibri”, opera degli studenti Daria Ciaravolo, Thomas Mariani, Salas Taza, Andrea Lucero e Lorenzo Casini dell’iis Merloni Miliani di Fabriano. «Abbiamo voluto mettere al centro della nostra opera il ruolo del sindacato, l’azione svolta per i lavoratori» ha sottolineato Elena Ruggeri, una delle tre giovani che hanno realizzato l’opera prima classificata. Da oggi dunque operativi i nuovi uffici di Cisl Marche, una sede all’avanguardia anche per l’adesione ai principi della transizione ecologica. L’analisi del segretario nazionale Cisl Luigi Sbarra: «Cisl Marche ha una bella sede, accogliente e funzionale, il luogo in cui stare insieme, una struttura di prossimità appunto per mettersi al servizio del prossimo, del bene comune. Un investimento realizzato tenendo presenti due grandi temi: il concetto di responsabilità che tra l’altro prevede il noi e non l’io, e di partecipazione per scardinare un modello sociale novecentesco». Il riferimento alle Marche del segretario Sbarra: «Qui c’è, e lo sottolineo con piacere, una collaborazione feconda tra il sindacato, le forze imprenditoriali e le istituzioni regionali. C’è una politica di qualità, non tutta la politica è da demonizzare, ci attendono sfide importanti con il governo nazionale sul piano strutturale di bilancio. Vogliamo essere protagonisti». Infine appunto il taglio del nastro e la piena operatività della nuova sede che viaggia tra i ricordi del passato (biblioteca con seimila volumi, tre sale convegni dedicate ad altrettanti ex segretari generali di Cisl Marche) e gli uffici che ospitano le varie categorie pronte a interpretare le prossime sfide. «Il sindacato faccia il sindacato» ha ricordato Sbarra sottolineando un diverso ruolo rispetto alla politica. «Cisl Marche torna in campo, la sede è nuova, storica la capacità rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori »come ha sottolineato infine il segretario generale Cisl Marche Marco Ferracuti.
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13/09/2024 Seminario formativo CISL Marche: “Benessere, Lavoro, Territorio. Come sostenere uno sviluppo che abbia al centro la qualità della vita?”
Il 17 settembre 2024, alle ore 15.00, presso il Polo didattico URDIS dell'Università di Camerino, in viale Alfredo Scipioni 6, San Benedetto del Tronto (AP), si terrà il seminario formativo organizzato da CISL Marche dal titolo: “Benessere, Lavoro, Territorio. Come sostenere uno sviluppo che abbia al centro la qualità della vita?”. L’evento, che vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali e esperti di settore, offrirà un’opportunità di confronto sui temi del benessere nei luoghi di lavoro e dello sviluppo sostenibile del territorio. Ad un anno dalla firma del Protocollo di Intesa sul “benessere lavorativo” tra Regione Marche, CGIL, CISL, UIL e le parti sociali « riteniamo fondamentale rafforzare il percorso condiviso per la crescita del benessere dei lavoratori, promuovendo una maggiore integrazione tra iniziative pubblico-private  – sottolinea il Segretario Generale della CISL Marche,  Marco Ferracuti - Il benessere dei lavoratori e la qualità della vita sono prioritari e aumentano la competitività e la produttività delle aziende.  Un primo importante passo verso un nuovo modello di sviluppo a trazione sociale. » Alla tavola rotonda, coordinata da Marco Ferracuti, Segretario Generale di CISL Marche, interverranno Valerio Valeriani, Coordinatore degli Ambiti Territoriali Sociali 16-17-18 della Regione Marche, Stefania Bussoletti, Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico Regione Marche, Andrea Maria Antonini, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Marche, e Guido Castelli, Senatore della Repubblica e Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016.  L'incontro sarà concluso da Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche, e Andrea Cuccello, Segretario Confederale CISL Nazionale. Durante i lavori verranno approfondite le prospettive di implementazione del Protocollo e le possibilità di connetterlo con le politiche aziendali e territoriali, per promuovere una cultura della responsabilità sociale e della partecipazione come fattori strategici per la crescita sostenibile del territorio.
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13/09/2024 Il Patronato INAS CISL celebra 75 anni di attività: un punto di riferimento per i cittadini
Il 14 settembre 2024, il Patronato INAS CISL festeggia un importante traguardo: 75 anni di attività al servizio dei cittadini. Fondato nel 1949, il Patronato INAS ha saputo adattarsi nel tempo ai cambiamenti delle esigenze della popolazione, offrendo assistenza e tutela in ambito previdenziale e assistenziale. Una presenza capillare e radicata sul territorio, che rappresenta oggi un punto di riferimento insostituibile per chi si trova ad affrontare le complessità normative. Il ruolo del Patronato, previsto dall’articolo 38 della Costituzione italiana, è stato riconfermato nel tempo nella sua rilevanza dalle principali istituzioni dello Stato, tra cui Parlamento e Corte Costituzionale. La missione è chiara: garantire ai cittadini il supporto necessario per orientarsi in un quadro normativo in continua evoluzione. «Il cittadino si rivolge  al Patronato per orientarsi tra norme sempre più complesse e in continuo mutamento -  afferma Paolo Appolloni, coordinatore regionale del Patronato INAS CISL Marche - Un servizio di pubblica utilità che facilita il dialogo con le istituzioni, come abbiamo dimostrato in modo ancora più deciso durante la pandemia, quando i nostri sportelli hanno continuato a garantire assistenza e tutela, restando sempre a disposizione.» L’importanza del servizio offerto dal Patronato è testimoniata dal rapporto di fiducia che si instaura con l’utenza. «Le persone si affidano a noi per ottenere la giusta tutela dei propri diritti, un aspetto che ci sprona a continuare la nostra azione su temi cruciali come la previdenza, la tutela dell’handicap, i titoli di soggiorno, gli infortuni e le malattie professionali - conclude Appolloni - Il segreto di questo successo, risiede nella professionalità e nello spirito di servizio degli operatori del Patronato INAS CISL, che ogni giorno si impegnano con dedizione per fornire un’assistenza efficace e puntuale. » Un traguardo importante che testimonia la centralità di questo servizio e l’indispensabile ruolo che continuerà a svolgere negli anni a venire.
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12/09/2024 Senigallia, Sindacati e Sindaci in pressing sulla Regione Marche per le criticità sanitarie locali
Prima della pausa estiva, i sindacati CGIL, CISL e UIL, insieme alle rispettive categorie dei pensionati e i sindaci del territorio senigalliese, si sono riuniti con i rappresentanti dell'ATS n. 8 e il Direttore del Distretto Sanitario per affrontare le crescenti criticità sanitarie e socio-sanitarie del territorio. L'incontro ha visto un'unanime condivisione delle problematiche, culminando in una richiesta di incontro urgente inviata alla Regione Marche. Le criticità emerse destano particolare preoccupazione, soprattutto per le ripercussioni sul piano sociale, con un impatto rilevante sulla popolazione anziana e fragile. Tra i problemi più evidenti figurano le lunghe liste d’attesa per visite specialistiche, aggravate dalla carenza di personale. Sebbene dal 1° agosto si siano registrate nuove assunzioni presso i Centri Unici di Prenotazione (CUP), la situazione resta critica per la Continuità Assistenziale, dove solo 2 su 24 medici sono attualmente a tempo indeterminato. Inoltre, è ancora in attesa di definizione l’utilizzo di circa 3 milioni di euro previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il potenziamento dell'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Sul fronte ospedaliero, l'ospedale di Senigallia si trova in una situazione particolarmente critica, con oltre l’80% di accessi impropri al pronto soccorso che causano un aggravio dei tempi di ricovero. In questo contesto, sindacati e amministratori locali insistono sulla necessità di creare un Ospedale di Comunità a Senigallia, struttura intermedia post-ospedaliera, fondamentale per ridurre i ricoveri impropri e i costi connessi. Attualmente, il territorio dispone di soli 8 posti letto di Ospedale di Comunità, contro una media regionale di quasi 40 posti letto per 1000 abitanti. Un progetto condiviso, che sfrutterebbe una struttura già pronta (l'ex IRAB), attende da due anni una risposta dall’assessore regionale alla Sanità. Il piano prevede la creazione di 40 posti letto presso la Fondazione Città di Senigallia, la redistribuzione di 59 posti letto di Residenza Protetta e la convenzione di 41 posti letto aggiuntivi, per un totale di 100 posti. Oltre a queste problematiche, persistono altre carenze: la Casa di Comunità HUB a Senigallia e le Case di Comunità nei comuni limitrofi non sono ancora state realizzate, le strutture di ricovero per pazienti cronici sono sature e oltre 300 persone sono in lista d’attesa. Anche i servizi territoriali specialistici, come le unità per la tutela della disabilità e il consultorio familiare, necessitano di potenziamento. I sindacati e gli amministratori locali chiedono risposte concrete dalla Regione e dalla Direzione della AST, sollecitando l’attuazione delle proposte elaborate per affrontare queste criticità. In mancanza di riscontri, le organizzazioni sindacali annunciano l'avvio di iniziative di sostegno ai contenuti della lettera inviata alla Regione.
