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21/12/2017 Lavoro e conciliazione dei tempi di vita: pochi passi in avanti
Consideriamo la recente situazione del mercato del lavoro in Italia da una visuale specifica, quella della conciliazione lavoro- famiglia. Osserviamo un miglioramento nel settore del lavoro con retribuzioni basse (inferiori di 2/3 di quella media) con aumento dei contratti di lavoro, ma instabili e senza sicurezza nella permanenza del rapporto. L’aumento di lavoro coinvolge il Centro –Nord Italia interessando soprattutto donne e giovani. Le risultanze dell’indagine Istat 2017 non indicano l’auspicato miglioramento degli aspetti conciliazione lavoro-famiglia. Dopo un primo periodo di valorizzazione degli aspetti relativi alla conciliazione lavorativa , ora il tasso di occupazione delle donne con figli minori diminuisce rispetto alle donne senza figli che aumentano i numeri dell’occupazione. L’occupazione e la partecipazione al lavoro delle donne tra 25 e 49 anni, con almeno 1 figlio non superiore a 5 anni, non risulta migliorato; in media su 100 donne occupate senza figli, le madri che lavorano con figli in età prescolare sono circa 76. La diversità che si riscontra nelle differenze di genere, gap salariale, diminuisce per effetto di basse retribuzioni e di lavori precari, ad eccezione delle donne con istruzione di alto livello che stanno raggiungendo posizioni occupazionali importanti. Il rapporto di lavoro part-time è aumentato, ma è il tempo parziale “involontario” che si diffonde con un numero di donne consistente, nonostante avrebbero preferito lavoro a tempo pieno. In rapporto al livello europeo la situazione dell’occupazione in Italia rimane inferiore di 1,3 punti rispetto al valore pre-crisi dell’anno 2008. Sono ancora le donne ad essere colpite sensibilmente dal divario, mentre la componente maschile ha recuperato i bassi livelli occupazionali della pre-crisi. Il gap di genere del tasso di occupazione aumenta di poco, mentre il tasso della mancata partecipazione diminuisce in modo leggero. Nonostante questo la differenza di genere è comunque evidente : il 25,9% delle donne che vogliono lavorare non trova occupazione a fronte del 18,2% degli uomini , significa che il divario di genere è ben 5 volte superiore al livello europeo. Difficile il miglioramento di lavoro per le donne giovani tra i 15 e i 34 anni; almeno una su quattro lavora part-time ma vorrebbe un’occupazione a tempo pieno (27% donne in confronto a all’11,1% dei maschi). Il divario intergenerazionale ancora non diminuisce ma si notano spiragli di miglioramento. Per gli ultra cinquantenni aumenta la permanenza nel mercato del lavoro per le recenti riforme previdenziali, i giovani di 20-34 anni e gli adulti di 35-40 anni si stanno portando ad un livello occupazionale comunque in aumento. L’Italia di fronte all’Europa è ancora nelle ultime posizioni delle nazioni europee per il tasso di occupazione (seguita solo da Croazia e Grecia) e per la mancata partecipazione al lavoro (disoccupati e non occupati). È evidente che il miglioramento occupazionale non potrà da solo dare soluzioni soddisfacenti alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
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20/12/2017 Gruppo Fedrigoni: i sindacati chiedono chiarezza sulla cessione
Il 4 dicembre 2017 si è tenuto l'incontro previsto per il Gruppo Fedrigoni al fine di monitorare le problematiche derivanti dall’annullamento dell’intera commessa relativa alla carta per le banconote dell’'India. La venuta meno della suddetta commessa, ha portato ad un blocco degli impianti dello stabilimento di Fabriano e ha in parte creato problemi anche allo stabilimento di Bollate. Le parti sino ad ora sono riuscite a trovare delle soluzioni temporanee, e si sono date appuntamento alla fine di gennaio per monitorare gli sviluppi della situazione, ma il repentino avanzamento della trattativa per la cessione del Gruppo Fedrigoni a una multinazionale americana, divulgate da molteplici organi di stampa, e le recenti affermazioni fatte dal patron in alcune riunioni tenute nei vari stabilimenti del Gruppo, che confermava l’imminente cessione, impone alle Segreterie Nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, la massima attenzione agli sviluppi e all’evoluzione della trattativa in corso. A tal fine chiediamo all’azienda informazioni precise e tempestive sugli sviluppi dell’operazione in corso e di essere coinvolti il prima possibile affinché la tutela dei livelli occupazionali e l’integrità dell’intero perimetro del Gruppo siano già previsti all’interno dell’accordo di cessione.
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20/12/2017 Cisl Marche in lutto: addio ad Angelo Colonna
La Cisl delle Marche piange la scomparsa dell'amico e collega Angelo Colonna, che ci ha lasciato prematuramente ieri mattina dopo aver combattuto la sua ultima battaglia. Colonna, 50 anni, componente del Consiglio Generale della Cisl Marche, aveva lavorato come operaio nella Antonio Merloni per poi entrare nel sindacato,  prima occupandosi dei metalmeccanici e, in seguito, dei lavoratori edili e del legno. La Filca Cisl Marche lo ricorda per la determinazione e la tenacia nelle battaglie al fianco dei lavoratori. Angelo è stato un esempio per tutti noi di appartenenza e senso di responsabilità verso la Cisl «dove con passione, lealtà, competenza ed umiltà ha svolto la sua instancabile attività di tutela sindacale. Rimarrà scolpito nei cuori di tutti noi e di tante persone che ha incontrato nel sindacato, a cui ha voluto offrire il suo aiuto competente, una parola di conforto o un sostegno nelle difficoltà lavorative». Le esequie saranno celebrate domani, giovedì 21 dicembre alle 15, con il corteo funebre che partirà dall’obitorio dell’ospedale Profili in direzione della chiesa di San Giuseppe Lavoratore, in via G. Milani a Fabriano.