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12/09/2024 “Sicurezza e sostenibilità nei servizi ambientali” presentazione ricerca promossa dalla FIT CISL Marche
Mercoledì 11 settembre 2024, presso il See Bay Hotel, Baia di Portonovo, Ancona, si è svolto  il convegno dal titolo “Sicurezza e sostenibilità nei servizi ambientali”, organizzato e promosso dalla FIT CISL Marche. L'evento ha visto  la partecipazione di esperti del settore e figure istituzionali di rilievo per discutere le sfide e le opportunità legate alla sicurezza e alla sostenibilità nei servizi di raccolta dei rifiuti. Daniela Rossi, Segretaria Generale della FIT CISL Marche, ha aperto i lavori introducendo i temi centrali del convegno. Presentata la ricerca “Studio multiobiettivo per valutare le soluzioni più sostenibili nell’ambito della raccolta dei rifiuti”, condotta dal professor Michele Germani, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche dell'Università Politecnica delle Marche (Univpm), e dalla dottoressa Alessandra Papetti, docente Metodi e strumenti per la progettazione industriale Univpm. «Il convegno nasce a seguito dello studio condotto dal prof. Germani che ha evidenziato e confermato le nostre preoccupazioni in tema di salute e sicurezza degli operatori alla raccolta dei rifiuti urbani.  - sottolinea Daniela Rossi, Segretaria Generale della FIT CISL Marche - Ci troviamo di fronte a un sistema obsoleto che obbliga la raccolta porta a porta e crea danni sociali ed economici alla collettività, in termini di malattie professionali e infortuni. Il lavoratore, diventando inidoneo alla mansione, rischia persino di perdere il posto di lavoro. - continua -  Secondo noi, è necessario cambiare paradigma e indirizzare le scelte delle istituzioni e delle aziende verso sistemi di raccolta più attuali ed efficaci, che non impattino negativamente sulla salute del lavoratore e che, al contempo, riducano i costi per i cittadini, introducendo una tariffa puntuale e isole ecologiche informatizzate, oltre a sistemi di raccolta tramite autocompattatori automatizzati.Molte città del Nord Italia hanno già sperimentato questo modello, ottenendo risultati positivi sia nella differenziazione dei rifiuti che nella riduzione delle tariffe. La situazione attuale nelle Marche, con l’auspicio di un nuovo affidamento pluriennale del servizio a operatori unici provinciali, rappresenta l’occasione ideale per avviare questo cambiamento, reindirizzando gli investimenti verso tale modello. Tuttavia, è indispensabile una rete impiantistica regionale che superi le discariche e valorizzi i rifiuti nel rispetto dell’ambiente e della transizione ecologica. Inoltre, riteniamo fondamentale sottoscrivere un protocollo con Regione e aziende per armonizzare le procedure di raccolta, salvaguardando la salute e la sicurezza degli operatori.» La tavola rotonda, moderata da Linda Cittadini, caporedattrice di ETV Marche, ha visto  la partecipazione di autorevoli relatori: Antonello Lupi, Medico del lavoro Prevenzione e promozione della salute nei luoghi di vita e di lavoro- Agenzia Regionale Sanitaria, Piero Iacono, Direttore Regionale INAIL Marche; Stefano Aguzzi, Assessore al Lavoro della Regione Marche; Paolo Gattafoni, Presidente della Società Cosmari; Alessandro Camilleri, Direttore Centrale personale e organizzazione di Hera Spa; Marco Ferracuti, Segretario Generale CISL Marche e Salvatore Pellecchia, Segretario Generale FIT CISL Nazionale. L'evento ha sottolineato l'importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, sottolineando come essa non sia un'opzione, ma una priorità assoluta, soprattutto in un settore così delicato come quello dei servizi ambientali. La sostenibilità delle operazioni e delle tecnologie utilizzate nella gestione dei rifiuti sarà altresì un tema cruciale, con l'obiettivo di delineare le migliori soluzioni per un futuro più sicuro ed ecologicamente sostenibile.
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11/09/2024 I volti della siderurgia italiana: non solo le crisi, ma anche esempi virtuosi di sostenibilità
Un esempio di economia virtuosa della lavorazione dell’alluminio made in Italy giunge da Fano, nelle Marche, dove sorge la Profilglass Spa, storica azienda leader nella lavorazione di alluminio di alta qualità, connessi anche al consolidamento della presenza della società sui mercati internazionali. L’azienda nella mattinata odierna ha aperto, per la prima volta, le porte ad una delegazione sindacale della Fim Cisl, ospitando il segretario nazionale - responsabile della siderurgia Fim Cisl - Valerio D’Alò ed il Segretario della Fim Cisl Marche, Mauro Masci. Da 7.000 a oltre 300.000 mq, da 20 a più di 1.200 persone, dai profili ai laminati, dal settore edile all’automotive, l’elettronica, i casalinghi, la meccanica e tanti altri ancora: fondata a Fano nel 1982 dai fratelli Giancarlo e Stefano Paci, Profilglass ha saputo crescere velocemente verticalizzandosi fino a realizzare il ciclo completo dell’alluminio e diversificando la sua attività. Alcuni numeri: Sostenibilità economico, sociale e ambientale, 300miila mq di superficie, 937 dipendenti (di cui il 30% provenienti dalle regioni del Sud Italia), 220mila tonnellate di produzione annua, 819 milioni di euro di ricavi, oltre 800 clienti, 20mila ore di formazione; collaborazione con scuola, università enti di ricerca supporto ad associazioni sportive culturali e sociali. «Spesso si dipinge la siderurgia italiana sottolineandone le crisi e le difficoltà, ma - afferma Valerio D'Alò - vengono tralasciati i buoni esempi di innovazione e sostenibilità. La storia della siderurgia in Italia, tenendo sempre come obiettivo la sostenibilità ambientale, ricorda come questa sia un'asse portante della nostra economia». Potenziando impianti e staff, dal 2000 l’azienda è entrata anche nel campo dei laminati per rispondere con efficacia, qualità e tempestività a una domanda di alluminio sempre crescente. Così, con oltre 250mila tonnellate di alluminio lavorato all’anno, si distingue oggi fra i leader del settore a livello internazionale, esportando in più di 85 Paesi e proseguendo sulla strada dello sviluppo. «Risultati importanti ottenuti grazie ad un proficuo lavoro di squadra e soprattutto agli investimenti effettuati per diversificare la produzione, rendendosi sempre più indipendenti dall’approvvigionamento di materia prima dall’estero.» ha sottolineato Mauro Masci, Segretario Generale Fim CISL Marche L’integrazione del processo produttivo con una particolare attenzione sul recyclig (le lattine), ha permesso a questa realtà produttiva di essere più flessibile rispetto ai concorrenti esteri e di essere meno esposti alle turbolenze del mercato, confermando il proprio ruolo di player internazionali. L’azienda negli ultimi anni ha fatto il salto di qualità sotto il profilo umano, grazie all’inserimento di molti manager per ottimizzare i processi produttivi. Tra i settori trainanti dove sono in corso forti investimenti c’è l’automotive ma Profilglass lavora anche per la meccanica, l’edilizia, tubi e casalinghi. Benché il polo fanese sia molto forte nella nautica il peso di questo settore è marginale. I bonus edilizi hanno inciso sostenendo la domanda e l’azienda continua a investire nei nuovi laminatoi per coprire una fascia sempre maggiore della domanda. Ma il grande segreto dell’azienda resta il riciclo delle lattine ed altri materiali perché rappresenta il 70% dei volumi.