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19/12/2017 Contratto artigianato chimico e tessile accorpato: firmata l'ipotesi di accordo
Giovedì 14 dicembre i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e le associazioni degli artigiani Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai hanno siglato a Roma l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro 2016-2018 (rivista la vigenza contrattuale 24 mesi per il Chimico e 30 per il settore Moda), contratto che accorpa il settore della Moda con quello dei Chimici. Coinvolta una platea di 250.000 lavoratori di cui 155.000 in circa 60 mila aziende per l’artigianato Moda e 95.000 lavoratori in 40 mila aziende per il settore chimico. Per i dipendenti del settore Moda (tessile, abbigliamento, calzaturiero, occhialeria, ecc) è previsto un aumento salariale di 45 euro divisi in 3 tranche. Prevista inoltre una “una tantum” di 120 euro in due tranche. Per i dipendenti del settore Chimica (chimica, gomma plastica, lampade, ecc) è previsto un aumento salariale di 48,10 euro divisi in 3 tranche. Prevista inoltre una “una tantum” di 80 euro in due tranche. Per i dipendenti del settore Ceramica (Ceramica, abrasivi, piastrelle, ecc) è previsto un aumento salariale di 42 euro divisi in 3 tranche. Prevista inoltre una “una tantum” 80 euro in due tranche. Gli aumenti salariali tengono conto del recupero reale dell’inflazione e degli andamenti del settore. Nelle Marche il nuovo contratto accorpato Moda e Chimici interessa circa 15.000 lavoratori: soddisfazione esprime David Ballini, segretario regionale Femca con delega all'artigianato, che ha partecipato a tutta la trattativa«Questo contratto – concludono i Sindacati – è importante soprattutto perché è il primo vero accorpamento di settori manifatturieri diversi, un altro passo avanti verso la razionalizzazione del numero dei contratti nazionali». Per quanto riguarda il mercato del lavoro è stato introdotta una nuova norma contrattuale per il reinserimento al lavoro a tempo indeterminato, con acquisizione di una nuova qualifica professionale, di soggetti svantaggiati. È stata poi migliorata la norma sui congedi parentali attraverso il recepimento norma di Legge su frazionabilità dei congedi (Aspettativa Post - Partum L.104). Viene inoltre riconosciuto il diritto ad una aspettativa di 12 mesi in caso di malattie gravi. Per quel che riguarda il tema della legalità e il contrasto allo sfruttamento del lavoro lungo la filiera viene riconosciuta la responsabilità in solido prevista per gli appalti anche per il lavoro in subfornitura. Sono, a riguardo, stati sottoscritti un protocollo sulla legalità ed un avviso comune da presentare alle istituzioni. Ora la parola spetta alle assemblee dei lavoratori che dovranno approvare l’intesa.
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19/12/2017 La Fai Cisl premia gli allevatori terremotati: un sostegno per resistere in attesa della ricostruzione
Due allevatori terremotati premiati dalla Fai Cisl Marche per il loro coraggio di fronte alle difficoltà del sisma e della lenta ricostruzione. Angela Catalucci, di Cagnano di Acquasanta, e Mario Troiani, di Visso, hanno ricevuto un contributo economico nel corso del consiglio generale della Fai Cisl Marche che si è tenuto giovedì 14 dicembre presso la sala convegni Hotel Royal di Lido di Fermo. Ai lavori, dedicati soprattutto ai tanti problemi del terremoto, erano presenti i vertici regionali e nazionali della Fai Cisl e il segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi. Durante i lavori del consiglio sono state ascoltate le testimonianze dirette di piccoli allevatori che hanno avuto tutto distrutto e che vivono con le proprie famiglie ancora nei gelidi container. Attraverso l'iniziativa foto Sadam, sostenuta anche dalla Fai Cisl Marche e nazionale, è stato consegnato a due di loro un contributo economico con l' impegno di sollecitare le istituzioni di provvedere in fretta alla ricostruzione anche per scongiurare lo spopolamento delle zone colpite.
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18/12/2017 Focus Lavoro: Incontro con i Rettori delle Marche - Imu e Tasi 2017
Sesta puntata di #FocusLavoro, il settimanale di informazione della Cisl Marche In primo piano: Nelle Marche da rigenerare la Cisl incontra i Rettori delle quattro Università marchigiane. Le interviste a Francesco Adornato, Rettore UniMc, Giorgio Calcagnini, Prorettore Vic. UniUrb, Sauro Longhi, Rettore UnivPM, Claudio Pettinari, Rettore UniCam e Sauro Rossi, Segretario Generale Cisl Marche. Rubrica CAF Cisl Informa : IMU e TASI 2017 Istruzioni per l’uso
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18/12/2017 Ospedale di Sassocorvaro e il diritto alla salute delle comunità dell'alto Montefeltro
Oggi  18 dicembre 2017 ore 17,00 presso la sala del consiglio comunale di Sassocorvaro  si terrà un'assemblea cittadina,   promossa da Cgil Cisl e Uil della provincia di Pesaro- Urbino unitamente alle rispettive federazioni di categoria e dei pensionati, riguardo lo stato di “salute” del servizio sanitario  e del diritto  alla salute e alla cura dei cittadini dell'alto Montefeltro . «La situazione di Sassocorvaro e dei comuni limitrofi, area già fortemente disagiata sotto ogni profilo, è emblematica- spiegano in una nota i sindacati -  In quell'Ospedale opera già da un anno la rete di imprese Villa Montefeltro srl, costituita da tre gestori privati della sanità marchigiana, dopo che nel novembre 2015 fu chiusa in fretta e furia, con delibera di giunta regionale, l'esperienza della sperimentazione gestionale costituita da Montefeltro Salute srl, società mista pubblico privato costituitasi nel lontano 2003 con esiti quanto meno discutibili. - proseguono-  La chiusura di reparti e servizi dell'Ospedale di Sassocorvaro, avvenuta a inizio 2016, ,ha messo in seria difficoltà la comunità di quei territori, soprattutto per il mancato potenziamento dell'Ospedale di Urbino ma anche perché molti dei servizi promessi a tutt'oggi o non sono stati attivati o lo sono solo parzialmente.. Sassocorvaro, quindi, come territorio simbolo della spoliazione dei servizi sanitari della nostra provincia e come ospedale simbolo di un rapporto coi gestori privati convenzionati che, ancora oggi appare del tutto sganciato da qualsiasi percorso di confronto condiviso e da una programmazione sanitaria chiara e trasparente.» All'assemblea, aperta alla cittadinanza e agli operatori sanitari, sono stati invitati  ad intervenire  i Sindaci del territorio  e i vertici della sanità dell'Area Vasta n.1.  12/12/17
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18/12/2017 Buongiorno Marche in diretta con Sauro Rossi
Buongiorno Marche in diretta con il Segretario Generale della Cisl Marche, Sauro Rossi intervistato dal giornalista di èTvMarche, Maurizio Socci https://youtu.be/xa5ENFa9VH4
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17/12/2017 Pubblicate le nuove linee guida sui tirocini: passi in avanti ottenuti grazie all'impegno dei sindacati
La Regione Marche ha emanato le nuove linee guida regionali sui tirocini, in lieve ritardo rispetto alla scadenza del 25 novembre fissata dalla Conferenza Stato – Regioni. La nuova regolamentazione entrerà in vigore il 1 gennaio 2018 e riguarderà esclusivamente i tirocini extracurriculari, formativi, di orientamento ovvero di inserimento/reinserimento lavorativo che si svolgeranno presso un soggetto ospitante pubblico o privato nella Regione Marche. Un passaggio al quale è stato doveroso prestare attenzione in una realtà che dal 2012 ad oggi ha assistito all’attivazione di 52.525 tirocini formativi, con un boom (11.557) solo nell’ultimo anno. Non a caso, Cgil Cisl e Uil hanno tenuto alta la guardia, ottenendo dalla Regione alcune modifiche rispetto alla bozza originale del documento, per scongiurare un uso distorto di uno strumento che deve avere una valenza formativa, specialmente per i giovani: da opportunità per mettere alla prova e accrescere le competenze, i tirocini possono facilmente camuffare un rapporto di lavoro parasubordinato, ricalcando così le peggiori esperienze della stagione, appena conclusa, dei voucher. Da porta d’accesso al mondo del lavoro i tirocini non possono trasformarsi in porta di servizio del lavoro precario. Il contesto regionale ha visto in pochi anni stravolto il proprio mercato del lavoro, con un drastico declino dei contratti a tempo indeterminato a favore di un lavoro sempre più frammentato e discontinuo. Consapevole delle trasformazioni in atto, il Sindacato ritiene necessarie strategie condivise affinché strumenti di politiche attive, formazione e orientamento siano parte di una visione organica di sviluppo per la nostra regione che ponga al centro il lavoro. Per questo chiediamo unitariamente che i tirocini siano esperienze di qualità dal punto di vista formativo: un’occasione per le aziende e per giovani in transizione sotto il segno dell’innovazione e non solo un facile mezzo replicabile per riempire “vuoti” occasionali. Porre un vincolo finalizzato alla stabilizzazione, alzare i compensi per i tirocinanti riconoscendo il valore dell’esperienza, vigilare sulla qualità formativa del progetto anche in relazione alla durata del tirocinio, queste in sintesi le richieste di CGIL CISL UIL alla Regione. La durata ordinaria del tirocinio, comprensivo di proroghe, è di 6 mesi e può essere elevata fino ad un massimo di 12 mesi in considerazione dello specifico profilo professionale.  L'indennità di partecipazione varia da un minimo di 400 fino a 500 euro mensili (quest'ultimo importo per un'attività pari almeno a 30 ore settimanali). Il testo approvato contiene aspetti migliorativi rispetto alla bozza iniziale e alla stessa impostazione generale delle linee guida nazionali: progressi ottenuti grazie all'impegno di CGIL CISL UIL Marche in sede di confronto e in occasione della discussione in Commissione Regionale Lavoro. Siamo riusciti ad ottenere, in particolare, il divieto nei confronti dei soggetti ospitanti di poter attivare tirocini in assenza di assunzione di almeno 1/3 dei tirocinanti ospitati nei 24 mesi precedenti, con un contratto di almeno 6 mesi. È stata inserita inoltre la previsione che consente al soggetto promotore di valutare l'idoneità del soggetto ospitante a poter accogliere tirocinanti e che il monitoraggio degli esiti dei tirocini venga comunicato e discusso in Commissione Regionale Lavoro. REPUBBLICA DEGLI STAGISTI: Stage nelle Marche: ancora manca la nuova legge, ma l'indennità dovrebbe aumentare 