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11/09/2024 Protocollo d’intesa Ast e CGIL, CISL UIL Ascoli firmato l’accordo per l’istituzione di un tavolo di confronto permanente
Istituire un tavolo provinciale di confronto e monitoraggio permanente sull’organizzazione del servizio sanitario. Questo lo scopo del protocollo d’intesa che ne disciplina i contenuti, i tempi e le modalità, che è stato firmato, questa mattina, mercoledì 11 settembre 2024, dal direttore generale dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, Nicoletta Natalini, e dalle rappresentanti delle confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Ascoli, rispettivamente la segretaria generale Barbara Nicolai, la responsabile territoriale Maria Teresa Ferretti e la coordinatrice territoriale Paola Luzi. Un protocollo d’intesa che recepisce quello stipulato, il 21 marzo scorso, tra la Regione Marche e le organizzazioni sindacali confederali regionali Cgil, Cisl e Uil, avente ad oggetto le modalità di funzionamento del sistema di relazioni tra le parti firmatarie in materia di organizzazione del Servizio sanitario regionale. L’Ast di Ascoli e le organizzazioni sindacali confederali provinciali Cgil, Cisl e Uil di Ascoli hanno riconosciuto la necessità di istituire a livello provinciale, rendendo in questo modo formale un percorso già avviato con l’arrivo del direttore generale dell’Ast picena, Nicoletta Natalini, un tavolo di confronto e monitoraggio permanente che possa assicurare la partecipazione delle parti sociali al processo di riorganizzazione del servizio sanitario e sociosanitario. Da qui il recepimento del protocollo d’intesa stipulato a livello regionale e la stipula di uno provinciale che costituisce, altresì, l’avvio di un percorso di definizione del funzionamento delle relazioni sindacali fra la Ast picena e le segreterie provinciali dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, al fine di promuovere un sistema di relazioni stabile, improntato sulla partecipazione consapevole, sul dialogo costruttivo e trasparente e sulla reciproca considerazione dei rispettivi diritti e obblighi. Oltreché sulla prevenzione e risoluzione dei conflitti attraverso la collaborazione tra le parti, favorendo lo svolgimento di momenti di confronto congiunto nell’osservanza dei principi di correttezza, buona fede e trasparenza dei comportamenti. «La salute nel territorio è una delle priorità da affrontare, tenendo conto delle molte difficoltà da superare che non riguardano solo la provincia picena.  Il protocollo che sottoscriviamo ha la finalità di costruire un percorso di dialogo e partecipazione, in continuità con quanto firmato a livello regionale. - ha commentato Maria Teresa Ferretti, Responsabile della CISL di Ascoli Piceno -  Le buone relazioni sindacali hanno sempre portato ad ottimi risultati,  oggi sicuramente poniamo le basi per lavoro condiviso e improntato sulle reali possibilità.» Entrando nei contenuti del protocollo d’intesa, l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Ascoli con la firma del documento si impegnano nella realizzazione e messa in atto di un piano di lavoro che definisca le tematiche di confronto sulle attività di programmazione delle politiche sanitarie, sociali e sociosanitarie Nello specifico, tra gli argomenti che saranno oggetto di informativa tra le parti ci sono: il fondo di solidarietà e residenzialità sociosanitaria, le politiche del personale e la valorizzazione dei professionisti della sanità pubblica, le liste d’attesa e la mobilità attiva e passiva, gli atti di indirizzo concernenti l’organizzazione del Servizio sanitario regionale a livello di Ast di Ascoli con relativi atti aziendali. E ancora, per quanto riguarda la rete territoriale, le parti si confronteranno su: la riorganizzazione della medicina del territorio e l’implementazione della rete di assistenza territoriale, il ruolo di indirizzo sui distretti nell’applicazione del Dm 77, l’individuazione degli sportelli unici, la rete dei posti letto Osco (ospedale di comunità) e Cot (centrali operative territoriali), la rete delle Case di comunità, delle missioni 5 e 6 del Pnrr e delle leggi nazionali e regionali sulla non autosufficienza. Ma anche sulla rete ospedaliera con le conseguenti ricadute sull’offerta dei servizi alla cittadinanza, sulle modifiche organizzative che coinvolgono sedi e/o dipartimenti dell’Ast di Ascoli, sul sistema dell’emergenza/urgenza, sulla prevenzione collettiva con particolare riguardo all’utilizzo delle risorse finalizzate e alla sicurezza sul lavoro, sull’integrazione sociosanitaria, sul piano sociale e sul piano povertà, e sulla sanità privata convenzionata.
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11/09/2024 Addio a Benito Osimani, storico sindacalista anconetano della CISL
Si è spento nelle scorse ore Benito Osimani, all’età di 88 anni, cittadino benemerito e ciriachino d’argento 2024 del Comune di Ancona, figura di spicco del sindacalismo anconetano e uno dei protagonisti del movimento dei lavoratori metalmeccanici negli anni '70. Osimani è stato un rappresentante di primo piano della Federazione Lavoratori Metalmeccanici (FLM), il sindacato unitario che riuniva le tre grandi sigle sindacali CGIL, CISL e UIL. Fino agli anni ‘80 Osimani ha militato all'interno della FIM CISL (Federazione Italiana Metalmeccanici) di Ancona, dove si è distinto per il suo impegno a sostegno e tutela dei diritti dei lavoratori, in particolare  del Cantiere Navale di Ancona, dove iniziò a lavorare giovanissimo. La sua carriera sindacale è poi proseguita con un ruolo di rilievo all'interno della UST (Unione Sindacale Territoriale) di Ancona, di cui è stato componente della segreteria a partire dal 1982. Tra il 1987 e i primi anni '90, Osimani è stato responsabile sindacale per la zona sud di Ancona e Osimo, proseguendo il suo lavoro di tutela e rappresentanza dei lavoratori, in un periodo segnato da importanti cambiamenti economici e sociali.  Nel 1991, ha concluso la sua esperienza nella segreteria UST di Ancona per andare in pensione, ma il suo impegno a favore dei cittadini non si è fermato. Dal ‘92 fino al 2004  è stato alla guida di Adiconsum Ancona, l'associazione a difesa dei consumatori.   «Con la scomparsa di Benito Osimani, perdiamo una figura storica del sindacato anconetano,  che ha segnato profondamente il mondo sindacale e sociale. – afferma Alessandro Mancinelli, Responsabile Cisl Ancona - Persona schietta e generosa, senza timori reverenziali, sempre dalla parte dei più deboli, il suo ricordo rimarrà vivo in tutta la Cisl »  
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11/09/2024 Busta paga pesante, si della Cassazione. Cronache intervista il Segretario generale Marco Ferracuti
Intervista a cura della redazione di Cronache: La Corte di Cassazione, con una sentenza di pochi giorni fa, ha riconosciuto una volta per tutte il diritto di un contribuente residente nel cratere sismico di vedersi restituito il 60% delle imposte versate nel periodo coperto dalla cosiddetta busta paga pesante, e dunque per l’annualità 2017. Una rilevante novità che pare poter mettere la parola fine anche alla campagna avviata già anni fa da CISL Marche, che per prima, con l’assistenza dello studio legale Pierdominici di Macerata, si era mossa con ricorsi collettivi contro l’Agenzia delle Entrate, Con la CISL si sono mossi oltre tremila marchigiani. Grandi numeri, grande la soddisfazione come dice il segretario generale di CISL Marche Marco Ferracuti. Recentissima la sentenza della Cassazione, ma vicenda complessa e antica... «Questione antica e fatta di tanti passaggi. In materia di busta paga pesante per il sisma 2016, per anni s’é sempre parlato di mera sospensione dell’obbligo di versamento delle imposte, e mai di riduzione: cosa che aveva indotto molti residenti nel cratere a non fare nulla nella consapevolezza che appunto comunque, prima o poi, si sarebbe dovuto restituire il tutto. Si era discusso anche dei criteri della restituzione prefigurando prima una soluzione unica e poi, in esito a svariati emendamenti affastellatisi, con rateazioni sempre maggiori. Infine, nel 2019, il Governo ha cambiato i termini della questione, trasformando la sospensione in una riduzione del 60% dell’Irpef dovuta: si doveva quindi restituire con solo il 40% di quanto versato nel periodo della busta paga pesante». C’è un però socialmente pesante legato agli effetti di quest’ultima decisione e ai suoi beneficiari... «Questo provvedimento di trasformazione del 2019 pareva intesa, nel testo della legge e nell’intendimento dell’amministrazione finanziaria, solo per chi nel 2017 aveva chiesto la sospensione, tagliando fuori tutti gli altri, i tantissimi che vivevano magari la situazione personale peggiore essendo rimasti senza casa e con una lunga serie di problemi quotidiani. In tanti, condizionati dal fatto che all’inizio si parlava appunto di semplice sospensione e non di riduzioni sostanziali, hanno evitato del tutto di fare la richiesta. Una palese ingiustizia, se avessero saputo come andava a finire è evidente che tutti avrebbero presentato la richiesta. Su questo siamo voluti intervenire.». Di qui la strategia dei ricorsi collettivi... «Il rimborso arriva soltanto a seguito di un ricorso. Se io, per fare un esempio, ho pagato un’imposta non dovuta devo fare un’istanza di rimborso entro due anni dal pagamento, poi se l’Agenzia delle entrate non mi risponde ciò è un diniego e dunque quel no io lo debbo impugnare in giudizio, altrimenti il rimborso non è più esigibile» Quindi ora la procedura interessa soltanto la platea dei ricorrenti? «Sì, le oltre tremila persone che ci hanno seguito fin dall’inizio. Come Cisl Marche, con la guida dello studio legale Pierdominici, abbiamo approfondito la questione, eravamo consapevoli del fatto che le istanze iniziali sarebbero state rigettate con la formula del silenzio-diniego e così è stato, ma il tutto era funzionale al radicamento del contenzioso. C’erano le condizioni per  ricorsi collettivi e questo ha permesso l’abbattimento dei costi, abbiamo chiesto delle cifre simboliche per l’azione, addirittura solo poche decine di euro per i nostri iscritti». La situazione dei ricorsi? «Li coltiviamo dinanzi alle varie commissioni tributarie competenti per territorio (Ancona, Macerata e Ascoli): per ora in primo grado ognuna di queste commissioni s’è pronunciata favorevolmente, discutendo e accogliendo oltre 1500 nostri ricorsi, mentre l’altra metà è in attesa di una ormai prossima calendarizzazione». Sembra però definitivamente tramontato il rischio di un cambio di rotta? «Direi che la sentenza della Cassazione ha messo il timbro sulla questione, rilevando la giustezza della nostra strategia di anni: questo porterà i risultati che avevamo sperato, tutte le persone che si sono rivolte a noi avranno soddisfazione, come l’hanno già avuta i 1500 contribuenti i cui casi sono già stati valutati in primo grado, il cui pagamento pare ormai potersi considerare definitivo». I riflessi finanziari? «Il valore medio dei contenziosi è di circa 1800 euro a pratica, dunque in aggregato si parla di diversi milioni di euro : certo si tratta solo di una parte dei potenziali interessati, ma ci piace aver potuto ristabilire giustizia, almeno per chi ci ha dato fiducia. Abbiamo sempre detto che sarebbe stato un percorso lungo e dall’esito incerto, di qui l’idea di una campagna collettiva con costi ridotti, per far valere un principio, per sanare un’ingiustizia». Non è ancora finita? «Dobbiamo arrivare a sentenze e liquidazioni per tutti, ma questo lo attendiamo ormai in breve tempo. Certo, poi l’Agenzia delle Entrate ha appellato le varie decisioni di primo grado delle Commissioni tributarie, ma credo che la sentenza della Cassazione metta la parola fine e possa anche indurre a trovare una soluzione di buon senso da parte dell’amministrazione, per evitare ulteriori lungaggini». La riflessione finale? «Costruire una campagna di questo genere è stato un grande sforzo sindacale: assemblee informative sul territorio, atti e documenti da preparare per tremila persone, ricorsi con relative udienze ed appelli, il tutto partendo durante la pandemia Covid 19 con tutte le difficoltà che ben ricordiamo per il distanziamento e il rispetto dei protocolli. Abbiamo realizzato una piattaforma in rete sia per il calcolo che per la gestione della documentazione, un software per gestire tutti i passaggi. E’ anche vero che se all’inizio ci fosse stato un atteggiamento un po’ più flessibile di fronte a una palese ingiustizia da parte della politica si sarebbero tagliati tempi e costi, magari avremmo anche accettato una proposta transattiva. Ma abbiamo avuto fiducia dei tribunali e questo ha pagato.»   fonte: https://www.cronachemaceratesi.it/2024/09/11/busta-paga-pesante-il-si-della-cassazione-cisl-ce-grande-soddisfazione-premiata-lazione-da-noi-sostenuta-per-primi/1890665/  
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09/09/2024 Sciopero del Trasporto Pubblico: altissima adesione nelle Marche
Altissima adesione allo sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico marchigiano indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, che si è tenuto nella giornata di oggi,  9 settembre, per denunciare criticità e indifferenza da parte delle istituzioni.   Nella mattinata ad Ancona i lavoratori del TPL si sono ritrovati in presidio sotto la Regione  Marche.  Il più alto dato di adesione allo sciopero si registra nella provincia di Ancona con il 98%, segue la  provincia di Ascoli Piceno con il  90%, la provincia di Pesaro- Urbino con l’80%, la provincia di Macerata con il  75% e la provincia di  Fermo  55%. Dopo un primo sciopero nazionale dello scorso 18 luglio, i lavoratori del trasporto pubblico locale si sono fermati anche nelle Marche  per l’assoluta indifferenza di aziende e Governo alla richiesta di rinnovare il loro contratto nazionale scaduto a dicembre 2023. Alcune delle motivazioni sono: le retribuzioni falcidiate dall’inflazione che non rispondono più ad un lavoro di responsabilità come quello dell’autoferrotranviere; la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro gli autisti sono sempre più oggetto di aggressioni sugli autobus e si richiede una maggiore tutela;  l’organizzazione del lavoro, i turni e maggiore conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, oggi invece assistiamo a un situazione in cui le giovani generazioni non vogliono più intraprendere questo mestiere per le motivazioni sopra indicate e le aziende sono sempre più in difficoltà nel reperimento del personale. «Il settore ha bisogno di un cambiamento radicale ed immediato ci troviamo di fronte a un bivio o si scommette su una mobilità più efficiente equa e sostenibile, oppure regredire verso un modello di mobilità urbana, basata sul mezzo privato, già oramai insostenibile. – sottolineano i sindacati di categoria - Quindi la lotta è anche per sviluppare una mobilità collettiva e preservare l’ambiente è fondamentale rendere i mezzi pubblici sempre più attrattivi ciò si fa se il settore è finanziato da maggiori risorse per il Trasporto Pubblico Locale, contemplando il rinnovo del CCNL che resta un elemento essenziale di tutte le aziende di servizio. Se si pensa che il TPL si finanzia con il Fondo Nazionale dei Trasporti e dai ricavi da tariffazione ovviamente la somma dei due elementi condiziona pesantemente la qualità e la quantità del servizio offerto, soprattutto nella nostra regione dove la percentuale del riparto del fondo nazionale è la più bassa d’Italia. La crisi del settore è determinata da una contribuzione pubblica centrale insufficiente e la tariffazione è schiacciata verso il basso visto le caratteristiche sociali e di universalità del servizio. Questa mobilitazione è per la sopravvivenza di un intero settore quello del TPL e non solo una battaglia di categoria. »     Rassegna: https://etvmarche.it/09/09/2024/il-trasporto-pubblico-si-ferma-rinnovo-contratto-e-basta-aggressioni-video/
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05/09/2024 Mancato rinnovo contratto industria turistica: è sciopero, presidio a Pesaro
I sindacati regionali FIlcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil annunciano lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori dell’industria turistica proclamato per domani  venerdì 6 settembre. Nella stessa giornata, a Pesaro, è stato organizzato un presidio regionale (dalle 10.00 alle 12.00) di fronte alla sede di Confindustria, in via Cattaneo. La protesta arriva dopo lunghe trattative segnate da clamorose rotture tra le parti, impegnate nella definizione del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da sei anni. «Dopo due anni di trattative, mentre gli altri contratti nazionali del settore sono stati rinnovati, il negoziato con Federturismo Aica Confindustria si è interrotto per la seconda volta e non certo per volontà dei sindacati - spiegano in una nota unitaria Filcams, Fisascat e Uiltucs - A sei anni dalla scadenza del contratto nazionale, mentre la stagione estiva ha registrato numeri da record, anche superiori allo scorso anno, per le associazioni datoriali gli addetti delle aziende a loro associate non meritano rispetto, non meritano un contratto dignitoso, non meritano condizioni di lavoro sostenibili. Il contratto nazionale è un diritto insindacabile, così come lo sono gli aumenti salariali, fondamentali e doverosi. Ma il contratto nazionale è fatto anche di istituti normativi che devono garantire buona occupazione, rispetto per i diritti fondamentali, attenzione per il giusto bilanciamento dei tempi di vita e lavoro. Ricordiamo, quindi, a chi sottolinea di contraddistinguersi nella contrattazione di secondo livello, che anche lo sciopero è un diritto, tanto più quando in gioco c’è il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Per noi, per le lavoratrici e i lavoratori, il miglioramento delle tutele e del salario sono un unico obiettivo e non possono diventare una ragione di scambio. Le sedici ore di sciopero proclamate a livello nazionale da realizzarsi a livello territoriale sono a difesa del contratto nazionale di lavoro e contro chi lo vuole mettere in discussione. L’invito a riconoscere le differenze, avanzato di recente da alcune aziende, può essere accettato solo quando un’azienda decide di applicare ai propri dipendenti un contratto nazionale rinnovato. Sarebbe auspicabile che le aziende associate a Confindustria facessero sentire la propria voce e la propria pressione alla loro associazione anziché  alle lavoratrici e ai lavoratori o alle organizzazioni sindacali. - concludono - Così come si auspica di vederle al tavolo della trattativa. Nel frattempo, a fronte di atteggiamenti miopi per il turismo e offensivi per le lavoratrici e i lavoratori, spesso additati come svogliati e scansafatiche, negando che le maggiori criticità del settore sono proprio le condizioni di lavoro e le retribuzioni, la mobilitazione è la risposta necessaria perché le posizioni assunte  dalle parti datoriali non passino sotto silenzio.»    