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15/12/2017 Imu e Tasi 2017: Istruzioni per l'uso
Tutte le informazioni e le novità di Imu e Tasi 2017 in questa infografica a cura di Caf Cisl Marche
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15/12/2017 Vertenza Tecnowind: Sindacati e Regione chiedono di non procedere con i licenziamenti
Vertenza Tecnowind. " In seguito a verifiche ed approfondimenti richiesti dal tavolo istituzionale, continua l'esplorazione di possibilità di utilizzo di strumenti per dare la copertura completa a tutti i dipendenti Fino al 31/12/2017. - è quanto scritto da  Fim Fiom Uil in una nota  -  Nel frattempo si aspetta la legge di stabilità, su cui dovrebbe essere posta la fiducia il 22 dicembre, per verificare l'utilizzo di ulteriori strumenti conservativi nel 2018." Fino a quel momento Fim Fiom Uil. e la Regione hanno chiesto all'azienda di non procedere con licenziamenti ma eventualmente, se si dovesse realizzare quanto sopra, di considerare il ritiro della procedura stessa come da impegni verbalizzati nei tavoli ministeriali. 15/12/17
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13/12/2017 Tiroide, meglio prevenire che curare. Incontro con gli studenti a Macerata
Si è svolto ieri un incontro pubblico, organizzato dal Coordinamento delle donne pensionate della FNP Cisl di Macerata, sul tema: "Tiroide, meglio prevenire che curare". Cornice dell'iniziativa l'Auditorium "Tombolini" dell'Istituto Scolastico "M. Ricci" di Macerata. Numerosa la presenza  degli studenti delle classi 4S- 4T- 5S del settore chimico-sanitario, che hanno presentato un   lavoro  specifico sulla Tiroide ed animato il dibattito.    Ai lavori introdotti dalla Segretaria della Rappresentanza Locale Sindacale dei pensionati Cisl di Macerata Franca Marinelli,  coordinati dalla Coordinatrice donne pensionate di Macerata Liliana Gagliardini,  sono intervenuti l’endocrinologa, dott.ssa Giulia Busonero, il Vice Presidente dell'Associazione A.MA.TI.M Alfredo Cardarelli,  e lo studente Matteo Moretti, dell'Istituto Ricci.  Presente anche il Segretario regionale della FNP Marche Dino Ottaviani  «L'iniziativa - commenta Franca Marinelli - si inserisce nel quadro del lavoro che la Federazione dei Pensionati della Cisl Marche, attraverso i suoi Coordinamenti donne sul territorio, sta portando avanti in questi anni sui temi della prevenzione.»
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13/12/2017 Sciopero dei medici: nelle Marche adesione all'80%
Ieri, martedì 12 dicembre, i medici e i dirigenti sanitari hanno scioperato per 24 ore per difendere la sanità pubblica. Nelle Marche si è registrata un'adesione pari all'80%, con 500 interventi programmati rinviati e 600 ambulatori chiusi. Garantite, invece, le urgenze. Lo sciopero è stato indetto da CISL MEDICI – ANAAO ASSOMED – CIMO – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA E VETERINARIA per il diritto dei cittadini alla cura, il diritto dei medici a curare, un contratto che riconosca il valore del lavoro dei medici e ne migliori le condizioni per la qualità e la sicurezza dei servizi per i cittadini. Tra le richieste anche la fine della precarietà in tutti i settori della sanità pubblica, la creazione di nuova occupazione, l'aumento dei contratti di formazione specialistica per i giovani laureati. La manifestazione nazionale si è tenuta a Roma con un sit in davanti al Ministero dell'Economia in Via XX Settembre. 13/12/2017
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13/12/2017 Sciopero del settore portuale venerdì 15 dicembre
Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti proclamano uno sciopero dell’intero settore portuale (lavoratori delle imprese ex. Artt. 16,17, 18 L. 84/94 e dipendenti delle AdSP) FILT, FIT, UILT proclamano uno sciopero dell’intero settore portuale (lavoratori delle imprese ex. Artt. 16,17, 18 L. 84/94 e dipendenti delle AdSP) il prossimo 15 dicembre.  Domani, 14 dicembre,  i lavoratori del Porto di Ancona si riuniranno in assemblea con i rappresentanti sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. La portualità italiana a seguito della revisione della L.84/94, intervenuta con l’emanazione del Dlgs. 169/16, necessita di strumenti strutturali flessibili di intervento a sostegno e governo dei processi e delle politiche attive in virtù delle nuove sfide rappresentate dalla penetrazione delle compagnie di shipping nella proprietà dei terminal, dalla concentrazione del mercato e del gigantismo navale, dall’automazione sempre più spinta delle operazioni portuali senza dimenticare che il lavoro portuale presenta caratteristiche usuranti che necessitano di misure di tutela oggi non esistenti. Per queste ragioni FILT, FIT, UILT, hanno offerto il loro contributo a definire un testo organico di proposte emendative al “correttivo” del Dlgs. 169/16, volto a far fronte alle nuove esigenze della portualità italiana, attraverso la riqualificazione e formazione nonché azioni di sostegno al reddito volte all’accompagno all’esodo dei lavoratori. Le commissioni competenti di Camera e Senato, nell’esercizio delle loro funzioni, hanno espresso parere favorevole sullo schema di decreto in parola condizionandolo al recepimento di modifiche sostanziali, tra le quali la previsione che le misure sopra richiamate siano dedicate a problematiche che coinvolgono la generalità dei lavoratori. Uno schema di decreto legislativo frutto del confronto tra il MIT e le Organizzazioni del cluster marittimo sull'insieme delle problematiche legate al lavoro portuale che va a sovrapporsi con il testo della legge di bilancio trasmesso contestualmente dal Senato della Repubblica alla Camera dei Deputati recante, tra l'altro, una modifica dell'art. 17, comma 15-bis della legge 84/94 riguardante le imprese e le agenzie che erogano la fornitura del lavoro nei porti creando un pericoloso “ingorgo” dagli esiti assolutamente incerti per i lavoratori dei porti. Pertanto le Segreterie Nazionali FILT- CGIL, FIT – CISL e UIL TRASPORTI esprimono fortissime preoccupazioni per l’inevitabile cortocircuito legislativo procurato che intacca i provvedimenti, contenuti nel “Correttivo Porti” volti a rilanciare il lavoro portuale attraverso misure strutturali ed ampie, e chiedono al Governo di risolvere questo ingorgo legislativo e di riprendere il buon lavoro svolto dalle Commissioni di Camera e Senato sul testo correttivo del Dlgs. 169/16.