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05/09/2024 "Non Ti Far Isolare" FNP CISL Marche: al via il progetto di digitalizzazione informatica per pensionati
Partirà nei prossimi giorni il progetto di digitalizzazione informatica “NON TI FAR ISOLARE”, ideato e promosso dalla Federazione regionale pensionati CISL Marche, per dare una risposta al problema dell’emarginazione digitale di cui sono vittima molti pensionati. Il progetto si svilupperà in tutti i 47 comuni della la provincia di Ancona, che hanno, per lo più, aderito all’iniziativa dando il proprio patrocinio all’iniziativa « Stiamo assistendo ad una svolta digitale epocale, si comunica sempre più, in forma esclusiva, con la propria identità digitale, sempre più necessaria per accedere alle informazioni o per richiedere servizi e prestazioni – sottolineano il Segretario generale della FNP CISL Marche, Silvano Giangiacomi e  Paolo Andreucci, Responsabile  FNP CISL di Ancona -  Avere un minimo di dimestichezza con il computer o con lo smartphone diventa essenziale per non essere esclusi dalla vita sociale in tutti i suoi aspetti quotidiani. Abbiamo ideato il progetto “NON TI FAR ISOLARE”, con lo scopo di dare autonomia, attraverso una maggiore conoscenza e capacità nell’uso dello smartphone. Come sindacato dei pensionati, vogliamo essere a supporto dei nostri iscritti e di tutti i pensionati. Siamo partiti nei comuni della provincia di Ancona e  nei prossimi mesi estenderemo il progetto  in tutto il territorio regionale .» Tra le attività previste dal progetto è prevista, gratuitamente, l’attivazione della propria identità digitale (SPID), oltre alla  possibilità di frequentare corsi base per l’uso del cellulare, ed un numero telefonico dedicato e riservato a tutti i pensionati al quale risponderà un operatore esperto. «Il progetto è partito circa un anno fa in collaborazione con l’AST-CISL Ancona, con lo IAL-CISL e con l’Università Politecnica delle Marche.  – proseguono Giangiacomi ed Andreucci - Questa sinergia ha portato alla creazione di materiale didattico che oggi è alla base del corso di formazione. » Navigare nella rete in sicurezza, saper utilizzare lo SPID, gestire un account di posta elettronica,  conoscere le principali applicazioni di messaggistica e tutte quelle nozioni di base necessarie per non rimanere isolati, in un mondo che richiede sempre più conoscenze digitali (telemedicina, fascicolo sanitario elettronico, prenotazione di visite mediche specialistiche attraverso l’app del CUP- Marche, ecc.) sono al centro del percorso formativo promosso dalla FNP CISL Marche.   «A pochi giorni dall’apertura delle iscrizioni in parecchie città si è già raggiunto il numero per far partire i primi corsi. – concludono il Segretario generale della FNP CISL Marche e il Responsabile FNP della provincia di Ancona - Sono stati già calendarizzati i corsi ad  Ancona, Osimo, Falconara, Montemarciano, San Marcello, Sirolo,  l’obiettivo è quello di far partire, entro il 2024, i corsi in tutti i comuni della provincia». I corsi sono gratuiti, per maggiori  informazioni e per l’iscrizione chiamare o inviare un messaggio WhatsApp al  numero: 3357463434.
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03/09/2024 Giornata nazionale RSU e delegati CISL Scuola nelle Marche
Mercoledì 4 settembre a partire dalle ore 9.30 a Jesi (AN) presso l'Hotel Federico II, Assemblea regionale delle RSU e dei delegati della CISL Scuola. Interverrà il segretario nazionale CISL Scuola Salvo Inglima.   https://www.cislscuola.it/news/dettaglio/article/giornata-nazionale-rsu-e-delegati-tre-giorni-di-confronto-e-formazione-per-una-presenza-sindacale-e/
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19/08/2024 CISL Marche : “Infortuni e malattie professionali l’emergenza continua”
In forte diminuzione il numero degli infortuni mortali sul lavoro, in crescita le denunce di malattie professionali mentre è sostanzialmente stabile il dato degli infortuni. E’ la sintesi  dei dati del primo semestre 2024 resi noti dall’Inail che evidenziano appunto elementi positivi ed altri preoccupanti, prosegue l’azione di mobilitazione e di sensibilizzazione sostenuta da Cisl Marche. Il messaggio del segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti: « Per contrastare questa scia di sangue è fondamentale tenere alta l'attenzione ogni giorno». A fare il punto della situazione è Luca Talevi, Segretario Cisl Marche: «rimane sostanzialmente stabile il numero degli infortuni registrati nel primo semestre 2024 rispetto al primo semestre 2023 con un calo degli infortuni in itinere ( da 1263 a 1238 ) ed aumentano quelli nei luoghi di lavoro ( da 7113 a 7137 ). Leggero calo degli infortuni femminili,  erano 2916 al 30 giugno 2024 contro i 2922 del 2023 e lieve incremento degli infortuni maschili che sono passati dai 5454 del primo semestre 2023 ai 5459 del primo semestre 2024. Calano gli infortuni nell'industria ( da 6317 a 6285 ) e nell'agricoltura ( da 466 a 442 )  mentre aumentano  nel settore pubblico ( dai1593 del primo semestre 2023 ai 1648 del primo semestre 2024) stante l' incremento degli  infortuni agli under 15 passati da 819 a 894. Il fenomeno è giuridicamente ascrivibile  alla estensione assicurativa infortunistica  prevista per gli studenti dal decreto legge lavoro numero 48 del 2023». Numeri complessivi ma radici e dinamiche territoriali. Aggiunge Luca Talevi: «  Si registra un calo di infortuni ad Ascoli ( da 1097 a 1063 )  e a Macerata ( da 1791 a 1722 )  mentre ci sono aumenti a Fermo ( da 632 a 719 ) e a Pesaro ( da 2009 a 2024 ). Stabile Ancona con 2847 infortuni». I dati in chiaroscuro, prima il chiaro: «Importante il calo di coloro che hanno perso la vita  sul lavoro passati dai dieci decessi del primo semestre 2023 ai sette del primo semestre 2024». Poi lo scuro: «In forte incremento invece le denunce di malattie professionali passate dalle 3794 del primo semestre 2023 alle 4185 del primo semestre 2024. Un incremento diel 10% che ha maggiormente colpito il settore Industria e servizi passato dalle 3433 denunce al 30 giugno 2023 alle 3825  (2753 uomini e 1072 donne). al 30 giugno 2024. Il maggior numero delle denunce nella provincia di Ancona passate dalle 3794 del 30 giugno 2023 alle 4185 del 30 giugno 2024 e a Macerata che passa da 1126 denunce di malattia professionale a 1326. In aumento anche la provincia di Ascoli Piceno ( da 701 a 975 ) e a Fermo ( da 494 a 527 ) . Solo la Provincia di Pesaro registra un calo passando da 1004 denunce a 902.» Le cause: «Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, unite a quelle del sistema nervoso e dell'orecchio continuano a rappresentare le principali tipologie di malattia professionale denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio». Indicato il contesto ecco quale sarà l’azione di Cisl Marche nell’indicazione del Segretario generale Marco Ferracuti: «La Cisl Marche proseguirà  la sua azione per lo sviluppo della prevenzione in ogni luogo di lavoro, con il massimo coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti alla sicurezza ( Rls ) e delle Rsu. Come da impegni presi, ci aspettiamo che la giunta regionale convochi  presto il tavolo con le parti sociali e Incrementi le risorse a disposizione per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali».    