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13/12/2017 Aspettando il Natale; incontro e racconto al Caffè Alzheimer
Venerdì 22 dicembre a partire dalle ore 17 si terrà presso l'Auditorium Marini di Falconara Marittima - Via Marsala 19 - l'iniziativa che conclude il primo anno di vita del Caffè Alzheimer. All'incontro parteciperanno i familiari dei pazienti, che racconteranno la propria esperienza, l'infermiere impiegato nel servizio a domicilio, Franco Bonfranceschi, il vice sindaco Stefania Signorini, Roberto La Rocca della Fondazione Masera, la dott.sa Fabrizia Lattanzio, Direttore scientifico dell'Inrca, e Umberto De Simoni, presidente di Anteas Marche. Modera l'incontro Alessandro Mancinelli, responsabile della Cisl di Ancona. A seguire musica con Umberto Ausili e aperitivo di condivisione. Il Caffè Alzheimer resterà aperto il giovedì ogni quindici giorni dalle 17 alle 19 presso il centro parrocchiale del Rosario, Via Mameli 17, Falconara Marittima.
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13/12/2017 Una generazione in panchina: incontro a Jesi per trasformare i NEET in una risorsa per il paese
Mercoledì 13 dicembre alle ore 17 si svolgerà presso il Centro Pastorale Diocesano a Jesi in via Lorenzo Lotto n. 14 un incontro organizzato da Progetto Policoro sul problema dei NEET. Ai lavori parteciperanno Stefano Mastrovincenzo, Presidente IAL Nazionale, che illustrerà strumenti e proposte operative per affrontare il problema dei NEET,  e  il Prof. Emiliano Sironi docente di Demografia e Statistica sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che presenterà la ricerca “Una generazione in panchina, da Neet a risorsa per il paese” il nuovo ebook realizzato dall’Istituto Toniolo, che raccoglie le versioni dei contributi presentati al “Neeting”, il primo convegno sui Neet tenutosi in Università Cattolica. Proprio dai dati del rapporto giovani raccolti ad ottobre 2016 su un campione rappresentativo di 5200 giovani tra i 18 ed i 34 anni, emerge come molti di coloro che si trovano nella condizione di Neet desiderino un lavoro. La grande maggioranza, inoltre, lo sta cercando ma anche una buona parte di chi non lo fa, perché oramai scoraggiato, accetterebbe un’offerta subito. L’acronimo NEET (Not in Education, Employment or Training) è stato coniato nel Regno Unito verso la fine del secolo scorso. L’utilizzo diffuso inizia dal 2010 quando l’UE adotta il tasso di NEET come indicatore di riferimento sulla condizione delle nuove generazioni. Rispetto all’usuale tasso di disoccupazione giovanile, nell’indicatore sono compresi tutti i giovani inattivi, non solo i disoccupati in senso stretto. Si stima che in Italia siano più di 2.000.000 i giovani che non vogliono studiare e cercare un lavoro. Un fenomeno su cui è doveroso interrogarsi, studiare e agire come collettività nelle sue varie articolazioni.
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12/12/2017 Vertenza Tecnowind: è iniziato il confronto in sede istituzionale
Si è svolto oggi, lunedì 11 dicembre, presso la sede della Regione Marche, il primo incontro per la fase di confronto istituzionale relativo alla procedura di mobilità dell'azienda Tecnowind. Le parti hanno condiviso che è necessario intraprendere in tempi molto rapidi un percorso che possa, da una parte ridurre sensibilmente il numero di esuberi e dall'altra verificare la possibilità di strumenti atti a garantire i livelli occupazionali e la sopravvivenza dell'azienda, anche alla luce delle previsioni che potrebbero risultare nella legge di stabilità. Il tavolo sarà convocato nuovamente entro pochissimi giorni per dare modo a tutti i soggetti presenti, iniziando principalmente dalla Tecnowind stessa, di approfondire le strade percorribili, iniziando dalla possibilità di ricorso alla cassa integrazione in deroga in quanto, l'attuale ammortizzatore sociale è in scadenza il 17 dicembre. Le organizzazioni sindacali ritengono indispensabile una nuova convocazione immediata presso il Dicastero titolare del tavolo con allargamento al Ministero competente sul tema ammortizzatori sociali, vista la rilevanza della vertenza e valutano indispensabile che le Istituzioni tutte mettano in campo un monitoraggio costante sullo stato di eventuali trattative in essere per la vendita della società. Nella giornata di martedì si è svolta l'assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori.
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11/12/2017 R.E.I., Reddito di inclusione sociale: Assemblea Pubblica a Fano
Scadenze, requisiti, beneficiari, tutte le informazioni sulla nuova misura di contrasto della povertà: il R. E. I.  al  centro dell’assemblea pubblica, promossa dalla Cisl di Fano   e la Fnp Cisl, il sindacato dei pensionati, che si terrà Giovedì 14 dicembre  2017 a partire dalle ore 16.30  presso  la Sala Polivalente “Il Cubo” – via San Lazzaro – Fano. Interverranno  Giovanni Giovanelli, Responsabile della Cisl di Fano e  Dei Goffi del Dipartimento Welfare Cisl  Marche. 11/12/17
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11/12/2017 Focus Lavoro: Assemblea regionale dei Rappresentanti per la Sicurezza - Cumulo gratuito dei contributi pensionistici
Quinta puntata di #FocusLavoro, il settimanale di informazione della Cisl Marche. In primo piano: il continuo aumento degli infortuni gravi, di quelli mortali e delle malattie professionali nelle Marche: i sindacati chiedono alla Regione Marche la convocazione degli Stati Generali della Prevenzione. Dall'assemblea regionale dei Rappresentanti della sicurezza (RLS-RLST) convocata da Cgil Cisl e Uil, le interviste a Cinzia Frascheri. Responsabile Nazionale Cisl Salute Sicurezza e Lavoro, Angelo Colombini, Segretario nazionale Cisl, e Massimo Giacchetti, Responsabile Dipartimento Salute e Sicurezza Lavoro Cisl Marche. Rubrica Patronato Inas Cisl Informa: CUMULO GRATUITO DEI CONTRIBUTI PENSIONISTICI: Istruzioni per l'uso.
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11/12/2017 Rete regionale contro la violenza di genere, firmato in Regione il protocollo con 65 enti istituzionali
Prevenire e contrastare la violenza di genere puntando sulla collaborazione di 65 enti istituzionali marchigiani. È quanto prevede il protocollo d’intesa che è stato sottoscritto, in Regione, dall’assessora alle Pari opportunità, Manuela Bora, presidente del Forum permanente contro le molestie e le violenza di genere, insieme a rappresentanti Anci, Uncem, Comuni capofila degli Ambiti territoriali sociali, Prefetture, Procura Generale della Repubblica, Corte di appello delle Marche e Magistrature, Carabinieri, Polizia di Stato, Asur Marche, Ufficio scolastico regionale, Organizzazioni Sindacali, Associazioni Datoriali, Commissione regionale pari opportunità, Ombudsman Marche, Corecom Marche, Collegio degli infermieri e gli Ordine dei medici, degli psicologi, degli assistenti sociali, degli avvocati, dei giornalisti. Un progetto che, per la prima volta, individua una governance regionale nelle azioni di contrasto al fenomeno, allo scopo di creare un sistema articolato di interventi, equilibrato e omogeneo sul territorio, e che attribuisce agli Ambiti sociali la responsabilità della gestione territoriale. Con la firma del protocollo i soggetti istituzionali si impegnano a cooperare per contrastare la violenza di genere, aiutare le vittime, promuovere la prevenzione, monitorare il fenomeno, realizzare campagne di informazione e sensibilizzazione attraverso i media e i social media. La Giunta regionale, in tre anni, ha decuplicato le risorse per contrastare il fenomeno, passando dai 100 mila euro del 2015 agli oltre 1,3 milioni attuali e, tra le prime in Italia, ha introdotto l’esenzione del ticket per le donne che subiscono violenza e un codice rosa che garantisce l’anonimato e la presa in carico immediata da parte di un’equipe multidisciplinare. Altre azioni in programma prevedono la realizzazione di centri provinciali per aiutare a guarire gli uomini maltrattanti, come ha detto l’Assessora Manuela Bora. «L’intesa rafforza le attività della Rete antiviolenza delle Marche che opera attraverso articolazioni regionali e territoriali, uscendo dalla logica ristretta delle pari opportunità, per affrontare il problema con una visione più ampia, multidisciplinare, che non riguarda solo l’aspetto sanitario, legale, ma anche quello sociale, formativo, lavorativo e spesso di cura dei figli, vittime loro stessi della violenza che si verifica all’interno delle famiglie - ha affermato Cristiana Ilari, Segretaria regionale della Cisl Marche -. L’obiettivo è anche quello di disinnescare la spirale della violenza. Per questi motivi aver contribuito a costruire percorsi di governance regionali e territoriali nelle azioni di sensibilizzazione e di contrasto alla violenza, ci inorgoglisce come CISL e ci rende altrettanto consapevoli dell’impegno che ci attende, affinchè tali percorsi siano intrapresi attraverso progetti e azioni di rete efficaci».
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11/12/2017 Ospedale di Cagli: assemblea cittadina per parlare del futuro
Cgil Cisl e Uil di Pesaro-Urbino hanno organizzato per oggi, lunedì 11 dicembre a partire dalle 16.30, un'assemblea pubblica presso la sala della Prefettura di Cagli per discutere delle prospettive future dell'ospedale cittadino, ancora in bilico tra la permanenza nel servizio pubblico in veste di ospedale di comunità o la trasformazione in struttura privata convenzionata. Durante l'incontro, al quale sono stati invitati i sindaci del territorio e i vertici dell'Area Vasta 1 Asur, saranno illustrate le richieste del sindacato e della comunità  per la salute e la cura dei cittadini dell’alta vallata del Metauro.
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08/12/2017 Cumulo gratuito dei contributi pensionistici: Istruzioni per l'uso
Cumulo gratuito dei contributi pensionistici: istruzioni per l'uso nell'infografica del Patronato Inas Cisl Marche
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07/12/2017 Rapine negli uffici postali: Cisl e Slp chiedono un incontro urgente per salvaguardare la sicurezza di personale e utenti
Il segretario generale della Cisl Marche, Sauro Rossi, e il segretario generale della Slp Cisl Marche, Dario Dominici, hanno inviato una lettera al Prefetto di Ancona, all'Assessorato al Lavoro della Regione Marche e all'Organismo Paritetico Nazionale per la sicurezza di Poste Italiane per chiedere un incontro urgente sul tema delle rapine negli uffici postali del territorio e, di conseguenza, sul rischio per l'incolumità dei dipendenti postali. «La recrudescenza delle attività criminose perpetrate contro alcuni uffici postali della provincia di Ancona, negli ultimi giorni, con conseguenze dirette anche sulla salute delle persone, riapre e porta in evidenza un problema che la scrivente organizzazione di categoria e la unione sindacale regionale ritengono di primissima importanza: la prevenzione della salute dei dipendenti e l’incolumità degli utenti - scrivono Rossi e Dominici -. Pur essendo consapevoli della impossibilità di prevedere con certezza l'accadimento di tali eventi, con la presente siamo a chiederle un incontro urgente affinché possa essere approfondito il tema delle misure passive adottate a tutela della incolumità fisica del personale applicato negli uffici postali e degli utenti. Certi della vostra attenzione e comprensione delle istanze di tutela per conto delle persone direttamente esposte, preoccupate per la loro salute, e a cui diamo voce, porgiamo i migliori saluti in attesa di riscontro».