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12/08/2024 Emergenza sociosanitaria Ferracuti, CISL Marche: “ Assistenza domiciliare, liste di attesa, prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, pronti al confronto con la Regione Marche”
Servizi sociosanitari, assistenza domiciliare, liste di attesa e prevenzione: sono quattro le linee guida della Cisl Marche. Il sindacato guidato dal segretario generale Marco Ferracuti è pronto a discutere le proposte al Tavolo di confronto attivato dalla Regione Marche. Una pausa agostana di riflessione, «pronti - osserva il segretario generale di Cisl Marche Marco Ferracuti - a confrontarci a breve termine con la giunta guidata dal governatore Francesco Acquaroli. C’è una emergenza legata ai servizi sociosanitari erogati nelle varie strutture a quasi 15mila persone fragili (anziani non autosufficienti, disabili, persone con disturbi mentali e dipendenze patologiche). Il recente incremento delle tariffe di alcuni servizi  risponde all’esigenza di sostenere i bilanci degli Enti di gestione ma preoccupa la parte di aumento che resta a carico delle famiglie e che la Regione ha deciso di coprire per il 2024, si tratta di stabilizzare questa misura per le famiglie disagiate». A regime, servirebbero 18 milioni di euro. Non di solo strutture sanitarie vive l’assistenza, Cisl Marche chiede un potenziamento delle cure domiciliari. Osserva ancora Marco Ferracuti: «Non dimentichiamo le persone, principalmente anziane, che vengono assistite dal sistema delle cure a domicilio. Il Pnrr ha  messo a disposizione ben 74 milioni di euro con l’obiettivo di garantire nel quadriennio  che si concluderà nel 2025 la presa in carico di più di 37 mila persone, contro le attuali 14mila.  Finora la Regione ha rispettato i target posti dal Pnrr ma bisogna lavorare insieme anche per garantire intensità e qualità del servizio da  valutare in base al numero degli accessi, alla tipologia delle prestazioni e alle ore di effettiva erogazione». Altra questione vitale il rispetto dei tempi di attesa in un contesto in cui la domanda di prestazioni sanitarie continua a crescere. La riflessione di Marco Ferracuti: «Bisogna far funzionare i percorsi di garanzia e le liste di pre-appuntamento, migliorare l’appropriatezza delle prescrizioni da parte dei medici di medicina generale ed aumentare in modo mirato l’erogazione di prestazioni da parte delle Ast».  Sono temi sui quali ci si augura che il confronto prosegua anche con appositi tavoli territoriali attivati dalle Ast. Altra priorità è la prevenzione nei luoghi di lavoro, le risorse del Fondo sanitario regionale vanno più copiosamente destinate a garantire la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, ed invece ad oggi sono sottofinanziate per circa sei milioni di euro. «Quello della prevenzione e della sicurezza - è il messaggio finale di Ferracuti - è un tema delicato per una regione, come le Marche, dove nel 2023 si sono registrati quasi 17mila infortuni sul lavoro. Su questo, ribadiamo la nostra richiesta di aprire un tavolo politico coordinato dal Presidente della Regione. Al rientro dalle ferie ci aspettiamo di essere convocati dalla Regione per dare sostanza agli impegni presi. Lavoriamo per un autunno che sia caratterizzato da un confronto costruttivo.»     
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08/08/2024 "Pensioni nelle Marche : un quadro preoccupante" l'allarme della FNP CISL Marche
Le pensioni nelle Marche nel 2024 ammontano a 622.699 unità, di cui l'84% (522.212) sono prestazioni previdenziali come pensioni di vecchiaia, invalidità e inabilità, e pensioni ai superstiti. Il restante 16% (100.487) è costituito da prestazioni assistenziali, nello specifico 14.415 assegni sociali e 86.072 prestazioni per invalidi civili. Tenendo conto delle sole prestazioni previdenziali, l’84% di queste è erogato a chi ha lavorato nel settore privato (436.432 pensioni), mentre  il restante 16% a chi ha lavorato nel pubblico impiego (85.780 trattamenti).  Hanno in media un importo mensile di 1.244 euro lordi, considerando le sole prestazioni previdenziali, mentre quelle di vecchiaia valgono in media 1.447 euro lordi, quelle di invalidità 1.046 euro e quelle erogate ai superstiti 714 euro. «Sono dati che fanno emergere le dimensioni di un problema che riguarda il nostro Paese in generale e le Marche in particolare - afferma Silvano Giangiacomi, Segretario generale della FNP Cisl Marche – E’ evidente che i pensionati, ma soprattutto le pensionate,  stanno lentamente scivolando sotto la soglia di povertà.» L’analisi del dato INPS 2024 ,  a cura della FNP CISL Marche, evidenzia che gli importi delle pensioni variano notevolmente a seconda del settore di provenienza. Per gli ex dipendenti privati, le pensioni di vecchiaia, scendono in modo sensibile a poco più di 1.200 euro mensili lordi, quelle di invalidità a 775 euro e i trattamenti ai superstiti a 629 euro. Gli importi delle pensioni nelle Marche sono inferiori alle medie nazionali, che sono rispettivamente di 1.468 euro mensili lordi per le pensioni di vecchiaia, 833 euro per quelle di invalidità e 774 euro per i trattamenti ai superstiti (considerando solo gli ex dipendenti privati). Esiste un significativo divario di genere negli importi delle pensioni. Le ex lavoratrici del settore privato nelle Marche percepiscono in media 902 euro mensili lordi per le pensioni di vecchiaia, 640 euro per quelle di invalidità e 651 euro per i trattamenti ai superstiti. Inoltre,  dall’analisi del rapporto tra pensioni e sistema fiscale emerge che  i 438.813 pensionati marchigiani rappresentano il 36,8% del totale dei contribuenti regionali (contro una media nazionale del 34,6%), producono il 37,7% del reddito complessivo ai fini Irpef (35,6% Italia) e pagano il 39,5% dell'imposta netta (36,3% Italia). «Purtroppo in questi anni il potere d’acquisto dei trattamenti si è ridotto notevolmente a causa dell’inflazione, sia sui prodotti energetici e sui beni alimentari parte rilevante del cosiddetto “paniere” dei pensionati – prosegue Giangiacomi -  oltre al fatto che oggi tantissimi pensionati sostengono  le loro famiglie e quelle dei loro figli. Ecco perché siamo sempre più convinti che la spesa previdenziale sia un investimento in coesione sociale e generazionale – rilancia Giangiacomi -  Anche per questo come Fnp, insieme alla Cisl, continuiamo, con forza, a batterci per estendere la rivalutazione integrale dei trattamenti, compresi quelli che superavano di cinque volte quello minimo. Ma guardiamo anche e soprattutto al futuro.  – conclude il numero uno del Sindacato dei Pensionati della Cisl Marche –  Chiediamo al Governo  di introdurre  la misura della pensione minima di garanzia (legata ai contributi), compreso il sostegno della previdenza complementare per i giovani lavoratori di oggi, che a causa di carriere lavorative discontinue saranno i pensionati poverissimi di domani. Una sfida da affrontare ora per evitare che in futuro si producano nuove e gravissime disuguaglianze sociali. Penso che questo sia un atto di responsabilità, lo dobbiamo ai nostri giovani»
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05/08/2024 Autonomia differenziata CISL: “Un principio costituzionale che deve unire il Paese”
Il volantino con i punti di merito sui quali la CISL chiede di cambiare e migliorare la Legge Calderoli. AUTONOMIA UN PRINCIPIO COSTITUZIONALE CHE DEVE UNIRE IL PAESE L’autonomia differenziata è stata introdotta nella Costituzione con la riforma del Titolo V del 2001. Prevede la possibilità da parte delle Regioni a statuto ordinario di negoziare con lo Stato condizioni particolari di autonomia su tutte le materie di legislazione concorrente e su alcune materie di legislazione dello Stato.                                                                                                                              LA LEGGE N. 86/2024 è una legge ordinaria che attua l’art. 116 comma 3 della Costituzione. Una sua eventuale abrogazione con referendum lascerebbe aperti i percorsi previsti in materia dalla Carta  costituzionale. Le Regioni potranno subito presentare le richieste di nuove funzioni limitatamente alle materie per le quali non dovranno essere garantiti Livelli Essenziali delle Prestazioni su tutto il territorio nazionale. Per le materie LEP di maggiore rilievo sul piano dei diritti civili e sociali (es. istruzione, tutela dell’ambiente, grandi reti di trasporto, cultura) dovranno essere previsti i livelli essenziali e le risorse finanziarie standard per garantirli ovunque.       LEGGE CALDEROLI DA CAMBIARE E MIGLIORARE LA RIFORMA DEVE RAFFORZARE LA COESIONE NAZIONALE: il trasferimento di funzioni alle Regioni deve collocarsi entro le coordinate della cooperazione, della solidarietà tra i territori e tra i cittadini, della sussidiarietà tra i livelli istituzionali PIÙ RESPONSABILITÀ ED EFFICIENZA : l’acquisizione di ulteriori competenze deve impegnare le Regioni e le altre Autonomie locali ad una maggiore responsabilità nell’esercizio delle funzioni e nella gestione delle risorse DEFINIRE I LIVELLI ESSENZIALI CON UNA LEGGE CONCERTATA : i livelli essenziali ora definiti tramite decreti legislativi dovrebbero essere previsti con legge ordinaria per assicurare un percorso maggiormente democratico e partecipato GARANTIRE IL PERCORSO DEMOCRATICO DEGLI ACCORDI: i contenuti delle intese devono essere definiti anche con le parti sociali e con il contributo del Parlamento. Le Commissioni paritetiche Stato/Regioni/Enti Locali per definire le risorse, anche umane, necessarie ad esercitare le competenze richieste dovrebbero prevedere la partecipazione costante dei sindacati FINANZIARE I LEP FINO ALL’ULTIMO CENTESIMO:  i livelli essenziali da garantire e finanziare in modo uniforme sull’intero territorio nazionale e i relativi fabbisogni e costi standard devono essere definiti con le parti sociali FONDO DI SOLIDARIETÀ PER SOSTENERE LE REALTÀ DEBOLI: va assicurata solidarietà e perequazione finanziaria ai territori con minore capacità fiscale, a partire dal Mezzogiorno e dalle aree interne del Paese GIÙ LE MANI DA SCUOLA E CONTRATTAZIONE: per l’istruzione non devono essere oggetto della legislazione regionale aspetti regolamentari, ordinamentali, gestionali e salariali. I contratti collettivi nazionali non debbono prevedere deroghe regionaliste o territorialiste COORDINAMENTO NAZIONALE SU MATERIE STRATEGICHE: materie di particolare rilevanza quali sanità, infrastrutture, trasporti, politiche energetiche e ambientali necessitano di un coordinamento e di una regia nazionale Serve un confronto costante e costruttivo con tutte le istituzioni, nazionali e territoriali, per assicurare al Paese coesione sociale, sviluppo equilibrato dei territori, solidarietà e cooperazione nell’attuazione della legge e nella definizione dei contenuti delle intese     fonte: https://www.cisl.it/notizie/primo-piano/autonomia-differenziata-cisl-un-principio-costituzionale-che-deve-unire-il-paese/
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05/08/2024 Ricerca e Innovazione: le sfide e le proposte della FIR CISL
«In un contesto di continuo cambiamento e riforma, il sindacato FIR CISL ha  esposto le proprie posizioni al Ministero ribadendo l'importanza di preservare e migliorare il settore della ricerca in Italia.  - dichiara Fabio Persia, Segretario Generale della FIR CISL Marche - Tre sono stati i punti cardine presentati durante l'ultimo incontro, che si è tenuto ier con la Ministra Bernini, i quali riflettono preoccupazioni e proposte concrete per il futuro degli enti di ricerca e del personale tecnico-amministrativo.» Stabilizzazione degli Assegnisti di Ricerca Il primo punto discusso riguarda il futuro degli assegnisti di ricerca. FIR CISL ha sottolineato la necessità di mantenere in vigore le norme del d.lgs 218/2016, che prevedono la stabilizzazione di questi professionisti. Tale richiesta diventa ancora più pressante alla luce della decisione del Ministero di non rinnovare più gli assegni di ricerca e di accelerare la riforma sul pre-ruolo. Questa riforma prevede la creazione di diverse tipologie di contratti per la ricerca, sostituendo gli attuali assegni. La Ministra ha accolto le preoccupazioni esposte, impegnandosi a esaminare la questione per evitare penalizzazioni nei futuri contratti di ricerca. Utilizzo dei Fondi della Legge di Bilancio 2022 Un altro tema cruciale riguarda l'utilizzo dei fondi previsti dal comma 310, lettera c della legge di bilancio 2022, destinati alla valorizzazione del personale tecnico-amministrativo. FIR CISL ha richiesto l'inserimento di una specifica normativa che permetta alle amministrazioni di utilizzare questi finanziamenti per incrementare il fondo art. 90, destinato ai passaggi di livello dei tecnici amministrativi. Questa modifica normativa consentirebbe a molti enti di compensare le scarse disponibilità attuali del fondo e di realizzare un maggior numero di progressioni di carriera, migliorando le condizioni lavorative del personale. Revisione dell'Ordinamento Professionale degli EPR Il terzo punto affrontato riguarda la necessità di una revisione dell'ordinamento professionale del personale degli Enti Pubblici di Ricerca (EPR). FIR CISL ha ribadito l'importanza di riconoscere una specifica identità alla ricerca, distinta dal resto della pubblica amministrazione. Il sindacato si è espresso fermamente contro l'adozione di uno stato giuridico per i ricercatori e tecnologi, sostenendo che tutto il personale degli EPR deve continuare a essere disciplinato all'interno del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL). La Ministra si è mostrata aperta al confronto, promettendo di avviare, a partire da settembre, una serie di incontri sistematici sui temi della ricerca. Ha inoltre riconosciuto l'importanza delle tematiche sollevate dalla delegazione sindacale FIR CISL, sottolineando come queste questioni siano fondamentali e ancora poco esplorate. L'incontro ha segnato un passo avanti nel dialogo tra il Ministero e i sindacati, con l'obiettivo di trovare soluzioni condivise che possano migliorare il settore della ricerca in Italia, garantendo stabilità e valorizzazione per tutto il personale coinvolto.
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05/08/2024 Sindacati e Direzione Santo Stefano : "Accordo raggiunto"
Sottoscritto un importante accordo per la struttura riabilitativa del Santo Stefano di Porto Potenza Picena tra FPCGIL CISLFP UILFPL e la Direzione del gruppo Kos Kare. L‘accordo firmato prevede una serie di miglioramenti per tutti i lavoratori. Nello specifico: per la mobilità interna accolta la proposta dei sindacati di categoria che prevede la possibilità di rotazione tra il personale ospedaliero ed extra ospedaliero all’interno dei vari padiglioni e reparti; rispetto all'organico sono state confermate 10 unità infermieristiche, assunte nei mesi scorsi per sostituzioni ferie, che saranno integrate definitivamente in organico; in materia di esclusività prestazione lavorativa subordinata degli infermieri, si estende sino al 31.12.2025, dopo l’avvio recente per i fisioterapisti,  anche agli infermieri di svolgere "attività lavorativa extra moenia" senza vincolo di subordinazione. C'è l'impegno dell’azienda ad estendere tale opportunità anche ad altre strutture del territorio regionale; prevista la maturazione festività personale fisioterapista ed educatori: agli operatori coinvolti che prestano servizio nella giornata di sabato per almeno un turno su 3 al mese sarà garantita la maturazione di un credito orario che alimenterà il contatore delle festività per ogni festività non lavorata anche ricadente nella giornata di sabato; turni lavorativi: l’azienda in virtù art.18 ccnl aris-rsa applicherà la proposta di nuova turnazione. Le Organizzazioni Sindacali a seguito del mandato conferito dai lavoratori nell’assemblea del 31 luglio, rispetto i contenuti della nuova turnazione ritengono imprescindibile il monitoraggio semestrale della nuova organizzazione.  Le parti hanno convenuto un monitoraggio e di rivedersi dopo max 6 mesi di sperimentazione concreta, per valutare impatto complessivo della nuova turnistica. Altra richiesta delle sindacati di categoria riguarda la corretta allocazione dei pazienti rispetto i codici di assegnazione 75 e 56, sui quali vigileranno attentamente affinché ciò avvenga, anche con l’aiuto dei lavoratori.  