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07/12/2017 Roberto Ascani e Giuseppe Giorgetti ospiti a Buonasera Marche
Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche, e Giuseppe Giorgetti, segretario generale Fai Cisl Marche ospiti in studio a Buonasera Marche ÈTV Marche. Intervista con Lucio Cristino sul futuro dell'Aeroporto delle Marche e sulle prospettive per la Manifattura Tabacchi di Chiaravalle, dopo la dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Ancona
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07/12/2017 Ossi duri si diventa: ultimo appuntamento con la prevenzione dell'osteoporosi
Martedì 12 dicembre 2017 alle ore 15.30 presso la Sala Ricci di Palazzo Marche - p.zza Cavour Ancona - si svolgerà l'ultimo incontro della campagna informativa di prevenzione sull'osteoporosi, "Ossi duri si diventa". Dopo il dibattito sarà possibile effettuare il test DEFRA per una prima valutazione della situazione di rischio fratture da sottoporre all’attenzione del proprio medico di medicina generale
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06/12/2017 Inrca - Osimo: raggiunta una intesa sulla gestione del personale
Dopo mesi di sollecitazioni è stata finalmente affrontata in maniera approfondita sul tavolo sindacale dell’ AREA Vasta 2 la tematica riguardante il trasferimento del personale nella procedura di fusione per incorporazione dell’ ospedale di Osimo nell’ INRCA. FP CGIL e CISL FP ritengono che si tratti di un importante risultato che risponde alla richiesta più volte avanzata di consentire in ogni caso il diritto di opzione al personale coinvolto nella procedura. L’operazione riguarda 217 operatori che attualmente operano presso l’ ospedale osimano, di cui 49 resteranno all’ area vasta 2 in quanto le funzioni da loro svolte sono esercitate essenzialmente per l’ attività territoriale. 168 operatori transiteranno invece all’ INRCA rimanendo ad operare presso l’ospedale di Osimo per consentirne il funzionamento sotto la nuova proprietà. L’ accordo prevede che ai 168 operatori destinati all’Inrca , prima del passaggio che avverrà il 1.1.2018, venga data la possibilità di rimanere dipendenti dell’ area vasta 2 attraverso un bando di mobilità interna su posti presenti nel territorio della ex zona 7 ( da Loreto ad Ancona, fino Chiaravalle). Chi dovesse partecipare al bando, che si attiverà immediatamente nel mese di dicembre, e dovesse accettare la destinazione assegnata, sarà sostituito nella propria attività con altro personale al fine di mantenere operativo il presidio ospedaliero. Per quanti passeranno alle dipendenze dell’INRCA non vi saranno mutamenti né di stipendio nè di trattamento previdenziale o normativo. L’Inrca infatti è un ente del Servizio sanitario esattamente come l’ area vasta. In una prima fase l’elaborazione stessa degli stipendi, così come altri servizi di approvvigionamento o di natura informatica, sarà garantita dall’ Asur. Un importante risultato sulla cui corretta applicazione vigileremo attentamente.
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06/12/2017 Sostegno ai disabili e contrasto alla povertà: incontro a Recanati
L’associazione “Cittadini in Cammino” organizza per lunedì 11 dicembre alle ore 21 nella sala conferenze della Croce Gialla di Recanati una iniziativa che ha lo scopo di coinvolgere e informare i cittadini sul tema del Reddito d'inclusione (REI) e sul "Dopo di noi", ovvero l'assistenza alle persone disabili dopo la morte dei parenti che li sostengono. Parteciperanno il senatore Mario Morgoni, il sindaco Francesco Fiordomo, il segretario generale della Cisl Marche Sauro Rossi e il responsabile nazionale welfare del Pd Giovanni Lattanzi
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06/12/2017 Il nuovo ruolo delle professioni nella sanità che cambia: dalla Legge Gelli al DDL Lorenzin
Lunedi 11 dicembre alle ore 10.00 presso il Centro Conero Break di Ancona oltre cento infermieri , operatori socio sanitari , amministrativi e tecnici   della sanità pubblica e privata provenienti da tutte le Marche hanno partecipato al Convegno dal titolo : " Dalla Legge Gelli al DDL Lorenzin, il nuovo ruolo delle professioni nella sanità che cambia", alla luce della recente legge 24/2017 in tema di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. Ai lavori, coordinati dal Segretario Generale Fp Marche Luca Talevi,  hanno preso parte : l'on.Federico Gelli, Responsabile sanità Pd nazionale, cui prende il nome la legge, la dott.ssa Nadia Storti , Direttrice Sanitaria Asur e Marianna Ferruzzi, Segretaria Nazionale Fp Cisl. Un’ occasione  per fare il punto sulla situazione della sanità marchigiana di cui troppo spesso si parla per le future quanto lontane nuove strutture ospedaliere e troppo poco per quanto concerne la valorizzazione del personale  oltre a  come migliorare la qualità assistenziale all'interno delle strutture in essere. Nel corso della giornata si farà  anche il punto sullo stato dei lavori del nuovo Contratto Nazionale di Lavoro, atteso da quasi dieci anni, sia per la parte economica che per quella normativa. Infermieri ed operatori socio sanitari della Regione Marche chiedono di poter avere la possibilità di operare con carichi di lavoro e tempi in grado di poter dare la migliore assistenza ai pazienti all'interno di un quadro contrattuale in grado di riconoscere il lavoro quotidianamente svolto. All'incontro parteciperanno una delegazione di precari che da anni attendono la stabilizzazione da parte della Regione, e che ora, alla luce della nuova normativa, chiedono una risposta certa alle loro istanze. 6 dicembre 2017