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02/08/2024 FaiCISL FlaiCGIL UilaUIL :"18.000 operai agricoli delle Marche ancora senza contratto"
A sette mesi dalla scadenza dei contratti provinciali si sono bruscamente interrotte  le trattative tra Fai CISL-Flai CGIL - Uila UIL e Confagricoltura, Coldiretti e Cia per il rinnovo dei cpl per gli operai agricoli e florovivaisti della regione marche, contratti scaduti il 31 dicembre 2023. Le risposte delle controparti rispetto alle rivendicazioni sindacali, soprattutto sul versante dell’aumento salariale sono giudicate dalla Fai CISL-Flai CGIL-Uila UIL  assolutamente insoddisfacenti, in un momento in cui la centralità dell’aumento economico nelle piattaforme e nei contratti rinnovati ha l’obiettivo di salvaguardare la crescita dei salari recuperando la perdita del potere di acquisto delle retribuzioni erosa fortemente dall’esplosione inflattiva degli ultimi anni. A tal proposito si richiedeva un aumento contrattuale salariale minimo le del 7,4%  formato dal 3,5% già definito a livello nazione ad ottobre 2023 e un incremento salariale dato dall’indicatore IPCA previsto per il biennio 2024-2025 del 3,9%. Il rinnovo dei contratti degli operai agricoli e florovivaisti delle province rappresenta un momento decisivo per coniugare gli indispensabili aumenti economici delle buste paghe  dei lavoratori, per migliorare le tutele economiche-normative, valorizzare le professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici. L’agricoltura, come ha ricordato recentemente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è centrale e tutti dobbiamo aver la convinzione di un’agricoltura come leva fondamentale dello sviluppo economico e sociale del Paese. L’agricoltura rappresenta oggi, anche nella regione Marche, una delle principali eccellenze produttive del “Made in Italy” e genera ricchezza e valore aggiunto per le imprese e per l’economia dei nostri territori e dà lavoro a migliaia di persone, solo nelle Marche ci sono circa 18.000 lavoratori tra OTI e OTD. «Nel nostro territorio sono presenti importanti realtà produttive sia agricole, sia vitivinicole e inoltre sono presenti aziende di produzione, trasformazione e commercializzazione con rilevanza nazionale alle cui dipendenze lavorano quotidianamente circa 2000 dipendenti. - sottolineano Danilo Santini, Fai Cisl,Paolo Grossi,Flai Cgil, Delfino Coccia, Uila Uil - Queste ultime potrebbero avere un peso determinante nell’accelerazione dei processi volti a richiedere il rapido e dignitoso rinnovo dei CPL Contratti Provinciali di Lavoro. Per valorizzare i lavoratori e le lavoratrici del settore agricolo, essenziali, durante la pandemia Covid 19, dobbiamo garantire che il loro lavoro sia dignitoso, adeguatamente retribuito e che lavorino in buone condizioni di salute e sicurezza.» «Ci auguriamo che questo grido di rabbia e protesta permetta la ripresa del confronto su basi più costruttive e in tempi rapidi. Il nostro impegno resterà forte con attenzione alta in ogni territorio per ottenere rinnovi rapidi e dignitosi, fondamentali per il settore agricolo che ultimamente evidenzia, come spesso lamentato da Confagricoltura, Coldiretti e Cia, anche difficoltà nel reperire manodopera e una dispersione delle professionalità.Se non arriveranno proposte migliorative e immediate - concludono Danilo Santini, Fai Cisl,Paolo Grossi,Flai Cgil, Delfino Coccia, Uila Uil -  siamo pronti alla mobilitazione Regionale ed eventualmente anche a quella Nazionale,  con ogni forma di iniziativa sindacale.»
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02/08/2024 Comune di FalconaraMarittima (AN) Sindacati: " TARI è necessario rivedere e rafforzare il sistema delle agevolazioni"
Il 25 luglio scorso, in previsione del Consiglio Comunale  sull’ assestamento di bilancio, CGIL CISL UIL,  hanno chiesto un incontro all’amministrazione del Comune di Falconara per valutare se vi fossero le condizioni per incrementare le risorse destinate alle agevolazioni TARI per le categorie più fragili. «Il confronto  non si è concretizzato in tempo per il consiglio comunale, ma, complice anche una nostra nota successivamente inviata a tutti consiglieri comunali, la sera del 1 agosto l’assessore Giacanella ci ha contattato e proposto un incontro entro la fine del mese di agosto per discutere sul sistema delle agevolazioni Tari. - sottolineano P. Massaccesi, CGIL,  A. Mancinelli, CISL e F.Burdo, UIL - L’aumento del 7.5% di una tariffa già molto alta ha generato un comprensibile scompiglio tra i contribuenti falconaresi e, a nostro parere, merita una attenzione e un dibattito che non può essere limitato ad una sorta di sterile scambio di responsabilità politica, ma va affrontato con dati alla mano e con un occhio alla tutela delle categorie più fragili.» «A Falconara attualmente  sono previste agevolazioni per nuclei familiari che abbiano non più di 8.000 € di isee, estendibili a 14.000 € in presenza di figli a carico o pensionati. - proseguono -  Nella città ci sono circa 11.800 famiglie, di queste circa 3900 fanno la dichiarazione isee, dai dati dei caf di CGIL CISL UIL  che elaborano  circa il 75% degli isee delle famiglie falconaresi si può  ipotizzare,  che l’attuale sistema delle agevolazioni copra potenzialmente solo 1000-1500 famiglie, ovvero tra l’8% e il 13% delle famiglie falconaresi.» «Come CGIL CISL UIL riteniamo che il sistema delle agevolazioni vada ristrutturato e rinforzato per estenderlo ad un numero più elevato di famiglie.- rilanciano -  Chiediamo all’ Amministrazione Comunale di rendere pubblici i seguenti dati: quante famiglie hanno chiesto effettivamente, alla scadenza del 31.05.2024, di usufruire dell’agevolazione TARI; quante risorse economiche sono necessarie per le agevolazione delle famiglie che hanno fatto richiesta; quante risorse erano state previste e se sono state insufficienti o viceversa si è generato un residuo; che costo potrebbe avere introdurre una ulteriore agevolazione, attorno al 25% della tariffa, per fasce ISEE fino ai 20.000 €; che tasso di evasione c’è rispetto a questo tributo e come viene sanato l’eventuale mancato introito.Tutte questioni  - concludono - che valuteremo nell’ incontro che ci è stato promesso e in base all’ esito del quale prenderemo posizione.»
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02/08/2024 Fabriano (AN) CGIL CISL UIL:"Preoccupazione per la tenuta dell'occupazione"
«Dopo la notizia e la chiusura dell’ennesimo servizio, arrivano preoccupanti notizie per la tenuta dell’occupazione nel territorio di Fabriano e dei comuni circostanti. - scrivono in una nota stampa CGIL CISL UIL di Fabriano (AN) - In riferimento alle notizie delle vicende delle Cartiere Fedrigoni, che si aggiungono all’esponenziale aumento della Cig ordinaria e degli ammortizzatori sociali nelle aziende del territorio, esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per una vicenda che rischia di minare fortemente la coesione sociale già profondamente segnata dalla lunga crisi dell’elettrodomestico.»  «Siamo consapevoli della urgente necessità di rafforzare il confronto con tutti gli attori pubblici e privati per programmare azioni e politiche incisive lo sviluppo socio economico del territorio di Fabriano e delle zone appenniniche, La fase è molto delicata. Sono urgenti incisive risposte e una programmazione che delineino una nuova fase di sviluppo economico. Per questo chiediamo - concludono CGIL, CISL e UIL  -   che si costituisca subito un tavolo di programmazione territoriale specifico per il territorio di Fabriano, con la partecipazione degli degli stakeholder pubblici e privati interessati e coinvolti.»
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