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06/12/2017 Rete regionale contro la violenza di genere, la Cisl tra i 65 firmatari
Prevenire e contrastare la violenza di genere puntando sulla collaborazione di 65 enti istituzionali marchigiani. È quanto prevede il protocollo d’intesa che è stato sottoscritto, in Regione, dall’assessora alle Pari opportunità, Manuela Bora, presidente del Forum permanente contro le molestie e le violenza di genere, insieme a rappresentanti Anci, Uncem, Comuni capofila degli Ambiti territoriali sociali, Preture,Procura Generale della Repubblica, Corte di appello delle Marche e Magistrature, Carabinieri, Polizia di Stato, Asur Marche, Ufficio scolastico regionale, organizzazioni sindacali e datoriali, Commissione regionale pari opportunità, Ombudsman Marche, Corecom Marche, Collegio degli infermieri e gli Ordine dei medici, degli psicologi, degli assistenti sociali, degli avvocati, dei giornalisti. Un progetto che, per la prima volta, individua una governance regionale nelle azioni di contrasto al fenomeno, allo scopo di creare un sistema articolato di interventi, equilibrato e omogeneo sul territorio, e che attribuisce agli Ambiti sociali la responsabilità della gestione  territoriale. Con la firma del protocollo i soggetti istituzionali si impegnano a cooperare per contrastare la violenza di genere, aiutare le vittime, promuovere la prevenzione, monitorare il fenomeno, realizzare campagne di informazione e sensibilizzazione attraverso i media e i social media. L’intesa rafforza le attività della Rete antiviolenza delle Marche che opera attraverso articolazioni regionali e territoriali. Vede, al momento, la partecipazione dell’86 per cento (65 enti su 75 indicati) delle istituzioni invitate a sottoscriverla che, comunque, potranno farlo successivamente, se vorranno aderire. È stata firmata in concomitanza con la seduta dell’Assemblea legislativa dedicata all’esame del “Rapporto annuale sul fenomeno della violenza di genere nella regione Marche”, curato dalla Giunta regionale. Una realtà che ha visto, nel 2016, 417 donne rivolgersi ai cinque Centri antiviolenza marchigiani. Si stima che siano solo il 10% delle vittime: quelle che hanno avuto il coraggio di segnalare la propria situazione per chieder un aiutoIl profilo della vittima di violenza è quello di una donna di età compresa tra i 36 e i 45 anni (31,5%), coniugata (46,5%), italiana (78%), con figli (67%), con diploma di scuola media superiore (54%) e, a seguire, laureata (27%), con un’occupazione stabile (38,4% - in cerca di prima occupazione il 18,5%). Un profilo che conferma quello del biennio precedente, con un’età media lievemente innalzata rispetto al 2015 (incremento della classe 1951-1960, decremento della 1971-1990). Lo stato civile, quando dichiarato dalla donna maltrattata, è coniugata per il 46,5% e nubile per il 23,7%. Quelle separate sono 62 (59 nel 2015), mentre divorziate risultano 28 (15 nel 2015). Dati importanti che ribadiscono la rilevanza della violenza in famiglia. La maggior parte sono donne che vivono in un contesto familiare (coniugate o conviventi), vittime spesso del marito o del partner: su 173 donne coniugate, 136 segnalano il marito come maltrattante. Gli autori della violenza sono uomini di età compresa tra i 46 e i 55 anni (31,9%), di nazionalità italiana (83,5%), con diploma di scuola media superiore (54%) e occupazione stabile (49,5%). Il profilo tratteggiato è quello di uomini “assolutamente normali”, avulsi da “caratteristiche devianti” che corrisponde a quello delle vittime, contraddicendo lo stereotipo della differenza socioculturale come causa di dissidi. Il 37,8% sono coniugi, autori principalmente di violenza psicologica (73% dei casi) e fisica (54% a testimonianza della copresenza di diversi tipi di maltrattamenti). Il 55,7% dei figli minorenni e il 20,3% di quelli maggiorenni hanno assistito o subito la violenza familiare, introiettando modelli relazionali basati sulla sopraffazione e la mancanza di rispetto. Il 39,6% delle donne che hanno indicato “azioni successive alla violenza” ha segnalato il ricorso al Pronto soccorso.  
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06/12/2017 Al Caffè Alzheimer un incontro sui gruppi di mutuo aiuto
Giovedì 7 dicembre presso il Caffè Alzheimer di Falconara Marittima si terrà un incontro con la psicologa Romina Pulita per parlare dei gruppi di mutuo aiuto. I gruppi di auto/mutuo aiuto sono formati da persone che condividono un problema o una condizione e si uniscono per un supporto reciproco e per trovare nuovi modi di affrontare le difficoltà di vita. Come indica l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’auto/mutuo aiuto costituisce uno strumento di provata efficacia per promuovere e proteggere la salute e il benessere dell’intera comunità. Appuntamento alle ore 17 presso i locali della Parrocchia del Rosario, via Mameli 17, Falconara Marittima.
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